Giorno: 28 Febbraio 2019

Troia: la fine della città, la nascita del mito. Una mostra che celebra la classicità in tutte le sue espressioni artistiche

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

A Comacchio tornano protagoniste la storia e la scrittura.

Dopo la mostra “Lettere da Pompei”, realizzata nel 2016 a seguito della firma del Protocollo d’Intesa per l’attivazione di rapporti di collaborazione tra il Comune di Comacchio e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il 16 marzo 2019 inaugura a Palazzo Bellini una nuova esposizione temporanea, ispirata alla più antica opera scritta dell’Occidente: l’Iliade di Omero.

Il poema omerico, attorno al quale ruota la mostra, narra la prima “guerra mondiale”, uno scontro durato dieci anni che coinvolse i popoli del Mediterraneo e dell’Asia. Celebrati dalle parole di Omero, raffigurati su vasi, affreschi, rilievi, monumenti, fonte inesauribile di ispirazione per artisti e poeti di tutto il mondo e di tutte le epoche fino ai giorni nostri, i miti e i personaggi della guerra di Troia rappresentano la matrice primigenia della cultura europea.

Un’attenta selezione di opere originali tra sculture, affreschi e vasi figurati, provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, viene presentata in una cornice evocativa, con suggestioni che spaziano dall’epica al teatro, dalla realtà archeologica alla mitologia, dalla storia dell’arte alla letteratura.

Il percorso inizia con le parole di Omero, che introduce gli dei e gli eroi di una storia immortale, e prosegue con gli antefatti e le profezie che porteranno alla guerra. L’accampamento, le battaglie sotto le mura di Ilio, l’ira di Achille e lo stratagemma del cavallo condurranno i visitatori alla caduta fatale e tragica della città “dalle belle mura”.

Ancora una volta la collaborazione tra il Comune di Comacchio e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli offre la possibilità di ammirare, lontano dai depositi che li custodiscono, capolavori del patrimonio archeologico mondiale.

Interverranno:

Alice Carli, Assessore alla Cultura
Lorenzo Zamboni/Carla Buoite, Curatori mostra
Caterina Cornelio, Direttore Museo Delta Antico
Marco Fabbri, sindaco di Comacchio
Paolo Giuliarini, direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Marcella Zappaterra, consigliere regionale ER

moderatore: Roberto Cantagalli

In Regione una risoluzione sul Meis Zappaterra e Calvano: “Tutte le forze politiche sottoscrivano un atto politico a tutela della cultura”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

“Quello del MEIS era un progetto bipartisan, apprezzato in Italia e all’estero, nato da un bando internazionale, per questo auspichiamo che tutte le forze politiche in Regione Emilia-Romagna sottoscrivano la risoluzione PD a tutela del museo per scongiurare lo scippo dei 25 milioni di euro da parte del governo”. A dirlo sono i consiglieri regionali ferraresi Marcella Zappaterra e Paolo Calvano che questa mattina hanno presentato in Regione una risoluzione sul Meis.

“Con la nostra risoluzione abbiamo proposto un atto politico non di parte ma bensì auspichiamo il più ampio coinvolgimento di tutte le forze politiche dell’Assemblea Legislativa, per evitare di bloccare la cultura e la crescita di Ferrara – dicono i dem ferraresi –. Chiediamo alla Regione di attivarsi presso il Mibac perché venga mantenuta la programmazione prevista e i finanziamenti siano riassegnati al più presto in favore dell’ultimazione del MEIS come da progetto architettonico”.

“Il cambiamento comincia a vedersi, ma per i ferraresi non è di sicuro in meglio. Senza le risorse per il completamento il progetto del Meis risulterebbe fortemente compromesso e perderebbe le sue potenzialità – commenta Zappaterra –. Questo andrebbe a danneggiare irrimediabilmente un lavoro di oltre quindici anni che puntava a dare al Museo un respiro internazionale. Incomprensibile la scelta di affossarlo visto che era stato sostenuto trasversalmente dalle forze politiche ”.

Anche Calvano aggiunge: “È inammissibile che Ferrara, dopo il congelamento del Bando Periferie e lo stop al progetto del Palazzo dei Diamanti adesso sia costretta a vedersi cancellare il finanziamento per la realizzazione del quarto e ultimo lotto del Meis. Il Governo del cambiamento ci conferma ancora una volta che non è vicino ai territori e ben poco interessato al loro sviluppo. Questa scelta causerebbe danno non solo a Ferrara e all’intera Regione Emilia-Romagna, ma all’Italia intera”.

Comune di Tresignana distribuzione nuove tessere elettorali

Da: Ufficio elettorale – Servizio Segretaria, comune di Tresignana

Si informano tutti i cittadini residenti nel Comune di Tresignana che sono in distribuzione le nuove tessere elettorali che dovranno essere utilizzante in occasione delle prossime consultazioni elettorali.
Infatti le precedenti tessere, recanti l’indicazione “Comune di Tresigallo” e “Comune di Formignana” non sono più valide poiché tali comuni dal 01.01.2019 hanno cessato di esistere.
Il ritiro delle tessere è organizzato nel seguente modo:
e | residenti in località Tresigallo dovranno recarsi presso l’Ufficio Elettorale situato in Piazza Italia 32, Loc. Tresigallo, aperto secondo i seguenti orari Da Lunedì a Venerdì dalle 8:30 alle 13:00 Martedì dalle 15:00 alle 17:00
e | residenti in località Formignana dovranno recarsi presso l’Ufficio Anagrafe situato in Via Vittoria 29, Loc. Formignana aperto secondo i seguenti orari Da Lunedì a Venerdì dalle 8:30 alle 13:00 Martedì pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00
Nei giorni immediatamente precedenti le consultazioni elettorali gli uffici effettueranno aperture straordinarie secondo un calendario che sarà successivamente reso noto.

Inaugurazione iniziative Marzoambiente

Da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Il Comune di Copparo dedica il mese di marzo all’Ambiente.

La Galleria Civica Alda Costa ospiterà cittadini e scuole per parlare di verde, acqua, rifiuti e cambiamenti climatici.

Pensando di fare cosa gradita, ricordiamo che l’inaugurazione si terrà Sabato 2 marzo alle ore 18, presso la Galleria Civica A. Costa (via Roma 36).
Il programma completo delle iniziative di #marzoambiente può essere consultato QUI.

Concerto di presentazione del programma di iniziative per l’anno 2019 dell’associazione culturale Bal’Danza

Da: Ufficio Stampa Bal’Danza

Sabato 2 marzo, alle ore 17.30, nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, l’Associazione Culturale Bal’danza presenta alla città il programma delle iniziative e delle attività per l’anno 2019.

Al termine dell’assemblea dei soci, convocata alle ore 16.00 per nominare, tra le altre cose, i nuovi membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione, la Presidente di Bal’danza Valeria Conte Borasio e il Direttore Artistico, il Maestro Romano Valentini, illustreranno le linee e i contenuti delle attività che si concretizzeranno durante il 2019.
Ma, per ribadire come uno dei linguaggi privilegiati dell’Associazione resti comunque la musica, la presentazione del programma avverrà secondo la formula del concerto, intervallando gli interventi con altrettanti momenti musicali, affidati al giovane ma promettente pianista ferrarese Riccardo Martinelli, classe 2003, già allievo della Prof.ssa Luisa Grillo presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e attualmente studente presso la prestigiosa Accademia di Imola, dove si sta perfezionando sotto la guida del Maestro Riccardo Risaliti.

Il programma del concerto prevede l’esecuzione di brani musicali di Domenico Scarlatti (Sonata in Do maggiore, Sonata in Re minore, Sonata in Si minore), Franz Haydn (Sonata Hob in Fa maggiore) e Fryderyk Chopin (Etude n. 1 in La bemolle maggiore, Etude n. 2 in Fa minore, Etude n. 4 in Do diesis minore; Polonaise n. 1; Scherzo in Si minore).

Riccardo Martinelli, nato a Bologna nel 2003, dopo gli studi presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, attualmente sta frequentando l’Accademia di Imola sotto la guida del Maestro Riccardo Risaliti. Fin dal primo anno di studi ha partecipato a molti concorsi pianistici, risultando vincitore di prestigiosi riconoscimenti sia nazionali che internazionali. E’ stato selezionato tra i 20 concorrenti per Aarhus International Piano Competition 2017 categoria fino a 15 anni. Ha vinto il premio Giuseppe Magnani Young 2017. Vincitore del Premio Sonata Classica al Concorso Salieri Verona 2017.
E’ inoltre Vincitore di Borsa di Studio per la MasterClass al Music Festival di Malta dove ha studiato con i maestri Andreas Frolich, Yuri Didenko, Nina Tichman, Arkadi Zenziper.

Il concerto è gratuito e aperto al pubblico.

Caccia al tesoro al quartiere Giardino

Da: Ufficio Stampa Il Giardino del mondo

Il Giardino del mondo, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018 bandito da IBACN Emilia-Romagna, include Urban Game Shop, un laboratorio per costruire la caccia al tesoro del Quartiere Giardino.
Sabato 2 marzo (dalle 8.30 alle 12.30), sotto la guida della Dottoressa Beatrice Sgaravatto e Minime Differenze – giovane realtà ferrarese che si occupa di giochi urbani – gli studenti della classe II C del Liceo Carducci di via Canapa rivisiteranno la storia del quartiere Giardino al fine di creare indovinelli e narrazioni che porteranno alla realizzazione di una vera e propria caccia al tesoro cartacea e digitale da mettere a disposizione del pubblico. Nella versione finale, la cui pubblicazione è prevista per novembre prossimo, l’urban game dedicato al quartiere Giardino durerà circa un’ora che si trascorrerà, dotati di smartphone, alla ricerca del tesoro nascosto esplorando al contempo i monumenti più significativi della zona.
Le successive tranches di elaborazione del progetto sono in programma per venerdì 8 e sabato 9 marzo, durante le quali gli studenti effettueranno anche una mappatura del quartiere accompagnati dalla Dottoressa Corinna Mezzetti.
Per seguire passo a passo la costruzione della caccia al tesoro del quartiere Giardino è possibile consultare il sito www.minimedifferenze.com e la pagina Facebook “Il Giardino del mondo – Io amo i beni culturali”

Coldiretti Ferrara: continua la raccolta di firme per la petizione Europea contro il cibo anonimo

Da: Coldiretti Ferrara – ufficio stampa

“EAT ORIGINAL, smaschera il tuo cibo” è la petizione europea per una legge che renda obbligatoria l’origine di tutti gli alimenti in tutta l’Unione Europea per dare più trasparenza e consapevolezza ai consumatori e valorizzare i prodotti di qualità. Coldiretti e amministrazione comunale di Copparo in prima linea.

Dopo la firma del Sindaco di Copparo, Nicola Rossi, della petizione europea “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo), l’amministrazione comunale copparese ha accolto la richiesta di Coldiretti e ha reso disponibile la casa comunale per raccogliere ulteriori firme dei cittadini a favore di questa proposta di legge da inviare alla Unione Europea per agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia.

L’iniziativa, oltre che di Coldiretti, gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza europei: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Gaia (associazione degli agricoltori greci), da Campagna amica a Fondazione Univerde, fino a Green protein (ONG svedese).

“È importante raccogliere il maggior numero possibile di sottoscrizioni – commentano il presidente di Coldiretti Copparo, Stefano Maestri ed il Sindaco di Copparo, Nicola Rossi – per dare forza ad una richiesta di una legge valida in tutta Europa per proteggere la salute dei cittadini contrastando la contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari; prevenire le frodi alimentari che ogni anno sottraggono risorse e posti di lavoro, danneggiando la nostra economia; garantire i diritti dei consumatori assicurando informazioni accurate sul cibo per fare scelte consapevoli.”

Venerdì 1 marzo quindi porte aperte presso il Centro Servizi per il Cittadino, dalle ore 9 alle ore 12, con la propria carta di identità valida per aggiungere la propria firma come cittadini italiani alla proposta di legge europea.

Un successo annunciato: la gara delle vetrine natalizie a Bondeno, oggi (28/02) le premiazioni

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Si è concluso con la tradizionale premiazione la terza edizione del concorso “Natale in Vetrina a Bondeno”: l’iniziativa – promossa da Ascom Confcommercio, con il supporto dell’Amministrazione Comunale, ed in veste di sponsors Caricento e Farmacia Benea – ha incoronato le tre migliori vetrine a tema natalizio: al primo posto si è classificata la ferramenta “Ferrocolor”; sull’ideale podio alla seconda posizione si trova il forno “Il Porticato” di Campini Laura (sito a Scortichino), mentre l’enogastronomia “Tartari” di Tartari Maria Laura occupa il terzo gradino della classifica.
A fare da preparatissimi giudici gli oltre cinquecento alunni dell’ istituto scolastico matildeo “T.Bonati” che hanno gareggiato – a gruppi o singolarmente con tecnica artistica libera – nel rappresentare le vetrine allestite (nel periodo dal 15 dicembre al 7 gennaio): proprio quegli allestimenti che hanno raccolto più riproduzioni nei lavori artistici degli scolari sono state premiate oggi (28/02) alla presenza del vicesindaco Simone Saletti, del responsabile di zona Ascom Roberto Giacomini, della dirigente scolastica Stefania Borgatti oltre che Eros Tartari e Marco Loberti “motori” instancabili del progetto targato Ascom.

Dayna Stephens fa tappa al Torrione con un gruppo stellare completato da Aaron Parks, Ben Street e Jeff Ballard

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Con un gruppo stellare formato da Aaron Parks al pianoforte, Ben Street al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, Dayna Stephens torna in Italia per quattro concerti esclusivi e fa tappa al Torrione sabato 2 marzo (inizio ore 21.30). L’apprezzato sassofonista e compositore propone un repertorio costituito perloppiù da composizioni originali, in cui trame acustiche s’intrecciano all’elettronica portando l’ascoltatore a vivere un’esperienza estetica di rara intensità.
Formatosi nella Bay Area e trasferitosi a New York, Stephens è cresciuto assieme ai coetanei Ambrose Akinmusire, Taylor Eigsti e Julian Lage, giungendo alla piena maturità artistica con l’ultimo acclamato album Gratitude. Sassofonista ed educatore, Stephens ha saputo distinguersi anche come compositore ed arrangiatore, oltre ad essersi classificato secondo ai Downbeat Critics’ Pool nella categoria ‘Emerging Star’.
In qualità di sideman, particolarmente richiesto, ha registrato e condiviso il palco con artisti del calibro di Kenny Barron, Al Foster, Idris Mohammed, Terence Blanchard, Geoffrey Keezer, Albert ‘Tootie’ Heath, Matt Wilson, Oliver Lake, Carlos Santana, Stefon Harris, Stevie Wonder, Dr. Lonnie Smith, Peter Apfelbaum, Tom Harrell, Gretchen Parlato, Josh Roseman, Ray Drummond, Winard Harper, Bobby Short e molti altri.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero € 25
Ridotto € 20

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set 21.30
Secondo set 23.00

Le quarte Costa in Pinacoteca Nazionale per “Il Convivio”

Da: Istituto Comprensivo 2

Prosegue la collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Ferrara e l’Ics Alda Costa. Le classi 4 A e 4 B della Scuola primaria Costa hanno partecipato giovedì 28 febbraio al laboratorio Il Convivio, ispirato all’opera Le nozze di Cana di Carlo Bononi. I ragazzi, guidati dalle insegnanti e dall’educatrice Marianna Biondi della cooperativa Prospectiva, hanno osservato alcune opere esposte rappresentanti banchetti e momenti conviviali. Ciascuno dei personaggi ha un ruolo, esaminato dal gruppo insieme agli oggetti esposti. Al termine le classi hanno ricostruito un tavolo da banchetto interpretando e dando vita ai vari ruoli con costumi e drammatizzazione.
L’esperienza per l’Ics Alda Costa Ferrara rappresenta un’articolazione dei progetti conCittadini ER 2018-19 ed Erasmus plus Mystery of History.

Festa di carnevale alla sala 2000 il 2 marzo. Ultimi posti utili per partecipare alla festa dei bambini

Da: Ufficio del sindaco, Comune di Bondeno (Ferrara)

Ultimi posti utili, per partecipare alla festa di Carnevale che avrà luogo alla sala 2000 di viale Matteotti, il 2 marzo. Dopo le prime manifestazioni allegoriche in giro per il territorio comunale, la festa del capoluogo costituirà un gustoso antipasto della manifestazione finale che si svolgerà in piazza, nel capoluogo. Una festa, invece, quella della sala 2000, riservata a piccoli e grandi. Come sempre piena di maschere, coriandoli e sorprese, oltre ad una cena allestita da Ial Emilia-Romagna, per la quale è necessaria la prenotazione (informazioni allo: 0532-899245). Una festa sarà organizzata in seguito anche nell’ambito delle attività di Spazio 29, in via Veneto, mentre il 9 marzo è già in calendario il Carnevale nella frazione di Ponte Rodoni. L’assessorato alla Cultura di Francesca Aria Poltronieri ha voluto investire anche quest’anno sulla tradizione del Carnevale, in modo che i bambini possano divertirsi e contare ancora una volta sul gettito di palloni, giochi e dolciumi. Come vuole la tradizione, appunto.

Ciclo conferenze Boldini e la moda

Da: Segreteria di Direzione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Ferrara Arte

Martedì 5 marzo, alle ore 17.30, presso la Sala Estense (Piazza Municipale, 14), avrà inizio il ciclo di conferenze dedicato all’esposizione Boldini e la moda.
Barbara Guidi, curatrice della rassegna, illustrerà il percorso di mostra composto da oltre centoventi opere: splendidi dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei suoi contemporanei come Degas, Manet, Sargent, Whistler e Seurat, accanto a meravigliosi abiti d’epoca, libri e oggetti preziosi.
L’esposizione, ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità – da Charles Baudelaire a Oscar Wilde, da Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio – verrà raccontata svelandone i suggestivi intrecci tra arte, moda e letteratura che hanno segnato la fin de siècle e metterà in luce come Boldini fu capace di farsi interprete della moda del tempo fino a influenzarne le scelte.

Gli incontri proseguiranno mercoledì 27 marzo, con Xavier Salomon, curatore della Frick Collection di New York, che terrà un appuntamento dedicato a Robert de Montesquiou, Whistler e Boldini, il 3 aprile con Virginia Hill, storica del costume, con una conferenza dal titolo Charles Frederick Worth: quando la moda femminile divenne un business maschile, per concludersi il 10 aprile con Hugo Vickers, scrittore e biografo, in un incontro dedicato a Gladys Deacon: la duchessa di Boldini.

Entrata libera fino ad esaurimento posti

Roberta Fusari inaugura la sede di Ferrara Civica in via Mazzini

Da: ufficio stampa – Roberta Fusari Sindaca

Uno spazio nel cuore di Ferrara per scrivere insieme un programma capace di guidare positivamente il futuro della città: inaugura sabato 2 marzo alle 11.30, in via Mazzini 45, la nuova sede della lista Ferrara Civica, che sostiene la candidata sindaca Roberta Fusari in vista delle elezioni amministrative di maggio. Il taglio del nastro rappresenterà una vera e propria festa, dove si potranno incontrare le tante persone che nelle scorse settimane hanno scelto di accompagnare e appoggiare a questa straordinaria esperienza di democrazia, discutendo e analizzando i problemi che maggiormente preoccupano i ferraresi e proponendo soluzioni efficaci per migliorare la vita di tutti. Si brinderà dunque al lavoro svolto finora e all’impegno ancora più grande che ci si appresta ad intraprendere, un passo alla volta, sempre verso la comunità.

«Invito già da ora tutte le persone che ancora non hanno avuto modo di conoscere questo percorso a passare a trovarci in via Mazzini», spiega la candidata: «saremo a disposizione per qualsiasi domanda e approfondimento, felici di coinvolgere chiunque abbia interesse a partecipare, dallo studente al pensionato. La Ferrara del futuro può nascere solo dal confronto e dal dialogo».

Durante l’inaugurazione chi vorrà potrà indicare i temi sui quali si sente maggiormente preparato e sui quali ha piacere di intervenire portando la propria opinione: i contatti raccolti verranno indirizzati verso i gruppi che si occuperanno di analizzare la situazione attuale e definire gli strumenti necessari per risolvere le criticità e sfruttare a pieno il grande potenziale di Ferrara. Chi non riuscirà ad essere presente all’evento potrà segnalare il proprio interesse alla lista e la propria disponibilità a partecipare ai gruppi scrivendo a info@robertafusarisindaca.it.

A partire dalla prossima settimana la nuova sede verrà utilizzata per ospitare incontri formali e informali, iniziative e attività. Diventerà un vero e proprio punto di riferimento per il civismo ferrarese, a cui chiunque potrà rivolgersi per esprimere la propria opinione su ciò che funziona e non funziona in città, sottoponendo all’attenzione di Ferrara Civica idee e proposte. Roberta Fusari infatti – oltre al consueto appuntamento del mercoledì mattina dalle 11 alle 12 al Bar Fiorella – ogni mercoledì dalle 12 alle 22 sarà presso la sede di via Mazzini, a disposizione di chi vorrà conoscerla meglio e confrontarsi con lei.

Oltre agli appuntamenti fissi continueranno in parallelo le iniziative organizzate per conoscere e confrontarsi capillarmente con le tante anime di cui si compone il Comune. Il prossimo appuntamento coinvolgerà attivamente chi si occupa di cultura, associazioni e imprese: si terrà sabato 2 marzo alle 18.30 all’interno del Teatro Cortàzar, nella frazione di Pontelagoscuro, in via della Ricostruzione 40.

Views 2.0 – Narrazioni Liquide, Festa Internazionale dell’Antropologia Visuale

Da: Organizzatori 

 

L’edizione 2019 di Views definisce la sua proposta culturale nella cornice disciplinare dell’antropologia
visuale ed è dedicata alle narrazioni “liquide”. Richiama l’idea dinamica della contaminazione tra linguaggi e
strumenti di analisi, prende in considerazioni i materiali sempre più “ibridi” che produciamo per leggere la
realtà contemporanea. La pratica fotografica, l’utilizzo dell’audiovisivo e della narrativa disegnata sono tutte
modalità di interpretare e tradurre il reale, costruire immaginari e orizzonti di senso, narrare percezioni.

ARGENTA E FERRARA
14-17 marzo 2019

Views 2.0 intende riflettere su queste tematiche a partire dal Po e dal suo Delta, dove è possibile riconoscere
una “geografia umana” particolarmente ricca e multiforme. Non a caso il Delta è stato, nel Novecento, un
territorio scelto da artisti e registi per sperimentare linguaggi nuovi, “ibridi”, tutt’ora attuali per osservare il
contemporaneo. Per l’edizione 2019, Views esce dalle aule universitarie e propone a Ferrara un’esperienza
aperta alla città e al suo territorio.
MATERA
8-16 maggio 2019

A Matera il tema delle narrazioni liquide sarà invece declinato attraversando i concetti che evocano da un
lato l’acqua e il suo rapporto con il suolo (liquido vs solido), recuperando materiali documentari relativi al
territorio lucano e padano, dall’altro analizzando l’approccio alla realtà – mediato dall’audiovisivo – inteso
come processo di immersione di un corpo “fluido” nella materia del reale che richiede metodi ibridi e
fluttuanti.
PROGRAMMA
ARGENTA E FERRARA

Mercoledì 6 marzo
Ferrara, Teatro anatomico, Palazzo Paradiso, via Scienze 17.
h. 12.00 Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

Venerdì 8 marzo
Etnografie del lavoro declinate al femminile (in occasione della Festa della donna).

Argenta, Mercato Centro culturale, piazza Marconi 1.
h. 9:30 Proiezione del documentario di didattica etnostorica LE MONDINE RACCONTANO (NOI MONDINE DI
NONANTOLA) (2005, 51 min.) di Sara Cestari e Anna Soresina. Martina Belluto (Università di Ferrara)
introduce la visione del filmato e dialoga con Sara Cestari.
Argenta, Chiesa di San Lorenzo, Convento dei Cappuccini, via dei Cappuccini 4/a.
h.17:00 Inaugurazione della mostra ORTI D’ACQUA. DONNE AL LAVORO NEL DELTA DEL PO. Una ricerca
etnofotografica di Rosanna Lazzari. Introduce Paola Donatiello (Associazione Fare Ricerca).
h 17:45 Esibizione del coro delle mondine “Onda gialla” di Scardovari.

Giovedì 14 marzo 2019
I vernissage di Views 2.0.

Argenta, Mercato Centro Culturale, piazza Marconi 1.
h. 9:30 A piedi lungo il Po. Raccontare il fiume e le sue culture
Giuseppe Scandurra (antropologo, Università di Ferrara) intervista l’etnografo e fotografo Roberto Roda e il
poeta e scrittore Luca Alessandro Borchi.
Argenta, Chiesa di San Lorenzo, via dei Cappuccini 4/a.
h.11:15 Inaugurazione della mostra di Roberto Roda, IL PO. UN FIUME LUNGO 45 ANNI. FOTOGRAFIE
DALLA SORGENTE AL MARE (1974-2019).

Ferrara, Wunderkammer, Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57.
h.15:00-15:40 Inaugurazione della mostra ORTI DI TERRA. DONNE AL LAVORO NEL DELTA DEL PO. Una
ricerca etnofotografica di Rosanna Lazzari.

Ferrara, Archivio Storico Comunale, via Giuoco del Pallone, 8.
h.16.00-16:40 Inaugurazione della mostra ETNOGRAFIA PROMOZIONALE E FUMETTO. LE AVVENTURE
“EDUCATIONAL” DI MARTIN MYSTÈRE (E DEL SUO SPIN-OFF TANIT) NEL DELTA DEL PO.

Ferrara, La Pazienza. Arti e libri, via De’ Romei 38.
h. 17.00 Inaugurazione della mostra DIRTY WAR. LETTERE DAL VIETNAM, un “documentario disegnato” di
Gianfranco Vanni “Collirio”.

Ferrara, Sala Mostre “Dosso Dossi”, via Bersaglieri del Po, 25.
h. 18:00 Inaugurazione della mostra BRUNO VIDONI (1930-2001). RITI POPOLARI, SPORCHE GUERRE E
STUPEFACENTI MIRACOLI. LE CREDIBILI SCRITTURE ETNOANTROPOLOGICHE DELLA FINZIONE.

Venerdì 15 marzo 2019
Geografie della finzione e immagini del reale.

Patrimonio, territori e sperimentazione fra etnografia e fiction.

Ferrara, Palazzo Bevilacqua-Costabili, via Voltapaletto, 11
h. 09.30-18.30 Giornata di studi GEOGRAFIE DELLA FINZIONE E IMMAGINI DEL REALE. PATRIMONIO,
TERRITORI E SPERIMENTAZIONE FRA ETNOGRAFIA E FICTION.
Relatori: Davide Cacchioni, Francesco Faeta, Manar Hammad, Francesco Marano, Thierry Roche, Roberto
Roda, Giuseppe Scandurra, Rossella Schillaci, Wu Ming1 (Roberto Bui).

Ferrara, Teatro Off, viale Alfonso d’ Este 13
h. 20.45 Proiezione del documentario antropologico THE REMNANTS. LA GUERRA CHE RESTA (2017, 75
min.) regia di Riccardo Russo e Paolo Barberi, sceneggiatura di Flaminio Cozzaglio.
Al termine della proiezione Giuseppe Scandurra dialoga con Paolo Barberi.

Sabato 16 marzo 2019
Narrazioni liquide | Geografie della finzione.

Ferrara, Liceo Artistico “Dosso Dossi”, via Bersaglieri del Po, 25
Sala Esposizioni, h. 10:00 visita guidata alla mostra BRUNO VIDONI (1930-2001). RITI POPOLARI,
SPORCHE GUERRE E STUPEFACENTI MIRACOLI. LE CREDIBILI SCRITTURE ETNO-ANTROPOLOGICHE
DELLA FINZIONE. Introduce la mostra e guida studenti e visitatori Emiliano Rinaldi (Casa Vidoni).
Biblioteca, h. 10.30 Giuseppe Scandurra (Univ. di Ferrara), ANTROPOLOGIA VISUALE, NARRAZIONI
LIQUIDE, SCRITTURE IBRIDE.
Biblioteca, h. 11.15, Roberto Roda (già Centro Etnografico Ferrarese), LA TRADIZIONE POPOLARE DELLA
PITTURA VOTIVA E LA PITTURA NARRATIVA CONTEMPORANEA: L’EX VOTO LAICO DA DINO BUZZATI A
BRUNO VIDONI E OLTRE.

Ferrara, Archivio Storico Comunale, via Giuoco del Pallone 8.
h.15,15 MARTIN MYSTÈRE. UN ANTROPOLOGO A FUMETTI CHE AMA IL GENERE “EDUCATIONAL”.
Introduce Roberto Roda. Ferruccio Giromini (Istituto Europeo per il Design, critico e storico dell’immagine)
dialoga con lo sceneggiatore Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère. Interviene Anna Giusto.

Ferrara, La Pazienza. Arti e libri, via De’ Romei 38.
h. 17.30 Fumetto, graphic novel e documentario disegnato. Introduce Roberto Roda. Ferruccio Giromini
dialoga con Gianfranco Vanni “ Collirio” autore della mostra DIRTY WAR.

Domenica 17 marzo 2019
Narrazioni liquide | Geografia umane. Il Po e il suo Delta. Sguardi etnografici e non
solo.

Ferrara, Wunderkammer, Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57.
h 11.00 Fra terra e acqua. L’antropologa Elettra Irene Borchi dialoga con la fotografa Rosanna Lazzari,
autrice della mostre ORTI D’ACQUA e ORTI DI TERRA.
Durante l’incontro verrà proiettata la video intervista a ECIA E AMABILE, MONDINE DEL DELTA, raccolta da
Rosanna Lazzari (2017, 9 min.). Chiude l’incontro la proiezione del video di Vincenzo Marano, WATER
TRACK. IN THE FOOTSTEPS OF GRISELINI (La risaia degli italiani, Carani, Romania), (2017, 5,13 min.).
h.12.30 Giuseppe Scandurra chiude la festa dell’antropologia visuale a Ferrara con un arrivederci a Matera,
capitale europea della cultura 2019.

Geografie della finzione e immagini del reale.

Patrimonio, territori e sperimentazione fra etnografia e fiction.
Ferrara, Palazzo Bevilacqua-Costabili

15 marzo 2019
Giornata di studi

h. 9:30 – Saluti istituzionali

h 10:00 – 10:30 Giuseppe Scandurra (Università di Ferrara), Introduzione ai lavori

h. 10:30 – 11:10 Manar Hammad (Université Paris III – Sorbonne), Ville visible, ville invisible, ville
pensable.

h. 11:10 – 11:50 Wu Ming 1 (Roberto Bui), “Blues per le terre nuove”. Scritture narrative ai margini della
storia sociale e dell’antropologia.

h. 11:50 – 12:30 Thierry Roche (Université Aix-Marseille), Le paysage comme moteur de la fiction: un
approche ethnographique.

h. 12.30 – 13: 10 Rossella Schillaci, La fiuma. Antropologia visuale lungo il Po.
13:10 -13.30 Discussione.
13:30-15:00 Sospensione lavori.

h. 15:00 – 15:40 Francesco Faeta (Università di Messina), Esperienze della fotografia antropologica in
Italia. Etnografie e sperimentazioni linguistiche

h. 15:40 – 16:20 Roberto Roda (già Centro Etnografico Ferrarese), Dalla fotografia etnoantropologica a
quella “costruita”. Osmosi, ibridazioni e corto circuiti linguistici dal West al Po.

h. 16:20- 17:00 Davide Cacchioni (EHESS-Ecole des hautes études en sciences sociales, Marseille), La
fotografia come espansione dello sguardo etnografico. Riflessioni da una ricerca in corso.

h. 17:00 – 17.40 Francesco Marano (Università della Basilicata), Corpo e dispositivi mobili nel videodocumentario.

h.17.40 Discussione e conclusioni.

MATERA
Università della Basilicata,
Campus via Lanera 20

8 maggio 2019
h 18 Inaugurazione
Mostre fotografiche – Spazio Esposizioni Campus
Chiara Scardozzi, Acquasanta.
Roberto Roda, Altamura 1980. Improvvisazioni fra fotografia e performance.
Le mostre resteranno aperte dal 9 al 16 maggio 2019.

14 maggio 2019
h 17
TALK Flow – Aula A301
LIQUIDO/SOLIDO
Flusso di brevi interventi di studiosi sul tema liquido-solido
Facebook Live sulla pagina di VIEWS
h. 9.30-13-30
FILM Flow – Aula A301

15 maggio 2019
h 15-19
Film
Antonio Sturla, Le Valli di Comacchio, 1934.
Fernando Cerchio, Comacchio, 1942.
Michelangelo Antonioni, Gente del Po, 1947.
Florestano Vancini, Delta padano, 1953.
Sara Cestari, In risaia con le mondine, 2005.
Francesco Marano, Il Maggio delle Mondine, 2011.
P. Zullino e A. Andrisani, Il Vangelo secondo Mattei, 2017.

LE MOSTRE DI VIEWS 2.0

ROSANNA LAZZARI, ORTI D’ACQUA. DONNE AL LAVORO NEL DELTA DEL PO, mostra etnofotografica
Argenta (FE), Chiesa di San Lorenzo Convento dei Cappuccini, via dei Cappuccini 21/a,
8 – 24 marzo, orari: dal lunedì al sabato 8:30 -19:00. Chiuso i festivi ma apertura straordinaria il 17 marzo dalle 15:00
alle 19:00. Inaugurazione: 8 marzo, ore 17:00.

Frutto di un’indagine etnofotografica che l’autrice sta conducendo
da alcuni anni nel delta del Po veneto, la mostra, curata da Emiliano
Rinaldi e Roberto Roda, è incentrata principalmente sul lavoro delle
“raccoglitrici” di molluschi nelle coltivazioni acquatiche deltizie
(orti d’acqua). La mostra è stata promossa da Centro Etnografico
Ferrarese, Foto Pandini, Ferrara e Rencontres Photographiques de
Serre et d’Olt

ROSANNA LAZZARI, ORTI DI TERRA. DONNE AL LAVORO NEL DELTA DEL PO, mostra etnofotografica
Ferrara, Consorzio Wunderkammer, Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57
14-29 marzo, orari 9:00 – 13:00 dei giorni 17, 18, 22, 25, 27, 29 marzo. Inaugurazione: giovedì 14 marzo, ore 15:00.

L’indagine etnofotografica di Rosanna Lazzari sul lavoro femminile
nel delta del Po veneto si estende al lavoro agricolo e si arricchisce
dei ritratti di chi opera nei campi: la raccolta delle zucche, delle
patate, ecc

ROBERTO RODA. IL PO. UN FIUME LUNGO 45 ANNI. FOTOGRAFIE DALLA SORGENTE AL MARE (1974-2019),
Argenta (FE), Chiesa di San Lorenzo Convento dei Cappuccini, via dei Cappuccini 21/a,
8 – 24 marzo, orari: dal lunedì al sabato 8:30 – 19:00. Chiuso i festivi ma apertura straordinaria il 17 marzo dalle 15:00
alle 19:00. Inaugurazione: 14 marzo, ore 11:15.

La mostra propone una selezione di scatti che l’autore ha dedicato al
fiume Po e alle sue genti in 45 anni di ricerche etnoantropologiche.
Nel racconto espositivo la successione delle immagini segue la
corrente del fiume, dalla sorgente al mare, ma il viaggio spaziale si
nutre delle diacronicità a cui vanno ascritti i singoli scatti. Ognuna
di queste immagini è stata realizzata in momenti diversi, e gioco
forza decontestualizzata, dalle sequenze organiche a cui
originariamente apparteneva. Questo provoca, inevitabilmente, un
corto circuito linguistico, perché le immagini così isolate sembrano
simulare le sintesi della fotografia di reportage mentre sono state concepite con scopi di analisi etnoantropologica. La
mostra si avvale della curatela di Emiliano Rinaldi ed è stata sviluppata per volontà dell’associazione milanese Witness
Journal, per stimolare una riflessione sui i linguaggi del fotogiornalismo e quelli delle scienze sociali.

ETNOGRAFIA PROMOZIONALE E FUMETTO. LE AVVENTURE “EDUCATIONAL” DI MARTIN MYSTÈRE (E DEL SUOI SPINOFF, TANIT) NEL DELTA DEL PO. mostra delle tavole originali disegnate da Giancarlo Alessandrini, Montanari & Piccoli,
Roberto Zaghi, ecc.
Ferrara, Archivio Storico Comunale, via Giuoco del Pallone 8
14-29 marzo. Orari: dal lunedì al venerdì 9:30 – 13:30; martedì e giovedì anche 15:00 – 17:30; chiuso sabato e festivi;
apertura straordinaria sabato 16 marzo 15:00 -17:30. Inaugurazione 14 marzo, ore 16:00.

Creato dalla fantasia di Alfredo Castelli per l’editore Sergio Bonelli,
Martin Mystère è un personaggio dei fumetti regolarmente nelle
edicole dal 1982. Archeologo, antropologo, divulgatore e soprattutto
detective dell’impossibile Mystère dal 1989 si è prestato, in
collaborazione col Centro Etnografico Ferrarese, ad essere
divulgatore di temi storici ed etnoantropologici per scuole, musei,
istituzioni ed eventi culturali.

GIANFRANCO VANNI “COLLIRIO”. DIRTY WAR. LETTERE DAL VIETNAM, mostra delle tavole originali del
documentario disegnato
Ferrara, La Pazienza. Arti e libri, via De’ Romei 38
14 – 23 marzo. Orari: 10:00-12:30 e 16:00-19:30. Chiuso festivi e lunedì mattina. Inaugurazione 14 marzo, 0re 17:00.

Quello realizzato da Vanni “Collirio”, uno degli autori che contribuì
a rivoluzionare il linguaggio del fumetto italiano dalle pagine di
“Frigidaire”, non è un graphic novel ma un vero e proprio
documentario disegnato sulla Guerra del Vietnam. Il linguaggio
grafico attinge dai fotoreportage di guerra dell’epoca in un raffinato
gioco di ibridizzazione iconica.

BRUNO VIDONI (1930-2001). RITI POPOLARI, SPORCHE GUERRE E STUPEFACENTI MIRACOLI. LE CREDIBILI
SCRITTURE ETNO-ANTROPOLOGICHE DELLA FINZIONE. Mostra retrospettiva d’arte.
Ferrara, Sala espositiva del Liceo artistico “Dosso Dossi”, via Bersaglieri del Po, 25.
Dal 9 al 17 marzo. Orari: tutti i giorni 10:00-12:00 e 16:00-18:00. Inaugurazione 14 marzo, ore 18.

Artista, fotografo, ma pure ricercatore di etnografia e di storia
locale, Bruno Vidoni è entrato nella storia della fotografia italiana
per alcuni falsi reportage di guerra (in primis quello dedicato alla
Cambogia/ guerra del Vietnam) realizzati dietro casa, con l’intento
di dimostrare che il foto reportage bellico da tempo non riesce più a
documentare nulla, ma solo a veicolare luoghi comuni utili alle
esigenze dei grandi gruppi editoriali e di potere. Oltre al falso
reportage sulla Cambogia, la mostra popone anche due produzioni
strettamente legate alla dimensione linguistica dell’etnografia: un
falso reportage sul rito spagnolo della corrida, e una serie di ex voto
“laici”, cioè falsi dipinti votivi con cui l’artista centese ha esplorato
le dinamiche del sacro e della devozione popolare.

CHIARA SCARDOZZI, ACQUASANTA.
Matera, Campus universitario, via Lanera, 20
9-14 maggio. Orari: tutti i giorni 10:00-18:00. Inaugurazione 8 maggio ore 18:00.
Il progetto fotografico Acquasanta parla di acque termali e corpi immersi in essa come in una purificazione rituale. Il
progetto ha preso avvio fra Italia e Ungheria configurando una ricerca di situazioni particolari sulle forme socioculturali
e sui significati dell’acqua e dei suoi ambienti nel mondo contemporaneo

ROBERTO RODA. ALTAMURA 1980. IMPROVVISAZIONI FRA FOTOGRAFIA E PERFORMANCE
Matera, Campus universitario, via Lanera, 20
9-14 maggio. Orari: tutti i giorni 10:00-18:00. Inaugurazione 8 maggio ore 18:00.
Agosto 1980. L’autore visita in ore serali il claustro di Altamura con una fotocamera al collo. Un ragazzino si avvicina
e chiede: “Che mi fai ‘na foto?”. Poi alla richiesta associa anche i suoi amici. In breve arrivano a raccolta amici e
amichette, nonne e genitori, vicini di casa e gli spazi poco illuminati del claustro diventano il palcoscenico di una
improvvisata performance. Assecondati dal fotografo, coloro che stanno davanti all’obbiettivo decidono liberamente
come e dove mettersi in posa, finendo inevitabilmente per raccontarsi. La seduta fotografica evolve ben presto in
teatralità sociale

 

 

Un “Caffè con il Sindaco”. Tappa a Ponti Spagna

Da: Ufficio stampa Città di Bondeno (Ferrara)

Fra i due appuntamenti di Stellata e Settepolesini per “Do ciàcar col sindac”, arriva la tappa intermedia di Ponti Spagna. Una visita informale del sindaco Fabio Bergamini, allora del pranzo e della pausa caffè per tanti lavoratori di passaggio. Immancabile il confronto informale con i titolari dell’Osteria “Degli Amici miei” di Ponti Spagna. La quale, proprio in questi giorni, compie i suoi 22 anni di attività, sotto al guida di Renzo Zucchini, della moglie Cinzia e con la dipendente Catia. Un posto, per sua natura, di ritrovo, lungo la strada provinciale, ma che si trova anche su di una via trafficata e dove veicoli passano a forte velocità. La stessa che sarà soggetta a misure di calmieramento del traffico: «restringimenti della carreggiata e anche segnalazioni luminose, per cercare di creare un effetto deterrente», ha avvertito il sindaco. Laddove non possono essere più utilizzati i semafori (ora lampeggianti) alle due estremità del paese, per ragioni normative. «Passano da qui molti camion – dice il titolare dell’attività – in particolare quando, per incidenti vari, dirottano il traffico dell’autostrada sulla provinciale». La tappa in un’attività ristorativa della zona è servita al sindaco Bergamini anche per illustrare i prossimi disciplinari per prodotti alimentari “Deco” a chilometro zero. Un’opportunità in più offerta anche alle attività gastronomiche della zona.

Le iniziative del mese di marzo dell’ Istituto Gramsci

Da: Istituto Gramsci di Ferrara

GIOVEDÌ 7 MARZO 2019 ORE 17-19 BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA

LA MAGIA DELLE PAROLE

conferenza di Mauro Presini Maestro

introduce Roberto Cassoli

Al giorno d’oggi, sempre più adulti stanno usando un linguaggio sempre più povero; è un modo di parlare scarno, essenziale, ambiguo che sembra essere espressione della fretta di fare altre cose. Esprimersi sembra essere diventato qualcosa di superfluo e di faticoso; sembra quasi che si pretenda di essere capiti al volo senza però spiegarsi bene.

Oggi usiamo acronimi, abbreviazioni e adoperiamo lo stesso simbolo sul telefono per esprimere sentimenti molto diversi fra loro.

È una situazione preoccupante perché la povertà di linguaggio genera povertà di pensiero.

La scuola è un luogo privilegiato dove provare a costruire un argine a tale disastro culturale.

I bambini usano il linguaggio come strumento di scoperta del mondo e degli altri quindi iniziare a “giocare” con le parole insieme a loro è un modo per insegnare a conoscere, ad imparare e a creare i propri discorsi e a sviluppare i propri pensieri.

Dare ai bambini gli strumenti per “smontare e rimontare” le parole è un modo per far capire loro che, anche nel loro piccolo, possono influire sui pensieri propri e altrui attraverso le loro rielaborazioni.

In tal modo i bambini iniziano a rendersi conto che la realtà non è immutabile ma che loro stessi possono influenzarla e non subirla passivamente.

Il maestro Mauro Presini parlerà della propria esperienza professionale raccontando i “trucchi” delle “magie” che si riescono a creare in classe per insegnare divertendosi insieme, per abituare i bambini a tenere allenata la fantasia, per sviluppare la creatività e per iniziare ad irrobustire lo spirito critico.

Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

VENERDÌ 15 MARZO ORE 17-19 BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA

I DISCEPOLI E LE DISCEPOLE DI GESÙ

Dialogo tra Piero Stefani e Silvia Zanconato

Coordina Francesco Lavezzi

Lungo le strade della terra d’Israele, i discepoli costituirono un gruppo eterogeneo di persone, uomini che – in un modo o in un altro – hanno fatto la storia, ma anche donne che, oltre ogni convenzione sociale, hanno seguito Gesù, un Rabbi itinerante dotato di caratteristiche molto particolari. Vi fu però una differenza, gli uomini, a iniziare dai Dodici, furono chiamati dal Maestro, le donne scelsero invece di mettersi alla sua sequela di loro volontà. Discepoli e discepole furono spesso in difficoltà di fronte all’insegnamento di vita esigente proposto dal loro Maestro. Tuttavia furono sempre protagonisti imprescindibili nella vicenda umana di Gesù e, almeno in alcuni casi, si rivelarono fondamentali per la comprensione della sua stessa missione. Anche per Gesù vale la constatazione che non si è veri Maestri quando manca l’apporto dei discepoli.

A cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

GIOVEDÌ 28 MARZO ORE 17-19 BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA

‘DA QUANDO NOI SIAMO UN COLLOQUIO/ E POSSIAMO ASCOLTARCI L’UN L’ALTRO’ (Hoelderlin) IN ASCOLTO DEL LINGUAGGIO.

Conferenza di Giuliano Sansonetti Docente di Filosofia Unife

Introduce Antonio Moschi

Questo verso del poeta romantico Hoelderlin ispira a Heidegger una grande riflessione sul tema del linguaggio, sul fatto che l’essere dell’uomo si fonda nel linguaggio e, soprattutto, nel “colloquio”. Ma che cosa significa colloquio e in che senso – come dice il Poeta – esso ci fa essere? Colloquio significa evidentemente il parlare insieme di qualcosa, sì che il parlare rende possibile l’incontro. Ma Hölderlin dice: “da quando siamo un colloquio e possiamo ascoltarci l’un l’altro”. Il poter ascoltare non è una conseguenza che derivi dal parlare insieme, ma ne è piuttosto il presupposto. Poter discorrere e poter ascoltare non stanno quindi l’uno senza l’altro. È nel colloquio, nel dia-logos, nel “parlare-tra” che consiste l’autentico essere dell’uomo
A cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Presentazione del libro “Nel caso non mi riconoscessi” alla Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Da: Ibs+Libraccio

Sabato 2 marzo alle ore 18:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, Francesca Capossele presenterà il libro “Nel caso non mi riconoscessi” (Playground).

Dialogherà con l’autrice Andrea Bergamini

Il romanzo muove dalla fuga di Alda, nel 1953, poco prima delle nozze, verso la Germania orientale, lasciando alle spalle un silenzio e un mistero irrisolti fino alla caduta del Muro di Berlino nel 1989.

All’epoca Alda è una trentenne, laureata in matematica, che vive a Ferrara con i genitori. Ha vissuto un’adolescenza e una giovinezza piccolo borghesi, tra certezze politiche (è una giovane fascista convinta) e sogni di matrimoni e carriere improbabili, interrotti dalla guerra che ha costretto la famiglia a sfollare dal centro della città verso la campagna. Ed è lì che conosce l’ufficiale tedesco Stephan Felder, di cui si innamora e con cui avrà una breve storia d’amore, prima della ritirata della Wehrmacht.

La loro relazione sembra chiudersi definitivamente con la fine della guerra, ma dopo qualche anno, Alda riceve una lettera dall’ex ufficiale Felder, nella quale le dice di essersi sistemato a Lipsia, nella casa dell’infanzia, e le lascia intendere di essere diventato un pezzo grosso del nuovo regime comunista della DDR. Presto, Stephan proporrà ad Alda di raggiungerlo, e di nascosto da tutti, in primo luogo dalla propria famiglia e dal promesso sposo italiano (un agente di polizia), Alda fugge nella Germania Orientale, dove ricomincerà una nuova vita con il nome di Carin Felder.

Alda attraversa quasi quarant’anni di regime comunista, raccontati magistralmente da Francesca Capossele, capace di ricostruire e mescolare il vissuto comune dei cittadini della DDR (la paura, le privazioni) e quello personale di Alda, l’italiana fuggita dall’Occidente (non per ragioni politiche, e forse nemmeno sentimentali), riuscendo a combinare la precisa descrizione dei meccanismi del regime comunista ma anche la rivolta di una donna che aveva rifiutato il destino assegnatole dalla sua appartenenza alla piccola borghesia e al genere femminile.

Francesca Capossele (1958)

Nata a Rovigo, vive e lavora a Ferrara. Ha esordito nel 2016 con 1972, finalista al Premio Modus Legendi.

SipariOstellato: Maurizio Lastrico in scena al Teatro Barattoni di Ostellato

Da: Organizzatori

Dopo gli entusiasmi e la cospicua affluenza registrati in occasione degli appuntamenti con Paolo Hendel e Cristian Correggioli, la nuova stagione del Teatro Barattoni diretta da Massimiliano Venturi prosegue con uno degli eventi più attesi. Venerdì primo marzo il terzo appuntamento vedrà infatti portagonista Maurizio Lastrico, in scena ad Ostellato in esclusiva di stagione per la provincia di Ferrara.
Comico, attore ed artista a tutto tondo, volto noto del piccolo schermo grazie anche all’appuntamento fisso su Le Iene di Italia1 con Pregiudizio Universale, Maurizio Lastrico è pronto a stupire il pubblico del Teatro Barattoni con un lavoro degno della sua originalissima cifra stilistica. Una sperimentazione sul linguaggio nata dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: dai locali, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, agli oratori parrocchiali, fino ai teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici. Attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, Lastrico ripercorre il meglio del suo repertorio di narratore di storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto, raccontando con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita.
L’inizio dello spettacolo è fissato alle ore 21, con apertura della biglietteria alle ore 20; ingresso intero 10 €, under 18 8 €. E’ ancora possibile sottoscrivere il carnet 3 ingressi dedicato ai soci Coop Alleanza 3.0, Soci Arci e Ragno d’Oro (25 € per tre spettacoli a scelta). La prevendita è disponibile anche on-line su www.sipariostellato.it, e continua in Teatro ogni mercoledì ore 16-19 (disponibile anche a Comacchio, il martedì ore 15-18). Infoline 349 0807587; aggiornamenti in tempo reale sulla pagina Facebook ‘SipariOstellato’. La stagione teatrale farà poi tappa a Comacchio, con lo spettacolo di Natalino Balasso. A seguire, sabato 16 marzo Giampiero Pizzol e Giampiero Bartolini saranno protagonisti del prossimo evento al Barattoni, con l’esilarante Amamaz, le disavventure di un vitellone romagnolo.

DIARIO IN PUBBLICO
Sarà…

Intendiamoci. A me va pure bene che Lucrezia Borgia sia ‘ammessa’ al Palio; meno bene che se ne discuta come un rilancio della stessa. Allora tutto dimenticato? Le tournées fatte dall’ex sindaco Sateriale nelle capitali europee? I libri e i saggi fondamentali pubblicati in quella occasione? Sparito tutto. Resta Lucrezia e il Palio. Va bene che dobbiamo organizzarci per difendere il senso della cultura nel quasi inevitabile cambio dell’amministrazione ma, come da anni è diventato vezzo cultural-politico, appena si osa il nuovo e il diverso si fa precipitosamente marcia indietro dimenticando la storia e pure la cronaca cittadina.
Sono francamente sconcertato. Pensavo a un colpo di reni nella presentazione della candidatura e nelle liste civiche di ‘sinistra’; ma fino ad ora sembra che nulla si muova. Un rinnovamento di cui si ha disperatamente bisogno secondo quel principio, a mio avviso, che il Pd ha dimenticato: prima il programma poi la persona. Ma Ferrara secondo un cliché purtroppo vero naviga nella sua bellezza, ormai quasi tutta nascosta, non per colpa dell’amministrazione, ma per trascuratezza passata e per il terremoto.

Si entra quasi con sospetto nelle chiese restaurate: San Francesco, San Benedetto e l’immagine che ancora ne abbiamo è quella di un antico restaurato sul nuovo e/o viceversa. E penso alle terribili scelte fatte agli Uffizi. Il tondo Doni posto in una specie di scodella o il corridoio vasariano di cui si è tralasciato nel restauro la storia e la funzione per farlo scalpicciare da milioni di turisti ai quali solo interessa l’immortale “Io c’era!”. Speriamo che i restauri ferraresi non si rivelino, come dire, troppo nuovi oppure, al contrario, obsoleti. Comunque con angoscia scandisco il tempo che passa e a volte mi trovo a pensare: “Chissà! Lo/li rivedrò?”

Mi si presentano spazi vuoti nella mia attività futura. E non ne sono per ora spaventato. Esercitarsi a fare l’’umarel’ in piazza che commenta e discute non è poi così terrorizzante. Comunque ci sono sempre le librerie che ti offrono rifugio e consolazione.
All’orizzonte s’affaccia lo spauracchio dei Laidi; ma – pensandoci bene – una manciata di giorni estivi posso sempre sopportarla anche se il vuoto lasciato dalla pelosa si acuirà e ci renderà ancor più tristi.
Come ogni ‘colpo di cannone’ si è fatto silenzio sugli ‘sfracelli’ Diamantiferi. O cova l’attesa oppure altre e più importanti risoluzioni ci attendono. Il Quadrivio con i palazzi che dovranno essere impiegati; la zona medievale sempre più deserta; le vie d’accesso al centro dove macchine impazzite sfrecciano a velocità del fulmine come nella via XX settembre e, prima fra tutte, la conservazione, l’utilizzo, la qualità della zona Gad. Un programma tra i tanti, diventa accettabile quello che suggerisce di eliminare le tasse agli abitanti del Gad che affittino camere o appartamenti agli studenti. Ottima idea!

E nel ron ron degli ormai noiosi programmi televisivi dove sempre e solo gli ‘eletti’ fanno ascoltare la loro voce ormai ripetitiva ci avviciniamo al traguardo importante squadernando pensierose sentenze, come sul rinnovato “L’Espresso” lancia Massimo Cacciari, arrivando persino all’uso della lettera maiuscola per ribadire l’importanza del personaggio come i Tre: Mann, Croce, Keynes. Sembra un testo di religione laica.

Eppure non bisogna mollare.
Essere arrivati dopo molte difficoltà a pubblicare la biografia più clamorosa su Giorgio Bassani, attendere la nuova e stimolante mostra del Meis sul Rinascimento ebraico, vedere le sale piene di attenti ascoltatori alle conferenze dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia contemporanea e i giovani che studiano all’Ariostea inducono alla speranza che solo la cultura può svolgere un compito fondamentale nella società: dalla scuola alla città alla regione e alla nazione.
Non a caso la città più difficile dello Stato, vale a dire Napoli, organizzerà all’Archeologico la mostra fondamentale su Canova. Otto statue arriveranno dall’Ermitage di Pietroburgo e, oltre le nostre e i gessi e i cartoni e i dipinti, saranno messe a confronto con quelle opere antiche che il sommo scultore studiò e ne fece ‘carne, vera carne’ nella sua opera. E non dimentichiamoci che nel 2021 si celebrerà il centenario della morte dello scultore.
E Ferrara sarà una delle città fondamentali per conoscerne la vicenda umana e artistica.
Estote parati!! Chiunque ci governerà.

BORDO PAGINA
Il transumanesimo di Zoltan Istvan

On line un eBook tribute per il futurista americano Zoltan Istvan a cura del futurista Roby Guerra (Asino Rosso edizioni): “Made in Italy”

“I’m excited to share a book on my #transhumanism work affecting #Italy is now out by writer and futurist Roby Guerra. Interviews and essays and other interesting writings including those by Angelo Giubileo and Stefania Romito are it, as well as ideas by Mr. Guerra. Here’s how to buy it on Amazon in #Italian” Zoltan Istvan Facebook

Almeno dal 2015, con l’annuncio della sua candidatura alle oggi famosisssime Elezioni Presidenziali americane del 2016 (con la clamorosa vittoria contro ogni previsione di Donald Trump contro Hillary Clinton), Zoltan Istvan è via via diventato probabilmente il cosiddetto transumanista (o futurista scientifico o futurologo) più celebre ai Media nel mondo e tra il pubblico interessato al futuro. Ha bucato i Media almeno come i leader storici mediatici stessi e conoscitivi dell’insolito Movimento, ovvero i quasi “alieni” Raymond Kurzweil, Aubrey de Grey e lo stesso Larry Page di Google. Per le presidenziali, il suo fu in effetti un capolavoro: in tour con un Camper per tutti gli Usa, rimodellato a forma di grande bara per sfidare i cosiddetti ”mortalisti” e promuovere uno dei temi radicali transumanisti, ovvvero la longevità estrema se non persino l’immortalità futura almeno relativa. Non ultimo il Transumanesimo di Zoltan Istvan, naturalmente, ha lanciato un futuro Partito della Scienza nel mondo (scenario quanto mai auspicabile anche in Italia). In questo eBook nello specifico, segnaliamo in certo senso la penetrazione del transumanesimo di Zoltan Istvan in Italia: attraverso interviste e articoli personali pubblicati in questi 3-4 anni in media ufficiali (a volte anche all’estero) e blog d’area italiani: alcuni contributi sono firmati dal giornalista e filosofo Angelo Giubileo e dalla scrittrice e conduttrice radiofonica Stefania Romito. Infine in appendice un ebook sottomenu, Noi Robot, un omaggio simbolico al Futurismo scientifico di Zoltan Istvan. Tra gli autori, oltre agli stessi Guerra e Giubileo, aderenti futuristici ma anche “semplici” simpatizzanti futuribili alcuni di nota fama: L.Barbieri, S. Battisti, P. Casalino, D. Longoni, Bruno V. Turra.
(Roby Guerra)
Per la prima volta in Italia è uscito un libro tribute dedicato al celebre transumanista o futurologo Zoltan Istvan, figura di spicco del movimento neoprogressista sempre più in primo piano nel dibattito tecnoscientifico e culturale internazionale a anche italiano. Finora di Istvan in Italia, a livello pubblcistico editoriale si segnalano alcuni contributi in alcuni eBook e libri collettivi a cura dello stesso Guerra e anche dello scrittore Pierfranco Bruni (in alcuni casi) – Asino Rosso, D- Editore, Hyperion e Sovera, come evidenziato in questo stesso eBook. Lo stesso M. O’Connell nel suo ancora recente e fortunato “Essere una Macchina” (Adelphi) lo ha segnalato/intervistato assieme agli altri big internazionali del movimento.
Questo eBook nello specifico integra l’ottima ricognizione del giornalista scientifico irlandese, colmando alcuni bachi dell’analisi a tratti solo spettacolare. Ne emerge attraverso il futurismo transumanista peculiare di Zoltan Istvan una relativizzazione di certa supposta visionarietà dell’attuale futurologia d’avanguardia riconnessa – pur nel suo radicalismo all’Occidente più avanzato, a certo Umanesimo (o postumanesimo) scientifico secondo poi le teorizzazioni degli stessi Julian Huxley fino al più recente Marvin Minsky in una direzione fortemente ancorata alla comunità scientifica e al suo divenire contemporaneo (In Italia da anni Riccardo Campa e altri hanno promosso in tal senso il movimento transumanista prossimi anche al futurismo italiano, gli stessi Saccoccio, Conte e lo stesso Guerra – con alcuni volumi rilevanti – la rivista Divenire- coinvolgendo lo stesso Max More e molti altri protagonisti internazionali – ad esempio nel Convegno di Milano transumanista del 2010 (Transvision 2010).
Non ultimo la svolta politica di Zoltan Istvan (candidato anche nel 2018 per la California con il Partito Libertario) segnala più in generale l’urgenza di politiche del futuro più evolute e per democrazie più evolute finalmente basate sull’etica (e magari anche l’estetica della conoscenza scientifica). Più nello specifico, in fondo, il Transumanesimo o Futurologia scientifica certifica la fantascienza quando si trasforma in scienza (Transumanist Wager stesso di Istvan è un romanzo scientifico), un pensiero forte in questi tempi liquidi e di crisi occidentale: forse nel futuro prossimo, e chiara così la matrice umanista del transumanesimo “assolutamente moderna”, l’astronave Terra, finalmente, con una metafora pungente, sarà pilotata non da scimmie.. ma da uomini di scienza potenziati dalle emergenti AI (Intelligenze Artificiali).
*Zoltan Istvan: (Usa, Los Angeles, 1973), futurista, transumanista e filosofo, ha collaborato e scrive per “Psychology Today,” “Transhumanist Future, “National Geographic Channel“, …”Motherboard“, The Huffington Post.”. Autore del bestseller su Amazon di The Transhumanist Wager, (www.transhumanistwager.com ), un thriller immaginario sulla ricerca per l’immortalità attraverso la scienza e la tecnologia. Nel 2016 fu candidato come Indipendente con Transhumanist Party alle presidenziali degli Stati Uniti, 2016 e nel 2018 con il Partito Libertario (California). I suoi lavori giornalistici e televisivi sono stati presentati da The New York Times Syndicate, Fuori, San Francisco Chronicle, BBC Radio, NBC, ABC, CBS, FOX, Animal Planet, e Travel Channel. Un suo reportage sulla guerra in Kashmir è stato premiato con risonanza mondiale. Istvan è stato regista per il gruppo Conservation International WildAid, unità di pattuglia armate contro il commercio llegale di animali e fauna selvatica nel sud est asiatico. Ha lavorato e lavora con varie aziende di successo, sviluppo immobiliare, cinema,viticoltura, sotto la sigla ZI Ventures. Recentemente come transumanista ampiamente segnatato anche sulla stampa europea e internazionale. In Italia è noto anche per saggi pubblicati inAA.VV., Posthuman Time (La Carmelina, 2015) e AA.VV. Futurist Renaissance (Hyperion, 2018) a c. di R. Guerra.
https://en.wikipedia.org/wiki/Zoltan_Istvan

APPUNTAMENTI
Le cinque parole che stanno trasformando l’Italia

Ho perso le parole / eppure ce le avevo qua un attimo fa… mi posso far capire / anche da te / se ascolti bene / se ascolti un po’ (Luciano Ligabue)

I più ‘aulici’ perdoneranno l’incipit pop-rock, forse sarebbe più adatta una citazione dall’ultimo libro dello psichiatra Vittorino Andreoli, ‘Il rumore delle parole’. Fatto sta che abbiamo perso le parole. Lo penso ormai da un po’ e l’ho sentito dire anche poco tempo fa da Ascanio Celestini nella sua ballata per un quarto stato 2.0, ‘Pueblo’. Abbiamo perso il senso delle parole, la curiosità di indagarne e scoprirne il senso, la voglia di usarle non a sproposito, ma solo se si ha qualcosa di utile – o, Dio non voglia, intelligente – da dire. Forse abbiamo perso addirittura un vocabolario comune di riferimento. Ormai esistono solo le ‘parole d’ordine’ – quale ordine? Sarebbe interessante… parlarne! – e gli slogan, fagocitati come i panini di un fast food. E tutti possono parlare di qualsiasi cosa: al bando gli ‘specialisti’, benvenuti gli ‘influencer’.
Di conseguenza, abbiamo perso la capacità, la volontà, l’interesse per la complessità, per una conoscenza che non sia solo trasversale – come le tanto decantate ‘skills’ – ma anche verticale, che scenda in profondità; per un dibattito che vada al di là delle posizioni arroccate e contrapposte, del tifo da riservare alle curve degli stadi, ma che sia un confronto-scontro dialettico, dal quale uscire con strumenti per un’interpretazione dell’attualità che sia utile per progettare il futuro e, forse, anche con un arricchimento reciproco.

Benvenuto perciò al nuovo ciclo di incontri alla libreria Ibs+Libraccio organizzato per il nono anno consecutivo dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo di Ferrara e dal professor Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale, in collaborazione con la Scuola forense dell’Ordine degli avvocati di Ferrara, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Ferrara, del Comune di Ferrara e della Fondazione Forense di Ferrara.
Linguaggio, sovranismo, razzismo, populismo, narcisismo: cinque parole che diventano cinque tappe di un itinerario attraverso l’Italia che cambia, guidati altrettante autorevoli voci della vita pubblica italiana, che attraverso i loro libri più recenti hanno saputo cogliere e interpretare i segnali del cambiamento in corso. ‘Viaggio in Italia. Tappe di una metamorfosi collettiva’ è appunto il titolo di questa serie di incontri, ognuno introdotto e concluso da una lettura a cura del Centro Teatro Universitario che fungerà da detonatore per la discussione. Ai cinque incontri in libreria si affiancheranno inoltre alcune proiezioni cinematografiche, presso la Sala Boldini, curate da Arci Ferrara in collaborazione con Fice e l’Unione dei Circoli Cinematografici Arci.

Da eclatanti fatti di cronaca al linguaggio pubblico e privato, dalla critica agli istituti di democrazia liberale alla contrapposizione tra popolo ed élite, alla messa in discussione del sapere scientifico e della partecipazione al processo di integrazione europea: segnali di un cambiamento profondo di difficile interpretazione. Il quesito che funzionerà come filo conduttore è: l’Italia sta vivendo un momento di crisi – che in greco antico significa smarrimento, ma anche ripartenza – o un vero e proprio cambiamento di stato, che in greco antico si dice catastrofe?
Si inizia venerdì 1 marzo con ‘sovranismo’: a guidare il pubblico sarà Enrico Letta (‘Ho imparato’, Il Mulino, 2019).
Seguiranno, rispettivamente il 6 e il 29 marzo, ‘razzismo’ con Ezio Mauro (‘L’uomo bianco’, Feltrinelli, 2018) e ‘linguaggio’ con Gianrico Carofiglio (‘Con i piedi nel fango’, Edizioni Gruppo Abele, 2018). I due incontri di aprile sono riservati a ‘populismo’ con Maurizio Molinari (‘Perché è successo qui’, La nave di Teseo, 2018) e ‘narcisismo’ con Giovanni Orsina (‘La democrazia del narcisismo’, Marsilio, 2018).

Clicca QUI per il programma di Viaggio in Italia. Tappe di una metamorfosi collettiva

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