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PIROMANI POMPIERI DELLA PALESTINA

PIROMANI POMPIERI DELLA PALESTINA.

“Un giorno quando sarà sicuro,
quando non ci sarà alcun rischio personale
nel chiamare le cose con il loro nome,
quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”.

Dopo tre settimane di devastanti bombardamenti su Gaza, Omar El Akkad il 25 ottobre 2023 ha pubblicato queste parole dal tanto valore profetico quanto quello espresso un anno prima da Alpha Blondy in Pompier pyromane (pompiere piromane), una canzone contro la guerra che denuncia la manipolazione delle masse e tutti coloro che, ipocritamente, pretendono di risolvere conflitti che hanno volontariamente creato e dai quali traggono vantaggio.

“Tu vendi le armi che fanno soffrire le nostre anime
Tu attizzi le fiamme che spegni con le nostre lacrime.
Il padrone dell’universo spezzerà il tuo cuore di pietra.
Egli sente le nostre lacrime, egli sente le nostre preghiere.
Parli della crisi, ma sei tu la crisi.
Bombardi le moschee, bombardi le chiese.
Le moschee corrono in aiuto delle chiese Oh!!! Le chiese corrono in soccorso delle moschee. Le Nazioni Unite non sono più credibili !!
E le nostre lacrime non sono udibili !!”.

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Franco Ferioli

Ai lettori di Ferraraitalia va subito detto che mi chiamo, mi chiamano e rispondo in vari modi selezionabili o interscambiabili a piacimento o per necessità: Franco Ferioli Mirandola. In virtù ad una vecchia pratica anagrafica in uso negli anni Sessanta, ho altri due nomi in più e in forza ad una usanza della mia terra ho in più anche un nomignolo e un soprannome. Ma tranquilli: anche in questi casi sono sempre io con qualche io in più: Enk Frenki Franco Paolo Duilio Ferioli Mirandola. Ecco fatto, mi sono presentato. Ciao a tutti, questo sono io, quindi quanti io ci sono in me? tanti quanti i mondi dell’autore che trova spazio in questo spazio? Se nelle ultime tre righe dovessi descrivere come mi sento a essere quello che sono quando vivo, viaggio, scrivo o leggo…direi così, sempre senza smettere di esagerare: “Io sono questo eterno assente da sé stesso che procede sempre accanto al suo proprio cammino…e che reclama il diritto all’orgogliosa esaltazione di sé stesso”.

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