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Vasco Rossi, il premio per la tutela dell’ambiente e i concerti in programma al Parco Urbano

VASCO ROSSI PREMIATO DA LEGAMBIENTE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE

“Sono i valori che condivido” 
Il cantante ha ringraziato con un video sui social: “Sono i valori che condivido”

(Dal Sito ufficiale di Vasco Rossi)

QUINDI I DUE CONCERTI AL PARCO URBANO DI FERRARA SONO  TUTELA DELL’AMBIENTE?

SCRIVIAMO A LEGAMBIENTE E A VASCO UNA LETTERA COLLETTIVA DI PROTESTA.
Caro Vasco Rossi, Cara Legambiente
Sono felice che a Ripescia sia stato attribuito a un autore tra i più amati in Italia un premio per la cultura della pace e la tutela dell’ambiente, tutti noi fans ne siamo orgogliosi, ma i premi non si vincono con le dichiarazioni , quelle non costa niente farle, ma soprattutto con la coerenza nelle pratiche e nelle azioni che si svolgono nel proprio lavoro, e nei comportamenti individuali, specie quando la persona premiata è assunta a simbolo da tante e tanti, giovani e meno giovani
Per un musicista queste praticano si identificano anche i concerti e con il modo con cui questi si organizzano e nei luoghi dove si svolgono. A Ferrara sono stati programmati e annunciati in pompa magna i due concerti di apertura del Vasco nel Parco urbano Giorgio Bassani di Ferrara. Per chi non lo sa è un parco pubblico ed un un luogo ricco di biodiversità ed ha un valore simbolico forte, usato dai cittadini e non adatto a ospitare eventi che porteranno più di 100.000 persone. Vi è già stato un precedente: il concerto di Brice Springsteen del 2023 che ha coinciso con la prima alluvione in Romagna, viste anche le abbondanti piogge che richiesto di riempire l’area del concerto di paglia per drenare l’impatto dei campi bagnati. Il parco ne è uscito devastato e ancora non si è ripreso. Questa vicenda ormai in Italia è diventata paradossale e riguarda le amministrazioni sia di destra che di sinistra e riguarda l’abuso degli eventi come attività necessarie per il rilancio economico, culturale e internazionale di città e di territori che non sono in grado di pianificare il proprio sviluppo.
La vittima prima di tutto è la città come bene pubblico e di conseguenza il diritto alla città per tutti. La politica devastante degli eventi ad alto impatto musicale sta: determinando la privatizzazione di porzioni ampie della città con vantaggi a favore delle agenzie private che promuovono gli eventi; rende impossibile la vita quotidiana delle persone che abitano attorno ai luoghi degli eventi come nel caso della piazza rinascimentale Ariostea di Ferrara; si danneggiano e si degradano luoghi storico-monumentali; si devastano luoghi ambientalmente delicati quali sono i parchi e i giardini come il parco urbano di Ferrara, il parco reale di Monza, nel parco mediceo di Pratolino o l’esedra di Palazzo Te a Mantova. Luoghi molto diversi ma accomunati dalla delicatezza che può essere patrimoniale o ambientale, associata anche alla biodiversità.
Il tour di Vasco Rossi si svolge in gran parte in stadi: perché non a Ferrara visto che abbiamo uno stadio di serie A senza squadra? E l’aeroporto, visto i soldi pubblici che spenderemo, non lo potremmo utilizzare anche per questo evento? Certo che si potrebbe, ma il potere che comanda ha bisogno di rivendicare continuamente la sua autorità e siccome il Comune di Ferrara ha deciso, stoltamente, di farlo nel parco urbano non si prendono nemmeno in considerazione i rilievi dei cittadini e delle associazioni preoccupate per l’impatto di questi eventi.
Vasco Rossi visto che hai ricevuto un premio per la tutela ambientale questi piccoli problemi te li poni? Sei disposto a discuterne?
AMICI DI LEGAMBIENTE DI FERRARA E DELLA EMILIA-ROMAGNA CHE NE PENSATE DI QUESTO PREMIO E DI QUESTA VICENDA ?
Forse sarebbe opportuno indirizzare una lettera collettiva all’artista, visto che le istituzioni sono sorde ricordandogli che il rapporto tra tutela dell’ambiente e legalità si esercita anche nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini, e anche dell’ambiente. Gli spazi per fare concerti non mancano, basta solo la buona volontà.
Cover: Il laghetto del Parco Urbano Bassani a Ferrara (foto Valerio Pazzi)
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Romeo Farinella

Romeo Farinella, architetto-urbanista e professore ordinario di Progettazione urbanistica presso l’Università di Ferrara. Si occupa di problematiche urbane e paesaggistiche da almeno trent’anni. Prima di approdare a Ferrara ha vissuto in diverse città, tra cui Roma e Parigi e quest’ultima è diventata uno dei suoi temi principali di ricerca. Oltre a Ferrara ha tenuto corsi anche in Francia (Lille, Parigi), Cina (Chengdu), L’Avana e São Paulo e Saint Louis du Senegal. È stato direttore per alcuni anni del Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale di UNIFE.

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