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On line un eBook tribute per il futurista americano Zoltan Istvan a cura del futurista Roby Guerra (Asino Rosso edizioni): “Made in Italy”

“I’m excited to share a book on my #transhumanism work affecting #Italy is now out by writer and futurist Roby Guerra. Interviews and essays and other interesting writings including those by Angelo Giubileo and Stefania Romito are it, as well as ideas by Mr. Guerra. Here’s how to buy it on Amazon in #Italian” Zoltan Istvan Facebook

Almeno dal 2015, con l’annuncio della sua candidatura alle oggi famosisssime Elezioni Presidenziali americane del 2016 (con la clamorosa vittoria contro ogni previsione di Donald Trump contro Hillary Clinton), Zoltan Istvan è via via diventato probabilmente il cosiddetto transumanista (o futurista scientifico o futurologo) più celebre ai Media nel mondo e tra il pubblico interessato al futuro. Ha bucato i Media almeno come i leader storici mediatici stessi e conoscitivi dell’insolito Movimento, ovvero i quasi “alieni” Raymond Kurzweil, Aubrey de Grey e lo stesso Larry Page di Google. Per le presidenziali, il suo fu in effetti un capolavoro: in tour con un Camper per tutti gli Usa, rimodellato a forma di grande bara per sfidare i cosiddetti ”mortalisti” e promuovere uno dei temi radicali transumanisti, ovvvero la longevità estrema se non persino l’immortalità futura almeno relativa. Non ultimo il Transumanesimo di Zoltan Istvan, naturalmente, ha lanciato un futuro Partito della Scienza nel mondo (scenario quanto mai auspicabile anche in Italia). In questo eBook nello specifico, segnaliamo in certo senso la penetrazione del transumanesimo di Zoltan Istvan in Italia: attraverso interviste e articoli personali pubblicati in questi 3-4 anni in media ufficiali (a volte anche all’estero) e blog d’area italiani: alcuni contributi sono firmati dal giornalista e filosofo Angelo Giubileo e dalla scrittrice e conduttrice radiofonica Stefania Romito. Infine in appendice un ebook sottomenu, Noi Robot, un omaggio simbolico al Futurismo scientifico di Zoltan Istvan. Tra gli autori, oltre agli stessi Guerra e Giubileo, aderenti futuristici ma anche “semplici” simpatizzanti futuribili alcuni di nota fama: L.Barbieri, S. Battisti, P. Casalino, D. Longoni, Bruno V. Turra.
(Roby Guerra)
Per la prima volta in Italia è uscito un libro tribute dedicato al celebre transumanista o futurologo Zoltan Istvan, figura di spicco del movimento neoprogressista sempre più in primo piano nel dibattito tecnoscientifico e culturale internazionale a anche italiano. Finora di Istvan in Italia, a livello pubblcistico editoriale si segnalano alcuni contributi in alcuni eBook e libri collettivi a cura dello stesso Guerra e anche dello scrittore Pierfranco Bruni (in alcuni casi) – Asino Rosso, D- Editore, Hyperion e Sovera, come evidenziato in questo stesso eBook. Lo stesso M. O’Connell nel suo ancora recente e fortunato “Essere una Macchina” (Adelphi) lo ha segnalato/intervistato assieme agli altri big internazionali del movimento.
Questo eBook nello specifico integra l’ottima ricognizione del giornalista scientifico irlandese, colmando alcuni bachi dell’analisi a tratti solo spettacolare. Ne emerge attraverso il futurismo transumanista peculiare di Zoltan Istvan una relativizzazione di certa supposta visionarietà dell’attuale futurologia d’avanguardia riconnessa – pur nel suo radicalismo all’Occidente più avanzato, a certo Umanesimo (o postumanesimo) scientifico secondo poi le teorizzazioni degli stessi Julian Huxley fino al più recente Marvin Minsky in una direzione fortemente ancorata alla comunità scientifica e al suo divenire contemporaneo (In Italia da anni Riccardo Campa e altri hanno promosso in tal senso il movimento transumanista prossimi anche al futurismo italiano, gli stessi Saccoccio, Conte e lo stesso Guerra – con alcuni volumi rilevanti – la rivista Divenire- coinvolgendo lo stesso Max More e molti altri protagonisti internazionali – ad esempio nel Convegno di Milano transumanista del 2010 (Transvision 2010).
Non ultimo la svolta politica di Zoltan Istvan (candidato anche nel 2018 per la California con il Partito Libertario) segnala più in generale l’urgenza di politiche del futuro più evolute e per democrazie più evolute finalmente basate sull’etica (e magari anche l’estetica della conoscenza scientifica). Più nello specifico, in fondo, il Transumanesimo o Futurologia scientifica certifica la fantascienza quando si trasforma in scienza (Transumanist Wager stesso di Istvan è un romanzo scientifico), un pensiero forte in questi tempi liquidi e di crisi occidentale: forse nel futuro prossimo, e chiara così la matrice umanista del transumanesimo “assolutamente moderna”, l’astronave Terra, finalmente, con una metafora pungente, sarà pilotata non da scimmie.. ma da uomini di scienza potenziati dalle emergenti AI (Intelligenze Artificiali).
*Zoltan Istvan: (Usa, Los Angeles, 1973), futurista, transumanista e filosofo, ha collaborato e scrive per “Psychology Today,” “Transhumanist Future, “National Geographic Channel“, …”Motherboard“, The Huffington Post.”. Autore del bestseller su Amazon di The Transhumanist Wager, (www.transhumanistwager.com ), un thriller immaginario sulla ricerca per l’immortalità attraverso la scienza e la tecnologia. Nel 2016 fu candidato come Indipendente con Transhumanist Party alle presidenziali degli Stati Uniti, 2016 e nel 2018 con il Partito Libertario (California). I suoi lavori giornalistici e televisivi sono stati presentati da The New York Times Syndicate, Fuori, San Francisco Chronicle, BBC Radio, NBC, ABC, CBS, FOX, Animal Planet, e Travel Channel. Un suo reportage sulla guerra in Kashmir è stato premiato con risonanza mondiale. Istvan è stato regista per il gruppo Conservation International WildAid, unità di pattuglia armate contro il commercio llegale di animali e fauna selvatica nel sud est asiatico. Ha lavorato e lavora con varie aziende di successo, sviluppo immobiliare, cinema,viticoltura, sotto la sigla ZI Ventures. Recentemente come transumanista ampiamente segnatato anche sulla stampa europea e internazionale. In Italia è noto anche per saggi pubblicati inAA.VV., Posthuman Time (La Carmelina, 2015) e AA.VV. Futurist Renaissance (Hyperion, 2018) a c. di R. Guerra.
https://en.wikipedia.org/wiki/Zoltan_Istvan
https://www.amazon.it/Zoltan-Istvan-Made-Italy-libri-ebook/dp/B07NVGMQCR/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1550652321&sr=1-1&keywords=9788832519433

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Roby Guerra


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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