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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

“Quello del MEIS era un progetto bipartisan, apprezzato in Italia e all’estero, nato da un bando internazionale, per questo auspichiamo che tutte le forze politiche in Regione Emilia-Romagna sottoscrivano la risoluzione PD a tutela del museo per scongiurare lo scippo dei 25 milioni di euro da parte del governo”. A dirlo sono i consiglieri regionali ferraresi Marcella Zappaterra e Paolo Calvano che questa mattina hanno presentato in Regione una risoluzione sul Meis.

“Con la nostra risoluzione abbiamo proposto un atto politico non di parte ma bensì auspichiamo il più ampio coinvolgimento di tutte le forze politiche dell’Assemblea Legislativa, per evitare di bloccare la cultura e la crescita di Ferrara – dicono i dem ferraresi –. Chiediamo alla Regione di attivarsi presso il Mibac perché venga mantenuta la programmazione prevista e i finanziamenti siano riassegnati al più presto in favore dell’ultimazione del MEIS come da progetto architettonico”.

“Il cambiamento comincia a vedersi, ma per i ferraresi non è di sicuro in meglio. Senza le risorse per il completamento il progetto del Meis risulterebbe fortemente compromesso e perderebbe le sue potenzialità – commenta Zappaterra –. Questo andrebbe a danneggiare irrimediabilmente un lavoro di oltre quindici anni che puntava a dare al Museo un respiro internazionale. Incomprensibile la scelta di affossarlo visto che era stato sostenuto trasversalmente dalle forze politiche ”.

Anche Calvano aggiunge: “È inammissibile che Ferrara, dopo il congelamento del Bando Periferie e lo stop al progetto del Palazzo dei Diamanti adesso sia costretta a vedersi cancellare il finanziamento per la realizzazione del quarto e ultimo lotto del Meis. Il Governo del cambiamento ci conferma ancora una volta che non è vicino ai territori e ben poco interessato al loro sviluppo. Questa scelta causerebbe danno non solo a Ferrara e all’intera Regione Emilia-Romagna, ma all’Italia intera”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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