L’ultima frontiera del trash televisivo: Temptation Island
L’ultima puntata del reality Temptation Island è stata seguita da 4 milioni e seicentomila telespettatori, con uno share che ha sfiorato il 33%.
Anch’io faccio parte del cospicuo gruppo, che sta per raggiungere il numero degli italiani caduti in povertà assoluta, che sono circa 6 milioni. Devo ammettere che è stata un’esperienza interessante, a tratti tragica, a tratti di una comicità esilarante.
Per chi si fosse sdegnosamente rifiutato di assistere al “viaggio nei sentimenti” in diretta, riporto brevemente lo schema della trasmissione: alcune coppie in crisi per vari motivi si recano su un’isola dove vengono separati: le fidanzate vanno nel villaggio femminile e i fidanzati in quello maschile con l’assoluta impossibilità di comunicare fra loro. Entrambi i gruppi sono circondati dai “tentatori”; per i maschi ventenni in perizoma di conturbante bellezza, le fidanzate sono invece tentate da giovani maschi palestrati, ipertatuati e galanti. Nei due villaggi giochi, apertivi, feste e piscina rallegrano i fidanzati/e che appaiono ben presto consolarsi della lontananza del partner, circondati come sono da ogni comfort. Il tutto viene ripreso h24 da una telecamera, con l’aggiunta della registrazione di alcune interviste sul partner ai componenti della coppia . Quando viene ripreso qualcosa di compromettente il video viene mostrato alle fidanzate e ai fidanzati.
E qui è scattato l’aspetto tragi-comico della trasmissione: la reazione dei fidanzati nel vedere la partner sedotta, sfiorata se non toccata, abbindolata dal tentatore è stata quasi sempre di una violenza spropositata: tavoli e porte sfasciate, corse all’impazzata sulla spiaggia, urla isteriche e minacce.
Il tutto appariva realmente ridicolo, se non fosse in preoccupante linea di continuità con la ferocia dimostrata da giovani esecutori di recenti femminicidi e stupri.
In sintesi è stata messa in scena la totale mancanza di autocontrollo emotivo maschile di fronte anche solo al rischio dell’infedeltà e del rifiuto femminile. Non una parola su questo da parte del conduttore/moderatore della trasmissione.
La reazione delle fidanzate al contrario è stato quello, altrettanto stereotipato e pericoloso, della negazione: di fronte ai comportamenti “adulterini” del fidanzato, piangevano, non volevano vedere, volevano andarsene.
Un altro aspetto che procurava ilarità, se non facesse realmente piangere, è stato il livello di conoscenza dell’italiano dei partecipanti; alcuni parlavano esclusivamente in un dialetto incomprensibile che avrebbe avuto bisogno dei sottotitoli, altri inventando espressioni bizzarre nel tentativo di parlare un italiano “forbito”, tutti, a parte il conduttore, con scambi linguistici che hanno il solo merito di essere la vera rivincita degli immigrati.
All’analfabetismo linguistico si sono aggiunte alcune perle culturali: un fidanzato, oltre ad aver detto che nessuna donna gli ha mai resistito, si è proclamato terrapiattista, credente nell’esistenza dei dinosauri mai estinti e negazionista sul fatto che l’essere umano sia approdato sulla luna. L’unico dato certo è che neanche la sua maestra gli ha resistito, abbandonandolo alla soglia della terza elementare.
Il livello culturale dimostrato dal reality più seguito dagli italiani conferma i preoccupanti risultati delle prove INVALSI del 2025, che attestano che solo il 60% degli alunni conseguirebbe la sufficienza nella comprensione dei testi scritti al nord, mentre al sud la percentuale scende sotto il 50%.
Senza entrare nel merito se fidanzati e tentatori siano pagati o meno, se la trasmissione sia già preparata, si sa con certezza che rappresenta il trampolino di lancio per avere visibilità ed entrare nel circuito televisivo, ora che l’Italia offre ben poche possibilità di ascesa lavorativa e sociale. Motivo in più per utilizzare criteri di selezione dei concorrenti che rispettino i livelli minimi della decenza, dell’educazione e della cultura in una trasmissione seguita da milioni di italiani.
Cover: Temptation Island: Siria si separa da Davide – immagine di Heute.at
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Condivido pienamente l articolo. La mancanza di contenimento emotivo degli uomini andava stigmatizzato e commentata. Non si può non dire a quei 6 milioni che il fidanzato “non adeguatamente celebrato” non reagisce così xche ama..anzi..
Condivido che mostrare un italiano parlato male non aiuta.
Ci dovremmo chiedere ma che popolo noi italiani vogliamo essere?