Conoscere gli animali nel loro ambiente e con le loro peculiarità. Per amarli e rispettarli. Due albi illustrati appena uscito dell’editore Kalandraka ci portano alla scoperte dei cuccioli che vivono in Asia e nelle zone polari.
Educare i bambini al rispetto dell’ambiente e alla sua profonda e attenta conoscenza e consapevolezza dovrebbe essere una delle preoccupazioni principali di tutti i genitori, di ogni nonno e perché no anche di ogni zio o, semplicemente, di tutti coloro che accompagnano la crescita dei nostri giovani, amici compresi. Sicuramente lo dovrebbe essere di ogni insegnante. Fanno eccezione i capi scout che per loro stessa natura e missione hanno nelle loro corde il grande rispetto per la Natura e la Madre Terra.
Ecco allora che Kalandraka, casa editrice molto sensibile e attenta ai temi ambientali – vi abbiamo già parlato del bellissimo libro In continua evoluzione – ci regala due volumi appena usciti dedicati ai cuccioli di animali di Asia e zone polari. Parte di una collana per bimbi che amano la natura, alla scoperta dei segreti degli animali. Libri divulgativi che vediamo bene sui banchi di scuola elementare (anche se l’età di lettura è dai 3 anni) ma anche delle biblioteche e dei campi scout.
Eccoci allora in Asia, il continente più grande del mondo, dove si trovano le montagne più alte, i deserti più aridi e le foreste impenetrabili. L’Asia è anche il luogo in cui vive la maggior parte degli esseri umani. Un continente meravigliosamente variopinto e ricco di storia e di storie. Inquinamento, disboscamento e caccia illegale mettono in pericolo la meravigliosa fauna che abita questi territori. Per questo dobbiamo proteggerla e collaborare, perché splendidi e unici animali come la volpe volante, il cacatua delle Filippine o il macaco giapponese non vengano cacciati, messi in gabbia e venduti nei negozi di animali. Senza scrupolo e rispetto. Come ogni essere vivente, anche loro, importanti amici e compagni di strada, hanno il diritto di vivere nel loro habitat naturale.
Oggi qui incrociamo la tigre dal potente ruggito, il panda che nasce cieco e mangia bambù tutto il giorno, l’intelligente macaco giapponese che gioca sempre, il dromedario che vive in branchi, l’orango (“la persona della foresta”) che non scende quasi mai dagli alberi e non ama camminare, il cacatua delle Filippine che vola in stormi alla ricerca di semi e fiori, la volpe volante (il pipistrello più grande al mondo) che dorme di giorno …
Sette cuccioli delle specie più e meno note si raccontano in prima persona. Con simpatia e tante curiosità, con belle, delicate e colorate illustrazioni realistiche che completano armonicamente il testo, costruito intorno a un indovinello, la cui risposta arricchisce le informazioni sui cuccioli e le loro famiglie. Da sfogliare.
Stesso percorso per i cuccioli delle zone polari. Sette animali che vivono nelle terre vicine al Polo Nord, tranne uno (il pinguino imperatore) che vive in Antartide. Per giocare anche un po’ con la geografia, comprendere le difficoltà della vita quotidiana in territori aridi e con temperature molto basse. Ecco perché lì tutti sembrano volersi proteggere dal freddo con uno strato di grasso sotto la pelle o con un mantello spesso di piume o pelliccia.
Qui gli animali, come l’orso polare che nasce piccolo come un criceto, il cicciottello e baffuto tricheco che nasce sulla banchisa, la renna che nasce nella tundra quando la neve si scioglie, la foca della Groenlandia che nasce bianca e starà sempre all’erta, il gufo delle nevi che caccia appollaiato su un ramo, la volpe artica dalla coda lunga e folta o il pinguino imperatore che nasce da un uovo covato a turno dai genitori, lottano ogni giorno per sopravvivere, in un ambiente ostile. Anche per questo meritano rispetto.
Ognuno faccia la sua parte per proteggere quegli animali minacciati dalla crisi climatica. E se, fin da piccoli, avremo questa consapevolezza, saremo già a metà dell’opera.
Tándem Seceda, Ester García, Chi sono? Cuccioli di animali – Asia, e Chi sono? Cuccioli di animali – Zone polari, Kalandraka, giugno 2023, 40 p.
Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara
Simonetta Sandri
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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Francesco Monini
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