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Parole e figure / Canto d’inverno – Strenne natalizie

Uscito da poco in libreria, ‘Canto d’inverno’, di Giorgio Volpe, con le delicate e leggere illustrazioni di Paolo Proietti, ci porta nella magia del Natale.

A Natale si aspetta la neve, quella che ormai non ci rallegra quasi più, se non sulle alte e possenti cime. Quel bianco ci fa sognare, piccoli e grandi, ci rasserena gli animi un poco stanchi che cercano riparo fra caminetti e tavole imbandite. Che nostalgia!

Se poi al bianco della neve che ricopre ogni cosa con una soffice coltre, si aggiunge la magia del bosco, il gioco è fatto.

Ecco allora la storia di Rosso Bel Pelo e Bas che, nel bosco addormentato, trascorrono le giornate rincorrendosi sulla neve. Raccolgono bacche e ramoscelli per colorare l’inverno, ma il pensiero corre sempre a Quik, il loro amico ghiro, immerso nel suo lungo letargo.

Solo arbusti, tronchi scuri e qualche ramo spoglio interrompono quella distesa immacolata.

Rosso Bel Pelo e Bas si rotolano nella neve fresca, cadono e si rialzano, sprofondano fino alle orecchie e riemergono, sbuffando e scuotendosi i fiocchi dal musetto.

Il bosco è silenzioso, si sente solo il fruscio leggero del canto di Allegra, la cincia. Chissà che quel bel canto non riesca svegliare Quik, l’amico ghiro, che se ne dorme beato. Lui è immerso nel suo tiepido letargo e non gioca con loro, che peccato davvero, che malinconia. D’altronde, lui deve riposare. Ma la sua tana va decorata comunque….

Fino alla magnifica sorpresa. Ecco una bella ghianda, da dove arriverà?

Una storia che parla di amicizia e di pensieri gentili. Leggere per credere.

Giorgio Volpe, Paolo Proietti (illustratore), Canto d’inverno, Kite edizioni, Padova, 2025, 32 p.

Giorgio Volpe è nato a Reutlingen, in Germania, nel 1990, è cresciuto in Calabria e dal 2009 vive a Roma dove si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2014 ha fondato (e da allora dirige) la compagnia di produzione teatrale Giù di Su per Giù – teatro. Al lavoro d’attore, affianca quello di scrittore di letteratura per l’infanzia. È tradotto in più di dieci Paesi, tra cui Cina, USA, Corea, Francia, Spagna, Giappone, Lituania e Germania. Nel 2023, è tra i finalisti del Premio Svizzero del Libro per Ragazzi con Il grande alveare (Caissa Italia Ed., 2022).

Paolo Proietti nasce a Roma nel 1986. Appassionato di manga e anime sin da bambino, dopo il Liceo artistico frequenta un corso di Grafica e Comunicazione visiva presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma. Si appassiona alla letteratura per l’infanzia e nel 2016 vince il Premio Scarpetta d’Oro nella fascia di età 0-6 anni. Dal 2017, lavora con diverse case editrici come illustratore per l’infanzia. La sua principale fonte di ispirazione sono le opere del maestro del cinema d’animazione Hayao Miyazaki.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’, Roma Film Corto Festival), è vicepresidente di Ferrara Film Commission e segue la comunicazione del Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’. Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Congo, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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