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Domani primo luglio, dopo il Festival Nessuno Resti Fuori – IAC di Matera, sbarca a Ferrara, al Bonsai Festival, lo spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci, “Le Volpi”

Dopo la prima tappa della tournée estiva a Matera, nell’ambito del Festival Nessuno Resti Fuori – IAC e la tappa di Trieste al Litorale Festival, arriva domani a Ferrara, al BONSAI Festival ideato e organizzato da Ferrara Off, il nuovo spettacolo della compagnia CapoTrave, “Le volpi”, scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci, che ne cura anche le scene e la regia, e interpretato da Antonella Attili, Giorgio Colangeli e Luisa Merloni.

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia. Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi. La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica. La corruzione consiste in questo concedere a sé stessi lo spazio di una impercettibile eccezione.   

Lo spettacolo avrà una serie di anteprime, fino al debutto nazionale il 9 settembre, a Rimini, a Città Visibili Festival.

In scena due attrici e un attore di chiara fama. Antonella Attili, attrice per Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Ettore Scola, Francesca Archibugi, lavora in teatro con Giancarlo Sepe e Serena Dandini e raggiunge la popolarità con il ruolo di Agnese Amato ne “Il paradiso delle signore” e una serie di monologhi a “Propaganda Live” di Diego Bianchi, su LA7.

Antonella Attili foto Azzurra Primavera

Giorgio Colangeli, Nastro d’Argento 1999 per “La cena” di Ettore Scola e David di Donatello 2007 per “L’aria salata” di Alessandro Angelini, è stato Salvo Lima ne “Il divo” di Paolo Sorrentino e ha lavorato con Rubini, Muccino, Luchetti, Genovese. In teatro ha recentemente interpretato Papa Ratzinger ne “I due papi” di Anthony McCarten. Luisa Merloni ha fondato, insieme a Manuela Cherubini, la compagnia Psicopompo Teatro, con la quale hanno portato in Italia i testi degli autori di lingua spagnola Juan Mayorga, Daniel Veronese e Rafael Spregelburg, vincendo due Premi Ubu per il miglior testo straniero (2008, 2010). Autrice di monologhi e testi teatrali, con “Farsi fuori”, da lei interpretato insieme a Marco Quaglia è finalista di In-Box 2019.

Giorgio Colangeli foto Ellen Rizzoni

CapoTrave, compagnia di produzione teatrale fondata nel 2003, a Sansepolcro (Ar), da Lucia Franchi e Luca Ricci, supportata da Regione Toscana e MiC, produce drammaturgie originali, scritte da Franchi e Ricci, che indagano i temi dell’attualità sociale dal punto di osservazione della provincia italiana. Gli spettacoli di CapoTrave sono stati rappresentati in oltre 400 teatri italiani – Teatro della Pergola di Firenze, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro India di Roma, il Teatro della Tosse di Genova, il teatro Rasi a Ravenna, il Teatro Kismet a Bari, Teatri di Vita a Bologna – e festival – Contemporanea Prato, Short Theatre Roma, Teatri di Vetro Roma, In Equilibrio / Armunia Castiglioncello, Asti Teatro, Il Giardino delle Esperidi Brianza, Wonderland Brescia. La compagnia ha vinto il Premio ETI – Il debutto di Amleto, il Premio Giovani Realtà del Teatro del Teatro Libero di Palermo e il Premio I Teatri del Sacro.

Le volpi, uno spettacolo di Lucia Franchi, Luca Ricci, con Antonella Attili, Giorgio Colangeli, Luisa Merloni,costumi Marina Schindler, suono Michele Boreggi, Lorenzo Danesin, luci Stefan Schweitzer, tecnico Piero Ercolani, amministrazione Riccardo Rossi, foto Elisa Nocentini, Luca Del Pia, scena e regia Luca Ricci, produzione Infinito, con il supporto di Regione Toscana, Ministero della Cultura, Argot Studio Roma, Centro di Residenza della Toscana

 Prossime date

  • 1° luglio, Ferrara Off – Bonsai Festival
  • 7 luglio, Maglie (Le), Villa Tamborino, Chiari di luna Festival
  • 4 agosto, Casalgrande (Re), Aria Aperta Teatro Festival
  • 2 settembre, Todi Teatro Festival
  • 9 settembre, Rimini, Città Visibili Festival, debutto
  • 22 settembre, Firenze, Festival Avamposti – Teatro Goldoni
  • 30 settembre, Bagnoli di Sopra (Pd), Teatro Goldoni, Rassegna Musiké

 

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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