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Devo essere una sirena. Non ho paura della profondità e ho una gran paura della vita superficiale.
(Anaïs Nin)

 

Adesso, la pioggia
mi chiede chi sono.
Vorrei risponderle
che sono la sua
insistenza
sulla terra.
Il suo brusio,
d’api d’acqua.
Ogni suo segreto
perso,
nelle maree.
Sono l’anima inquieta
del vento,
che la spinge.
Dell’uomo che cerca
riparo
sul mio seno.
Sono la strada
inondata.
L’albero inerme.
Io ero la nuvola.

*

Sembra
appena accaduto
di vivere.
Canuti aquiloni
senza filo,
volteggiano
senza vento.
L’abitudine di esistere,
non distoglie
il cielo
e il tempo
ruzzola a picco.
*
“Il tuo caffè caldo, al
mattino.
Le mie rose, guance fresche
di bimba.
Storie da scrivere
in lunghi aloni
di cielo pallido.
Non cerco altra
realizzazione
di me, di te
Vorrei solo essere
abbracciata tutta,
sulla baia china dei
tuoi occhi.
Conservando
la benevolenza
incomprensibile
dell’esistenza.”
*
E poi ci sei Tu.
Rivincita dei miei
giorni,
sconosciuti al mondo.
E sogni e sassi
senza peso ormai.
Poca cosa la coscienza,
quand’è solo
tenerezza di attimi
condivisi, resi.
Brughiera di mare,
tu che nuoti
le mie parole.
Polpa bianca
delle lune,
aroma serale
della calendula.
Incessante pioggia,
che non bagna
il nostro piacere.
Mano che trema,
sole che sorge.
Sonia Tri nasce a Pordenone nel 1969. Appassionata di poesia, si cimenta presto nella composizione in versi. Due, le sillogi pubblicate : “Senti come respirano gli alberi” (2013) e “Tutti i colori del cielo a settembre” (2020). Presente in molte antologie, cura la pagina Facebook: “Le parole di Sonia Tri“. In “Parole a Capo” sono state pubblicate poesie di Sonia Tri il 19 ottobre 2023, il 17 febbraio 2022 e il 1 luglio 2021.

 

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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