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La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.”
(Gesualdo Bufalino)

 

Le parole che ho in mente
Sono luci che rischiarano appena
Sono la pace della sera
L’ultimo sorso di silenzio
Un tratto di respiro
E il senso profondo
Che inatteso riaffiora

Prima di illudermi ancora
Che esistano notti
Che non portino a te.

*

Si cerca salvezza
Anche nelle parole
In quel soffio o millimetro
Che sposta di niente
Il mio peso sul mondo

Ma si cerca salvezza
E ci si aggrappa a un silenzio
A un pensiero, al suo chiodo
Come fosse parete la vita
E ancoraggio ogni sillaba

Si cerca salvezza
Un conforto in musica
Nel dolore riflesso
Nella sua intermittenza
Che raccoglie il mio battito

*
Andrebbero lette ad occhi chiusi

Le poesie
Nuotando di cuore alla corrente
Immaginando ostacoli
Anse e deviazioni
Sogni predatori
Per cui mimetizzarsi
O desideri indomiti
Da divorare.

*

La poesia è ciò che resta giù in fondo
Quando tutto è passato al setaccio
I pensieri si mischiano al sale
Il mortaio ha finito il lavoro
Spezzettando dolori e illusioni
Sminuzzando ogni felicità
E rimangono schegge minuscole
Di parole alle quali hai creduto
Puntellando le tue verità

La poesia è ciò che resta, se aspetti
Di versare anche l’ultima goccia
Dell’amore che non hai bevuto
Della calce che copre ogni cosa
La poesia è ciò che sudi ogni notte
Ogni morso di tempo affamato
Ogni suola, ogni passo maldestro
Quell’impronta di rabbia sul petto
Questo male che stritola il fianco.

*

Ti scrivo dal mio fronte
Quando l’aria si è fermata
Il cielo arde
Tutto è perso
O forse solo
Da riconquistare

Ti scrivo qui dal campo
Dove in bilico raccolgo
Effetti, resti sparsi
Quel po’ che so di me

E forzo la custodia
Il codice segreto
Taciuto sul palato
Ripongo le parole
Divelte dal tumulto
Di tutto quel silenzio
Sottomarino e azzurro
Che preme sulle tempie
Nel quale a volte affondo
E non so più riemergere

Cosimo Lamanna è nato a Napoli nel 1970, vive a Roma dal 2000, dopo venticinque anni trascorsi a Bari. Laureato in Giurisprudenza, lavora nel settore dei servizi per le Risorse Umane.
Ha pubblicato: Fiore d’acrilico, versi duemilasedici (Ilmiolibro.it, 2016); La stanza accanto (Controluna – Il Seme Bianco, 2018); Inchiostro per il prossimo inverno (Controluna – Il Seme Bianco, 2019); I giorni prima della felicità (Link Edizioni, 2020), racconti di Rosanna Franceschina e poesie di Cosimo Lamanna, con illustrazioni di Angela Baccani e Irina Mileo; Canzoni controfuoco – Lettere dalla primavera (Tabula fati – Collana Poeti La Vallisa, 2021); Il diamante e la grafite (Tabula fati – Collana Poeti La Vallisa, 2022); Zolle (Tabula fati, 2023).
È presente nella raccolta collettiva Odi Alimentari (Tabula fati, Chieti 2020), a cura del prof. Daniele Giancane, e nelle raccolte collettive di poesie per l’Ambiente: L’Isola di Gary (Opera Indomita 2021) e L’isola di Gary – Paesaggi di guerra e di pace (Opera Indomita, 2022), a cura di Maria Pia Latorre.
Nel 2023 fa l’esordio nel mondo discografico, in veste di paroliere e co-produttore, costituendo con i musicisti pugliesi Toni Dedda e Marcello Colaninno, il Collettivo “Coanda”, con il quale  pubblica l’omonimo EP (AngappMusic) che prelude all’uscita del primo album a inizio 2024.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it