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Giorno: 26 Settembre 2018

Sanità. Entro l’anno il concorso per la formazione in medicina generale, raddoppiano i posti disponibili: raggiunto l’accordo a Roma

Da: Regione Emilia Romagna

Sanità. Entro l’anno il concorso per la formazione in medicina generale, raddoppiano i posti disponibili: raggiunto l’accordo a Roma. In Emilia-Romagna si passa da 80 a 167. La soddisfazione dell’assessore Venturi: “Bene, potremo affrontare con più efficacia il problema del ricambio generazionale dei medici. Pronti a garantire il massimo impegno organizzativo”

Il via libera giunto oggi dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province Autonome

Bologna – Si svolgerà entro l’anno il concorso per l’ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale, e saranno più che raddoppiati i posti disponibili, che per l’Emilia-Romagna passeranno da 80 a 167. L’accordo è stato raggiunto oggi a Roma dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
“Sono veramente soddisfatto di questo risultato- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- non solo perché sancisce la possibilità di svolgere il concorso entro qualche mese, ma anche perché i medici di medicina generale che si formeranno nella nostra regione quest’anno saranno più del doppio rispetto allo scorso anno. Due aspetti che ci consentono di affrontare più efficacemente l’atteso ricambio generazionale. La tempestività e la semplificazione per gli iscritti richiederanno a tutte le Regioni un impegno organizzativo molto oneroso, ma per quanto ci riguarda siamo pronti a garantirlo, consapevoli di dover dare il massimo ascolto ai bisogni dei nuovi medici e dei cittadini”.
La Commissione Salute, infatti, ha definito una procedura che permetterà ai 13.000 medici che avevano fatto domanda prima del raddoppio delle borse, di partecipare al concorso senza doversi fare carico di presentarla nuovamente, a meno che i candidati non decidano di presentarla presso una diversa Regione. Al concorso potranno naturalmente partecipare anche i nuovi candidati che vorranno presentare domanda.

Delibera di iniziativa popolare per uno studio di fattibilità finalizzato al passaggio in house del servizio di gestione dei rifiuti

Da: Segreteria gruppo consiliare PD Comune di Ferrara

Il Gruppo Consiliare del PD di Ferrara ha incontrato ieri 25/09 i rappresentanti dei cittadini che nelle scorse settimane hanno presentato una proposta di delibera di iniziativa popolare per uno studio di fattibilità finalizzato al passaggio in house del servizio di gestione dei rifiuti. La delibera è risultata improcedibile a causa dell’incompatibilità con il Regolamento di contabilità comunale e con il DUP. Tuttavia, per salvaguardare la volontà dei cittadini che hanno firmato la proposta, e per aprire una discussione ampia sulla scelta della modalità migliore per l’espletamento di un servizio indispensabile per la città, la Maggioranza composta dai Gruppi consiliari PD, FeC e SI intende, nel rispetto della volontà dei firmatari, adoperarsi per fare comunque arrivare in Consiglio Comunale la discussione del documento che impegni il Sindaco e la Giunta a commissionare uno studio finalizzato all’individuazione della modalità di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti più conveniente, sia dal punto di vista economico che dell’efficienza. “Certamente ciascuno ha maturato nel tempo le sue convinzioni personali, ma poiché non abbiamo preclusioni ideologiche, come è dimostrato da scelte diverse in comuni amministrati dal nostro partito” dichiara Tommaso Cristofori, capogruppo del PD in Comune “riteniamo che sia giusto tenere in considerazione l’iniziativa dei comitati, che ci permetterà attraverso lo studio, l’aggiornamento, la conoscenza di esperienze già fatte, di scegliere la strada migliore per garantire un servizio efficiente, continuando nella riduzione della tariffa”

La Regione investe sulla conoscenza: al via un bando da 400mila euro per avvicinare studenti e docenti al sistema regionale della ricerca e dell’innovazione.

Da: Regione Emilia Romagna

Istruzione. La Regione investe sulla conoscenza: al via un bando da 400mila euro per avvicinare studenti e docenti al sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. L’assessore Patrizio Bianchi: “Puntiamo a far conoscere da vicino questo mondo straordinario, dando ai ragazzi la possibilità di scoprire che cosa vuole dire fare ricerca”

Saranno finanziati 22 progetti speciali delle scuole di tutto il territorio che favoriscano, con laboratori, esperienze pratiche e visite guidate, un approccio originale alle discipline scientifiche e tecnologiche. C’è tempo fino al 25 ottobre per presentare domanda

Bologna – Progetti speciali e innovativi in ambito tecnico e scientifico, attività di laboratorio e visite guidate. La Regione Emilia-Romagna finanzia con 400mila euro le scuole per permettere agli studenti e ai docenti di avvicinarsi ai luoghi della conoscenza del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Quindi, perconsentire ai ragazzi di conoscere da vicino, in modo originale e attraverso l’esperienza pratica, le discipline legate a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica; stimolando la costruzione di un proprio percorso formativo e al tempo stesso dando ai docenti la possibilità di aggiornare le proprie conoscenze.
Il bando, che scade il 25 ottobre, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado (quindi elementari, medie e superiori) – statali e paritarie – e ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati presso gli Istituti professionali o presso gli enti di formazione professionali accreditati della Regione. Saranno approvati 22 progetti, uno per ciascuno dei 22 ambiti scolastici territoriali dell’Emilia-Romagna.
“La Regione Emilia-Romagna- spiega l’assessore alla Scuola, università e ricerca, Patrizio Bianchi- ha progettato e sviluppato un sistema regionale per la ricerca e l’innovazione che si compone di 10 Tecnopoli, 36 laboratori di ricerca industriale, oltre 70 laboratori e 11 centri per l’innovazione; e lo ha fatto anche per rafforzare la collaborazione tra mondo della ricerca e sistema produttivo, tramite il trasferimento tecnologico dei risultati ottenuti Ora- aggiunge l’assessore- vogliamo avvicinare le scuole a questo mondo straordinario, dando ai ragazzi la possibilità di scoprire che cosa vuole dire fare ricerca, quali ne sono le ricadute sul sistema economico-produttivo e sulla nostra società, soprattutto in termini di innovazione. Anche questo è un modo di favorire da parte degli studenti la scelta di percorsi tecnici e scientifici, e di creare quella relazione tra scuola e territorio che fa crescere una società”.
I progetti dovranno essere costituiti da tre moduli: laboratori e incontri di preparazione all’esperienza; visite guidate e laboratori sul campo; laboratori e incontri di rielaborazione. Nello specifico, dovranno prevedere iniziative di informazione e preparazione alla conoscenza diretta, visite guidate, attività laboratoriali e di didattica esperienziale progettate e realizzate con i soggetti della rete regionale della ricerca e con il supporto di Aster. Ogni progetto, inoltre, dovrà prevedere momenti di rielaborazione delle esperienze per valorizzare l’aspetto orientativo, contrastare gli stereotipi di genere e rendere tali momenti parte integrante del percorso educativo e formativo.
Come partecipare
Le scuole intenzionate a partecipare devono presentare i progetti utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile on line a questa pagina del sito Formazione Lavoro. Occorre corredarli della richiesta di finanziamento e inviarli via posta elettronica certificata all’indirizzo progval@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre il 25 ottobre 2018.

Portello anticrisi M5S

Da: MoVimento5Stelle Ferrara

Giovedì 27 settembre 2018 dalle ore 16, presso la sede del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Ferrara nel Palazzo Municipale, consueto appuntamento mensile con lo Sportello Anticrisi.
I consiglieri del M5S, affiancati da professionisti esperti, riceveranno cittadini e imprenditori in difficoltà con burocrazia, tributi, banche, cartelle di Equitalia e altro o che abbiano casi particolari da presentare di comune interesse per la Città o il territorio. Lo Sportello fornirà, inoltre, le indicazioni utili per accedere al fondo per il microcredito per le piccole imprese e su problematiche nel campo delle disabilità.

Maggiore sicurezza sui mezzi pubblici a Ferrara: firmato protocollo d’intesa tra prefettura, Comune, Tper S.P.A e AMI

Da: Prefettura di Ferrara – Ufficio di Gabinetto

Questa mattina, nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Prefetto di Ferrara, dott. Michele Campanaro, il Sindaco del Comune di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, la Presidente di TPER S.p.A., dr.ssa Giuseppina Gualtieri e l’Amministratore Unico di AMI Ferrara, dr. Giuseppe Ruzziconi, hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa in materia di sicurezza del personale in servizio e degli utenti dei mezzi di trasporto pubblico”,della durata di 36 mesi e rinnovabile alla scadenza.
Presenti anche l’Assessore alla Mobilità e alla Sicurezza Urbana del Comune di Ferrara, dr. Aldo Modonesi, il Questore, dr. Giancarlo Pallini, il Comandante provinciale dei Carabinieri, col. Andrea Desideri e il Comandante provinciale interinale della Guardia di Finanza, col. Antonino Magro.
L’approfondimento della problematica, su cui il Ministero dell’Interno aveva richiamato l’attenzione dei Prefetti della Repubblica nei mesi scorsi, era stata oggetto di apposite riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nel cui contesto è emerso che, pur non assumendo connotazioni di rilevanza critica, i fenomeni di degrado e violenza verificatisi in provincia a bordo dei mezzi pubblici, sono sintomatici di una tematica emergente, che evidenzia l’esigenza in chiave preventiva di iniziative coordinate per la sicurezza del trasporto pubblico, mirate ad aumentare la percezione della sicurezza per chi usa i mezzi pubblici e per gli stessi operatori.
“In un’ottica strategica di implementazione dell’utilizzo dei mezzi pubblici – ha sottolineato il Rappresentante del Governo – per ottimizzare e snellire i flussi di traffico e migliorare la qualità stessa della vita, è importante la salvaguardia della sicurezza dei viaggiatori e del personale di servizio, anche rispetto a fenomeni di vandalismo e malcostume”.
Col Protocollo sottoscritto questa mattina, TPER si impegna a dotare gli autobus di prossima immatricolazione – una prima installazione sperimentale avverrà su 50 mezzi in servizio sul territorio urbano sulle linee a maggior criticità, con una spesa prevista di € 150.000,00 – della componentistica (cablaggi, predisposizioni) idonea all’installazione di sistemi di videosorveglianza, nonché ad inserire nei piani di investimento la fornitura della componentistica di bordo per dotare di videosorveglianza una parte significativa della flotta, ammontante a 200 mezzi.
In quanto soggetto gestore del bacino della provincia di Ferrara, insieme con l’Agenzia per la Mobilità, TPER si impegna inoltre a valutare l’ affiancamento a bordo dei controllori per la verifica dei titoli di viaggio con personale di security appositamente formato, secondo la vigente normativa che prevede e regolamenta l’affidamento a guardie giurate dipendenti di servizi di sicurezza sussidiaria, per il cui espletamento non è richiesto l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego di appartenenti alle forze di polizia, nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico. Gli stessi Enti programmeranno anche periodici incontri negli istituti scolastici al fine di promuovere un confronto sul corretto uso del trasporto pubblico, il cui buon andamento dipende anche dalla capacità di collaborazione tra personale addetto e fruitori del servizio; un modo per incrementare la conoscenza dell’importanza del trasporto pubblico e la sua complessità organizzativa, ma anche per far comprendere le grandi opportunità che una mobilità collettiva efficiente può offrire, per il valore sociale che rappresenta, allo sviluppo del territorio.
In Prefettura è costituito un Tavolo Tecnico con il compito di individuare le linee urbane ed extraurbane di trasporto pubblico a maggior criticità, definire puntualmente le fasce orarie a maggior rischio e determinare i criteri per lo svolgimento, da parte delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, di periodici servizi straordinari di controllo.
Anche le eventuali criticità che emergessero dallo svolgimento delle attività degli operatori della sosta saranno sottoposte a specifico ed approfondito esame da parte del Tavolo Tecnico, che si riunirà a cadenza trimestrale per la verifica dell’avanzamento del programma e dei risultati conseguiti e per la programmazione degli ulteriori interventi.

La Salute scende in piazza Ariostea

Da: Agire Sociale

Una giornata dedicata alla prevenzione per promuovere la salute a 360 gradi unirà informazione scientifica, volontariato e divertimento per grandi e piccini domenica 30 settembre in Piazza Ariostea

Domenica 30 settembre, dalle 9.30 alle 17.30, il SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina – di Ferrara, in collaborazione con AVIS, AIDO, ADMO, AIL, Ferrara Città della Prevenzione, Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, NICO Soccorso e Assistenza Pubblica Estense, invita tutta la cittadinanza a partecipare a una giornata interamente dedicata alla sensibilizzazione della popolazione ferrarese sulle principali tematiche di salute pubblica e prevenzione che si svolgerà in Piazza Ariostea a Ferrara. L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa presso Agire Sociale mercoledì 26 settembre alla presenza di Luca Rigodanza, Presidente SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina Sede locale di Ferrara, Sara Cornacchini, Referente Organizzatrice dell’evento, SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina Sede locale di Ferrara, Tiziana Bellini, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Ferrara, Marco Sandri, Dirigente medico della Direzione Medica di Presidio, in rappresentanza della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, Rappresentanti delle Associazioni AVIS, AIDO e ADMO

“E’ un’occasione importante che proponiamo a tutta la cittadinanza per sensibilizzareriguardo varie
tematiche di interesse pubblico nell’ambito della salute”, spiegano gli organizzatori del SISM. “Con questa iniziativa intendiamo dare concretezza, con la preziosa collaborazione di istituzioni sanitarie e di numerose associazioni, a obiettivi di prevenzione che, come Sism, condividiamo basandoci sull’idea del singolo come principale fautore della propria salute, attraverso comportamenti sani e lo screening dei principali fattori di rischio.”

Sarà una giornata molto ricca di iniziative e novità. Già dalla mattinata, a partire dalle 9.30,nella bella cornice di Piazza Ariostea sarà infatti allestito un villaggio della salute aperto ad adulti e bambini con l’opportunità di ricevere tante informazioni utili sugli stili di vita più salutari e sperimentare le metodiche e screening di prevenzione di alcune patologie ad oggi più diffuse, ampio spazio sarà dato anche alla donazione del sangue, del midollo osseo e degli organi. Presso le postazioni presenti ci sarà l’Ospedale dei Pupazzi, progetto che viene proposto ogni anno negli asili del ferrarese dagli studenti di medicina, dove il bambino, attraverso un percorso insieme alla proprio pupazzo “malato” entra in contatto con le più basilari pratiche mediche e sconfigge la paura del camice bianco.” I cittadini potranno accedere ai punti di screening delle aritmie e prevenzione del rischio cardiovascolare, in collaborazione con il Centro della Prevenzione di Ferrara; di sensibilizzazione sulla vaccinazione, sulle leucemie con Ail, sulla prevenzione del tumore al seno e al testicolo attraverso l’apprendimento delle metodiche di autopalpazione attraverso l’utilizzo di appositi modellini anatomici, sul primo soccorso in collaborazione con Nico Soccorso e Assistenza Pubblica Estense; all’importanza dell’attività fisica come strumento di prevenzione, in collaborazione con gli studenti di Scienze Motorie. Nella stessa giornata si parlerà di donazione del sangue in collaborazione Avis e sarà presente l’autoemoteca per la prova dell’emoglobina; Admo, in concomitanza con l’evento “Match itNow”, offrirà la possibilità di entrare nel registro donatori di midollo osseo grazie alla tipizzazione attraverso campione salivare; Aido renderà possibile iscriversi al registro donatori di organi.

La Giornata è organizzata da: SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina Sede locale di Ferrara in collaborazione con Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, Università degli Studi di Ferrara, AVIS Provinciale, AIDO Sezione di Ferrara, AIL Sezione di Ferrara, ADMO Sezione di Ferrara, Assistenza Pubblica Estense, Nico Soccorso e Ferrara Città della Prevenzione

In caso di maltempo l’evento sarà spostato a domenica 14 ottobre 2018, sempre in Piazza Ariostea.

Il Segretariato Italiano Studenti in Medicina è un’associazione di promozione sociale composta da studenti di Medicina, apartitica, non lucrativa, che si adopera per rispondere ai bisogni di salute dell’individuo attraverso la formazione dei futuri medici, ma anche attraverso l’informazione, l’educazione sanitaria e la sensibilizzazione su tematiche di salute pubblica della popolazione in generale

Cultura. I teatri in Emilia-Romagna si rinnovano e diventano più sicuri.

Da: Regione Emilia Romagna

Cultura. I teatri in Emilia-Romagna si rinnovano e diventano più sicuri. Dalla Giunta regionale 5 milioni e 600 mila euro per innovazioni tecniche, ristrutturazioni e messe a norma di 35 sedi di spettacolo in tutta la regione. A Bologna progetti per Comunale, Sala Biagi D’Antona (Castel Maggiore) e Laura Betti (Casalecchio) per oltre 343 mila euro

Destinatari dei contributi saranno grandi spazi e piccole ma fondamentali realtà, dal Comunale di Bologna al Sociale di Novafeltria. Mezzetti: “Lavoriamo per la qualità delle produzioni e dell’offerta ma anche per accogliere il pubblico in sala in modo confortevole e sicuro”

Bologna. Ci sono gli esterni del “Laura Betti” di Casalecchio di Reno e l’acquisto di attrezzature tecnologiche per il palcoscenico del Comunale di Bologna, l’abbattimento delle barriere architettoniche del teatro di Brisighella e la messa a norma del complesso “Boldini” di Ferrara, ma anche il restauro della copertura del municipale piacentino e l’adeguamento dell’area scenica del “Dragoni” di Meldola. Interventi importanti tra cui, per le sedi “minori”, vanno ricordati in particolare i lavori di riqualificazione del teatro “Golfarelli” di Civitella di Romagna, che consentiranno di completare un intervento complesso con conseguente riapertura integrale della struttura.
Si va dunque da lavori di restauro e messa a norma fino a opere di risanamento conservativo e innovativo tra gli interventi finanziati dal bando del giugno scorso per teatri e sedi di spettacolo dal vivo dell’Emilia-Romagna, la cui graduatoria è stata licenziata dalla Giunta regionale.
Con 5 milioni e 600 mila euro verranno finanziati 35 progetti: di questi 28 sono di Enti locali e 7 di soggetti privati, con una copertura fino ad un massimo del 50% del costo degli interventi. A Bologna progetti per Comunale (188.216 euro), Sala Biagi D’Antona a Castel Maggiore (91.315 euro) e Laura Betti a Casalecchio (64.000 euro) per complessivi 343.531 euro.

“I teatri della regione aspettavano da tempo queste risorse per dare corso a interventi di innovazione tecnologica, oltre che strutturali”, ha commentato l’assessore alla culturale Massimo Mezzetti. “Alla fine, siamo riusciti a finanziare la quasi totalità delle richieste che rispondevano ai requisiti del bando. Il nostro impegno va dunque non solo nel cercare di qualificare le produzioni e l’offerta culturale, ma siamo attenti anche all’accoglienza del pubblico in sala che potrà avvalersi di sedi più confortevoli e sicure”.

Su 35 sedi di spettacolo oggetto di intervento 26 sono teatri storici: tra questi vi sono edifici di richiamo a livello regionale, come il teatro Comunale di Bologna, il Regio di Parma, il Municipale di Piacenza, l’Ariosto di Reggio Emilia, l’Alighieri di Ravenna. Non mancano teatri più piccoli che, per la loro unicità, rappresentano un importante punto di riferimento culturale e di aggregazione per la comunità locale, come il teatro Verdi di Fiorenzuola D’Arda, il teatro Rossini di Lugo, il teatro Pedrini di Brisighella, il teatro Asioli di Correggio e il teatro Goldoni di Bagnacavallo.
I progetti:

Bologna (3)
Teatro Comunale Fondazione
Comune di Castel Maggiore /Sala Biagi D’Antona
Comune di Casalecchio di Reno /Teatro Comunale Laura Betti

Ferrara (2)
Comune di Comacchio/Sala polivalente “San Pietro”
Comune di Ferrara/complesso Boldini

Forlì- Cesena (5)
Comune Civitella di Romagna /Teatro Golfarelli
Comune Forlimpopoli/Teatro Verdi
Comune Galeata /Teatro comunale “Carlo Zampighi”
Comune Meldola /Teatro Dragoni
Comune Mercato Saraceno/Teatro comunale Palazzo Dolcini

Modena (5)
Comune di Castelfranco Emilia /Teatro Comunale Dadà
Comune di Concordia sul Secchia /Teatro del Popolo di Vallalta
Comune di Modena/Teatro Pavarotti
Comune di Ravarino/ Sala polivalente Arcadia
Comune di Zocca / Teatro Puntocom

Parma (2)
Fondazione Teatro Regio di Parma/Auditorium Paganini
Comune di Parma/Teatro Regio

Piacenza (3)
Comune di Fiorenzuola d’Arda /Teatro Verdi
Comune di Piacenza /Teatro Municipale
Comune di Pontenure/Teatro Serra

Ravenna (7)
Fondazione Ravenna Manifestazioni/Teatro Alighieri
Ravenna Teatro Soc. Coop/Teatro Rasi
Comune di Riolo Terme /Teatro di Riolo
Comune di Lugo/Teatro Rossini
Unione Romagna Faentina/ Teatro Pedrini
Comune di Bagnacavallo /Teatro Goldoni
Comune di Casola Valsenio /Teatro Sonoro

Reggio Emilia (5)
Ater – Associazione Teatrale Emilia-Romagna /Teatro Asioli di Correggio
Fondazione I Teatri/ Teatro Ariosto
Comune di Luzzara/ Teatro sociale
Comune di Rio Saliceto /Teatro comunale
Comune di Sant’Ilario D’Enza /Cine-teatro Forum

Rimini (3)
Comune di Montefiore Conca / Teatro Malatesta
Comune di Novafeltria / Teatro Sociale
Santarcangelo dei Teatri Rimini/ Teatro il Lavatoio

Copparo – Una scuola a colori

Da: Comune di Copparo

L’Istituto Comprensivo di Copparo, Berra e Ro ha festeggiato la chiusura dei lavori che hanno interessato la sede di via Vittorio Veneto.
Una festa per gli studenti e i loro insegnanti, che in un edificio rinnovato potranno studiare e lavorare meglio. Gli allievi della Scuola di Musica Varos Zamboni: Francesca Zucchini, Teresa Faccini, Diletta Croci e Matteo Erli hanno sottolineato in musica il clima di festa della giornata, interpretando canzoni di Beyonce, Nika Costa, Arisa e Ed Sheeran.
«Non si tratta solo di aver colorato la facciata – ha esordito il sindaco Nicola Rossi – intervento fra l’altro perfettamente riuscito e che rende tutto il complesso scolastico bello e gradevole. Non abbiamo fatto solo operazioni di facciata, ma in questi ultimi due anni siamo intervenuti su tutto l’edificio. Dare valore alla scuola è dare valore alla nostra comunità. I ragazzi e le ragazze imparano a state insieme, a vivere insieme.»
Grazie anche a Mattia Eventi che ha fornito gratuitamente gli addobbi con i palloncini che riprendono i colori della facciata, «fra un paio d’anni mia figlia studierà in questa scuola – ha detto Mattia Ferrioli, titolare di Mattia Eventi – e sono contento che frequenti una scuola bella e non fatiscente».
«La scuola è parte integrante di questo territorio – ha concluso la dirigente scolastica Isabella Fedozzi – il valore della scuola è fondamentale per avere una comunità sana e coesa, senza istruzione non c’è futuro, avere ambienti confortevoli aiuta a far vivere meglio la scuola, riqualificare un edificio scolastico significa abbellire l’intero quartiere. l’impegno dell’Amministrazione comunale di Copparo è stato onorevole e meritevole».
In cifre l’assessora alla Pubblica Istruzione e vicesindaco Martina Berneschi ha ricordato che nel 2016 è stato realizzato un impianto di drenaggio della falda freatica affiorante, resosi necessario per la presenza costante di acqua nei locali del seminterrato della scuola, tale situazione, con il tempo, avrebbe determinato uno stato di degrado generalizzato alle strutture rendendo insalubri gli ambienti circostanti; la spesa è stata di 80.000 euro, finanziata con mutuo Cassa Depositi e Prestiti.
Sempre nel 2016 è stata fatta una indagine diagnostica degli elementi strutturali di tutte le scuole statali comprese le scuole medie, per una spesa di 32.000 euro, con finanziamento Miur.
Nel 2017 si è provveduto alla sostituzione di tutti gli infissi della palestra, per un importo di 46.600 euro, con fondi propri del Comune di Copparo.
Nello stesso anno sono stati fatti interventi vari di adeguamento alla normativa antincendio, realizzato nuovi uffici per la segreteria e arredi diversi, il totale dei lavori è ammontato a 53.600 euro, fondi Comune di Copparo.
Sempre nel 2017 realizzazione di impianto di condizionamento per gli uffici di segreteria e ulteriore adeguamento degli impianti alla norma antincendio, per una spesa di 20.550 euro, con fondi del Comune di Copparo.
Infine nel 2018 lavori di ripristino e mantenimento funzionalità dell’edificio, costo 100.000 euro di cui 75.000 euro del Miur e 25.000 euro del Comune di Copparo.
Il totale investito nel biennio 2016-2018 è di 332.750 euro, di cui 225.750 euro a carico del Comune di Copparo.
Nel progetto Scuole, anche un ulteriore finanziamento per scuola elementare Oreste Marchesi, per un importo pari a 150.000 euro di cui 130.000 Miur e 20.000 euro Comune di Copparo.

Marchetti (LN): “Come facciamo a cacciare Salvini?” Compito in classe choc in una scuola media di Castel Del Rio

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

La denuncia del commissario provinciale imolese della Lega, Daniele Marchetti: “Se il fatto fosse confermato sarebbe gravissimo: stiamo indagando sull’accaduto”. Il segretario del Carroccio della Vallata del Santerno, Fabio Morotti: “Certi insegnanti, anziché educare, fanno propaganda politica”

“Come facciamo a cacciare Salvini?”: questa la domanda choc che un’insegnante di italiano di una scuola media inferiore di Castel Del Rio (comune della città metropolitana di Bologna) avrebbe inserito in un compito in classe sottoposto ai propri studenti.
“Si tratta di un fatto, qualora confermato, gravissimo. Se è vero che stiamo indagando sulla veridicità della segnalazione che ci è arrivata, è anche vero che sin da ora è possibile trarre alcune conclusioni incontrovertibili: come si fa a porre una domanda simile a dei ragazzini di 11-14 anni? A quell’età i ragazzi vanno educati, devono imparare la lingua italiana, la matematica, le scienze, la geografia, le lingue straniere. Vanno a scuola per imparare e farsi una cultura senza condizionamenti esterni, tanto più se questi sono di matrice politica. L’ideologia e la propaganda devono stare fuori dalle aule, soprattutto quando in queste siedono dei ragazzini. Il solo pensare di sottoporre un compito in classe porgendo una domanda simile agli studenti significa non essere in grado di adempiere con correttezza alla propria professione di insegnante, che è, per l’appunto quella di formare e fornire nozioni essenziali per la vita quotidiana” commenta Daniele Marchetti, consigliere regionale nonché commissario provinciale della Lega e consigliere del Circondario imolese.
“Se le verifiche che stiamo facendo porteranno a confermare i fatti – aggiunge il segretario della Vallata imolese, Fabio Morotti– chiederemo al Provveditorato di prendere immediati provvedimenti contro quella professoressa che ha scelto la scuola non per educare, quanto per fini di propaganda politica. Tutto ciò è inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che anche a livello didattico, quella classe necessità più di altre di insegnanti capaci di insegnare le materie basilari per un’istruzione degna di quel nome: a quanto risulta, infatti, la classe sarebbe composta da 11 studenti stranieri e 8 italiani”.

Non in linea

Giovedì 27 Settembre in programma gli altri due concerti di Ferrara Chamber Academy

Da: Ferrara Chamber Academy

Giovedì 27 settembre prosegue la stagione 2018/2019 di Ferrara Musica e si conclude, con la seconda giornata di concerti, l’attività di Ferrara Chamber Academy, organizzata per la prima volta quest’anno da EUYO e Ferrara Musica al Teatro Comunale Claudio Abbado.
L’Accademia propone alle 18 un concerto pomeridiano, a ingresso gratuito e ospitato al Ridotto del Teatro, che si concluderà, come è già successo sabato scorso, con un piccolo aperitivo offerto al pubblico. Questo appuntamento vedrà come protagonista un gruppo di giovani allievi italiani. In apertura Martina De Luca e Domenico Pedone (violini), Matilde Pesenti (violoncello) e Andrea Schiavon (contrabbasso) eseguiranno la Sonata a quattro n. 1 in sol maggiore di Gioachino Rossini. A seguire, Alice Dondio (violino), Eleonora Dominijanni (violoncello), Eleonora Congiu (arpa) saranno gli interpreti del Trio per violino, violoncello e arpa di Jacques Ibert, brano del 1944 dallo stile eclettico, spensierato e umoristico. A chiudere il pomeriggio saranno Giacomo Riva e Tommaso Duca (oboi), Ilaria Ferrari e Stella Brambilla (clarinetti), Enrico Bassi e Johanna Denise Cordoano (fagotti), Federico Fantozzi e Giovanni Campanardi (corni), che suoneranno l’Ottetto per Fiati D. 72, composto nel 1813 da un Franz Schubert appena sedicenne.
Il concerto serale, previsto alle 20.30 e inserito nell’abbonamento della stagione 2018/2019, vede come protagonista un ensemble da camera dell’EUYO, costituito dai violinisti Tasmin Little, David Tobin, Paula Sanz Alasa, dalla violista Sophia Rees, le violoncelliste Barbara Warchalewska e Sinead O’Halloran, il contrabbassista Andrei Mihailescu, il flautista Rui Matos, il clarinettista Daniel Roscia, il fagottista Luka Mitev e l’arpista Héloïse de Jenlis.
In collegamento diretto con il concerto pomeridiano, il programma propone un percorso musicale che prende le mosse dalla Sonata a quattro n. 4 per archi, una delle sei composte da un precoce Gioachino Rossini all’età di dodici anni durante le vacanze estive passate presso la tenuta di Conventello di Ravenna nella casa della ricca famiglia Triossi. Venuto a sapere che si interessava di musica, Agostino, uno dei figli più grandi – contrabbassista autodidatta – gli chiese di scrivergli qualcosa per il divertimento suo e dei cugini Morini, violinisti e violoncellisti dilettanti. Fu così che nacquero le sei Sonate a quattro, opere di grande freschezza e inventiva melodica, dalle quali traspaiono già evidenti tutte le caratteristiche del genio pesarese.
Si prosegue con il celebre settimino composto da Maurice Ravel nel 1905, l’Introduzione e Allegro per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi, commissionatogli dalla ditta costruttrice d’arpe Érard per promuovere l’arpa dotata di pedale a doppio movimento. L’opera (dedicata al proprietario dell’azienda Érard, Albert Blondel) è assai breve, poco più di dieci minuti di musica, senza interruzione tra quelli che dal titolo sembrerebbero due movimenti distinti, ma tra i quali in realtà non vi è soluzione di continuità. Il compositore dipinge un paesaggio sonoro che sembra uscire dal pennello di un pittore impressionista: sullo sfondo gli archi e in primo piano, ma sempre con linee delicate e talvolta con insiemi di colori non delineati nettamente, arpa e fiati.
In una seconda connessione con il programma pomeridiano, il concerto serale si conclude con il magnifico Ottetto in fa maggiore per fiati e archi D. 803 di Schubert, uno dei capolavori della musica da camera di tutti i tempi. Il pezzo fu scritto da Schubert nel 1824 per esaudire la richiesta di svago e divertimento musicale del conte austriaco Ferdinand Troyer, clarinettista dilettante, che nelle sue serate di svago e divertimento voleva affiancare al settimino di Beethoven un altro pezzo in cui il clarinetto fosse in evidenza.
Info: tel. 0532 202675 – biglietteria@ferraramusica.it

Welfare. La Regione per gli adolescenti: pronti a partire in Emilia-Romagna 150 progetti per crescere e prevenire disagio, isolamento, abbandono scolastico e dipendenza dai social network

Da: Regione Emilia Romagna

Welfare. La Regione per gli adolescenti: pronti a partire in Emilia-Romagna 150 progetti per crescere e prevenire disagio, isolamento, abbandono scolastico e dipendenza dai social network. La vicepresidente Gualmini: “Entro l’autunno il nuovo provvedimento, condiviso con il territorio, sul tema adolescenza-disagio-opportunità”

Approvata dalla Giunta regionale la graduatoria dei due bandi da un milione di euro aperti lo scorso maggio: uno per tutte le province e l’altro per la Città Metropolitana di Bologna. Risorse stanziate da Regione e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna

Bologna – Aiutare i ragazzi in una fase critica della crescita, per cercare di prevenire il disagio e l’isolamento, ma anche per contrastare l’abbandono scolastico e la dipendenza dai social network. A questo obiettivo guardano i 150 progetti per l’adolescenza che si sono aggiudicati le risorse, 1 milione di euro, messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna (600 mila euro) per finanziare, su tutto il territorio, la nona edizione del bando “Giovani generazioni”,e dalla Cassa di Risparmio di Bologna (400 mila euro) per “I grandi assenti del welfare”, riservato allaCittà Metropolitana di Bologna.
La Giunta regionale, infatti, ha approvato in questi giorni la graduatoria di entrambi i bandi, indetti lo scorso maggio, rivolti ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, parrocchie e, nel caso di Bologna, anche agli enti locali.
Le iniziative finanziate riguardano la progettazione di attività scolastiche, extrascolastiche, ricreative e per il tempo libero e sono rivolte a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 24 anni. Sostenere i giovani nel passaggio delicato all’età adulta, nello stile di vita, nel sistema di relazione con coetanei e familiari e nelle scelte scolastiche è l’obiettivo comune ai 150 progetti selezionati. Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compiti all’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico, dalle attività sportive o laboratori artistici e musicali, agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network e la rete.
“I progetti selezionati consentiranno di sostenere i giovani, le loro famiglie e i servizi nell’affrontare la complessità sociale che caratterizza la vita quotidiana dei ragazzi nei periodi della preadolescenza e adolescenza- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Come Regione, per contrastare fenomeni preoccupanti quali l’abbandono scolastico, il bullismo, la solitudine o l’abuso di sostanze, abbiamo ritenuto fosse necessario intervenire anche sul piano normativo. Entro l’autunno infatti- spiega la vicepresidente- dopo un percorso di consultazioni con gli amministratori locali, le associazioni e gruppi di ragazzi delle scuole medie e superiori del nostro territorio, saremo in grado di approvare un nuovo provvedimento sul tema adolescenza-disagio con attenzione rivolta anche alle grandi potenzialità dei nostri ragazzi. Un ‘Piano di azione’- conclude Gualmini- che conterrà proposte concrete, elaborato nell’ambito della legge regionale 14 del 2008 sulle giovani generazioni, recentemente modificata”.
Esito dei bandi
Dei 150 progetti selezionati, 11 hanno una valenza regionale (cioè coinvolgono almeno 3 province) e saranno finanziati con 200 mila euro; 139, finanziati con 774 mila euro, hanno valenza territoriale (con una ricaduta solo verso un ambito circoscritto, come un Comune o un Distretto). Tra questi ultimi, 56 saranno realizzati nell’ambito metropolitano di Bologna (35 presentati da enti privati e 21 da enti locali) e 83 in tutte le altre province della regione. /Ti.Ga.

Defr 2019. Via libera al Documento di economia e finanza regionale.

Da: Regione Emilia Romagna

Defr 2019. Via libera al Documento di economia e finanza regionale. Per l’assessora Petitti “si vara un atto strategico della Regione che permette di elaborare un’azione più efficace a beneficio della comunità dell’Emilia-Romagna”

L’Assemblea legislativa licenzia lo strumento che delinea il contesto economico, finanziario, istituzionale e territoriale della regione quindi individua i principali obiettivi su cui la Giunta regionale impegnerà la propria azione di governo, tra cui il rafforzamento del sistema di governance delle partecipazioni regionali

Bologna. Via libera al Documento di economia e finanza regionale: il Defr 2019 è stato approvato questa mattina dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Un documento di governo fondamentale per l’azione della Giunta regionale, che in questo atto illustra il contesto economico, finanziario, istituzionale e territoriale, quindi descrive gli obiettivi strategici organizzati per aree di intervento: istituzionale, economica, sanità e sociale, culturale, territoriale.
“E’ un momento importante per le politiche di questa Regione perché il Defr- ha commentato l’assessora al Bilancio, Emma Petitti- è un documento che delinea, con i suoi obiettivi, le strategie di questa Giunta e le sottopone, in modo trasparente, alla valutazione dei cittadini e dei portatori di interesse. Per ogni obiettivo si evidenziano i risultati conseguiti in termini di impatto sul territorio, sul tessuto economico e sociale. Tutto ciò ci permette di elaborare un’azione più efficace a beneficio della comunità dell’Emilia-Romagna”.
“Inoltre- aggiunge l’assessora- tra gli obiettivi strategici principali, c’è il rafforzamento del sistema di governance delle partecipazioni regionali. Insomma, si tratta di un documento che è anche elemento distintivo per la maggiore autonomia in relazione all’art. 116”.
Il Defr 2019
Una prima parte, descrive il contesto in cui si trova a operare la Regione: analizza gli scenari economico-finanziari internazionale, nazionale e regionale e dà inoltre conto del quadro finanziario delle risorse per le politiche di sviluppo della Unione europea. Quindi approfondisce il contesto istituzionale relativo all’organizzazione della Regione, dando rilievo alle azioni sul fronte occupazionale col Patto per il lavoro, della razionalizzazione delle partecipate e delle regole di finanza pubblica per il rilancio degli investimenti.
Nel Defr si sottolinea come l’economia emiliano-romagnola continui a realizzare performance macroeconomiche sistematicamente migliori di quelle nazionali, con l’export quale punto di forza.
Quindi il Defr illustra gli indicatori di benessere equo e sostenibile, offrendo informazioni sull’insieme degli aspetti che concorrono alla qualità della vita dei cittadini, gli indicatori di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi strategici di programmazione che sono distinti in 5 aree: istituzionale, economico, sanitario e sociale, culturale e territoriale.
Nel documento vengono presentati 91 obiettivi strategici, di cui 14 afferenti l’area istituzionale che comprendono fra gli altri, il rafforzamento di un sistema di governance delle partecipazioni regionali e l’impegno a continuare nell’azione di coordinamento della finanza regionale e locale che ha visto assegnare, senza ulteriori aggravi sulla finanza pubblica, oltre 1 miliardo di euro negli ultimi 6 anni semplicemente raccordando fabbisogni e disponibilità espresse da comuni e province ed assegnando disponibilità finanziarie laddove i processi di investimento erano attuabili.
Altri 25 obiettivi riguardano turismo, commercio, ricerca, innovazione e investimenti, lavoro, formazione, competitività, agricoltura ed energia.
Per l’area sanità e sociale sono previsti 22 obiettivi strategici con politiche a favore delle famiglie, dell’infanzia, dei giovani, per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, per l’integrazione e per il contrasto alle politiche di genere e alle pari opportunità oltre che per il governo del Servizio Sanitario regionale, delle sue eccellenze, per le politiche di prevenzione e promozione della salute, per la non autosufficienza ma anche per la continua ricerca di ottimizzazione della gestione finanziaria e della rete ospedaliera, per la riduzione dei tempi di attesa.
Otto obiettivi sono previsti nell’ambito dell’area culturale per il diritto allo studio, per la valorizzazione del sistema bibliotecario, dei musei, dello spettacolo della cultura cinematografica e per la promozione dello sport e dell’aggregazione giovanile.
Infine, 22 obiettivi sono sviluppati per la sicurezza delle città e la promozione della legalità, per la tutela delle foreste, della qualità dell’aria e delle acque, per la sicurezza del territorio, per il miglioramento della mobilità regionale e per l’agenda digitale.

Scuola: Primo vademecum per pranzo al sacco dopo sentenza consiglio di stato

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Arriva il primo vademecum per portare a scuola il pranzo da casa. Lo ha illustrato a Bologna Coldiretti Emilia Romagna in occasione della presentazione del concorso di Educazione alla Campagna Amica, che lo scorso ha coinvolto 10 mila studenti, e dell’associazione Coldidattica, l’associazione di aziende agricole e fattorie didattiche promossa dalla stessa Coldiretti.
Dopo la sentenza 5156 del 3 settembre scorso della sezione V del Consiglio di Stato che ha dato il via libera al pasto portato a scuola da casa – commenta Coldiretti Emilia Romagna – si apre la possibilità per le famiglie di dare ai propri figli un panino o comunque un pasto pronto, da consumare a scuola nei momenti dedicati al pranzo o alla merenda. È un provvedimento importante anche perché, secondo una indagine di Coldiretti/Ixé, più di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche.
Si tratta – afferma Coldiretti Emilia Romagna – di una occasione che richiede grande cura per assicurare ai ragazzi alimenti sani e sicuri: che sia il classico panino o un pasto caldo o freddo è importante che si tratti di un pasto equilibrato sul piano nutritivo e sicuro sul fronte salutistico. Per questo – afferma Coldiretti Emilia Romagna – è importante rispettare la stagionalità degli alimenti, utilizzando prodotti locali, che non abbiano dovuto subire lo stress di lunghi trasporti. A seconda della stagione, calda o fredda, è importante utilizzare borse o sacche frigo per conservare gli alimenti d’estate o contenitori termici per i pasti caldi, in modo da assicurare la giusta conservazione del cibo fino al momento della consumazione.
Un pasto corretto – sottolinea Coldiretti regionale – dovrebbe essere composto da carboidrati (pasta, pane, riso, farro, orzo, patate), abbinati ad una fonte proteica (carne, formaggi, uova, legumi, pesce) con una quota di fibre e vitamine (verdure e frutta di stagione) con grassi “buoni” come l’olio extravergine d’oliva. Fondamentale è anche assicurare le giuste quantità a seconda dell’età dei ragazzi, per garantire un corretto apporto di calorie e nutrienti ed evitare situazioni di sovrappeso o addirittura obesità. In Emilia Romagna infatti – ricorda Coldiretti regionale – sulla base dei dati di “Okkio alla Salute”, indagine promossa del ministero della Salute tra i bambini delle scuole elementari, il 21% degli alunni è sovrappeso e il 7,6% è obeso o gravemente obeso e la causa va ricercata soprattutto in cattive abitudini alimentari e in uno stile di vita poco attivo. Secondo l’indagine – sottolinea Coldiretti – nella nostra regione il 6% dei ragazzi salta la prima colazione e il 33% consuma una colazione non adeguata, il 19% non consuma quotidianamente frutta e verdura e il 35% beve tutti i giorni bibite zuccherate e/o gassate.
Coldiretti Emilia Romagna, unitamente al vademecum, ha presentato a Bologna anche una guida di “pasti-tipo”, con ricette a base di prodotti del territorio dal riso del Delta alla pasta, dal Parmigiano Reggiano Dop al pomodoro, dalle uova al prosciutto di Parma, fino alla piadina e all’olio d’oliva extravergine, il tutto accompagnato sempre da verdure e frutta di stagione.
“La nostra agricoltura – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – offre una vasta gamma di prodotti, sia freschi sia trasformati, adatti a soddisfare le esigenze alimentari degli alunni in piena fase di sviluppo. Non dimentichiamo che abbiamo 44 prodotti Dop e Igp e 393 prodotti iscritti all’Albo dei prodotti tradizionali, compresi prodotti freschi come le pere e pesche e nettarine Igp, che sono sicuramente una fonte di vitamine importante, non solo rispetto agli snack industriali, ma anche alla frutta di importazione che spesso, come è già successo, viene distribuita anche nelle scuole”.
Unitamente al vademecum per il pranzo al sacco, Coldiretti Emilia Romagna ha presentato l’associazione Coldidattica ed il concorso Educazione alla Campagna Amica per l’anno scolastico 2018-2019. Coldidattica – informa Coldiretti Emilia Romagna – è l’associazione di aziende agricole e fattorie didattiche promossa da Coldiretti con l’obiettivo di realizzare iniziative e attività aperte alle scuole, alle famiglie e a quanti vogliono conoscere più da vicino il mondo e la cultura agricola e scoprire il suo fondamentale ruolo per la tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura dell’Emilia Romagna, con particolare attenzione alla salute e alla sicurezza alimentare. Il progetto vuole dare occasione, a chi lo desidera, di condividere con gli imprenditori e le imprenditrici agricole la ricchezza, i sapori, il gusto e gli stili di vita che caratterizzano le nostre campagne.
Per il concorso di Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Donne Impresa, che lo scorso anno ha coinvolto 10 mila studenti, sono state premiate le scuole vincitrici per il 2017-2018. Il premio è andato alla classe III B dell’Istituto Alberghiero “Scappi” di Castel San Pietro Terme (Bologna), alla classe II A dell’Istituto de la Salle di Parma (scuola media), alle classi II A, B e C della scuola primaria “Telesforo Righi” di Brescello e alla classe unica di bambini 3-5 anni della scuola dell’Infanzia Calanchi di Stuffione di Ravarino (MO).
Il tema del concorso per l’anno in corso è “Biodiversità contro omologazione – perché la diversità è una risorsa? trova la risposta nell’agricoltura di qualità”. “L’obiettivo – spiega il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri – è avvicinare bambini e ragazzi al mondo agricolo e rurale per conoscere la grande ricchezza della biodiversità della nostra agricoltura, che solo in Emilia Romagna conta più di 6.000 specie di animali accertate e 3.300 specie di piante. Una varietà di prodotti e produzioni che diventano cibo e che contribuiscono a formare la dieta mediterranea, riconosciuta oggi come patrimonio Unesco.”
Alle scuole che aderiranno al concorso – informa Coldiretti Emilia Romagna – verranno distribuiti una dispensa con approfondimenti e spunti operativi per i lavori in classe. Su richiesta degli insegnanti potranno essere organizzati nell’arco dell’anno incontri con gli esperti di Coldiretti, produttori agricoli e visite guidate in aziende agricole, fattorie didattiche e mercati contadini.
L’attività formativa si concretizzerà con elaborati (disegni, testi, audiovisivi) con cui le scuole parteciperanno al concorso di Campagna Amica che premerà i migliori lavori, prima a livello provinciale e poi in una finale regionale. (SEGUE VADEMECUM)

VADEMECUM PER IL PRANZO A SACCO

1) Pasto equilibrato sul piano nutritivo e salutistico (attenzione a non soddisfare solo il gusto dei bambini, ma anche la salute);
2) Avere sempre presente la ripartizione giornaliera delle calorie (indicativamente 20% a colazione; 5% merenda del mattino, 35% pranzo; 5% merenda del pomeriggio; 35% cena).
3) Alimenti locali o comunque del territorio italiano, che non abbiamo subito lo stress di lunghi trasporti;
4) Un pasto dovrebbe essere composto da carboidrati (pasta, pane, riso, farro, orzo, patate) abbinati ad una fonte proteica (formaggio, pesce, carne, uova, legumi) con un quota di fibre e vitamine (verdure e frutta di stagione), con grassi “buoni” come l’olio extravergine d’oliva;
5) attenzione alle porzioni. Ad esempio per il panino: 60-70 grammi per i bambini di 6-7 anni; 80-100 per quelli di 8-10 anni. Più un frutto di stagione e acqua naturale;
6) I cibi devono essere trasportati e conservati fino al momento della consumazione ad una temperatura di 4 gradi;
7) Utilizzare borse frigo d’estate quando gli alimenti possono deteriorarsi più facilmente;
8) Nelle stagioni fredde è importante avere pasti caldi (contenitori termici)

n’azione condivisa per ridare a Comacchio ed ai suoi Lidi un ruolo leader nella Costa

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

“Ridare alla costa di Comacchio un’ immagine (una cartolina) attraente, snellire la burocrazia, dare ai Lidi un’ efficace sistemazione urbanistica, trovare nelle istituzioni pubbliche partners che sappiano davvero ascoltare”. Sono queste in sintesi le proposte uscite dall’assemblea dei soci Ascom, oltre una cinquantina che si sono riuniti nel tour proposto da Confcommercio e denominato “Ascoltiamoci” il primo di una serie sul territorio provinciale e che ha avuto il suo avvio ieri sera (25/09) a San Giuseppe di Comacchio.
A coordinare i lavori il presidente della locale delegazione Ascom (che conta circa 400 soci) Gianfranco Vitali – affiancato dal direttore generale di Confcommercio Ferrara Davide Urban – che ha presentato l’analisi “delle ombre della stagione 2018, in attesa di avere i dati complessivi ed augurandoci che il fine stagione possa colmare il gap negativo. Tuttavia queste indicazioni devono fare riflettere ed occorre prendere provvedimenti per tentare un recupero – ha spiegato Vitali che ha avanzato precise proposte per il 2019 – la nostra industria turistica si regge sul turismo balneare e lo sarà anche in futuro e deriva prevalentemente dal target famiglie con bambini. La costa però sconta un deficit di investimenti pubblici e privati, senza investimenti l’industria di settore non può crescere. Da qui l’esigenza improrogabile di un progetto di riqualificazione della Costa che riguarda le ciclabili, le strade e l’arredo urbano, comunicando ai clienti, che pagano la tassa di soggiorno, cosa troveranno di nuovo l’anno successivo. Gli investimenti pubblici di certo saranno un forte incentivo ai privati, come sta accadendo a Comacchio centro – prosegue Vitali – Una strategia che deve concretizzarsi in una nuova politica degli intrattenimenti per ogni singolo lido legati ai singoli target (famiglie, bambini, giovani..) e che debbono realizzarsi per l’intera settimana: in sintesi ogni sera qualcosa deve accadere sul territorio, per ogni obiettivo. I soldi per finanziare gli intrattenimenti vanno reperiti anche dai mercatini serali, tramite una revisione del bando attuale e ricordando che chi lavoro per i Consorzi lo fa gratuitamente e per il bene comune, sottraendo tempo alle proprie aziende”.
Il tutto si deve accompagnare ad una nuova politica degli eventi sportivi, nautici e legati al wellness sia “valorizzando gli attuali appuntamenti e quelli collaterali ma anche programmandone dei nuovi che devono essere messi in cantiere già da ora in vista del 2019. Ma c’è di: più è necessario consolidare le strategie condivise con Ravenna e con il Parco del Delta con un piano marketing unitario. Tenendo conto che l’Ente Destinazione Turistica Romagna ha messo a disposizione fondi importanti (3milioni di euro per la Costa) e per i quali Comacchio deve mettersi in moto con sollecitudine – coinvolgendo le associazioni, le imprese, il mondo della scuola, gli stabilimenti balneari fondamentali in questa azione – per cogliere queste opportunità: ad esempio creando dei Club Turistici Tematici che riescano ad allungare la stagione ad almeno sei mesi e che tengano conto in modo preciso di ogni specifica esigenza per ogni fascia d’età” conclude il presidente Ascom Vitali.

Nuovi attraversamenti ciclo-pedonali e sicurezza urbana

Da: Comune di Copparo

Iniziano in questi giorni i lavori per la messa in sicurezza di alcuni passaggi ciclo-pedonali, la società Patrimonio Copparo ha realizzato un progetto che rientra nelle voci di Bilancio 2017 dell’Amministrazione Comunale per favorire l’incremento della mobilità sostenibile del territorio di Copparo.
Nello specifico con questo intervento si mettono in sicurezza gli attraversamenti sulla Strada Provinciale 2 in corrispondenza del percorso ciclabile di via Naviglio, strada interessata da un elevato traffico. Il progetto prevede un semaforo a chiamata, dotato anche di segnalazione acustica per non vedenti e illuminazione a led, in quanto la strada non è illuminata. Sempre sulla SP 2 in corrispondenza di via S. Antonio, attraversamento ciclo-pedonale con segnaletica luminosa, e dove verrà anche realizzato un tratto di ciclabile di collegamento lunga 150 metri.
Attraversamento ciclo-pedonale sulla Strada Provinciale 16 per Codigoro, caratterizzata da un elevato trafficoveicolare e traffico di mezzi pesanti; sarà installato un semaforo con chiamata per l’attraversamento ciclo-pedonale con segnalazione acustica per non vedenti, in corrispondenza di via Strada Bassa e realizzazione di tratto ciclabile di collegamento. Due attraversamenti pedonali in via Alta in prossimità dell’iterazione con viale Coluccia e con via Campanati. L’intervento prevede di dare continuità alla viabilità ciclo-pedonale esistente.
Infine due attraversamenti pedonali in via Colombo in prossimità di via Matteotti e via don Sturzo, dove l’attraversamento pedonale in prossimità del parcheggio sarà rialzato. La spesa complessiva per questi interventi messa in sicurezza degli utenti deboli è di 83 mila euro.