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Da: Prefettura di Ferrara – Ufficio di Gabinetto

Questa mattina, nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Prefetto di Ferrara, dott. Michele Campanaro, il Sindaco del Comune di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, la Presidente di TPER S.p.A., dr.ssa Giuseppina Gualtieri e l’Amministratore Unico di AMI Ferrara, dr. Giuseppe Ruzziconi, hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa in materia di sicurezza del personale in servizio e degli utenti dei mezzi di trasporto pubblico”,della durata di 36 mesi e rinnovabile alla scadenza.
Presenti anche l’Assessore alla Mobilità e alla Sicurezza Urbana del Comune di Ferrara, dr. Aldo Modonesi, il Questore, dr. Giancarlo Pallini, il Comandante provinciale dei Carabinieri, col. Andrea Desideri e il Comandante provinciale interinale della Guardia di Finanza, col. Antonino Magro.
L’approfondimento della problematica, su cui il Ministero dell’Interno aveva richiamato l’attenzione dei Prefetti della Repubblica nei mesi scorsi, era stata oggetto di apposite riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nel cui contesto è emerso che, pur non assumendo connotazioni di rilevanza critica, i fenomeni di degrado e violenza verificatisi in provincia a bordo dei mezzi pubblici, sono sintomatici di una tematica emergente, che evidenzia l’esigenza in chiave preventiva di iniziative coordinate per la sicurezza del trasporto pubblico, mirate ad aumentare la percezione della sicurezza per chi usa i mezzi pubblici e per gli stessi operatori.
“In un’ottica strategica di implementazione dell’utilizzo dei mezzi pubblici – ha sottolineato il Rappresentante del Governo – per ottimizzare e snellire i flussi di traffico e migliorare la qualità stessa della vita, è importante la salvaguardia della sicurezza dei viaggiatori e del personale di servizio, anche rispetto a fenomeni di vandalismo e malcostume”.
Col Protocollo sottoscritto questa mattina, TPER si impegna a dotare gli autobus di prossima immatricolazione – una prima installazione sperimentale avverrà su 50 mezzi in servizio sul territorio urbano sulle linee a maggior criticità, con una spesa prevista di € 150.000,00 – della componentistica (cablaggi, predisposizioni) idonea all’installazione di sistemi di videosorveglianza, nonché ad inserire nei piani di investimento la fornitura della componentistica di bordo per dotare di videosorveglianza una parte significativa della flotta, ammontante a 200 mezzi.
In quanto soggetto gestore del bacino della provincia di Ferrara, insieme con l’Agenzia per la Mobilità, TPER si impegna inoltre a valutare l’ affiancamento a bordo dei controllori per la verifica dei titoli di viaggio con personale di security appositamente formato, secondo la vigente normativa che prevede e regolamenta l’affidamento a guardie giurate dipendenti di servizi di sicurezza sussidiaria, per il cui espletamento non è richiesto l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego di appartenenti alle forze di polizia, nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico. Gli stessi Enti programmeranno anche periodici incontri negli istituti scolastici al fine di promuovere un confronto sul corretto uso del trasporto pubblico, il cui buon andamento dipende anche dalla capacità di collaborazione tra personale addetto e fruitori del servizio; un modo per incrementare la conoscenza dell’importanza del trasporto pubblico e la sua complessità organizzativa, ma anche per far comprendere le grandi opportunità che una mobilità collettiva efficiente può offrire, per il valore sociale che rappresenta, allo sviluppo del territorio.
In Prefettura è costituito un Tavolo Tecnico con il compito di individuare le linee urbane ed extraurbane di trasporto pubblico a maggior criticità, definire puntualmente le fasce orarie a maggior rischio e determinare i criteri per lo svolgimento, da parte delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, di periodici servizi straordinari di controllo.
Anche le eventuali criticità che emergessero dallo svolgimento delle attività degli operatori della sosta saranno sottoposte a specifico ed approfondito esame da parte del Tavolo Tecnico, che si riunirà a cadenza trimestrale per la verifica dell’avanzamento del programma e dei risultati conseguiti e per la programmazione degli ulteriori interventi.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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