Giorno: 29 Aprile 2016

Le prossime iniziative dell’Ecomuseo di Argenta

da: Ecomuseo di Argenta

In occasione della Fiera del Birdwatching, le Valli di Argenta in collaborazione con Skua Nature e AFNI Emilia-Romagna, propongono diverse iniziative alle quali siamo lieti di invitarvi.

Venerdì 29 aprile
ore 21
Il mondo accanto – proiezione a cura di AFNI Emilia-Romgna

Sabato 30 aprile
ore 18
Naturalmente in Emilia-Romagna – inaugurazione mostra fotografica naturalistica di AFNI sezione Emilia-Romagna
ore 21
Emozioni naturali – proiezione a cura di Milko Marchetti e Sergio Stignani.

Tutte le iniziative si svolgeranno presso il Museo delle Valli di Argenta in via Cardinala, 1/C – Campotto (FE). Per info 0532808058.

L’Omaggio di Santo Spirito

da: ufficio stampa Ente Palio Ferrara

In quest’ultimo primaverile Omaggio al Duca il Rione Santo Spirito farà rivivere, agli spettatori, il ricordo dell’accoglienza che Ferrara riservò, nel gennaio del 1452, all’ambasceria del Conte di Pavia, Galeazzo Maria Sforza, giovanissimo figlio primogenito, di appena 8 anni, di Francesco I Sforza, Duca di Milano, e di Bianca Maria Visconti, amica di lunga data del Marchese e futuro Duca di Ferrara, Borso d’Este. Il Rione gialloverde rievocherà quindi l’arrivo del futuro Duca di Milano (sfortunato signore meneghino che vedrà la morte assassinato il 26 dicembre 1476) e del suo seguito e la donazione degli storici “Trionfi”, mazzi di carte create e dipinte appositamente per l’occasione. Ma il pubblico astante non assisterà solamente ad un, di per se già evocativo, “ricordo” dei tempi che furono ma anche all’ineguagliabile spettacolo che il Rione Santo Spirito sa sempre offrire grazie alle sue bandiere, al suono dei suoi musici ed alle sue danzatrici capaci, queste, di portare gli spettatori indietro nel tempo, in un’epoca di grazia ed eleganza. Ospiti d’eccezione i Musici e Sbandieratori di Maestà della Battaglia di Quattro Castella (RE), i Musici e Sbandieratori Arquatesi di Arquà Polesine (RO), i Musici e Sbandieratori ed il Corteo del Palio di San Lorenzo di Occhiobello (RO), i Musici e Sbandieratori Città di Feltre (BL) ed il Gruppo Storico “Compagnia Borgo del Diavolo” di Argelato (BO). Uno spettacolo, insomma, caratterizzato da storia, arte, spettacolo e magia. Immancabile.

Cronacacomune: la newsletter del 28 aprile 2016

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Le parole della democrazia’: conferenza venerdì 29 aprile alle 17
La virtù della pazienza e i suoi limiti
28-04-2016

Sarà dedicata al concetto di ‘pazienza’ e alle sue implicazioni nell’amministrazione della cosa pubblica la nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 29 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ad approfondire l’argomento sarà Piero Stefani, con introduzione a cura di Fiorenza Bonazzi.
Il ciclo di conferenze è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Leopardi la definì la più eroica delle virtù appunto perché non ne ha l’apparenza. Kafka giudicò il suo opposto, l’impazienza, come il solo peccato capitale. Prima di loro, la lettera ai Romani la indicò capace di produrre una virtù provata. La pazienza ha tanti meriti (non a caso è qualificata come “santa”), ma è dotata anche di un valore politico? È proprio della democrazia sostenere che, prima di scegliere, occorre ascoltare con pazienza il parere di ciascuno e che, prima di decidere, bisogna mediare. Non è forse regola del gioco che la minoranza debba accettare pazientemente, come se fosse propria, la decisione della maggioranza? Anche la pazienza però ha un limite. Per rendersene conto basta guardare ad alcune defaticanti procedure parlamentari e alle lentezze della burocrazia.

COC ACCOGLIENZA – Dal 2 maggio aperto al pubblico il martedì dalle 9 alle 13
Variazione degli orari di apertura al pubblico del Centro Operativo Comunale Accoglienza
28-04-2016

Da lunedì 2 maggio 2016, il COC (Centro Operativo Comunale) Accoglienza sarà aperto al pubblico, nella sede dell’URP Informacittà in via Spadari, 2/2, nella giornata del martedì dalle 9 alle 13. In caso di necessità, è possibile concordare un appuntamento in giorni e orari diversi da quelli di apertura telefonando al numero 334 1016433 o inviando un’e-mail all’indirizzo coc.accoglienza@comune.fe.it

Il COC Accoglienza si occupa della gestione di una serie di attività relative all’accoglienza e assistenza sul territorio comunale della popolazione colpita dal terremoto.
I cittadini, la cui abitazione risulti completamente, parzialmente o temporaneamente inagibile, a seguito del sisma del 20 e 29 maggio 2012, possono rivolgersi al COC Accoglienza per richiedere informazioni circa i benefici predisposti dalla Regione Emilia-Romagna e le relative modalità di accesso.

COC Accoglienza – Protezione Civile
presso URP Informacittà: via Spadari 2/2, Ferrara
cel 334 1016433
fax 0532 419762
e-mail coc.accoglienza@comune.fe.it
http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6128

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore dalle 14 del 30 aprile alle 24 dell’1 maggio
‘Trofeo internazionale del lavoro’ di pattinaggio: le modifiche al traffico in piazza Ariostea
28-04-2016

Per consentire lo svolgimento della manifestazione di pattinaggio corsa su strada “43° Trofeo internazionale del lavoro”, dalle 14 di sabato 30 aprile alle 24 di domenica 1 maggio saranno in vigore i seguenti provvedimenti di viabilità: nel tratto di piazza Ariostea da via Palestro a via del Gregorio divieto di fermata su entrambi i lati e divieto di circolazione (ammessi residenti); nell’anello interno di piazza Ariostea revoca dell’area pedonale con istituzione di ztl.

CONSIGLIO COMUNALE – Diretta audio-video su ConsiglioWeb. DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
Il Consiglio comunale approva il ‘Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara’
28-04-2016

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE (in fondo alla pagina). In fase di dibattito i documenti potranno subire variazioni.

Con 18 voti a favore dei gruppi PD, SI, FC (8 voti contrari dei gruppi M5S, Lega nord, FdI/AN, FI) si è conclusa con l’approvazione del documento del “Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara” la seduta odierna (giovedì 28 aprile) del Consiglio comunale di Ferrara nella residenza municipale.

>> Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb.

Questo il programma dei lavori:

DELIBERE

Assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti

– PG 39787/16 – Approvazione del conto consuntivo dell’esercizio 2015 dell’istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara
Dopo l’illustrazione dell’assessora Felletti nell’ambito del dibattito sono intervenuti i consiglieri Fochi (M5S), Corazzari (PD), Turri (PD), Vitellio (PD), Fornasini (FI), Fiorentini (SI).
La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI; contrari i gruppi FI, GOL, FdI/AN; astenuti M5S.

Assessore alla contabilità/Bilancio Luca Vaccari

– PG 36732/16 – Modifica Regolamento IMU 2016. Adeguamento normativo
La delibera, dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari, è stata approvata.

– PG 36733/16 – Modifica Regolamento TASI 2016. Adeguamento normativo
La delibera, dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari, è stata approvata.

– PG 122227/15 – Adozione modifiche al vigente Regolamento IUC TARI
La delibera è stata illustrata dall’assessore Vaccari (che ha presentato un emendamento al documento-accolto). Sono quindi intervenuti i consiglieri Fochi-M5S (che ha presentato una Risoluzione-respinta). Dopo la replica dell’assessore Vaccari sono intervenuti i consiglieri Morghen (M5S), Bova (FC), Rendine (GOL), Fiorentini (SI), Vitellio (PD), Anselmi (FI), Spath (FdI/AN), Cavicchi (Lega nord).
La delibera è stata approvata.

– PG 40920/16 – IUC-TARI Adozione delle tariffe TARI 2016.

Dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Fochi (M5S) e Fiorentini (SI). La delibera è stata approvata.

– PG 40914/16 – Modifica al piano impianti pubblicitari ed al Regolamento per l’installazione della pubblicità stradale nei centri abitati

Dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Balboni (M5S), Anselmi (FI) Spath (FdI/AN). La delibera è stata approvata.

– PG 40740/16 – Variazione al programma triennale dei Lavori Pubblici 2016/2018, al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2016/2019 e conseguente variazione di Bilancio di Previsione 2016/2018

Dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Anselmi (FI), Morghen (M5S), Fiorentini (SI), Turri (PD), Spath (FdI/AN), Bova (FC), Bazzocchi (M5S), Vitellio (PD).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC, Lega nord, FI, FdI/AN; astenuti M5S.

– PG 35216/16 – Approvazione del Rendiconto per l’anno 2015 del Comune di Ferrara

Dopo l’illustrazione dell’assessore Vaccari sul documento sono intervenuti l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni, i consiglieri Fochi (M5S), Cavicchi (Lega nord), Vignolo (PD), Anselmi (FI), Spath (FdI/AN), Fiorentini (SI).

La delibera è stata approvata con i voti a favore dei gruppi PD, SI, FC (contrari i gruppi M5S, Lega nord, FdI/AN, FI).

Vai alla pagina di CronacaComune – Conferenza stampa presentazione Consuntivo 2015

La seduta è terminata alle 19.30

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO – Rassegna fotografica visitabile dall’1 al 19 maggio
“Voci dietro il sipario”: in mostra i segreti del teatro dei burattini
28-04-2016

Ha per titolo “Voci dietro il sipario” la mostra fotografica che da domenica 1° maggio sarà visitabile nella sala espositiva del MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco. La rassegna è frutto di un reportage fotografico realizzato nel 1992 da Andrea Inglese durante gli spettacoli che la Compagnia burattinesca “La Risata” ha portato in scena al Teatro Stabile dei burattini bolognesi. Le suggestive immagini in bianco e nero furono scattate da un allora giovane appassionato di teatro popolare, Andrea Inglese, oggi apprezzato poeta, nonché docente all’Università Sorbonne Nouvelle di Parigi III. Le sue inedite fotografie fanno ora parte della prestigiosa collezione “Fantuzzi-Pazzaglia” di Bologna. Riccardo Pazzaglia ne ha curato una selezione a fini espositivi, che sarà ufficialmente presentata al MAF domenica 8 maggio, in occasione della cerimonia di consegna dei Premi nazionali “Ribalte di Fantasia”, riservati ai copioni inediti dell’odierno teatro dei burattini, dalla tradizione alle nuove esperienze culturali.
Le immagini di Andrea Inglese esplorano “dall’interno”, ossia da dietro il sipario, il suggestivo mondo dello spettacolo dei burattini che, in quegli anni, annoverava ancora autorevoli personaggi della tradizione, come la Compagnia “La Risata”, diretta da Demetrio “Nino” Presini e composta da Sara Sarti e dal figlio Patrizio Presini. La mostra “svela” tra l’altro le modalità con cui gli artisti propongono al loro pubblico uno spettacolo tradizionale di burattini a guanto. Tra le immagini è presente anche un ritratto di un allora giovanissimo Riccardo Pazzaglia che, qualche anno più tardi, è divenuto erede artistico del maestro Nino Presini fondando una sua compagnia, “I Burattini di Riccardo”.
A ingresso libero, la mostra “Voci dietro il sipario” sarà visitabile fino al 19 maggio prossimo ed è promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima. Questi gli orari di visita: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; festivi dalle 15,30 alle 18,30.

Maf – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
via Imperiale 263, San Bartolomeo in Bosco (Fe) – Tel. 0532 725294 – Fax 0532 729154
e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

SALA NEMESIO ORSATTI – Sabato 30 aprile alle 17 in via Risorgimento. Organizzata dalla locale Pro Loco
Inaugura a Pontelagoscuro la mostra-studio ‘Lo storione del Po e il caviale ferrarese’
28-04-2016

Sabato 30 aprile alle 17 alla Sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro (via Risorgimento 4), aprirà la mostra-studio “Lo storione del Po e il caviale ferrarese”.
L’esposizione, incardinata nel programma del ‘Maggio Pontesano’, è organizzata dalla Pro Loco di Pontelagoscuro ed è curata dall’associazione Bondeno Cultura, dal Gruppo Archeologico di Bondeno e dal Centro Etnografico del Comune di Ferrara con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica Emilia-Romagna, il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara e Slow Food.
La mostra, già esposta al MISEN 2015, è composta da riproduzioni di immagini e documenti che ripercorrono la vicenda del “gigante” del Po sotto gli aspetti storici, naturalistici e gastronomici, con approfondimenti sui ritrovamenti della terramara di Pilastri che confermano la pesca e il consumo dello storione già in Età del Bronzo, le testimonianze romane, l’apprezzamento riservato agli storioni dalla cucina rinascimentale, fino al Novecento, le ultime catture di grandi esemplari negli anni sessanta, e la scomparsa dalla ristorazione ferrarese di una specialità gastronomica apprezzata a livello internazionale, il caviale ferrarese che si otteneva dalla preparazione delle uova degli storioni catturati in Po.
Ora lo storione, sebbene d’allevamento, torna a far parlare di sé, grazie ad un progetto gastronomico di Slow Food e per una ricerca che ha permesso a Cristina Maresi, dell’agriturismo Le Occare, di recuperare e riproporre la storica ricetta del caviale ferrarese che potrà essere assaggiato al termine dell’apertura della mostra.
Durante l’esposizione, che si concluderà domenica 15 maggio, sono in programma tre appuntamenti di approfondimento:
– sabato 30 aprile alle ore 17, presentazione della mostra con interventi di Daniele Biancardi e Stefano Tassi, per l’Associazione Bondeno Cultura e Slow Food, e Cristina Maresi, dell’agriturismo Le Occare di Runco (FE);
– mercoledì 4 maggio alle ore 21 conferenza su “Lo storione del Po e il Caviale Ferrarese” con Mattia Lanzoni, docente presso il Dipartimento Di Scienze Della Vita E Biotecnologie dell’Università di Ferrara, e Simone Bergamini, del Gruppo Archeologico di Bondeno;
– venerdì 13 maggio alle ore 17 conversazione con Roberto Roda, del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, sul tema “Gente del Po all’epoca dello storione”.
La mostra sarà visitabile ad ingresso libero fino al 15 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì.

Per info: www.prolocopontelagoscuro.it, prolocopontelagoscuro@gmail.com, Tel.392-2539984

(Comunicazione a cura della Proloco

SPORT – Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio 2016, nella sede di via del Salice 15 a Ferrara
Al via l’edizione 2016 del “Torneo di calcio giovanile Frutteti” con i giovani campioni ‘Esordienti’
28-04-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

La 28.ma edizione del torneo di calcio giovanile Categoria Esordienti “Frutteti” avrà quest’anno luogo nelle giornate di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio 2016, nella sede dell’impianto sportivo comunale di via del Salice 15 a Ferrara.

Il Torneo rappresenta oramai la più prestigiosa manifestazione a livello di calcio giovanile all’interno della nostra provincia e, per la “Categoria Esordienti”, uno degli appuntamenti più importanti dell’annata sportiva a livello nazionale. La partecipazione è riservata a 16 formazioni di Società di calcio di indubbia professionalità e spessore tecnico, provenienti da diverse regioni italiane, formate da ragazzi di età compresa tra gli 11 e 13 anni.

Queste le Società che quest’anno aderiscono al Torneo e vedremo in campo: Modena, Padova, Forlì, San Nicola Napoli, S.P. Pianorese, Venezia Calcio, Calcio Imola 2004, ,Imolese 1919, Rimini, Suno, Vigontina, Crespo, U.S. Frutteti Ferrara, Molinella,G.S. Cagliari

La manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara e autorizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C., si propone di valorizzare e promuovere l’attività sportiva fra i giovani, nonché la scoperta delle bellezze artistiche di Ferrara da parte di atleti e accompagnatori delle squadre provenienti da diverse città italiane.

Le gare avranno inizio alle 14,30 di sabato 30 aprile e riprenderanno il mattino successivo (domenica 1° Maggio), alle ore 9, con le fasi semifinali. Dopo la sosta per il pranzo, si disputeranno le fasi finali. Alle 18.30 di domenica sono in programma le premiazioni.

U.S. FRUTTETI A.S.D.

Sede e Impianto Sportivo: via del Salice. 15 44123 Ferrara

Tel. 0532/753293 – Fax 0532/683029

Sito internet www.usfrutteti.com

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Spostata ad altra data l’iniziativa del 30 aprile
Rinviata la cerimonia in ricordo del partigiano Bruno Rizzieri
28-04-2016

E’ stata rinviata a data da destinarsi la cerimonia in ricordo del partigiano Bruno Rizzieri che avrebbe dovuto svolgersi sabato 30 aprile alle 11 al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara.
L’iniziativa, prevista in occasione del 62° anniversario della morte del vicecomandante della 35° Brigata Garibaldi e della donazione da parte dei familiari al Museo della medaglia d’oro al valore militare, è inserita nel programma degli appuntamenti proposti dal Comitato ferrarese per le Celebrazioni del 71° anniversario della Liberazione.
La nuova data sarà comunicata appena disponibile.

POLITICHE FAMILIARI – Dal 2 al 27 maggio nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì
Con ‘Maggio in piazza aperta’ tante proposte di divertimento per bambini e famiglie all’ombra dell’Acquedotto
28-04-2016

Dal 2 al 27 maggio nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 16,30 alle 19, piazza XXIV Maggio, la piazza dell’Acquedotto monumentale, con l’arrivo della bella stagione, si animerà con i giochi, i laboratori e le proposte di animazione di ‘Maggio in piazza aperta’ pensate per le famiglie e i bambini di tutta la città.

Diverse saranno le opportunità di divertimento e svago, gratuite, per tutti.

Dedicato ai più piccoli sarà lo Spazio gioco gestito dalle educatrici del centro comunale Isola del Tesoro, che trasferiranno all’aperto proposte artistiche e creative per i bambini da 1 a 6 anni.

Mentre nella Città dei Ragazzi un gruppo di educatori coordinerà il “lavoro” di bambini e ragazzi volontari, attraverso la gestione di un punto di ristoro, il Kinder- Caffè, del Mercatino del giocattolo usato e dell’Informacittà, punto informativo a cui ci si potrà rivolgere per ogni esigenza informativa e di gioco.

Nella piazza troveranno spazio anche le Botteghe artigianali, nelle quali i bambini potranno costruire manufatti, giocattoli e strumenti musicali con materiali di recupero, e le Bancarelle dei bambini (di lunedì) dove i piccoli venditori, aiutati da genitori e insegnanti, offriranno in vendita oggetti originali, giochi e libri, usati, ma non troppo, ed oggetti costruiti con le proprie mani.

Il gioco del baratto (ogni venerdì) offrirà poi la possibilità di scambiare giochi, vestiti, passeggini, casalinghi e tanto altro; ogni oggetto, se pulito e in buone condizioni, darà diritto a un buono (SCEC), utile per acquistare a costo zero un oggetto tra quelli esposti.

Infine, con ‘Storie sotto l’albero’ piccoli e grandi saranno invitati ad accomodarsi all’ombra degli alberi dove ragazze e ragazzi volontari de ‘La tane delle storie’ saranno pronti a raccontare fiabe e filastrocche.

Diverse anche le attività di gioco in movimento all’aperto che verranno proposte in diretta da animatori di società sportive della città nei pomeriggi del mercoledì e venerdì.

“Maggio in Piazza Aperta” è un’iniziativa realizzata, grazie ai finanziamenti regionali del Piano Sociale di Zona, dall’Istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione C.I.RC.I e la coop.va Le Pagine, con finalità ludico-ricreative per bambini e famiglie, oltre che di valorizzazione del protagonismo e del volontariato di bambini e ragazzi.

Il ricavato del Kinder Caffè e delle Bancarelle sarà destinato a finanziare le iniziative della Biblioteca Blù, organizzate per i bambini ricoverati all’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara.

L’apertura dei giochi è prevista per lunedì 2 maggio, mentre venerdì 27 maggio il programma si concluderà con una grande festa finale.

Per ogni informazione su “Maggio in Piazza Aperta” e la prenotazione di una Bancarella, è possibile rivolgersi, tutti i giorni dalle 9 alle 13, al Centro Isola del Tesoro: tel. 0532 207894-241365.

Il Liceo Ariosto organizza due conferenze per celebrare i 500 anni dell’Orlando Furioso

da: Liceo Classico Statale “L. Ariosto” – Ferrara

Il Liceo Ariosto di Ferrara, in occasione dei 500 anni dalla pubblicazione della prima edizione dell’Orlando Furioso, continua la proposta di iniziative, aperte a tutta la cittadinanza.

Si inizierà con due conferenze: la prima dal titolo “La magia e il desiderio: il castello di Atlante”, tenuta dal prof. P. Cataldi, dell’Università di Pisa, avrà luogo martedì 3 maggio, alle ore 15 nella Sala dei comuni del Castello estense; la seconda, dal titolo” Elogio di Rodomonte: necessità narrativa dei cattivi”, sarà tenuta dal prof. Paolo Fabbri, semiologo, nel Salone d’onore della Pinacoteca, mercoledì 18 maggio alle ore 15:00.

La partecipazione alle conferenze (data la capienza delle sale) è a numero chiuso; si prega, quindi, chi volesse aderire alle iniziative, di iscriversi al seguente indirizzo, precisando a quale iniziativa intende prender parte:

passegggiateariostesche@liceoariosto.it

Arriva nei cinema dell’Emilia Romagna “Leonardo da Vinci. Il genio a Milano” dal 2 al 4 maggio

da: ufficio stampa Nexo Digital

Sul grande schermo il 2, 3 e 4 maggio il film che racconta il soggiorno milanese, le opere e le leggende sull’artista più ammirato di tutti i tempi.

Ecco il trailer https://youtu.be/GHj6IeEJr3s

Ho modi de ponti leggerissimi et forti… So in la obsidione de una terra, toglier via l’acqua de’ fossi… Et quando accadesse essere in mare, ho modi de molti instrumenti actissimi da offender et defender, farò carri coperti, securi et inoffensibili… In tempo di pace credo satisfare benissimo ad paragone de omni altro in architectura, in composizione di edificii et pubblici et privati, et in conducer acqua da uno loco ad uno altro. Item, conducerò in sculptura di marmore, di bronzo et di terra, similiter in pictura, ciò che si possa fare ad paragone de onni altro, et sia chi vole.

Dalla lettera di Leonardo da Vinci a Ludovico il Moro, Codice Atlantico, foglio 270 r

In Emilia Romagna aderiscono:

EMILIA ROMAGNA Bologna, Odeon
EMILIA ROMAGNA Bologna, The Space
EMILIA ROMAGNA Carpi, Space city
EMILIA ROMAGNA Casalecchio di Reno, Uci
EMILIA ROMAGNA Cesena, Eliseo (3 e 5 maggio)
EMILIA ROMAGNA Faenza, Cinedream
EMILIA ROMAGNA Ferrara, Apollo
EMILIA ROMAGNA Ferrara, Uci
EMILIA ROMAGNA Forlì, Astoria
EMILIA ROMAGNA Imola, Sala Teatro dell’Osservanza (11 maggio)
EMILIA ROMAGNA Modena, Raffaello
EMILIA ROMAGNA Modena, Victoria
EMILIA ROMAGNA Parma, The Space
EMILIA ROMAGNA Parma, The Space Cinecity
EMILIA ROMAGNA Piacenza, Iris 2000
EMILIA ROMAGNA Piacenza, Uci (3 e 4 maggio)
EMILIA ROMAGNA Ravenna, Astoria
EMILIA ROMAGNA Reggio Emilia, Uci
EMILIA ROMAGNA Riccione, Cinepalace
EMILIA ROMAGNA Rimini, Tiberio 04-mag
EMILIA ROMAGNA Rimini, Giometti le Befane
EMILIA ROMAGNA Rimini Savignano, Uci Romagna

Pittore, scultore, scienziato, musico, esperto di anatomia e di fisica, botanico, architetto, inventore: superando lo spirito del suo tempo, Leonardo viene oggi identificato con l’immagine del Genio. Era un uomo poliedrico l’artista di Vinci e lo dimostrano l’immenso patrimonio di studi e opere che ci ha lasciato, oltre alla lettera in cui, nel 1482, si presenta a Ludovico il Moro, signore di Milano.

Così, partendo dalla mostra a Palazzo Reale organizzata da Skira e Comune di Milano nei mesi di Expo, Rai Com, Skira e Codice Atlantico, con la partecipazione di Maremosso e in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura, hanno deciso di lavorare congiuntamente per raccontare in un docufilm proprio gli anni trascorsi da Leonardo a Milano, toccando i diversi aspetti della sua vita e della sua arte, approfondendo le caratteristiche della città del tempo, le personalità degli artisti che gli sono stati vicini, senza trascurare naturalmente le molte leggende che lo riguardano.

Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano esplora il soggiorno cittadino dell’artista, offrendo la chiave per trasformare in quadri cinematografici i numerosi scenari leonardeschi di Milano: il Castello Sforzesco, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, la Basilica di Santa Maria delle Grazie, i Navigli, la Vigna di Leonardo sino al celebre Cenacolo. Il film –in cui verranno mostrate e raccontate opere come La Belle Ferronnière, la Dama con l’ermellino, la Vergine delle Rocce, il Ritratto di musico, il San Giovanni Battista, l’Ultima Cena – arriverà nelle sale di tutto il mondo distribuito da Nexo Digital e sarà in programma in Italia il 2, 3 e 4 maggio all’interno del progetto della Grande Arte al Cinema che sta conquistando un pubblico sempre più vasto (l’elenco delle sale che lo proietteranno è disponibile su www.nexodigital.it e su www.leonardothemovie.com)

Coinvolgendo Pietro Marani – curatore della mostra – alcuni tra i massimi esperti di Leonardo a livello mondiale e autori che ne hanno esplorato la personalità – Claudio Giorgione, Maria Teresa Fiorio, Richard Schofield, Vittorio Sgarbi, Daniela Pizzagalli – è nata infatti una storia capace di aprire nuove prospettive e svelare mondi straordinari.

Com’è possibile raccontare la complessità del genio assoluto? Da dove s’inizia? Qual è il mistero che rende Leonardo l’artista più amato, discusso e studiato di tutti i tempi? Per rispondere a queste domande e approfondire ulteriormente il tema e le opere in mostra provenienti dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery of Art di Washington e dalla Pinacoteca Ambrosiana, gli autori Jacopo Ghilardotti e Gabriele Scotti hanno ritenuto opportuno arricchire il racconto documentaristico, sviluppato con il regista Nico Malaspina, con l’aggiunta di alcune scene di fiction, per le quali è stato coinvolto il regista Luca Lucini. La storia di Leonardo a Milano ha potuto così allargarsi ed includere molti protagonisti del suo soggiorno milanese: Ludovico il Moro, signore di Milano, l’amico e allievo Salaì, Beatrice d’Este, Donato Bramante, Vincenzo Bandello e altri ancora. I personaggi storici saranno interpretati da attori noti come Vincenzo Amato, Cristiana Capotondi, Alessandro Haber, Gabriella Pession, Paolo Briguglia, Edoardo Natoli, Giampiero Judica, Nicola Nocella, mentre la voce narrante sarà quella di Sandro Lombardi.

Il film “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano” è prodotto da Rai Com, Skira e Codice Atlantico con la partecipazione di Maremosso e in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura. Sarà nei cinema italiani il 2, 3 e 4 maggio distribuito da Nexo Digital nell’ambito della stagione de “La Grande Arte al Cinema” in collaborazione con MYmovies.it (informazioni e sale su www.nexodigital.it e www.leonardothemovie.com).

I morti di Quartesana

da: Giorgio Fabbri

In questo periodo mi è capitato di leggere un bel libro di storia locale, dedicato a Quartesana (“Luminoso tramonto navigando ad est”) scritto da Don Vittorio Serafini.

Fra le tante pagine del libro, alcune mi hanno profondamente turbato. L’autore, infatti, ha intervistato il suo predecessore, Don Mario Rescazzi,che ha riferito di quanto avvenne a Quartesana nel maggio 1945. In breve, in una cupa notte giunse nella frazione un gruppo di persone armate che portava su un autocarro una donna prigioniera più cinque persone. Altri tre furono prelevati a Quartesana. La loro colpa? Avere avuto qualche legame con le strutture del regime fascista. Niente di rilevante, perchè se no avrebbero “tagliato la corda” per tempo. Uno di essi, poveretto, faceva il cuoco in una mensa frequentata da fascisti o presunti tali.

Mi è venuta in mente una canzone di De Gregori (“Il cuoco di Salò”) che procurò non poche critiche all’autore, accusato di aver “umanizzato” i sanguinari seguaci di Mussolini. Come se fosse possibile giudicare tutte le coscienze in blocco! La storia ha già emesso il suo verdetto, ma le storie individuali sono un altro par di maniche. A volte c’è anche chi sceglie il carro dei vincitori per motivi tutt’altro che nobili. E chi si trova coinvolto, come il cuoco di De Gregori (cantautore non certo sospettabile di simpatie filofasciste) in situazioni più grandi di lui, che non riesce neppure a decifrare.

Ma in ogni caso tutti hanno diritto a un processo, non ad una esecuzione sommaria decisa chissà da chi, magari per odio di parte o per vendetta personale. Ma torniamo al libro di Don Serafini. I nove disgraziati furono portati in via Ponte Rigo, torturati e barbaramente uccisi.

Anche la donna subì la stessa sorte. Non so quali colpe avesse, ma certo non meritava di morire così, abbattuta senza pietà come una cagna, non meritevole di un processo e neppure di una sepoltura. Chi era? Una madre? Una sposa? Nessuno lo saprà mai. Certamente avrà avuto dei genitori. Ma il peggio venne dopo. Quando fu inaugurato il monumento ai caduti (a tutti i caduti della frazione, comprese le vittime civili dei bombardamenti), nonostante l’insistenza di Don Rescazzi non ci fu verso di poter inserire nella lapide i nomi dei tre abitanti di Quartesana prelevati e uccisi in via Ponte Rigo. E così i familiari subirono due violenze : la prima materiale e la seconda morale, perché i loro congiunti furono condannati anche all’indegnità della memoria.

Ora io mi chiedo : a distanza di tanto tempo e sopiti (spero) gli odi di una stagione che speriamo irripetibile, non sarebbe giusto compiere un gesto qualsiasi, anche modesto, per rendere giustizia a quei morti, ai loro figli e ai loro nipoti?

Macrobiotico: un mondo sano e controllato

Il grande tema che ha da sempre interessato, per ovvie ragioni l’uomo è l’alimentazione, tanto che il filosofo tedesco esponente della sinistra hegeliana Ludwig Feuerbach disse che “l’uomo è ciò che mangia”. Sebbene con toni provocatori il pensatore tedesco porta ad una riflessione che sarebbe opportuno fare più spesso e con maggiore serietà, dal momento che l’appena terminato EXPO di Milano, ha visto come tema principale l’alimentazione, e di conseguenza tutti i paesi del mondo hanno contribuito a portare all’interno dei loro padiglioni le specialità tipiche dei luoghi di provenienza. Una grande euforia,tutti allegri, tutti sorridenti, ma probabilmente tutti inconsapevoli del fatto che molto spesso ciò che si mangia, in particolare a causa della zona e delle modalità con cui viene coltivato, o se è un derivato dai prodotti che lo compongono, non risponde a canoni adeguati per un’autentica e sana alimentazione. In tutto ciò influisce in modo particolare anche il packaging dei prodotti confezionati, in quanto molto spesso numerose informazioni che sostanzialmente fanno la differenza per capire se un prodotto è davvero genuino o no vengono omesse e non riportate sulle etichette. Ma fortunatamente c’è chi si oppone a questa vera e propria mala fede e informazione alterata, che da quasi quarant’anni ormai, sostiene un progetto a dir poco ambizioso: la macrobiotica. Tutto nasce dalle idee di un uomo di origine marchigiana, che per esigenza personale, ma con forte spirito altruistico imposta una sorta di “dieta”, se così si può chiamare, nella quale rientrano esclusivamente i prodotti che rispettano i canoni riportati all’interno dell’etichetta trasparente, di sua invenzione. Ciò che si cerca di fare attraverso la diffusione dell’etichetta trasparente pianesiana è diffondere e far scoprire i prodotti realmente “puri”, che quindi non hanno al loro interno componenti chimiche o additivi di alcun genere che possano nuocere gravemente alla salute dell’uomo. Oltre ad altre fondamentali informazioni, sull’etichetta sono riportate l’origine e la provenienza del seme, notizie utili anche ai fini di un’eventuale indagine anti-contraffazione, in quanto è assolutamente rintracciabile la posizione e il luogo dal quale questi prodotti sono partiti e sono stati coltivati. I risultati ottenuti da Mario Pianesi sono formidabili, anche se persiste una voluta reticenza nell’affrontare determinate tematiche, in quanto, al fine di ottenere la certificazione pianesiana è richiesto un determinato rigore, soprattutto nelle modalità di coltivazione delle terre, che, come si dice in gergo, “non conviene” agli agricoltori. Senza contare che in un ambiente così inquinato come la zona del ferrarese e in generale tutta la pianura padana, sarebbe quasi impossibile coltivare le terre secondo determinati crismi, poiché persisterebbero troppi agenti nocivi sui prodotti. L’associazione UPM (un punto macrobiotico) conta numerosi centri già aperti in tutta Italia, e a Ferrara ne esiste uno, situato in via Gioco del pallone 12. Il silenzio rispetto a queste tematiche è deleterio, e le verità portate avanti dalla “filosofia” macrobiotica sono scomode, ma perseguendo i canoni imposti dall’etichetta si sono raggiunti nel tempo grandi risultati anche in campo medico, riuscendo ad arginare malattie diagnosticate incurabili.

NOTA A MARGINE
La mega macchina tecno-sociale

Oggi viviamo all’interno di una mega-macchina socio-tecnica di cui siamo, nostro malgrado, parti e componenti costitutive e senza la quale molti di noi non riuscirebbero a vivere. Essa è composta da grandi infrastrutture e piattaforme tecnologiche, organizzazioni e istituzioni, processi interconnessi, macchine e miliardi di persone diversamente collegate. L’orologio, il mercato, la gerarchia, il diritto, inteso come fonte delle regole legittime del suo funzionamento, ne sono componenti imprescindibili, connesse tra di loro dal principio di efficienza. Il primo misura e quantifica il tempo in modo lineare e uniforme, consentendo di sincronizzare e pianificare le infinite attività umane che costituiscono la vita sociale ed economica. Il secondo coordina come una mano invisibile e impersonale, efficiente per definizione, gli scambi tra tutti gli attori, singoli e collettivi, partecipanti. La terza organizza il potere all’interno di ogni entità strutturata sia essa uno Stato, un’azienda, un esercito, una politica. Il quarto definisce le regole e le legittima rendendole obbligatorie con tutta la forza degli apparati deputati al mantenimento dell’ordine costituito. Le tecnologie, infine, rappresentano e sempre più spesso, l’ossatura, i muscoli e l’apparato nervoso di questa immane sistema: ciò che ne amplifica ed esalta la potenza.
Malgrado le sue singole componenti diventino sempre più specializzate e sovente autoreferenti, la mega-macchina è in costante avanzamento nella direzione di una sempre maggiore integrazione a livello planetario. Lo vediamo chiaramente nei processi di globalizzazione, nella diffusione di internet e nell’applicazione delle tecnologie digitali in ogni settore economico; lo osserviamo nella eliminazione delle barriere agli scambi economici e finanziari, nella nascita di normative sempre più astratte che pretendono di avere validità universale surrogando e mettendo in discussione i contenuti delle costituzioni nazionali.
Lo cogliamo chiaramente nella mobilità estrema delle classi creative, nelle elite di tecnici, scienziati ed ingegneri, che parlano un unica lingua veicolare, condividono medesime forme di sapere, si muovono con disinvoltura su un palcoscenico che comprende tutta la terra.
Da tempo lo vediamo all’opera nelle imprese multinazionali, grandi protagonisti del mutamento in corso; la tendenza appare con tutta evidenza nell’iper-specializzazione delle competenze e nell’applicazione sistematica di tecniche codificate ad ogni possibile campo di attività umana, nell’industrializzazione di ogni processo di trasformazione e nella sostituzione incessante del lavoro umano con quello delle macchine intelligenti.
La finanza rappresenta forse il settore più altamente integrato e, non a caso, essa sta al timone di comando della mega-macchina. La politica, che in un altro modello sociale doveva esprimere i fini, è diventata essa stessa un attributo della finanza e il suo scopo prioritario sembra ormai divenuto rimuovere gli ostacoli alla sua affermazione, promuoverne il rafforzamento e l’ampliamento, poiché la sua vitalità sembra essere, anche per molti politici, l’unico meccanismo in grado di garantire la prosperità e la vita civile.
Agli occhi dei suoi sostenitori la mega macchina sembra ormai crescere allo stesso modo naturale con cui cresce una foresta; agli occhi dei suoi detrattori si diffonde con la stessa pervicacia di un cancro che minaccia un organismo non più sano. Ogni nuova connessione internet, ogni telecamera installata sul territorio, ogni norma che libera il flusso di merci e capitali oppure intralcia e impedisce scambi propri dell’economia informale, rappresenta un passo in quella direzione.
Nel suo implacabile cammino di sviluppo la mega macchina procede per balzi e contraccolpi. Crescita del Pil e occupazione sono le variabili fatte proprie dal senso comune che rappresentano, per così dire, la parte socialmente accettata del meccanismo generale che spinge verso un controllo sempre più diffuso e un’integrazione crescente. La sua capacità produttiva e ri-produttiva sembra quasi infinita e, laddove essa non riesce a convincere attraverso la forza dei suoi numerosi apparati retorici, distrugge avvalendosi dei mezzi messi a disposizione dalla tecno-scienza.

Malgrado questo, o forse a causa di questo, la vita sociale non è mai apparsa cosi complessa, per certi versi così libera; immerse in un mondo di merci e servizi le persone si muovono cercando una loro identità innanzitutto nel consumo. Ogni desiderio diventa prima pretesa e quindi diritto. Ogni persona che nasce e cresce in questo sistema viene cresciuta come consumatore e portatore di infiniti bisogni che devono essere soddisfatti. I miti di progresso, libertà e democrazia sostengono a livello sociale lo sviluppo della mega macchina quando le sue esternalità diventano insostenibilmente imbarazzanti. Le distruzioni prodotte dai meccanismi espansivi alla periferia del nucleo più avanzato del sistema generano flussi migratori colossali che diventano a loro volta spinte per rafforzare ulteriormente il sistema; le esternalità che ricadono all’interno si traducono nella corruzione dei vincoli di fiducia, nell’aumento dell’insicurezza percepita, provocando richieste di maggiore controllo, che applicate, contribuiscono all’espansione della mega-macchina.
La forza di attrazione che essa esercita resta però irresistibile: per miliardi di persone l’importante non è vivere bene ma poter vivere all’interno del sistema, goderne i frutti, farne parte, esserne protagonisti e non venirne espulsi. Bene o male che sia, il mondo sembra diviso in due: persone incluse e connesse (forse dipendenti) e persone escluse (che tentano di sfuggire dal o di entrare nel sistema); questa dicotomia si allarga a tutto il vivente contrapponendo, per esempio, gli animali domestici umanizzati che vivono nelle famiglie e sono curati come figli, agli animali trasformati in oggetti di consumo, ridotti a macchine da carne o a variabili della produzione.

I drammatici cambiamenti di questi anni possono essere spiegati all’interno di questo quadro: da un lato un immenso tecno-sistema che diventa sempre più integrato e pervasivo, che assume forma di un ambiente di vita esclusivo, sostituendosi a quello che era l’ambiente naturale; dall’altro, un sistema sociale turbolento e composito che regredisce spesso verso aspetti meramente utilitaristici ed egoistici, ma che è sempre impegnato nella costante ricerca di senso. Non è in quest’ottica privo di significato il ritorno di termini quali comunità, clan, branco, banda, setta e tribù che sembravano superati dal cammino trionfante della modernità razionalizzatrice; né può essere sottaciuto il diffondersi rapidissimo di discipline, pratiche e professioni specificatamente centrate sull’aiuto emotivo, psicologico, religioso e spirituale.
Persone che ormai non sono più in grado di vivere indipendentemente dal sistema, si aggregano per necessità in forme non previste dal sistema stesso; persone che cercano speranza sfuggendo per quanto possibile da esso si attivano per costruire comunità e ambienti significativi di vita fondati su presupposti differenti, a volte religiosi a volte tradizionali; persone volenterose si aggregano nelle infinite forme del non profit per affrontare i disagi e i problemi generati dal funzionamento impersonale della mega macchina; altre persone travolte dai meccanismi del sistema sono abbandonate a se stesse e sempre più spesso dipendono dal buon cuore degli altri perché il sistema ha smesso di prendersene cura.

Da un lato ci sono dunque le forze che tendono a rafforzare a ogni costo il sistema socio-tecnico planetario, dall’altro una vasta costellazione di forze che ricercano nel umano sociale fonti di gratificazione che quel sistema non è più in grado di garantire. I due livelli sono ora contrapposti ora e più frequentemente intrecciati in forme che assumono colorazioni politiche e sociologiche assai diversificate.
Non mancano i profeti della tecno-scienza che predicano un evoluzione verso il transumano potenziando i corpi delle persone con le biotecnologie, connettendoli direttamente alle macchine intelligenti, fino a pensare di scaricare le menti su un supporto digitale per conquistare una forma di immortalità. Non mancano coloro che rifiutando l’attuale sistema, si adoperano per trovare alternative sociali capaci di risolvere la crisi, creando un mondo nuovo fondato su presupposti differenti da quelli del neoliberismo finanziario imperante. Non mancano neppure innovatori sociali che credono sempre più necessaria una nuova pedagogia che insegni a vivere nella consapevolezza accettando la complessità e la sfida.
Per vivere bene in questo mondo, per contribuire ad un evoluzione che non sia semplicemente distruttiva, per indirizzare bene le potenzialità offerte dalla tecno-scienza evitando contrapposizione meramente utilitarie o ideologiche, occorre riscoprire il senso delle virtù e delle doti morali, riscoprire la cifra della socialità e della relazione, recuperare il senso di responsabilità ad ogni livello; forse è venuto il momento di superare l’idea perversa che i vizi privati si trasformino magicamente in pubbliche virtù.

Giornata della danza

Il 29 aprile viene festeggiata la Giornata Internazionale della Danza, istituita nel 1982, dal Comitato Internazionale della Danza (C.I.D.) / Istituto Internazionale del Teatro (IIT) dell’Unesco (vedi). La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), che fu il più grande coreografo della sua epoca, considerato il creatore del balletto moderno. Lo scopo principale degli eventi che in tutto il mondo vengono organizzati in questa giornata (esibizioni, speciali performance anche all’aperto, incontri pubblici, letture, articoli di giornali e riviste, programmi radiofonici e televisivi) è attirare l’attenzione di un vasto pubblico, per indirizzarlo al mondo della danza e destarne l’interesse verso questa disciplina formativa e meravigliosa.
Per festeggiare questa ricorrenza che accomuna e avvicina tutti i paesi e gli artisti del mondo, vi abbiamo preparato una sorpresa. Una carrellata fotografica di balletti, scatti presi principalmente a Mosca, tempio del balletto. Off course! Buona visione.

Teatro Bolshoi, Mosca
Teatro Bolshoi, Mosca
Teatro Bolshoi, Mosca
Teatro Bolshoi, Novaya Scena, Mosca
Ivan il Terribile Teatro Bolshoi, Mosca, 4 febbraio 2015
Gioielli Teatro Bolshoi, 27 Febbraio 2016
Gioielli Teatro Bolshoi, 27 Febbraio 2016
Gioielli Teatro Bolshoi, 27 Febbraio 2016
Sergei Polunin Il Lago dei Cigni, Teatro Stanislavsky Mosca, 27 Novembre 2015
Sergei Polunin Il Lago dei Cigni, Teatro Stanislavsky Mosca, 27 Novembre 2015
Sergei Polunin Il Lago dei Cigni, Teatro Stanislavsky Mosca, 27 Novembre 2015
Erika Mikirticheva Silfide, Teatro Stanislavsky Mosca, 7 Dicembre 2015
Erika Mikirticheva Silfide, Teatro Stanislavsky Mosca, 7 Dicembre 2015
Carla Fracci Mistero Balletto, Teatro Russkaya Pesna Mosca, 28 Settembre 2015
Carla Fracci Mistero Balletto, Teatro Russkaya Pesna Mosca, 28 Settembre 2015
Carla Fracci Mistero Balletto, Teatro Russkaya Pesna Mosca, 28 Settembre 2015
Carla Fracci Mistero Balletto Teatro Russkaya Pesna Mosca, 28 Settembre 2015
Sergei Polunin La Bayadere, Teatro Stanislavsky Mosca, 28 Marzo 2016
Sergei Polunin La Bayadere, Teatro Stanislavsky Mosca, 28 Marzo 2016
Sergei Polunin La Bayadere, Teatro Stanislavsky Mosca, 28 Marzo 2016
Balletto Moyesev Sala Tchaikosky, Mosca, 6 Aprile 2016
Balletto Moyesev Sala Tchaikosky, Mosca, 6 Aprile 2016
Teatro Novaya Opera, Mosca
Teatro Novaya Opera, Mosca

 

Fotografie di Simonetta Sandri

Allarme terremoto: il segreto è l’allarme sismico precoce

Il Giappone rappresenta una delle aree con maggiore pericolosità sismica delle Terra: il 20% dei terremoti che vi si verificano ha magnitudo 6.0 o maggiore. È attraverso esperienze dolorose che il paese del Sol Levante ha imparato le strategie per limitare i danni, gli infortuni e le morti. Le strategie non sono solamente incentrate sul miglioramento delle pratiche costruttive, ma anche su una rete di allerta precoce.

Questo sistema si basa sull’analisi lampo del sisma in via di sviluppo, che stabilisce la sua posizione e la forza. Gli avvisi vengono poi trasmessi via radio in modo da preavvisare la popolazione entro pochi secondi (circa 15!): 10 secondi sono sufficienti per proteggersi sotto un tavolo o aprire le porte di sicurezza.
Il 14 ed il 16 Aprile 2016 ci sono stati due terremoti rispettivamente di magnitudo 6.5 e 7.3 nelle prefetture di Kumamoto ed Oita, nel Kyushu. Il primo terremoto è avvenuto alle ore 21:26 mentre il secondo terremoto è avvenuto alle ore 01:25 della mattina, quando la popolazione stava dormendo. Negli ultimi 10 giorni ci sono state più di 850 eventi di assestamento. Millesettecento abitazioni sono state distrutte, più di 200.000 abitazioni sono senza elettricità e 380.000 case senza servizi idrici. Secondo le stime della prefettura, 91.760 persone hanno cercato rifugio nei 686 centri di accoglienza.
La maggior parte dei morti è stata causata da crolli di vecchie case nella città di Mashiki, circa 3.000 sono le persone ferite e 44.000 sfollati.

Fino a ora nel 2016 ci sono stati tre terremoti potentissimi (in ordine di magnitudo): Ecuador (16 aprile) con magnitudo 7.8 ed epicentro a 19.2 km, Kumamoto (15 aprile) con magnitudo 7.1 a 11 km e Taiwan (6 febbraio) con magnitudo 6.4 con epicentro a 23 km (fonte en.wikipedia).
Confrontando i decessi a seguito del terremoto, la triste classifica vede in testa l’Ecuador con 655 morti, poi Taiwan con 117 morti ed infine Kumamoto con 39 morti. Tuttavia, il terremoto con epicentro più superficiale, e quindi con onde sismiche più energetiche e deleterie per i fabbricati, è proprio quello di Kumamoto (a 11 km). È purtroppo molto semplice comprendere che, benché il Giappone sia ad elevatissimo rischio sismico, il sistema di allarme precoce e lo stile costruttivo degli edifici hanno ridotto notevolmente l’impatto sulla popolazione di importanti eventi sismici.

Il ricordo dei danni creati dal terremoto dell’Emilia del 2012 (magnitudo 5.86) è già passato: è già diventata memoria, benché le evidenze non siano cambiate. Gli stucchi hanno coperto le crepe, ma non hanno risolto l’inadeguatezza del metodo costruttivo delle nuove costruzioni, la messa in sicurezza di quelle recenti e la tutela di quelle antiche. Comprendo le problematiche politiche per ottenere fondi speciali per mettere in sicurezza il patrimonio artistico. Non capisco invece perché già da ora non si costruisca con regole anti-sismiche e le si applichino agli edifici pubblici in essere (le scuole).

A quando un sistema di allarme precoce almeno negli ospedali, nelle scuole e nei supermercati?
A quando un sistema che invii ai cellulari l’allarme sismico?

L’APPUNTAMENTO
Verbodrammi floreali

P1040689Appuntamento con i Giardini Estensi, dal 30 aprile al 1 Maggio, a Ferrara. Tanti gli eventi in programma alla sala Alfonso I del Castello Estense, a quella dell’Arengo di Piazza Municipio, e all’aperto, in Piazza Castello. Tema i fiori spontanei, i giardini naturali e la bellezza del disordine, che si crea da solo, la voglia di lasciare le piante libere e di assecondarle in questo. Un giardino secondo natura, insomma, con poca manutenzione e tanta libertà e spontaneità.
Tempo fa abbiamo parlato de il temp(i)o delle erbacce (vedi), quelle erbe selvagge che sbucano fra le fessure che separano i passi di antiche pietre di pavimentazioni millenarie o che occhieggiano dalle piastrelle di garage o di piazzette periferiche abbandonate, quelle fronde fastidiose che crescono come se nulla fosse, incuranti di tutto e di tutti, che definiamo infestanti e che disturbano qualche occhio delicato ed elegante. Quelle creature selvagge e indomite. Giardino virtuoso, perché ogni seme è una piccola pianta potenziale. Contro costrizioni-convenzioni e degrado. Oggi è interessante notare come ai fiori e alle erbe spontanee si dedichi crescente attenzione. Anche nella manifestazione ferrarese.
Si inizia sabato 30 aprile con l’agronomo Giovanni Monfredini che, alla sala Alfonso I del Castello Estense, alle 9h30, presenterà al pubblico come utilizzare fiori spontanei nel giardino naturale, coltivando anche erbe e fiori selvatici e si continua con Paola Thiella che illustrerà “la natura in giardino” (stessa sala, ore 11h00).
IMG_0446Ad attirare particolarmente l’attenzione è la lettura teatrale della regista, saggista e scrittrice Giuliana Berengan (a molti della mia generazione nota anche come illuminata professoressa del Liceo L. Ariosto), dal titolo “Azetario floreale”. Alla sala dell’Arengo alle 17.00 di sabato 30 aprile, la voce si offrirà alla parola per rendere omaggio alle creature floreali, per evocare il profumo delle loro storie, per ritrovare il ricordo di emozioni dimenticate. Come usciti per incantesimo da un vecchio erbario i fiori si mostreranno nella loro cangiante bellezza, sveleranno i loro segreti, inviando messaggi di dolci nostalgie che accarezzano il cuore e lo inducono all’ascolto. Ricostruendo rime e ritmi di un tempo perduto le parole e la voce daranno corpo e anima alle loro misteriose essenze, ne scopriranno la meraviglia, i magici poteri, le piccole civetterie, li contempleranno con mistico rispetto, ne coglieranno la vibrante sensualità, il sospiroso rimpianto di Terre lontane. Ci saranno, con lo spettatore, il tulipano regale e appassionato, la divina rosa dal potere arcano, la nobile peonia dal fascino orientale, la camelia che sa di nostalgia, lunare artemisia, gioia e mestizia della celidonia, la solare margherita, la gardenia d’eleganza antica, la mimosa pudica, l’aspidistra timida e ritrosa, l’inebriante magnolia. Fiori che ancora sanno dir l’Amore, parole odorose per narrare di Bellezza e d’Armonia. I verbodrammi recitati da Giuliana Berengan (che ha ideato e promosso la Campagna Internazionale in Difesa delle Parole, il marchio Save the Words, “salva una parola salva un mondo”) sono “azioni della parola”, spettacoli verbali composti per restituire alle parole la loro ricchezza e musicalità, la capacità di commuovere e divertire, per non cadere nell’oblio. Parole che si ascoltano come una melodia e che si guardano esteticamente abbandonandosi al loro fluire, lasciandosi guidare in viaggi fantastici. Il verbodramma è stato composto per farne dono alla Contessa Consolata Pralormo, che ogni anno, apre il suo castello nel cuore del Piemonte, alla fioritura di circa 75.000 tulipani e narcisi ed è quindi stato presentato alla XVI edizione di “Messer Tulipano”, il 25 aprile 2015, al Castello di Pralormo (vedi). Si è ripetuto lunedì 25 aprile 2016, quando Giuliana Berengan ha esposto la sua performance verbodramma “per fiori solisti”, lettura teatrale di composizioni dedicate a singoli fiori, che prendono la parola come protagonisti. Il 30 aprile l’ascolteremo a Ferrara.
slide11Domenica 1 maggio sarà caratterizzata da “La bellezza del disordine”, dell’architetto paesaggista Giovanna Mattioli Castello estense, Sala Alfonso I, 9.30). Alcuni spunti per un giardino dalle forme naturali, intorno all’idea di giardino selvatico, mosso, naturaliforme, e di come questo “disordine” possa dialogare con la nostra tradizione che è ancora quella di un giardino fortemente geometrico, ordinato e agricolo. Questa tipologia di giardino “selvatico” è molto diffusa in Francia e Inghilterra, sia in ambito privato che pubblico, durante la conferenza verranno mostrati esempi che si possano adattare al nostro territorio. Perché il disordine può essere bello. Chiara Boni (stessa sala, alle 15.00) continuerà con le “piante a bassa manutenzione per un giardino secondo natura”, con esempi di piante del suo vivaio resistenti alla siccità. Le “orchidee spontanee” saranno quelle dell’erborista e collezionista di orchidee rare Francesco Locatelli, alle 16.00, seguira’ la presentazione del libro “Erba volant”, di Renato Bruni, professore associato in Botanica / Biologia Farmaceutica presso l’Università di Parma.
Non mancheranno, ovviamente, esposizioni di piante, mostre fotografiche, attività didattiche con materiali naturali, come dimostrazioni di tessiture a mano o corsi di cesteria.
Il tutto all’insegna della più completa spontaneità e libertà.


Sito della manifestazione, vedi
Il Concorso Balconi e Negozi in Fiore 2016 continua, vedi

DI VINO
Fra i vini di Liguria, ignoti al grande pubblico, primeggiano Pigato e Vermentino

Nella maggior parte dei menu dei ristoranti italiani la voce Liguria fra l’elenco dei vini non compare. Chi chiede un Vermentino, normalmente, ha in testa quello sardo, sapido e lievemente senapato, o tuttalpiù quello toscano. Difficilmente chiederà o riceverà un Vermentino ligure. Eppure questo bianco di Liguria, in particolare se prodotto nella zona di Luni, al confine con la Toscana si può segnalare – così come l’elegante Pigato –  fra i prodotti notevoli del panorama vinicolo italiano. Ma la produzione del territorio ligure risulta marginale e fatica a catturare l’attenzione del mercato. Appena cinquemila sono gli ettari coltivati a vite, concentrati fra le terre di levante e ponente. Conseguentemente ridotta è la produzione, normalmente inferiore ai cinquemila ettolitri annui. Non sono molte neppure le varietà presenti nella magra Liguria, dalla curiosa conformazione a boomerang: un arco costituito da colli che si tuffano in mare. Ridottissima, in zona, è l’escursione termica; decisamente particolare il clima, inadatto per parecchie varietà d’uva.
Primeggiano i bianchi: oltre ai già citati Pigato e Vermentino, si segnalano il Levanto, il Cinque Terre, la popolare Bianchetta (anche frizzante), l’elegante Colli di Luni. Bosco, Albarola e Vermentino si coalizzano per dare anima al celebrato e raro Sciacchetrà, un passito per facoltosi intenditori, figlio delle Cinque Terre, mentre la zona del Tigullio esprime pure un Moscato, non particolarmente noto, però.
Fra i rossi, Rossese e Ormeasco sono i più ricercati, e con loro le varianti ‘tinte’ di Tigullio e Levanto oltre a un più raro Ciliegiolo e alla riscoperta Granaccia (da uve Alicante, tipiche del savonese), interessante anche come passito.

Di recente a Ferrara, il piacere di degustare proprio i vini di Liguria, nella cornice del ristorante Le Querce (del Cus), è stato riservato ai soci Onav, grazie al consueto prodigarsi del segretario Lino Bellini, come sempre coadiuvato da Ruggero Ciammarughi e Alberto Capponcelli. Introdotti dalla sapiente e appassionata prolusione del maestro assaggiatore ligure Andrea Briano, si sono fatti apprezzare al palato degli ospiti alcuni fra i prodotti presentati, in particolare il Basura Obscura, uno spumante metodo classico ottenuto da uve Pigato in purezza, prodotto dall’azienda vitivinicola Durin, utilizzando mosto in luogo degli zuccheri, e servito a preambolo della serata. Molto gradito anche il Pigato “Vigne Veggie” della cantina Massimo Alessandri di Imperia.
L’Organizzazione nazionale assaggiatori vini – peraltro – per l’autunno ha in programma anche un ben articolato corso in 18 lezioni, pensato per chi desidera approcciarsi al vino con piena consapevolezza e la capacità di coglierne il carattere autentico. Intanto il prossimo appuntamento è già fissato per il 9 maggio, con le bollicine di Franciacorta, sempre alle Querce del Cus.

Fior fior di monumenti

Incorniciati e avvolti di fiori, i monumenti di Ferrara sembrano ricevere i dovuti onori; e altrettanti l’ideatore che della città estense è il sommo costruttore.

In foto: il glicine di un giardino ferrarese incornicia la facciata della chiesa di San Cristoforo, in via della Certosa

La chiesa di San Cristoforo alla Certosa, eretta a partire dal 1498, è una delle opere più originali del Rinascimento ferrarese, sia per l’assetto architettonico e sia per l’impostazione planimetrica, dove la lunghezza della navata è esattamente uguale alla profondità del transetto sommata a quella dell’abside. La grandiosità delle proporzioni, che si sposa con la plasticità dell’architettura modulata dalla luce, ha suggerito l’attribuzione del progetto al grande Biagio Rossetti.

La chiesa di San Francesco, fondata dai Francescani fin dagli anni in cui il santo fondatore era in vita, viene ricostruita nel 1494 da Biagio Rossetti su incarico del Duca Ercole I d’Este.

Clicca le immagini per ingrandirle.

 

San Cristoforo alla Certosa
Chiesa di San Francesco
fiori-san-francesco
Chiesa di San Francesco

 

Il cane a sei zampe

29 aprile 1906: ad Acqualagna nasce Enrico Mattei: partigiano, industriale, fondatore e presidente dell’Eni. Morirà il 27 ottobre 1962, mentre sta tornando a Milano da Catania: il suo aereo personale precipita nella campagne di Bescapè, in provincia di Pavia. La morte di questo protagonista della storia politica ed economica non solo italiana del dopoguerra, diventa un altro dei nostri ‘misteri d’Italia’.

MATTEI
Enrico Mattei

L’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono. (Enrico Mattei)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Tartaglia, Dal Bosco, Berlusconi + Me (a.k.a. The Crucifixion of GG Allin)

La notizia di oggi è una sola: Massimo Tartaglia “non è più pericoloso per la società”.
E infatti non lo è mai stato, dico io.

Brano: “Bite It, You Scum” di GG Allin & The Scumfucs
Brano: “Bite It, You Scum” di GG Allin & The Scumfucs

Come non lo è mai stato John Lennon quando faceva pipì su delle suore in piedi sul davanzale.
E come non lo è mai stato Roberto Dal Bosco, quello del treppiede.
Non lo dico mica a caso.
Lo dico perchè io ho mangiato una pizza fatta da Roberto Dal Bosco in persona.
Lavorava a una Festa dell’Unità in provincia di Mantova e io ero lì.
Così mi hanno detto: oh, le pizze qua le fa Dal Bosco, quello del treppiede!
E come potevo fare a meno di provare una pizza così speciale?
Ed è stata una delle pizze più fenomenali della mia carriera da pizzomane!
Quindi per me, se Dal Bosco fa delle pizze così buone, può anche andare in giro con tutti i treppiedi che gli servono e può sbatterli in testa a chi vuole.
In fondo non si dice che gli artisti sono sempre un po’ matti?
Tartaglia, Dal Bosco, Berlusconi, GG Allin… cosa cambia?
Tra l’altro Berlusconi, subito dopo quel colpo di testa col Duomo al posto del pallone sembrava proprio GG Allin.
Quindi direi che tutto torna.
Allora via, la parola a GG Allin.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

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