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Giorno: 27 Aprile 2015

IL RICORDO
Norberto, un’istituzione della città per artisti, politici e tiratardi

E’ difficile dire addio e ricordare un amico. Norberto, l’anima di “Settimo”, è stato un’istituzione della città e allo stesso tempo un caposaldo della mia giovinezza. Ha inventato Ferrara di notte per artisti, politici e tiratardi. Personalmente faccio parte dell’ultima categoria. E c’ero quando tirava giù la saracinesca e restavamo “in baracca”, magari con Guccio, fino al mattino. Fuori programma indimenticabili.
Se non ci fosse stato Norberto Squarzoni certi consigli comunali non avrebbero avuto lo stesso esito, gli orchestrali e gli attori non avrebbero mangiato dopo lo spettacolo e noi, i tiratardi, non avremmo avuto il nostro piatto di cappellacci, il vino, la battutaccia o la sua risata. Tutto vero, le foto con dedica appese ai muri del locale sono la mappa di una catena di momenti importanti della città, ma io penso a lui con l’abitudine dell’affetto. Penso a lui come a una persona della mia vita, lo conosco fin da piccola. In estate, al mare, il primo bombolone spesso me lo allungava lui, aveva il bar sotto il condominio dove vivevo, e molti anni dopo, quando mi sono laureata ha cucinato a casa mia per la festa, è lì che ha incontrato mia cugina Titti. Quella sera di marzo del 1983 nel riportare indietro tegami e teglie, dimenticò un coltello seghettato. Dopo tre cambi di città e 18 traslochi, il coltello di Norbi è ancora il “re” della mia cucina, ci taglio il pane e molto altro: è l’unico che funziona. E ora è diventato molto di più di un oggetto di tutti i giorni, è un ricordo di Norbi. E’ un pensiero per lui.
Norberto ha combattuto come un leone, dopo l’intervento tutto quello che ci siamo detti l’abbiamo fatto con una stretta di mano, lunga, fortissima. Di chi sa, spera, combatte e divide con qualcun altro, anche per un solo momento quel che non si vuole dire, perché non ce n’è bisogno. Perché rischia di esser banale, quando intimamente non lo è. L’affetto ha altre vie oltre le parole. Sono sentieri personali, mai distanti. E adesso che Norbi non c’è più porto con me la sua risata, la sua frase di rito: “C’è anche la cugina di campagna” e il suo coltello a sega, un piccolo e caro tesoro.

EVENTUALMENTE
La rinata via de’ Romei in festa alla conquista del centro storico

Sonnolenta nella calda luce di un giorno feriale, via de’ Romei è in realtà una fucina di lavoro e di idee. “Nell’ultimo anno – spiega Massimiliano De Giovanni, che condivide la gestione di Pop Design con Giorgio Paparo – la via è cambiata molto: nonostante non sia ancora nella classica “vasca” dei ferraresi, è stata protagonista di una graduale riscoperta. É bello perché sempre più persone arrivano nella via quasi scoprendola per la prima volta, e nel contempo trovandone identificativi legati a stile o atmosfera: è parzialmente nascosta e ancora in via di scoperta ma già apprezzata, e questo è l’interessante double-face che la caratterizza. E’ la via di tutti noi”.
Variegata e aperta, come spesso è la porta del negozio in cui arriva la proprietaria della lavanderia per scambiare un pezzo da 50 o anche solo quattro chiacchiere. Il 29 aprile queste quattro chiacchiere si faranno direttamente nella via, pedonalizzata in occasione della seconda edizione di “Via de’ Romei in festa”.

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La locandina dell’evento

L’evento ha avuto un ottimo pregresso, quando nel settembre scorso prese il via la puntata zero della manifestazione [vedi], vero e proprio pilota di quella che si sta trasformando in una serie che promette molto bene. “L’idea – continua Massimiliano – partì dalla galleria d’arte, dalla sala da tè e da noi, per poi trovare adesione e compattezza da parte degli altri locali. Fu qualcosa che nacque da noi commercianti come nostro personale desiderio senza discorsi di associazioni di categoria né iniziativa che partisse dal comune. L’evento andò molto bene, tanto da guadagnarci la nomea di commercianti virtuosi. Questo ci convinse a strutturarci in modo tale non da lasciarlo un felice episodio isolato, bensì da farlo divenire un naturale prosieguo di quell’esperimento e dando una cadenza precisa ad altri eventi affini: la serata del 29 aprile sarà seguita da altre due occasioni, in giugno e in settembre, contando di dare una unicità a ciascuno di essi.”

Mercoledì sera, dalle 18 alle 24 dunque negozi aperti, due postazioni djset e performance live, per dare alternative a chi verrà a visitare via Romei e via Voltapaletto, in modo da poter accontentare un pubblico diversificato, trasversale ed eterogeneo, esulando da quello che è il classicissimo mercoledì sera universitario. Aperitivo lounge, esibizioni di jazz e kizomba, performance di body painting, installazioni video e 25 espositori con stand dedicati, tra cui la linea di accessori ¿Pourquoipas?, la casa editrice Kappalab, le creazioni della stilista ferrarese Elena Massari, il marchio di complementi di arredo a lampada al Led Alba Art con un occhio alla sostenibilità ambientale; creativi, artigiani e designer, con ogni sorta di oggetti handmade animeranno la strada, dal numero 13 al numero 51, in una apertura d’eccezione fino a tarda sera dove protagonisti saranno bellezza e bontà per tutti i gusti e in piena collaborazione e scambio: haircare e styling da Roncaglia Parrucchieri, cura e pulizia dei capi di abbigliamento con Lavanderia Gabriella Cavallari, aperitivi e dessert alla Caffetteria 2000, strumenti e accessori per pittura e tecniche artistiche a Michelangelo Belle Arti, colorati accessori, stilosi capi di abbigliamento e complementi di arredo a Lasciate entrare il sole, i panini gourmet del Barettino, storia e suggestione nella bottega di drogheria di Marisa Baroni, trattamenti estetici nel salone Diva, infusi e spezie nella sala da tè You and Tea, eventi e arti visive nello spazio d’arte L’Altrove, gastronomia tradizionale e mediterranea ed enoteca all’Osteria. A questi si aggiungono il ritrovo Brit-style Il Molo, gli articoli in carta e cartone di Volta la carta, i servizi di accoglienza turistica di Itinerando, promozione e sviluppo di attività apneistiche, immersione e vela con Priscilla Dive.
“L’idea di base è la mescolanza di artigiani e commercianti che creano unione dando vita a qualcosa di nuovo, senza timore di concorrenza ma privilegiando pluralità e originalità, varietà di proposte culturali e commerciali; valori che oggi, a causa della crisi economica e della imperante omologazione, si sono adombrati. Occuparsi di ambiti differenti e ben distinti e commercialmente è un vantaggio: possiamo affiancarci creando buona sinergia e soprattutto valore aggiunto per chi verrà a trovarci e a visitare de’ Romei mercoledì prossimo.”

La serata di aprile sarà la serata dedicata alla creatività. Di seguito solo alcuni assaggi delle lavorazioni originali ‘made in via de’ Romei’.

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Anelli creati con bottoni degli anni Quaranta e Cinquanta (Pop Design)

Pezzi di punta di Pop Design, i bottoni-gioiello, anelli e orecchini lavorati da Giorgio sono un ricordo montato su supporto moderno, ispirati dai bottoni che arrivano dalla bottega del padre, sarto nella Roma degli anni Sessanta e Settanta. “I bottoni sono pezzi d’epoca, modelli creati tra gli anni Quaranta e Sessanta. Il bottone, lontano dall’essere riprodotto in serie come oggi succede, era valore aggiunto del capo d’abbigliamento nonché la sua parte più pregiata, tanto che si conservava quando l’abito usciva di produzione. Questo aspetto di conservazione e riuso di un oggetto è ottimo per la filosofia eco-sostenibile, perché riutilizzato, e in una ottica affettiva, perché si può avere con sé un oggetto vissuto, portare in giro la sua storia, rimettendo in circolo una materia e una conoscenza. Non utilizzo mai bottoni contemporanei, quelli prodotti in serie, per capirci; né modifico mai la loro costruzione: quello che desidero è valorizzare questo oggetto.” Madreperla, passamaneria, legno, smalto su metallo, intrecci di corda, simboli della storia della moda e motivi variegati.

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Campanelli di bicicletta disegnati da Giorgio Paparo

Altro oggetto del quotidiano che si impone come valore artistico è il campanello per biciclette: “L’idea è nata da un bisogno reale: mi serviva un campanello per la bicicletta, ma in giro ne vedevo di tutti uguali e senza fantasia. Perciò ho contattato una azienda del territorio, dopo avere realizzato un progetto grafico legato a Pop Design. Al pari del bottone, il campanello è un oggetto piccolo ma appartenente alla vita di tutti i giorni, si fa notare senza essere invasivo. Con il vantaggio aggiunto di far riscoprire il valore della bicicletta – qui a Ferrara è già una istituzione – in una città come Milano, dove ne sono stati presentati alcuni con piantine della città e della metropolitana.”

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Abiti disegnati da Renata Bignozzi

Creativa haute couture è quella di Renata Bignozzi, stilista, ultimo negozio di via de’ Romei in angolo con via Contrari. Il suo “Cosaio”, aperto nel 1977, fu la prima esperienza in cui testò la creatività che poi avrebbe contraddistinto la sua attività nel corso degli anni, e la possibilità di trasformare un hobby in un vero e proprio mestiere. “Poteva essere la chiave della mia strada” – racconta Renata – e, di fatto, lo fu.” Nelle sue collezioni si possono ammirare completi di taglio severo ed elegante dai colori tenui e gentili, ma anche colorati pois su trench in tela cerata, sportivi e classici, ideali per la primavera piovosa e per l’estate, abbinati a borse della stessa texture, composte e minimali, pensate per la stagione primavera/estate 2015. “Ogni settimana in negozio arrivano nuove proposte, anche in base a ciò che viene maggiormente venduto, a ciò che piace alle clienti, con grande attenzione . L’impostazione del negozio è flessibile, in armonia con la mia idea della moda: non deve configurarsi come irraggiungibile meta per creatori d’élite chiusi nella propria torre d’avorio, unico porto sicuro di pochi edonisti che vedono nella moda un concetto astratto.

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Materiali sceltissimi e ricerca stilistica

Dopo gli studi all’Accademia di belle arti mi dedicai all’abbigliamento, specializzandomi nel settore del disegno, e qui sviluppai nella prassi alcune delle tesi e delle filosofie estetiche che avevo progettato durante i miei studi, tra cui la sublimazione del lavoro artigianale che diviene intimo e profondo grazie a un tempo della magia. Il prodotto artistico deve comunque possedere valore commerciale ed essere utile, così come l’autenticità della mia professione deve essere connessa al reale, al mondo in carne e ossa. Dall’artista all’artigiano deve esserci un trait d’union imprescindibile: nei miei schizzi – essenziali ma ricchi divertissement che scorrono fluidi su carta velina, ndr. – traccio elementi utili a chi andrà a confezionare il capo.”
Massima cura per i materiali è la seconda parola chiave della filosofia di Renata: “Ricerca e scelta della materia prima sono fondamentali, così come il cuore di ogni ricerca stilistica resta la spinta materica e formale. Vedere e osservare, toccare con mano resta l’imperativo categorico per poi sviluppare disegno e modello intorno a un manichino, pensandolo per una persona.”

In una ricerca instancabile ricercando la perfezione attraverso manualità, filosofia open-minded e creatività, valori che qui in via de’ Romei sono di casa.

Per saperne di più visita la pagina Facebook dell’evento [vedi].

IMMAGINARIO
Ritorno alla vita.
La foto di oggi…

Il ciliegio in fiore è ritratto da Daniela Solaini, che è la prima utente dell’applicazione Instagram selezionata per pubblicare durante una settimana le sue foto sul profilo del Comune, @comunediferrara, nell’ambito del progetto #MyFerrara. Ferraraitalia ha scelto di sostenere questa bella iniziativa che vuole avvicinare l’amministrazione e i cittadini attraverso i social network, ripubblicando le foto che di volta in volta mostrano gli angoli più belli e particolari della città. Daniela, romana di nascita e ravennate di adozione, è innamorata della città e ce lo trasmette attraverso i suoi scatti. Ieri ha ritratto il nuovo ciliegio che è stato piantato nel chiostro di Sant’Antonio in Polesine e che è tornato a fiorire. Di seguito il suo commento.

“Anche se il sole gioca a rimpiattino, questa domenica è piena di cose da fare e vedere, in città. Continua il festival degli aquiloni al Parco Bassani; il festival del libro ebraico è alla sua seconda ricca giornata di eventi; al Palazzo Diamanti ci aspetta la bellissima mostra ‘La rosa di fuoco’ (ma qui c’è un po’ più di tempo, finisce a luglio…).
E se avete già visto tutto, vi suggeriamo una piccola pausa nel silenzio rasserenante del convento di Sant’Antonio in Polesine, all’ombra dei suoi alberi o ad ammirare i suoi splendidi affreschi. Suonate al campanello, le monache vi condurranno nella parte del convento a loro riservata, e vi racconteranno la storia di Beatrice d’Este e di un piccolo miracolo…”

OGGI – IMMAGINARIO MYFERRARA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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foto di Daniela Solaini

ACCORDI
Settimana energica.
Il brano di oggi…

The+Chemical+BrothersOgni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta… 

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

The Chemical Brothers – Sometimes I Feel so Deserted

Un brano potente per incominciare la settimana: Sometimes I Feel so Deserted è il titolo del nuovo singolo dei Chemical Brothers, uscito la settimana passata come anticipazione del nuovo album in uscita a luglio. Il duo inglese non rinuncia alla sua solita elettronica energia, che quest’estate salirà sui palchi italiani di Piazzola sul Brenta (1 luglio) e Roma (2 luglio).

GERMOGLI
L’illusione.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Il 27 aprile 1937 moriva a Roma Antonio Gramsci. A due giorni dal settantesimo della Liberazione, le notizie del mondo ci dicono che aveva ragione, quando diceva…

“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari”. (Antonio Gramsci)

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