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Una grande festa si prepara a Paperopoli e tra tutti gli appassionati di fumetti, piccini e meno: oggi 9 giugno, data individuata dai biografi esperti del personaggio, Paolino Paperino festeggia 80 anni. Il simpatico e buffo personaggio, nato dalla fantasia del sognatore Walt Disney nel 1934, con il nome di Donald Fauntleroy Duck, si prepara a un compleanno coi fiocchi.

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Il papero più sfortunato e famoso del mondo, con lo zio Paperone, Paperina e i nipoti Qui, Quo e Qua

A Paperopoli, infatti, fervono i preparativi, si confezionano dolci, si incartano cioccolatini farciti, si preparano caramelle dalle cartine multicolori e zucchero filato rosa, si infiocchettano pacchetti e pacchettini. Come regalo di compleanno, in Italia, il settimanale Topolino esce con un numero da collezione (il n. 3054), che vedrà il debutto di Paperino come direttore, affidandogli la rubrica della posta, le interviste e l’editoriale. Un ruolo inedito.
Tutti noi siamo cresciuti leggendo i fumetti con le sue avventure, sorridendo di fronte alle sue maldestre sventure, molti si sono sentiti come questo papero sfortunato almeno una volta nella vita (per chi non si fosse sentito Calimero, piccolo e nero…).
Pochi forse sanno, invece, quando e come è nato questo papero, spesso definito come l’antieroe per eccellenza, l’incarnazione dell’uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi problemi, le sue nevrosi, i suoi tic e le sue paure.
La sua prima apparizione avvenne, il 9 giugno 1934, nel cortometraggio animato The wise little hen (La gallinella saggia); per vederlo a fumetti bisognerà attendere le strisce di Al Taliaferro, pubblicate sui quotidiani statunitensi, il 16 settembre 1934. Il papero, infatti, prima nasce con i cartoni e poi si trasferisce nei fumetti dove, a costruire il mondo di Paperopoli, interverrà Carl Barks, che nel 1947, inventa il leggendario Zio Paperone.
Paperino, papero bianco con becco e zampe arancioni, che indossa una blusa e un berretto da marinaio, senza pantaloni, è un pasticcione sfortunato, pigro, squattrinato, nelle cui rocambolesche avventure è facile immedesimarsi. Don Rosa, disegnatore della Disney, ha disegnato l’albero genealogico di Paperino, attraverso le indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks. Sembra che Paperino sia figlio di Ortensia de’ Paperoni (sorella di Paperon de’ Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera), ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua ed una fidanzata storica Paperina (Daisy Duck). Paperino (o Paolino Paperino come è noto in Italia) è il vicepresidente del Circolo dei pigri, in uno dei suoi episodi.

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Senza soldi, ‘precario’ e con mille difetti, ispira simpatia

Le prime storie realizzate in Italia apparvero tra il 1937 e il 1940, nella rivista Paperino Giornale, ideate da Federico Pedrocchi, coadiuvato talvolta da altri autori come Pagot.
Il Paperino italiano è sfortunatissimo, vive a Paperopoli, in una villetta a due piani di proprietà del fantastiliardario zio Paperone, insieme ai tre nipotini discoli e indisciplinati, Qui Quo e Qua (che esordiscono, nelle strisce, nel 1937), affidatigli dalla sorella Della. In giardino, tra due alberi, si trova la fedele amaca sulla quale Paolino schiaccia il riposino pomeridiano. E’ continuamente senza soldi, pieno di debiti, in perenne fuga dai creditori, senza un impiego fisso e guida una sgangherata automobile targata 313. È rivale, nella fortuna e nell’amore, del cugino Gastone Paperone, che al contrario di lui, è fortunatissimo; è il fidanzato ufficiale di Paperina, che, di tanto in tanto, esce anche con Gastone. Paperino è spesso nei guai per colpa del maldestro cugino Paperoga, Zio Paperone sfrutta il suo perenne stato debitorio per obbligarlo a lavori massacranti nel Deposito e sotto pagati o per portarlo con sé in pericolose spedizioni alla ricerca di tesori. Creato come personaggio un po’ negativo, è diventato presto l’antagonista di Topolino. Con i suoi mille difetti (istintivo, primordiale, basico, pigro, nevrotico ma anche sognatore e romantico) ispira simpatia e in lui si riconoscono da decenni milioni di lettori.
Paperino è stato protagonista di film, di serie televisive e di videogiochi, divenuto famoso per la sua goffaggine e la sua simpatia-empatia. Dal suo debutto nel 1934, è apparso in oltre 200 produzioni cinematografiche, più di qualsiasi altro personaggio Disney. Con il successo sono arrivati riconoscimenti: un Oscar, nel 1943, quale Miglior cortometraggio d’animazione, il suo nome a un asteroide (Asteroid 12410), nel 1995, e una stella sulla Walk of Fame a Los Angeles.

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Le prime storie di Paperino in Italia, realizzate da Federico Pedrocchi

Paperino ci racconta anche la storia: così si addormenta mentre legge un pezzo di storia romana ai nipoti e immagina di esser stato Camil-Paperino, conquistatore di Veio. Il senatore Plauto Paperone, però, non vedendolo tornare col tesoro di Veio lo fa esiliare, sospettando che l’abbia rubato (in realtà era stato nascosto dagli abitanti della città). Intanto, i Galli Bassotti conquistano Roma e solo il ritorno di Camil-Paperino salva il tesoro di Plauto Paperone.

E, poi, questo simpatico personaggio, per la sua vita psicologia complessa, ha dato il nome alla Donald Duck Syndrome, secondo la quale la vita di ognuno di noi non dipenderebbe dalle potenzialità, dall’impegno o dalle possibilità che a ognuno vengono date da un punto di vista familiare o sociale, quanto dalla fortuna o dalla sfortuna. Paperino, infatti, è convinto che la causa dei suoi problemi sia, soprattutto, la sfortuna, ampiamente contrapposta alla fortuna esagerata e smodata del cugino Gastone. Chi, almeno una volta, non l’ha pensata come lui?

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Volume a fumetti, ‘Paperino – Una vita a fumetti, 80° anniversario’

Oltre all’affetto, arrivano altri regali. Oggi, per il suo 80° compleanno, Disney Libri realizza un bellissimo volume a fumetti, Paperino – Una vita a fumetti, 80° anniversario: un libro per tutti, di 352 pagine a colori, che racconta la vita del papero più amato tra i personaggi Disney, fin dal suo esordio nel cortometraggio del 9 giugno 1934. In formato 22,5×30 centimetri, con bella copertina rigida in tela, il volume ripercorre la storia editoriale del mitico Paperino, raccontandolo attraverso fatti, aneddoti, curiosità e tante irresistibili avventure. Tra le storie a lui dedicate, anche “Paolino Paperino e il mistero di Marte 1937″ scritta e disegnata da Federico Pedrocchi: è la prima volta che questa avventura viene pubblicata integralmente e non rimontata. Una bella occasione di svago per tutti. E un’opportunità per conoscere meglio e festeggiare il nostro amico pennuto.
Allora, Buon Compleanno, dolce, tenero e piccolo Paperino!

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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