Skip to main content

 

E così la nave Ocean Viking sbarcherà a Tolone facendo scendere tutti i migranti. Il ministro Piantedosi aveva vietato lo sbarco della stessa nave nel porto di Catania, per un “carico residuale” di esseri umani definito “non vulnerabile”. Quindi raus, fuori, “sciò”, “tornate domani”, “proprietà privata”, “girate al largo”, “sparite!” come i cartelli affissi da zio Paperone ai cancelli di casa, per tenere alla larga dai suoi dollari la banda Bassotti e chiunque potesse increspare il suo ménage di avaro (ma, almeno lui, simpatico) misantropo.

“Non possiamo accoglierli tutti noi”. Giusto, se fosse vero. Matteo Villa, ricercatore per l’Istituto Studi di Politica Internazionale (nato, per ironia della sorte, nel 1934 ad opera di intellettuali di orientamento fascista), ha pubblicato alcuni dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).

Numero dei rifugiati accolti da alcuni Stati europei nel 2021 in rapporto alla popolazione del paese ospitante: in Italia sono lo 0,2% della popolazione. Tra gli altri, in Francia sono lo 0,7%, in Germania l’1,5% e in Svezia il 2,3%. Peggio (o meglio, per qualcuno) di noi Ungheria e Polonia.

Ma è un dato dell’ultimo anno. Chissà lo storico dei richiedenti asilo in rapporto ai rifugiati.

Eccolo. Germania: 1,49mln di rifugiati, 232 mila richiedenti asilo. Francia: 543mila rifugiati, 82mila richiedenti asilo. UK: 223mila rifugiati, 83mila richiedenti asilo. Spagna: 219mila rifugiati, 91mila richiedenti asilo.  Italia: 191mila rifugiati, 53mila richiedenti asilo (sempre Unhcr).

Nel frattempo la Francia ha detto che l’accordo per la ricollocazione dei migranti sbarcati in Italia va disatteso, perchè l’Italia ha violato il diritto internazionale. Posizione furba e cinica. Però i numeri sono quelli sopra.

Grettézza s. f. [der. di gretto]. – Qualità, carattere di persona gretta, sia per ciò che riguarda lo spendere, sia (e più spesso) per ciò che concerne il modo di pensare e di giudicare, quindi piccineria, meschinità: gdi mented’animo.
(Treccani)

Cover: Zio Paperone, Milano, 14 dicembre 2007. Presentazione del nuovo Topolino (immagine su licenza Flickr)

tag:

Nicola Cavallini

E’ avvocato, ma ha fatto il bancario per avere uno stipendio. Fa il sindacalista per colpa di Lama, Trentin e Berlinguer. Scrive romanzi sui rapporti umani per vedere se dal letame nascono i fiori.

Comments (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it