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Bassani e Ferrara manifestazioni e convegni

Giorgio Bassani oggi compirebbe 108 anni, in quanto nato il 4 marzo del 1916, e le celebrazioni ferraresi sono state numerose e importanti.

Va subito riferita la decisione del MEIS di renderlo tra i protagonisti della prossima mostra al Museo che aprirà il 29 marzo: Ebrei nel Novecento italiano. Sappiamo da tempo il rapporto complesso che ha coinvolto il grande scrittore con la comunità ebraica, di cui tanto si è discusso scritto e parlato compreso chi stende queste note che ha avuto l’onore e la possibilità di parlarne personalmente con Giorgio Bassani, specie negli anni in cui a Firenze teneva affascinanti lezioni alla Facoltà di lettere.

È rimasto proverbiale l’espressione con cui si rivolgeva agli ebrei, “loro”, un pronome che molto nasconde sotto la brevità sconcertante dell’appellativo. Non dobbiamo dimenticare che proprio nella sede del MEIS ferrarese fu incarcerato Bassani. Ma su questo molto si è scritto: rimane il luogo simbolico di quel rapporto.

È stato presentato nelle sale del Ridotto del Teatro comunale Abbado di Ferrara un interessantissimo libretto pubblicato in italiano e in inglese Ferrara dentro: attraversare la città con Giorgio Bassani.
Promosso dal Comune di Ferrara e curato da Barbara Pizzo, offre un modo unico per esplorare la città attraverso gli occhi e la poetica dello scrittore.

La guida, realizzata da Barbara Pizzo con la collaborazione di Elisabetta Pietrobon e Massimiliano Stevanin intende scoprire la città con gli scritti e la memoria dello scrittore ferrarese.

La presentazione, introdotta dall’Assessore alla Cultura Marco Gulinelli, è stata arricchita dalle testimonianze di Portia Prebys, compagna per più di trent’anni dello scrittore, in streaming da Parigi da Paola Bassani, figlia dello scrittore, da Gianni Venturi, co-curatore del Centro bassaniano, e da Andrea Malacarne di Italia Nostra.

Proprio quest’ultimo è stato relatore in un grande Convegno che si è svolto a Palazzo Tassoni, sede della Facoltà di Architettura: PROGETTO MARCOVALDO – Le nature in città.

Nel suo intervento, dal titolo Le Mura e il Parco Urbano: l’Addizione Verde di Paolo Ravenna e di Giorgio Bassani, Malacarne ripercorre i progetti che hanno avuto come impulso determinante l’opera svolta in questo campo da Paolo Ravenna e da Giorgio Bassani nel realizzare una domanda fondamentale: “Potrebbe Ferrara diventare una città dentro un parco? Essere, nel suo complesso, una città parco?”

A questo il relatore risponde positivamente, attraverso l’analisi della conformazione del tessuto della città storica e soprattutto dalla presenza in città di situazioni paesaggistiche eccezionali, come due cimiteri dentro le mura, quello della certosa monumentale e quello ebraico.

L’analisi della situazione porta Malacarne a credere che Ferrara sia “eccezionale sotto l’aspetto dell’equilibrio tra spazi costruiti e spazi inedificati”, un esempio eccezionale della miglior cultura urbanistica italiana. A questa scoperta dell’eccezionalità di Ferrara contribuiscono nel tempo i contributi di Paolo Ravenna e Giorgio Bassani a capo di organismi importanti.

L’impegno di Bassani si è poi configurato nella dedicazione allo scrittore del parco Bassani, socio fondatore di Italia nostra nel 1955, che operò autorevolmente per il restauro delle mura, parco soggetto a polemiche dopo che ospitò un mega concerto che ne distrusse la copertura ambientale.

Malacarne obietta che ciò è avvenuto in contrasto “con le indicazioni generali e specifiche del nuovo Piano Urbanistico Generale”. Da qui la necessità di creare un organismo permanente di alto profilo che possa controllare l’equilibrio urbanistico della città, come il parco delle mura e il parco urbano: “una sorta di Opera delle Mura”.

Un’altra importante impresa per celebrare l’anniversario bassaniano sono state le giornate dedicate dal Liceo Ariosto svolte nelle giornate del 4 e del 6 marzo affidata agli insegnanti del Liceo e in collaborazione con la Fondazione Bassani. Di grande interesse l’articolo Bassani come Ulisse. Lo scrittore alla ricerca di se stesso. Viaggi americani svelati dal prof. Cappozzo apparso su La Nuova Ferrara dell’8 marzo 2024.

Infine, al Centro studi bassaniani si è svolta l’8 marzo un ciclo di letture sui personaggi femminili nell’opera del grande scrittore affidate al Teatro Off in cui si sono sentite anche molte voci della cultura  ferrarese, quale quella di Anna Quarzi direttrice dell’Isco di Ferrara .

Per leggere gli articoli di Gianni Venturi su Periscopio clicca sul nome dell’autore

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Gianni Venturi

Gianni Venturi è ordinario a riposo di Letteratura italiana all’Università di Firenze, presidente dell’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova e co-curatore del Centro Studi Bassaniani di Ferrara. Ha insegnato per decenni Dante alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. E’ specialista di letteratura rinascimentale, neoclassica e novecentesca. S’interessa soprattutto dei rapporti tra letteratura e arti figurative e della letteratura dei giardini e del paesaggio.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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