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Parole e figure / Il tram numero fiore

Da poco in libreria, “Il tram numero fiore”, di Guia Risari, edito da Kalandraka, racconta storie incredibili e straordinarie. Quando il ricordo scalda il cuore.

Eccoci qui, nuova stagione (calda), nuova lettura (fresca).

Incontriamo Laura. Una bambina curiosa e spensierata, come quelle che amiamo.

Laura pareva eccentrica: raccontava sempre storie incredibili. Era solo fantasia?

Parlava di un tram dove succedevano cose straordinarie.

Non le credeva nessuno, tranne Omar, spesso silenzioso e malinconico.

“Mi manca casa”, diceva, “mi manca il paese in cui sono nato”.

“Vuoi rivederlo?”, gli chiese un giorno Laura…

“E come?”, rispose lui con gli occhi sbarrati.

“Questo pomeriggio fatti trovare alle tre in punto alla fermata del tram. Andremo insieme”.

Quanto grande è il potere dell’amicizia e quanto può fare, è davvero inimmaginabile. A mano di qualcuno si possono fare viaggi veramente incredibili.

Tutto è possibile per chi apre la mente alla fantasia e allo stupore, per chi osa credere.

“Il tram numero fiore” ci offre un viaggio meraviglioso attraverso terra, aria e mare, facendo tappa in luoghi bellissimi e condividendo il posto con insoliti passeggeri ammirati, allegri e pieni di entusiasmo, mentre i sentimenti più cupi svaniscono.

C’è pure una vecchina che assomiglia a un rampicante… E il verde smeraldo dei prati o i fiori color lilla, poi, quanto possono essere belli…

Così i due bambini protagonisti, Omar e Laura, vivono un’esperienza unica e rafforzano, ora dopo ora, la loro amicizia. Ai confini della realtà, in una dimensione magica e onirica di paesaggi esuberanti, quasi surreali ed esotici. Solari.

Gli autori hanno fatto uno sforzo considerevole per rendere visibili e fruibili concetti come il ricordo, la nostalgia e la felicità nonché un’abilità che ci fa umani: fabulare.

E tutto tramite un mezzo di trasporto cittadino e collettivo, popolare ed elegante. Avvolto da migliaia di farfalle, un bel tram sferragliante arancione che non ha un numero: al suo posto c’è un fiore! Possibile poi che a guidarlo sia un orango?

Leggere per credere.

 

Sfoglia il libro:

 

Guia Risari, milanese, classe 1971, è laureata in Filosofia Morale all’Università Statale di Milano, e si è specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University. Ha vissuto a lungo in Francia dove ha lavorato come scrittrice, traduttrice e ricercatrice su argomenti riguardanti la letteratura, la sociologia, l’antropologia e le migrazioni. Tornata in Italia dal 2008, ha pubblicato 50 libri per l’infanzia nonché saggi e romanzi. Collabora con diverse case editrici, periodici e gruppi teatrali, oltre a tenere laboratori e corsi.

Pagina web

Federico Delicado è nato a Badajoz, in Spagna, nel 1956. Laureato all’Accademia di Belle Arti di Madrid, nel 1970, inizia a lavorare per la stampa e come operatore audiovisivo. Ha pubblicato diversi libri per l’infanzia. Nel 2014, vince il VII Premio Internazionale Compostela per Albi Illustrati con Ícaro, incluso nella selezione The White Ravens 2015 della Biblioteca per la Gioventù di Monaco di Baviera. Per Kalandraka Italia ha illustrato Un viaggio diverso (BIL, Ibby Italia 2024) e La terra di nessuno (finalista Concorso Illustratori di Cento 2024).

Pagina Instagram

Guia Risari, Il tram numero fiore, illustrazioni di Federico Delicado, Kalandraka Editora, Pontevedra, Spagna, 2025, 32 pp.

 

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’, Roma Film Corto Festival), è vicepresidente di Ferrara Film Commission e segue la comunicazione del Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’. Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Congo, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)