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Cos’è l’amore?

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte / Il primo per vederti tutto il viso / Il secondo per vederti gli occhi / L’ultimo per vedere la tua bocca / E tutto il buio per ricordarmi queste cose / Mentre ti stringo fra le braccia.
Jacques Prevert

Non c’è scrittore, poeta, narratore, pittore, cantautore, musicista, regista, artista che non abbia provato a capire cos’è l’amore, a darne una sua definizione o a farne una sua rappresentazione. Nei secoli ciascuno ha provato a capirlo, catturarlo, trasmetterlo.

Per me questo incredibile sentimento è sempre stato Catullo (con il suo carme 85, Odi et amo) o l’immenso Jacques Prevert (Tre fiammiferi, I ragazzi che si amano o Questo amore). Per non dimenticare Pablo Neruda (Il tuo sorriso o Non ti amo come fossi rosa di sale) o Konstantin Kafavis (Itaca). Oggi mi sta piacendo Mr Rain, con i suoi Supereroi. Tenersi per mano, stringersi davanti alle prove della vita. Stringere un altro essere umano, un animale, un genitore, un figlio, un nonno, un bisnonno, un nipotino, un amico. Fondersi con la Natura, con il Divino dentro e fuori di noi. Con la vita, insomma. Nel pieno, totale e sacrosanto rispetto.

Ricordate, per caso, le vignette del neozelandese Kim Grove “l’amore è…” della fine degli anni 70? Hanno fatto sognare un po’ tutti ed erano una perfetta sintesi di cosa potesse essere amare, nei piccoli gesti quotidiani.

Oggi, nel giorno degli innamorati, abbiamo allora scelto per voi un bellissimo albo illustrato di Mac Burnett e Carson Ellis, dal titolo, Cos’è l’amore, Terre di Mezzo edizioni.

Un albo delicato e romantico che parla di amore, quello universale.

Perché si può essere innamorati in tanti modi e di tante cose molto diverse. Con i propri tempi.

Da bambino nel giardino della nonna, uno di quei fioriti giardini fantastici dal sapore di rosa canina e di caramello immerso nelle farfalle, il nostro protagonista bambino, in cui mi piace immedesimarmi – ragion per cui d’ora in avanti userò la prima persona – chiede alla nonna cos’è l’amore. La domanda che prima o poi tutti ci facciamo. La nonna è anziana e penso che, essendo la saggezza spesso legata all’età, lei lo debba per forza sapere. Lei non risponde, mi dice che sarà il mondo a darmi la risposta. Forse.

Parto allora alla ricerca di tale risposta. La troverò?

Lascio alle spalle la casetta tiepida recintata da fiori gialli, un piccolo fil di fumo occhieggia dalla sottile canna del camino, la nonna sorridente mi saluta, un timido cenno della mano che mi accompagnerà ovunque, le montagne mi faranno da sfondo, nella mia lunga camminata, la strada sarà lunga, non immagino ancora quanto difficile.

Un cinguettio di uccellini colorati e spensierati accarezza il cielo senza nuvole, le morbide colline verdi mi sorridono e mi aprono la via, spazio ai sogni, gli alberi dalla chioma tondeggiante si inchinano al mio passaggio. Già mi ringraziano per la pazienza e la perseveranza che avrò nel cercare quella risposta. Incontrerò un pescatore, un attore, un gatto, un muratore, un soldato, un poeta. Ognuno avrà la sua risposta: l’amore è un pesce, un applauso, la notte, una casa, un seme, una spada, un cavallo, un asino, un’auto sportiva, una ciambella, la prima neve in inverno, l’acero in estate, un sasso…

Il saggio poeta, sotto il cielo rosato, ha una lunga lunga lista, molto più lunga della sua barba canuta, ma serve tempo per ascoltarlo e io non ce l’ho.

Tornerò allora a casa, là da dove sono venuto. Al tramonto mi avvicinerò alla casa della nonna, la luce sarà accesa, si sentirà il profumino della cena e vedrò il cagnolino bianco che abbaia alla finestra, felice di vedermi. Sa corrermi incontro con un amore e una dedizione unici, scodinzolando, saltellando, avvolgendomi di attenzioni.

Mi toglierò le scarpe e tufferò i piedi sull’erba morbida. Mentre la nonna, in silenzio, mi arriverà alle spalle. Lei più vecchia, io ormai cresciuto, mi chiederà se ho trovato la risposta alla mia domanda. In un abbraccio stretto stretto le darò la risposta. La mia.

Mac Barnett

Nato l’11 luglio 1982, si è laureato al Pomona College, dove ha avuto come insegnante lo scrittore David Foster Wallace. Autore di libri di successo per bambini, i suoi libri hanno venduto più di due milioni di copie e sono tradotti in oltre trenta lingue. Nel 2012 ha vinto il Boston Globe – Horn Book Award, e nel 2013 il E.B. White Read Aloud Award con “Extra Yarn”. Con Terre di mezzo Editore ha pubblicato Sam e Dave scavano una buca (2015), illustrato da Jon Klassen, Filo magico (2016), Nome in codice: Mac B. In missione per la regina (2019), Nome in codice: Mac B. Il crimine impossibile (2020), Leo. Una storia di fantasmi (2016), che illustrato da Christian Robinson, è stato segnalato tra i dei dieci migliori libri secondo il New York Times, insieme a Che cos’è l’amore? (2021). Nome in codice Mac B. In missione per la regina è stato scelto per la prima selezione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020, nella categoria +6. È tra gli autori dei Best Illustrated Children Books selezionati nel 2019 dal New York Times e dalla New York Public Library, con il libro Just Because, illustrato da Isabelle Arsenault. Vive a Oakland, in California.

Carson Ellis

Illustratrice, ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui la Silver Medal della Society of Illustrators di New York e il Caldecott Honor. In Italia sono usciti Casa (Emme edizioni), la serie Wildwood (Salani) e Te to té? (White Star), oltre al libro presentato oggi.

Vive a Portland, in Oregon.

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti. Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara.

 

 

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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