Parole a capo
Laura Valentina Da Re: alcune poesie inedite
Tempo di lettura: 2 minuti
“Quando guardo un paesaggio, non posso fare a meno di notarne tutte le pecche; ma per noi, comunque, è una fortuna che la natura sia così imperfetta, perché altrimenti non esisterebbe l’arte. L’arte è la nostra vivace protesta, il nostro valoroso tentativo di additare alla natura il posto che le spetta.“
(Oscar Wilde)
Ti raccomandi al sintomo
dell’azzurro gravido, la deriva
a primavera che non sappia solo
di storia infinita o di vino quieto
nella tana che vacilla,
alle spore bandite
come i sussulti sono
da un furore estraneo,
parti cucciolo
dando sepoltura al colostro
il tempo di iniziare il fiume.
*
Un boccone di ghiaccio2755
e l’oceano si ferma
dalla mia parte,
io che porto il perimetro
boreale
i nei della steppa
la scienza del vasto
in attesa
sono vigilia, ogni volta,
rincorro la terra notturna
levigo il sale,
sono lago che migra.
*
Gigante che brilli
ti chiamo animale di acqua
crepuscolare,
abitato da sirene
e dismisure
sei come il tempio afflitto
da una luce incurabile,
non bere il mio nudo
mentre ti abbraccio.
*
Il suo seno è concime
la torba di luce che rimugina
i semi, li fa esplodere
gloriosamente
e mi devi credere,
lapislazzuli teneri
se li riesci a menare,
come uomini sciolti in mari
di ambrosia
non muoiono lenti,
non ancora.
Laura Valentina Da Re risiede a Belluno con il marito, i due figli e il suo inseparabile husky, insegna da quasi trent’anni nella scuola dell’Infanzia. E’ da sempre una grande amante della letteratura, della poesia in modo particolare, ma anche della musica e dell’arte. Nel 2022 ha pubblicato per la Place Book “La magrezza dell’Uno”
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
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