Parole a capo
Giada Giordano: poesie inedite
In questo numero di Parole a capo, pubblico volentieri alcune poesie di Giada Giordano tratte da una raccolta ancora inedita ed in fieri. La ringrazio per avermene concesso la pubblicazione.
Forse ci rincontreremo ancora
là sulla riva del mare e ci ricorderà
questo mio averti veduta come in sogno,
di che pasta sono fatti i destini:
miriadi di fili intrecciati tra le dita,
che sembrerà non sia passato un solo giorno
da questo nostro incontro,
ma tu non fingere di non avermi avuto
accanto, di non sapere cosa significhi
l’attesa del giorno, l’odore del buon mirto
invecchiato, come di un amico lontano
che tende la mano per salutarci,
lì dove il maestrale è di casa e il Megonio
saprà di attese di anni e speranze
incustodite in fondo al cuore
che parleranno di te come a me
ai figli di domani, di questa terra, la tua,
questa resa che dà colore ai giorni,
che ci illumina forte sul viso
tra i capelli e gli occhi scuri
verrà come vieni tu dal mare
e sarà il vociare indistinto dei bambini
il gridore dei gabbiani al primo sole
il risolino nei paraggi dei vicini di ombrellone
e sarà inverno con la mareggiata,
le prime nebbie di umidità al mattino
la luce offuscata e tu in penombra, che vieni
nel cammino, come di stella
che si eclissa dietro al sole, o
una speranza timida nel ricordarci.
*
Lascia che vada incontro la mia voce
che chiarifichi sulla soglia, faccia giorno
sui nostri corpi, come nelle mani
in cui siamo stati, ci ritroverà forse,
per distese che neanche io conosco
velate di malinconia, lì dove vivono
i miei sogni, terra altra che mi abita,
parlerà oltre confine di te e sarà apparente
questo fingersi esuli sulla Terra
questo eterno peregrinare
che potrai dirmi di non conoscere
o credere vicini questi passi
oppure lasciare che gli vada incontro
e amarmi come ti amo
e perdonarmi ancora
questa evanescenza carezzevole
questo lascito che in pochi leggeranno
con il tuo nome e sarà uno scoprirsi
fragili, un dirsi unicamente figli
di questi anni.
*
Casa avrà il sapore di una terra lontana
forse un’isola, nel crocevia di strade,
vedrà un manipolo di attese colte ieri
come colsi l’eco dei nostri passi
in una terra di confine
questo eterno dirottare verso altre gravità
il mondo, su assi sparsi,
e come immagine, sogno,
l’ombra delle luminarie tra i cipressi
della legna arsa nel camino
il crepitio del fuoco e l’odore
della resina lavata nel mattino
sotto la pioggia un gomitolo di case
tra le prime nebbie e il sole
crepuscolare sarà come la quiete
la radura che tinteggia a notte Roma
che illumina te che mi osservi
e questo dirsi nudi, questo raccontarti
di me, di questo nostro viaggio.
*
Vivere così in una terra di confine, quasi
le attese di gioventù, sull’uscio, gli anni
e un diario a custodirne, troppo pochi
forse se oggi, madre, tieni a cuore
una manciata di poesie nei vani di una casa,
lì nell’ombra.
Da una finestra che dall’alto guarda, vigile,
il nespolo, la cycas, le piante in fiore,
ed annota la mano su un foglio
come le impressioni da scrivere
per non morire.
Crescono le speranze, la natura intorno
e un profumo inebria di più odori ed agita
le palme al vento, te che lo respiri,
mentre torna a casa come l’immagine, un sogno
di te, di ieri.
*
Tutta la strada si apre, i giorni si compiono
ti sorprende guardare dall’alto della finestra della
tua camera di bambina la donna che sei, traccia
come una linea il contorno, l’ellittica attorno
la tua figura. Fuori piove. Fine maggio
di sorprese e calda gravità, e l’aria si fa uno scroscio,
una gnagnarella leggera che cade.
Non conosci del domani le attese meno gravide, le
domande. Alle volte ti sorprende come il sottrarre
il peso ai giorni, all’ipocrisia degli altri, alla poesia che sei,
se non altro, anche se non lo sai.
Ti ricorderai dei tuoi otto anni, su quella scrivania,
la sera illuminava l’abat-jour, faceva capolino la mancanza,
un sogno. Dille, raccontale di lei, fa che non dimentichi,
la strada è tracciata, il destino compiuto.
Giada Giordano nasce a Roma nel 1989. A tredici anni vince la Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia “Un fiore per voi”, indetto dal Comune di Cervia. Nel 2014 viene selezionata per il corso di scrittura creativa indetto da Rai Eri. Nel 2015 vince il Poetry Slam al Roma Fringe Festival.
Suoi testi sono apparsi sulle riviste online e cartacee “Atelier online”, “Voce Romana”, “Euterpe”, “Patria e Letteratura”, “Poetarum Silva”, “Our Poetry Archive”, “Galaktica Poetike Atunis”, su “Arcipelago Itaca
blo-mag”, su “L’Astero Rosso, luogo di attenzione e poesia”, su “Fara Poesia”, su “Poetrydream” di Antonio Spagnuolo, sul “Journal of Italian Translation” dell’Università di New York, sul “Periodico de Poesia” dell’Università del Messico, su “Gradiva. International Journal of Italian Poetry” con sede a New York e su “La Repubblica” di Bari. Un ulteriore componimento poetico figura negli Archivi del Centro Nazionale Studi Leopardiani. Alcune sue poesie sono state tradotte in spagnolo dal Centro Culturale T. Modotti. Un suo testo è apparso in occasione dell’Anniversario di Verso Libero.
Alcuni suoi testi sono stati pubblicati sulla Rivista Internazionale “Il Convivio”.
Ulteriori suoi testi sono apparsi su riviste estere: in Germania, Egitto, Bangladesh, Tagikistan, India, America.
“A mio figlio”, una selezione di poesie dedicate al figlio, è apparsa anche su testate giornalistiche online.
È risultata finalista in vari premi di poesia: Tea Poetry 2015, Premio Belli 2016, Premio Mario dell’Arco 2017, Premio Versus Sulmona 2017 e Premio Arcipelago Itaca 2017.
È autrice anche di racconti.
Per la narrativa un suo testo figura sul Periodico di Informazione e di Attualità di Teramo “Navuus”. Si dedica inoltre alla stesura di saggi e di un romanzo.
Ha ricevuto Menzione di Merito per essere tra i migliori Laureati Italiani in Camera dei Deputati dalla Fondazione Italia USA.
Alcuni Estratti di una sua raccolta inedita sono apparsi con nota critica su L’Altrove- appunti di Poesia nel mese di giugno 2025 e su un sito web della SABINA Romana e Reatina e della Campagna Romana il 1 Luglio 2025.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Questo che leggete è il 293° numero. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
E’ possibile inviare proprie poesie all’indirizzo mail: gigiguerrini@gmail.com per una possibile pubblicazione gratuita nella rubrica.
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