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Si può essere ancora leader religiosi ed essere testimoni credibili della tolleranza? Sì. Ma per esserlo non basta fare dichiarazioni tolleranti da un balcone. E’ importante farle andando in bocca al mostro. Recandosi nei luoghi dove il fanatismo ha ridotto a brandelli una nazione, dove le chiese cattoliche sono crivellate dai colpi dei fondamentalisti che le usano come poligono di tiro, dove i suicidi in nome di Allah si fanno saltare in aria nei mercati, ammazzando altri seguaci di Allah, altri fratelli e sorelle, i propri fratelli e sorelle. A Nassiriya e a Mosul, sul fiume Tigri, crocevia millenario di etnie e religioni, Francesco mostra e testimonia la possibilità della tolleranza e della collaborazione tra islamici e cristiani. Non la dichiara, la mostra.

“Dio è misericordioso. L’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione.”

Papa Francesco, Nassiriya, Iraq, 6 marzo 2021, davanti all’Ayatollah sciita Al-Sistani.

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Nicola Cavallini

E’ avvocato, ma ha fatto il bancario per avere uno stipendio. Fa il sindacalista per colpa di Lama, Trentin e Berlinguer. Scrive romanzi sui rapporti umani per vedere se dal letame nascono i fiori.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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