Skip to main content

Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


L’Ultima volta in cui ho visto Günther Grass di persona è stato alcuni mesi fa, in occasione del compleanno di un amico. Era già stanco e parlava poco. Sedeva silenzioso al nostro tavolo festoso, ma anche in quell’occasione aveva dimostrato di essere un gran intenditore di vino. Non ne beveva molto, ma sempre di qualità. Questo era un tratto molto tipico di Grass. Amava vivere come un cattolico barocco, in tutti i sensi, ma predicava come un prete protestante, talvolta anche molto rigido. Ha preso sempre posizioni politiche molto chiare e decise. Un socialdemocratico convinto al cento per cento, ma con una posizione autonoma anche verso i vertici del partito, soprattutto dopo l’era di Willy Brandt, il suo grande (quasi santo) idolo. Con l’Italia non ha avuto rapporti particolari, tranne che con Inge Feltrinelli, l’amica di una vita. Come tutta la sinistra della sua generazione, ha stimato moltissimo Enrico Berlinguer per la sua sobrietà, moralità e il modo di fare politica sia nelle istituzioni che nelle piazze. Ha sempre difeso, senza se e senza ma, lo stato repubblicano della Germania Ovest, poi, dopo la riunificazione, di tutta la Germania. Il suo impegno per i rifugiati è stato esemplare e senza nessuna concessione ai populismi di destra, oggi in forte crescita anche in Germania. Quando si parla di Grass come uomo politico e rappresentante della società civile della Germania postbellica, non si deve però dimenticare il suo strano e vergognoso silenzio sulla breve permanenza come volontario nelle Waffen-ss naziste. Atteggiamento comune per i giovani della sua generazione, ma ingiustificabile non averne parlato. Anche cercando di non emettere giudizi, resta incomprensibile il suo silenzio rispetto a quel periodo della giovinezza, lui, così risoluto nell’opporsi a ogni tipo di fascismo e stalinismo.

Negli ultimi anni, soprattutto dopo aver ammesso di essere stato membro della Waffen-ss, Grass ha perso molto il ruolo di ‘portavoce letterario’ della Germania civile. Ma come scrittore, Grass è stato sempre molto ammirato e amato, in particolare per il famosissimo romanzo “Il tamburo di latta”, nessuno degli altri suoi libri ha avuto un tale successo. Io, ad essere sincero, amo di più altri scrittori di lingua tedesca, ma come intellettuale che combatte per le sue idee e le sue speranze, Grass resta un modello. Da lui si poteva imparare cosa significa essere una persona civile, il rigore ferreo nella difesa dei valori democratici, soprattutto quando si trattava di proteggere i più poveri. Allo stesso tempo, affascinava quell’essere un gran amante della vita, un uomo che sapeva scrivere, dipingere, danzare ed anche cucinare da premio Nobel. Una grande perdita, non solo per la Germania ma anche per la cultura europea, nonostante le sue contraddizioni.

Ferrara film corto festival

Iscrivi il tuo film su ferrarafilmcorto.it

dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

tag:

Carl Wilhelm Macke

È nato nel 1950 a Cloppenburg in Bassa Sassonia nel nord-ovest della Germania. Oggi vive a Monaco di Baviera e il piu possibile anche a Ferrara. Lavora come scrittore e giornalista. E’ Segretario generale della rete globale “Giornalisti aiutano Giornalisti (www.journalistenhelfen.org) in zone di guerra e di crisi, e curatore dell’antologia “Bologna e l’Emilia Romagna”, Berlino, 2009. Amante della pianura.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it