Tempo di lettura: 3 minuti
A Campi Bisenzio la lotta determinata degli operai ex-GKN non si è mai fermata!
Dal 9 luglio 2021, la fabbrica occupata non è mai stata lasciata sguarnita dagli operai in cassa integrazione, affiancati dagli ausiliari che si sono uniti alla lotta e da oltre un centinaio di “solidali”, volontari che appoggiano gli operai sia nel presidio che nell’organizzazione delle manifestazioni e degli eventi.
Sono centinaia le persone che si sono rese disponibili, ormai da un anno, ad essere presenti, giorno e notte, estate e inverno, tutti PARTECIPI DELLA LOTTA e DECISI A NON MOLLARE!
Così è stato anche per la festa del 9 luglio scorso; più di 2000 persone davanti ai cancelli della fabbrica occupata e al palco dove si sono alternati per tutta la serata gruppi e cantautori: rap, rock, canzoni popolari, canti di lotta. Tutti si sono esibiti gratis, attorniati dall‘entusiasmo collettivo. Il pubblico batte le mani, canta in coro, balla. Tutti sono lì, davanti alla fabbrica, per condividere gli obiettivi e le strategie dei lavoratori della GKN in lotta: difendere il diritto al lavoro, alla dignità e alla vita nella sua più ampia accezione.
Tra i tanti saliti sul palco, ecco i Malasuerte, il gruppo storico fiorentino di hard-rock, e l’immancabile, magnifica e potente voce di Ginevra di Marco (ex NCCP) hanno coinvolto tutte e tutti. , uniti nei cori e nel cuore della festa!
Ma il giorno stesso della festa, il 9 luglio scorso, a un anno preciso dal ricevimento della famosa “mail di licenziamento per chiusura della fabbrica”, i lavoratori sono stati convocati in Prefettura con urgenza! Nonostante avessero già mandato l’avviso per l’evento/festa. L’incontro è stato poi rimandato al giovedì seguente, com’era ovvio.
La risposta del Collettivo di fabbrica è stata immediata. Davanti alla Prefettura si sono riunite centinaia di persone, tra cori, canti e risuonare di tamburi, a dimostrazione che gli operai ex-GKN possono contare su una forte solidarietà del territorio fiorentino e non solo. C’è la disponibilità a mobilitarsi di un vasto movimento, dagli studenti, agli ambientalisti , alla Fiom toscana, ai sindacati di base.
La fabbrica rimane occupata, i macchinari (compresi robot nuovi e ancora impacchettati) non usciranno se non verranno avanzate proposte serie che disegnino un futuro concreto e possibile di investimenti e di lavoro.
L’urgenza della nuova proprietà è solo pretestuosa. E governo e ministro dello sviluppo economico si sono defilati, non hanno idee e non fanno proposte.| Impegnati come sono a finanziare la guerra in Ucraina e ad inviare armi, per procrastinare la fine di un conflitto disastroso sia per i Paesi direttamente coinvolti che per tutta l’Europa e il Paesi più poveri del mondo.
Le idee invece il Collettivo di fabbrica ex GKN le ha molto chiare, e c’è un crescente fronte popolare che lo sostiene.
Bene, ci rivediamo a fine estate: Tenetevi liberi, la lotta continua.
Cover: Campi Bisenzio 9 luglio 2022. I Malasuerte, lo storico gruppo fiorentino, sul palco della festa della ex GKN.
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchera.
Periscopio è proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio ha oltre 300.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.
Francesco Monini
direttore responsabile
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
QUOTIDIANO INDIPENDENTE l'informazione verticale