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Emozioni

Forse perché l’arte rende tutto troppo struggente, troppo straziante, troppo entusiasmante, e non è la tua vita. Innamorarsi perdutamente di un libro, di un’opera, di una canzone fino ad esserne ossessionati è anche un modo di vivere fino in fondo la vita degli altri, ma non è detto che aiuti a vivere fino in fondo la propria. Ti fornisce l’alibi per essere incontentabile, e finisci per scappare.

“Sembra quasi che se metti la musica (e i libri, probabilmente, e i film, e il teatro, e qualsiasi cosa che procuri emozioni) al primo posto, non riuscirai mai a chiarire la tua vita amorosa, e non arriverai mai a considerarla come un prodotto finito. Ci troverai sempre qualcosa da ridire, starai sempre in subbuglio, e continuerai a criticare e a cercare di dipanare la matassa finché non va tutto a rotoli e devi ricominciare daccapo. Forse noi viviamo troppo protesi verso un apice, dico noi che assorbiamo emozioni da mattina a sera, e di conseguenza non riusciamo mai a sentirci semplicemente contenti: noi dobbiamo essere o disperati, o al settimo cielo, e questi sono stati d’animo difficili da raggiungere in una relazione stabile e solida.”
Nick Hornby

Una pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Nicola Cavallini

E’ avvocato, anche se lo stipendio fisso lo ha portato in banca, dove ha cercato almeno di non fare del male alle persone. Fa il sindacalista per colpa di Giorgio Ghezzi, Luciano Lama, Bruno Trentin ed Enrico Berlinguer. Scrive romanzi sui rapporti umani per vedere se dal letame nascono i fiori.