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Mese: Dicembre 2019

Inaugurata la nuova pasticceria “Pirani”: con la “benedizione” dell’artista pasticcere Gala

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “Continua la tradizione di una pasticceria in questo angolo della città, merito di un altro giovane intraprendente”.

In fondo a via Bonati tutti erano abituati a vedere una pasticceria. Una per ogni estremità della via, a dire il vero. Per questa ragione ha destato non poca curiosità, sabato, l’inaugurazione della nuova attività pasticcera di Mattia Pirani. Un taglio del nastro all’apice di una cerimonia molto semplice, poi sotto con il lavoro, perché ci sono vari progetti che il nuovo pasticciere intende portare avanti. «L’apertura del nuovo negozio? E’ stata una cosa che ho fatto volentieri, perché ho trovato un pasticciere che mi ha dato l’ispirazione: parlo di Angelo Gala. Rispetto alla precedente attività, da “bar pasticceria” ho portato l’attività ad essere una “pasticceria caffetteria”, perché voglio andare sul moderno, ma tornare al tempo stesso al tradizionale. Vorrei cercare di tornare un po’ indietro, verso una tradizione che si sta perdendo e verso gusti che non si trovano più». «Il fatto che questa zona di Bondeno sia tornata ad ospitare un laboratorio di pasticceria e un punto di riferimento per tante persone è un fatto certamente positivo, che caratterizza l’ingresso al centro storico», commenta il sindaco Fabio Bergamini, presente all’inaugurazione per il taglio del nastro assieme all’assessore Francesca Aria Poltronieri. Con loro, anche Roberto Giacomini (referente di Ascom-Confcommercio): «E’ sempre bello vedere un’attività di vicinato che apre i battenti – spiega Giacomini – in una fase molto difficile per il commercio tradizionale. Però l’entusiasmo c’è da parte di Mattia, che è molto giovane, ma vanta esperienza nel settore. Il locale è molto bello, arredato con gusto, ma soprattutto si è dotato di tecnologie moderne per la produzione di paste e quant’altro. Un esercizio in più che si aggiunge a Bondeno. Si tratta di una risposta positiva che va verso la riscoperta di una pasticceria tradizionale».

Bondeno: presepe “vivente” di Ospitale

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Sabato 14 l’inaugurazione, il 24 l’ambientazione natalizia dal vivo.

Anno dopo anno, cresce l’attesa in questo periodo per l’inaugurazione del presepe di Ospitale. Un allestimento che cresce e diventa più sofisticato, conservando però la spontaneità e semplicità che riconduce ad una tradizione antica. Lo stesso spirito ha accompagnato all’inaugurazione dell’ambientazione caratteristica, sabato scorso, alla presenza del sacerdote don Mario Dalla Costa e dei volontari del paese che si sono resi parte attiva per la disposizione di tutti gli elementi del presepe. I quali hanno nella figura possente del Castello Estense un simbolo distintivo che domina la scena, ispirata invece ad una ambientazione tipica della civiltà contadina. Decine i figuranti in costume che hanno dato vita alla prima fase del presepe, che sarà allestito quindi il 24 dicembre (dalle 22,30) per. Un’anticipazione, insomma, di quanto accadrà martedì 24 dicembre, alle ore 22,30, si completerà un’altra presenza caratteristica per la località di Ospitale: quella con il “presepe” vivente, che anima su di una superficie di circa mille metri quadri il paese, nell’approssimarsi della S. Messa di Natale.

Settimana carica di iniziative e appuntamenti per il Cinema Apollo

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Lunedì 16 alle 21.30 la versione originale sottotitolata in italiano de “Che fine ha fatto Bernadette?”, film del 2019 diretto da Richard Linklater con Cate Blanchett, adattamento cinematografico del romanzo del 2012 Dove vai Bernadette? scritto da Maria Semple.

Per la rassegna “La grande arte al Cinema, lunedì 16, martedì 17 e mercoledì 18 alle 19.30 arriva in sala “ESCHER – Viaggio nell’infinito”. Il docu-film sarà in programamzione anche nei Cinepark di Cento e Comacchio nei tre giorni alle ore 20.30.

Martedì 17 all’Apollo, alle 20.15, in diretta dal Royal Opera House di Londra il balletto “Lo Schiaccianoci”, grande classico del Natale.

Mercoledì 18, alle 21.30, l’Apollo propone “Heartbeat – Il Canto delle Cicale” di Ferdinando De Laurentiis, che vede – fra le varie location – anche Ferrara come scenografia. In sala l’autore introdurrà il film ed incontrerà il pubblico.

Vi ricordiamo inoltre che prosegue in tutte le sale Cinepark la proiezione del corto “Totò e Daiana” in abbinamento a “Il primo Natale” e che dalle ore 12 del 19.12.19 sarà on line sulla nuova piattaforma on demand “made in Ferrara” www.cinepark.tv.

Ferrara in Jazz 2019 – 2020: The Sleepers

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 16 dicembre Ferrara In Jazz ospita The Sleepers, quartetto vincitore del premio nazionale “Chicco Bettinardi”, formato da Canio Coscia al sax tenore, Filippo Galbiati al pianoforte, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Vincenzo Messina alla batteria. Anticipa il concerto l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di Andreino Dj, lo segue l’imprevedibile jam session.

Il penultimo lunedì dell’anno (16 dicembre) firmato Ferrara In Jazz è con The Sleepers, quartetto vincitore del premio nazionale “Chicco Bettinardi”, formato dai giovani Canio Coscia al sax tenore, Filippo Galbiati al pianoforte, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Vincenzo Messina alla batteria. Anticipa il concerto l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione musicale di Andreino Dj (a partire dalle ore 20.00), lo segue l’imprevedibile jam session.
The Sleepers nasce dalla sinergia di musicisti che, avendo spesso collaborato negli ultimi anni, hanno deciso di realizzare una visione comune: raggiungere un suono personale attraverso la scrittura di musica originale, arrangiamenti di standard o composizioni di musicisti come i grandi Joe Henderson e Cedar Walton. Tappa fondamentale per la crescita del progetto è stata la collaborazione con il pianista americano Greg Burk. Senza perdere di vista la tradizione jazz e il suo linguaggio, i quattro musicisti pongono la creatività al centro della loro ricerca, pronti a dimostrare che l’insieme vale molto di più della somma delle parti. Il punto di forza di The Sleepers risiede così nell’impasto sonoro originale unito a un interplay che deriva da una conoscenza professionale e umana profonda. Il concerto al Torrione costituisce l’opportunità di ascoltare il repertorio che costituirà l’album d’esordio del gruppo.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’associazione culturale affiliata ad Endas, tesseramento in loco
Ingresso € 5
Ingresso + tessera Endas € 15
Ingresso + tessera Endas studenti Unife € 10
Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto dalle ore 21.30
Jam session dalle ore 23.00

NB: non si accettano pagamenti POS

Elezioni regionali Emilia Romagna 26 gennaio 2020: l’impegno civico nella polis

Da: Ufficio Stampa Gruppo Ferrara Bene Comune

“Come evitare il male sociale e costruire il bene comune?”. Da questa domanda occorre partire per riflettere, oggi, sull’impegno civico nella polis. Occorre mettere in evidenza il valore del discernimento, anche nella costruzione di progetti politici coerenti e credibili. Nel Centenario dell’appello di don Sturzo ai “liberi e forti”, con la nascita del Partito Popolare italiano, da tempo si sta parlando di una nuova stagione dell’impegno dei cattolici in politica, con sfumature diverse. La testimonianza cristiana è da sempre politica, ma nel dibattito all’interno del mondo cattolico ci stiamo concentrando molto sulle politics, la ricerca del consenso, essere o non essere un partito. Tutte riflessioni utili. Tuttavia, occorre ribaltare l’approccio e porre al centro le policy del mondo cattolico: le competenze, i luoghi e le soluzioni che abbiamo per risolvere i problemi complessi che coinvolgono la società, l’economia e la tecnologia. È per questo che rilanciando il dibattito sul “cosa” sarà molto più semplice capire il “come”. Don Sturzo ci ha lasciato un metodo: la ricostruzione del popolarismo, come meta-categoria politica, basata sullo spirito riformista, l’interclassismo, la coesione sociale, la centralità della persona e la cultura della mediazione, che non vuol dire accontentare tutti, ma rappresentare tutti, in particolare le minoranze che oggi non hanno diritto di parola. Tra i principi e la realtà esiste una terra di nessuno in cui si prendono le decisioni; è questo il campo del discernimento. Si tratta di un percorso che porta alla costruzione del bene comune, un’arte che realizza umanamente chi la pratica e, come conseguenza, dona coraggio, forza, consolazione e pace. Ne ha parlato anche il Papa, quando ha chiesto di discernere interpretando tre azioni: “riconoscere, interpretare, scegliere”. Occorre continuare a ribadire i princìpi che ispirano la dottrina sociale della Chiesa, l’antropologia che ci caratterizza per offrire persone preparate in grado di amministrare e soluzioni ponderate sui temi della politica. Soprattutto, c’è un punto sul valore della vita e sull’utero in affitto o maternità surrogata su cui ci deve essere molta chiarezza. È il caso in cui le categorie dell’umanesimo cristiano cedono il passo a quelle del post-umanesimo laicista, dove la riflessione pubblica si limita ad accogliere passivamente i traguardi della tecnica. Occorre chiedersi: quando viene lesa la dignità delle persone più deboli – come il nascituro e la gestante madre – oppure quanto il desiderio soggettivo di una coppia committente può diventare diritto in un ordinamento democratico? L’insegnamento degli ultimi tre Pontefici ci offre un approccio antropologico alla maternità surrogata che richiede di portare la domanda al cuore della tecnica, per capire come questa possa servire l’uomo, senza servirsene. Con questo tema tocchiamo la radice del significato di vita, di corpo, di rapporto madre – figlio, di dignità, di memoria, ma anche di dono e di reciprocità. E tutto questo è politica. E’, quindi, importante offrire formazione politica ai giovani e favorire un ampio dialogo fra i cattolici. Conoscere la politica e la sua qualità dipende molto dalla formazione e dai testimoni che la vivono come missione. Il compito che abbiamo innanzi è quello di riuscire a connettere le esperienze, comprese le culture, perché non cresca il conflitto ma la dimensione della speranza.

Bondeno: orari di apertura e reperibilità telefoni degli Uffici Comunali in Municipio e Via dei Mille

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

L’ordinanza del sindaco Fabio Bergamini (la numero. 125) del 11 dicembre scorso, disciplinerà chiusure e aperture straordinarie dei servizi comunali durante il periodo delle festività natalizie, ed anche in funzione delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio. «Abbiamo predisposto un calendario di aperture estese nell’arco della giornata e di reperibilità telefonica nei festivi – osserva l’assessore con delega al personale, Emanuele Cestari – per rispondere gli obblighi di legge ed alla necessità dei cittadini, nel corso delle festività. Naturalmente – conclude – i servizi fondamentali e di polizia locale saranno sempre garantiti». Il 23 e 24, ed il 30 e 31 dicembre, gli uffici comunali amministrativi presenti nella residenza municipale e nella sede di via dei Mille 16, osserveranno i seguenti orari di apertura al pubblico: lunedì 23 dicembre, dalle 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; martedì 24 dicembre, dalle 8,30 alle 13; Lunedì 30 dicembre, dalle 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; martedì 31 dicembre, dalle 8,30 alle 13. L’Ufficio elettorale rimarrà aperto per il rilascio dei certificati di iscrizione nelle liste elettorali e per gli altri adempimenti relativi alla presentazione delle candidature nei giorni di: lunedì 23 dicembre, dalle ore 8 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,30; martedì 24 dicembre, apertura dalle ore 8 alle ore 13,30. Apertura solo con reperibilità telefonica per mercoledì 25 dicembre, dalle ore 8,30 alle ore 11, chiamando il numero 324-5927419; così come il giorno di Santo Stefano, dalle ore 8.30 alle ore 11. Le altre apertura riguarderanno venerdì 27 dicembre, dalle ore 8 alle ore 20; sabato 28 dicembre, dalle ore 8 alle 13 e dalle ore 14,30 alle 17,30. Apertura solo reperibilità telefonica per domenica 29 dicembre, dalle ore 8,30 alle 11,30, sempre contattando il numero: 324-5927419.

Bondeno: prenotazioni e coinvolgimento dei giovani, queste le due strade per continuare a sostenere il dono del sangue

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

«Sono molti i giovani che si sono avvicinati alla vostra realtà associativa. Segno che l’azione educativa e di sensibilizzazione verso i temi della solidarietà e dell’aiuto al prossimo possono attecchire nelle nuove generazione, diffondendo messaggi positivi e facendo sentire i nostri ragazzi protagonisti; responsabilizzando ciascuno circa il proprio suolo nella società». Nel saluto portato ad inizio assemblea dall’assessore alle politiche sociali, Francesca Piacentini, ci sono molti degli spunti emersi nel corso della mattinata, durante l’assemblea provinciale dei presidenti Avis. Una sessione plenaria fatta di numeri, indicazioni, obiettivi. Tra tutti, quello di una politica fatta di maggiore partecipazione, soprattutto dei giovani, per garantire il ricambio generazionale dei donatori, ed una azione che deve continuare, dalle scuole alla società civile, anche attraverso l’uso dei media. Conforta il numero dei circa 1.000 nuovi donatori entrati nella grande famiglia avisina, e che il presidente provinciale dell’associazione, Davide Brugnati, assegna come merito all’azione capillare svolta dai volontari: «arrivano giovani dalle superiori e dall’Università, tra i quali si è diffuso un messaggio che avete portato nelle scuole». Non sono solo numeri positivi, però, quelli che il presidente illustra. Visto che esiste il limite delle persone che preferiscono donare in città, congestionando la sede estense, mentre mancano donazioni nei punti prelievo provinciali. Una possibile soluzione? Certamente «la leva della prenotazione, anche se è un aggravio di lavoro in più per poi volontari», dice Brugnati. Messaggi che trovano concorde il consigliere regionale Avis, Andrea Tieghi, mentre tra le realtà che meglio hanno introiettato il meccanismo delle prenotazioni c’è la sede di Bondeno: il suo presidente Mario Sforza parla di circa mille sacche raccolte nel corso dell’anno e dell’ingresso di circa 30 nuovi giovani in Avis. Esiste, insomma, ancora molto da fare. Insistendo sull’informazione fornita al cittadino, certo, ma anche nella gestione sanitaria del sangue – come ha spiegato la dottoressa Paola Antonioli dell’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Anna – che in questi anni ha spostato il tiro verso un processo in grado di migliorare gli outcome (in pratica, gli esiti) ed una virtuosa gestione del sangue.

Si è chiusa con oltre 12.000 presenze la mostra dedicata agli artisti ferraresi, dalle collezioni Assicoop Modena&Ferrara, GAMC e Bper Banca

Da: Organizzatori

In crescita i visitatori sulle tre sedi espositive Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Bonacossi, Museo di Casa Romei.

Si è chiusa con oltre 12.000 presenze la mostra 800/900. Cultura e società nell’opera degli artisti ferraresi. Tanti sono stati i passaggi dei visitatori nelle tre sedi espositive – Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Bonacossi e Museo di Casa Romei – che hanno ospitato dal 22 settembre al 1 dicembre 57 dipinti, sculture e disegni provenienti dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, dalle Raccolte Assicoop Modena&Ferrara e da BPER Banca.
«La positiva risposta del pubblico è incoraggiante rispetto alla validità di percorsi di collaborazione pubblico-privato, quali il ciclo di mostre che abbiamo promosso in questi tre anni insieme alla pubblica amministrazione e alle principali istituzioni culturali ferraresi», commentano il presidente di Assicoop Modena&Ferrara Milo Pacchioni e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini, tra i promotori della mostra 800/900 e delle due precedenti esperienze: Situazioni d’Arte a Palazzo Crema e Giuseppe Mentessi/Artista di Sentimento alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
«Con 800/900 si è voluto portare attenzione non solo a opere importanti del patrimonio del nostro territorio, ma anche ai contenitori che hanno ospitato il percorso espositivo e che con questo sono stati messi in dialogo», precisano i curatori Luciano Rivi di Assicoop, Andrea Sardo del Museo di Casa Romei e Chiara Vorrasi delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea. «La mostra ha portato a una crescita significativa dei visitatori che hanno scoperto tre sedi prestigiose della nostra città, e ne ha valorizzato ulteriormente l’offerta culturale».
«Nella città delle cento meraviglie, come la definiva De Pisis, ci aspetta un lavoro rigoroso e puntuale per un’ulteriore valorizzazione del pensiero artistico di personalità ferraresi, delle loro opere e delle loro vite», commenta in conclusione l’assessore alla cultura Marco Gulinelli. «Fare esperienza delle proprie radici è un motto che individua la necessità di una collaborazione continua con chiunque abbia nel proprio orizzonte uno scenario di bellezza per la nostra città. Oltre alle risorse, il settore cultura non deve mancare, mai, di soggetti che siano veri cultori dell’arte dotati di lungimiranza e di rigorose programmazioni. La cultura è garanzia di libertà, un sistema che si alimenta dalla condivisione e dà luogo a scambi, integrazione, comunicazione e cooperazione».

Tresignana: uscita infelice della Sindaca Perelli

Da: Ufficio Stampa SULPL

La carenza di organico del corpo di Polizia dovuta a mancati investimenti in materia di sicurezza e a scelte politiche di assunzioni in altri settori.

Il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacato più rappresentativo per la Polizia Locale Italiana, vuole replicare ad una nota stampa della Sindaca di Tresignana apparsa sui quotidiani nei giorni scorsi.
Il SULPL da mesi sta segnalando a più riprese da mesi, anche in un incontro avuto con tutti i Sindaci dell’Unione ha segnalato la carenza cronica di personale, nonché tutte le problematiche in essere nel Corpo di Polizia Locale Terre e Fiumi.
Ma riteniamo inconcepibile che un amministratore come in una equazione matematica equipari i mancati incassi da sanzioni al Codice della Strada alla carenza di personale.
Questa uscita infelice come andrebbe interpretata? Forse come un invito ad aumentare le sanzioni per assumere più Agenti??
Chi amministra un Comune dovrebbe ben sapere che le spese di personale, nonché le capacità assunzionali sono legati a ben altri fattori, prima tra tutto l’indirizzo politico di assumere in un settore piuttosto che in un altro.
Ci sono problemi ad aprire il presidio della Polizia Locale a Tresignana? Bene invitiamo allora la Sindaca Perelli a cedere capacità assunzionale del Comune all’Unione, questo potrebbe permettere l’assunzione di nuovi Agenti e quindi un presidio maggiore del territorio.
Se il Corpo attualmente si trova a sole 23 unità è perché nel Corso di questi anni vi sono state scelte politiche di assunzione di personale in altri settori, ricordiamo infatti che il Decreto Sicurezza prevedeva per la Polizia Locale specifiche deroghe e la possibilità di assumere Agenti, se così non è stato è perché i Sindaci hanno scelto di assumere in altri settori.
Tutto questo comporta che i pochi Agenti rimasti in alcune occasioni non riescono a garantire un efficace controllo del territorio visti i numeri irrisori, soprattutto nei momenti di festività, quando i numeri calano ancor di più per le ferie del personale.
Tutto questo provoca un evidente problema di sicurezza per tutta la popolazione di Tresignana e degli altri Comuni dell’Unione.
Invitiamo quindi l’amministrazione di Tresignana a porre in essere scelte concrete in materia di sicurezza e a non nascondersi dietro a delle scuse che non fanno altro che sminuire ancor di più l’immagine della Polizia Locale agli occhi dei cittadini.
Gli agenti non si occupano solo di sanzioni al Codice della strada, ma anche di edilizia, commercio, Polizia Giudiziaria ecc…, importantissime funzioni che di certo con dichiarazioni come quelle apparse nei giorni scorsi vengono sminuite.

Christmas in Gad

Ci sono due alberi di Natale a Ferrara. C’è quello in centro, bello, colorato, fotografato. Fulcro del turismo e del consumismo tipico delle festività natalizie, con alle spalle il duomo a fargli da guardia.
C’è poi un altro albero, quello del Gad. Solitario. Qui non incontrerete turisti a farsi selfie o mercatini affollati. Quando cala la notte, costui, diventa quasi tetro. Alle spalle il simbolo della decadenza ferrarese: due torri enormi che si ergono nella notte senza luna, come ululati di bestie partorite dalla mente dei peggiori incubi di Lovecraft.
E come i due alberi, ci sono due natali da queste parti: quello di chi sorride, e quello di chi vive nel buio…dimenticato.

Il volo

50 anni fa una bomba esplose. 50 anni fa si rischiò la legge marziale. 50 anni fa iniziarono gli anni di piombo. 50 anni fa un anarchico venne arrestato. 50 anni fa una porta si aprì e qualcuno lo fece volare giù. 50 anni fa i depistaggi, le false accuse, le parole non dette e quelle celate. Oggi, 50 anni dopo, Pinelli riposa senza che si sappia chi decise di farlo volare giù. 50 anni senza verità. Mezzo secolo. Una vita…come quella che gli tolsero.

“Quella sera a Milano era caldo.
Ma che caldo che caldo faceva.
“Brigadiere apra un po’ la finestra.
E ad un tratto Pinelli cascò.”

Da “La ballata di Pinelli”, autori vari.

Giù la testa… e giù il cappello!

Giù la testa (Ennio Morricone, 1971)

“Giù la testa coglione!” dice John Sean Mallory (James Coburn) a Juan Miranda (Rod Steiger) in una delle scene più memorabili del film di Sergio Leone Giù la testa, per l’appunto!
Siamo in Messico, nei primi anni della rivoluzione. Juan, un peone fuorilegge, incontra Sean, un rivoluzionario irlandese. Il primo, bandito con famiglia al seguito, e il secondo, esperto d’esplosivi, uniscono le loro forze per attraversare il paese ognuno con un preciso scopo da raggiungere. Superando le reciproche diffidenze, si uniscono ai ribelli di Villa e Zapata e, dopo scontri, sparatorie, esplosioni, tradimenti, agguati e fughe, diventano essi stessi degli eroi della rivoluzione…

Lo dico a scanso di equivoci: Giù la testa non è stato il film più riuscito di Leone. Nella trilogia di cui fa parte lo relegherei decisamente all’ultimo posto, cioè dopo C’era una volta il West e soprattutto dopo C’era una volta in America, il vero capolavoro assoluto del grande regista romano.
Aggiungo che, delle due famose trilogie dirette da Sergio Leone, la sopraccitata trilogia del tempo e la trilogia del dollaro, quest’ultima è stata di certo la più azzeccata, non foss’altro per il suo protagonista: un Clint Eastwood, futuro ispettore Callaghan, dall’indiscusso carisma.
Ecco, direi che C’era una volta in America e Il buono, il brutto, il cattivo, in un’eventuale sfida per decretare il migliore fra tutti, se la giocherebbero alla pari!

Ma ho rispolverato questo classico dello spaghetti western non tanto per celebrare il film in sé quanto piuttosto la sua splendida colonna sonora. È stata infatti soprattutto la sua musica ad aver reso questo film un cult movie per intere generazioni di cinefili.
Il soundtrack di Giù la testa è un capolavoro scritto da Ennio Morricone, uno dei tantissimi capolavori firmati dal grande compositore italiano. La parte più famosa di tutta la colonna sonora è senz’altro la cosiddetta “canzone di Sean”. Si tratta del brano di chiusura del film, il cui refrain accompagna l’intera trama e culmina nelle sequenze in flashback di Sean durante il suo passato irlandese. Un motivo famosissimo anche tra chi non ha mai visto il film, e questo testimonia come spesso la musica assuma nel cinema un’importanza primaria.
Ed è proprio il caso della musica di Ennio Morricone, le cui colonne sonore hanno fatto la fortuna di film come Mission, Gli intoccabili, Nuovo Cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’oceano, Il mio nome è Nessuno, Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il west, C’era una volta in America, Giù la testa e innumerevoli altri film in oltre sessant’anni di carriera.
Una carriera che non si può raccontare se non attraverso la musica. Perché il genio compositivo di Morricone, proprio grazie alla musica, ha fatto la storia del cinema. Magnifico esempio di sublime commistione d’arti.
Era Giù la testa… ora giù il cappello!

DIARIO IN PUBBLICO
La nobiltà della cultura (e un pensiero inquietante)

E mentre ascolto la Divina Maria gareggiare con la ‘popputa’ Netrebko (Aspesi dixit) tra Tosca e Mes mi avvio a parlare di un libro importante appena uscito nella nostra Edizione nazionale delle Opere di Canova, le “Lettere 1814” a cura di Carlo Sisi e Silvio Balloni. Il luogo è a Firenze ed è quello dell’Accademia fiorentina che custodisce il David. Da un anno Sisi ne è il presidente. All’arrivo mi rapisce per farmi vedere il gran quadro dei Cinque sensi che ha voluto al sommo della scala. Di scuola ferrarese ‘naturalmente’. Sono emozionato, quasi sull’orlo di una commozione irrefrenabile; vedo infatti la mia casa fiorentina a cento metri dall’Accademia tutta lustra e pettinata e so che l’ho lasciata. Mi raggiunge proprio lì il mio amico e sommo editore Daniele Olschki e mi consegna un libro da lui edito su d’Annunzio e la Commedia dantesca dedicato al ‘Fiorentin fuggiasco’ ovvero a chi scrive queste note. E la commozione cresce. Nella sala del Cenacolo strapiena ritrovo amici, allievi, colleghi d’Università ma il ‘coup de théâtre’ sono le sei principesse, vere, autentiche eredi dei grandi casati fiorentini, di età indefinita. Fanno loro contorno, tra la fitta presenza degli studenti, marchesi e duchi tra cui riconosco il figlio di Memi Ginori che in altri tempi mi offrì una colazione servita nei piatti dalla loro straordinaria fabbrica creati per la regina Margherita. Il mio lato infantilmente snob tra i sorrisi ironici degli amici carissimi si risveglia e mi preparo a una esposizione degna di tal pubblico. E mentre Balloni mi dedica un ringraziamento che – questa volta sì – mi ridà fiducia nell’importanza non artefatta dell’insegnamento mi appresto a gareggiare in ‘scientia et sapientia’ con i curatori e con il grande storico Conti che mi affianca. In prima fila Paola Pinto sorride ai complimenti tutti meritati che Sisi le rivolge parlando del bilico lo strumento che permette di far girare la statua per osservarla dai migliori e più diversi punti di vista e dell’introduzione di questa straordinaria invenzione canoviana per meglio comprenderla e che lei ha fatto rimettere nientemeno alla colossale statua dell’Ercole e Lica nella Galleria romana. Si parla di incendi, il destino incredibile della statua della Sonatrice con i cembali posta al centro della Canova-Saal del principe Razumowsky a Vienna. Il principe già dedicatario del celebre quartetto di Beethoven che porta il suo nome volle illuminarla con un lampadario di più di cento candele che crollò e incendiò il palazzo ma la statua venne salvata perché gettata da una finestra del palazzo in fiamme.
E’ il momento allora di rivendicare i miei crediti con le grandi famiglie che mi hanno dato fiducia e credito. Dagli eredi di Tambroni ancora proprietari di significative testimonianze canoviane ben illustrate dalle lettere canoviane e ancor più dalla mia famiglia adottiva erede di Leopoldo Cicognara, i Giglioli Maffei che da quando ero ragazzo mi hanno aperto l’archivio, la casa e il cuore. Ora una di loro è la mia sorella adottiva e i suoi nipoti sono miei nipoti. O i 25 anni passati a Bellosguardo respirando l’aria di Foscolo e di Canova e dove ancora vive l’altra mia sorella adottiva.

Potrebbero risultare queste note le vicende di una vita privata ma che invece hanno permesso di costruire il nucleo forte dell’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova. Di riuscire a collegare i maggiori studiosi di Canova e del Neoclassicismo che operano a Bassano, la terza città di cui mi sento cittadino.
Penso allora al significato della cultura nel suo senso che dovrebbe essere il più nobile e nello stesso tempo il più ovvio.
Allora un pensiero inquietante mi assale. Saremo capaci di restituirla agli ‘italiani’ o meglio al mondo?

PER CERTI VERSI
L’eco

Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione ‘Sestante: letture e narrazioni per orientarsi’

L’ECO

La tua mancanza
È nello stomaco
Che sprofonda
Ma tu ci sei
Mentre rido da solo
Come una catena nel pozzo
L’eco scuote la schiena
Poi si allarga
in cerchi nello stagno
E quasi scongiuro che non passi qualcuno
Mentre rido solo
E inseguo i cerchi
L’eco

Sabato 14 dicembre presentazione dell’ultimo libro di Marco Bonora “Il soffio di Saint Denis”

Da organizzatori

La presentazione si terrà presso il bar “Robby”, in via Matteotti n.28 a san Giorgio di Piano alle ore 17.

Dalla Quarta di copertina:

“A cavallo fra XI e XII secolo in pieno Medioevo, all’alba dell’epopea delle prime Crociate e della grande rivoluzione architettonica, frutto dell’intuito di un influente monaco francese amico fraterno dei Re di Francia, un esperto soffiatore di vetro e artista pittore di Vetrate Istoriate di nome Willelmo, protagonista e narratore nel romanzo della sua vita, viene risucchiato nel vortice della Grande Storia che influenzerà proprio in quel secolo il destino del mondo conosciuto.
All’interno dell’Abbazia cluniacense di Saint Denis, sacra alla corona francese, e della Città Santa di Gerusalemme, Willelmo avrà l’opportunità di vivere, fra gli accadimenti professionali, i molteplici avvenimenti della sua intensa storia personale dalle altalenanti fatalità che lo porteranno a conoscere imperatori, re, papi, prìncipi, condottieri, abati e futuri santi del suo tempo.
La brutale violenza, esplosa in Terra Santa nel 1099 nello scontro fra cristiani alla conquista di Gerusalemme occupata dai musulmani, darà spazio all’odio e a tragici mai dimenticati efferati delitti di affetti insostituibili, ma che faranno emergere prepotentemente sul palcoscenico della vita i valori e i veri sentimenti umani puri e sinceri: quelli che restano per tutta la vita.”

Marco Bonora vive nella provincia fra Bologna e Ferrara. Manager dell’industria nel settore marketing “Architetture in Vetro” da oltre vent’anni si occupa di divulgazione della Storia e della Manifattura artistica delle Vetrate Istoriate medievali e contemporanee. Ha pubblicato saggi sul vetro artistico e contemporaneo: “Il Novecento nell’arte della vetrata Istoriata”, “150 pagine di vetro: come il vetro ha conquistato l’Architettura”, “Una nuova Luce”. Presso l’Università degli Studi di Ferrara ha analizzato i processi di degrado superficiale del vetro in funzione del restauro. Partecipa a convegni e collabora con contributi scritti alle pubblicazioni dell’Association Internationale pour l’Histoire du Verre: “Il vetro nel Medioevo tra Bisanzio, L’ Islam e l’Europa VI-XIII secolo” e con le riviste del settore Architettura e Beni Culturali Rivista IBC Emilia-Romagna. Con passione scrive per il quotidiano di Ferrara on line Ferraraitalia.

Ferrara in Jazz 2019 – 2020: Jazz Confusion

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Il Torrione come al cinema? Proprio così. Domenica 15 dicembre (a partire dalle 19.30) il Jazz Club Ferrara ospita la proiezione di Jazz Confusion, film di Fabio Badolato e Jonny Costantino a cui seguirà l’incontro con quest’ultimo regista. Anticipa la proiezione l’aperitivo a buffet a cura di Fructofilia.
Jazz Confusion è un viaggio, per iniziati e non, entro e oltre il mondo del jazz. Un viaggio multiforme, multianima. La cornice è Roccella Jonica, l’anno il 2005, l’occasione il 25° anniversario del festival “Rumori Mediterranei”. I principali protagonisti sono i cineasti Daniele Ciprì e Franco Maresco (autori a quattro mani di capolavori quali ‘Lo zio di Brooklin’ e ‘Totò che visse due volte’), il compositore Nicola Piovani (autore di musiche per il cinema di Federico Fellini e Mario Monicelli, dei fratelli Bertolucci e dei Taviani tra gli altri), il trombettista Enrico Rava (jazzista di fama mondiale che il Jazz Club Ferrara ospiterà nelle serate del 20 e 21 dicembre), il pianista Salvatore Bonafede (jazzista e autore delle musiche de ‘Il ritorno di Cagliostro’ e ‘Come inguaiammo il cinema italiano’ di Ciprì e Maresco). A contrappuntare i loro racconti ci sono brani di film e immagini d’archivio, filmati in super8 e riprese di backstage. La colonna sonora è un’improvvisazione al violoncello di Paolo Damiani (anche contrabbassista, compositore, direttore d’orchestra, all’epoca direttore artistico di “Rumori Mediterranei”).
Alcune note su Fructofilia: il progetto Fructofilia nasce dalla passione per la cucina e la ricerca di un’alimentazione naturale e rispettosa dell’ambiente. L’obiettivo è quello di avvicinare le persone ad una dieta più etica e più vicina a quella connaturata all’essere umano.
Ingresso libero riservato ai soci Endas. Tesseramento in loco al costo agevolato di € 10.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’associazione culturale affiliata ad Endas, tesseramento in loco
Ingresso libero per i soci
Tessera Endas al costo agevolato di € 10
Apertura e aperitivo a buffet 19.30
Proiezione e incontro con il regista ore 21.00

NB: non si accettano pagamenti POS

Teresa De Sio e le sue canzoni entrano in carcere

Nel carcere di Ferrara Teresa De Sio doveva arrivare quindici giorni fa. Una brutta influenza l’ha costretta ad annullare il concerto a favore dei detenuti. Ma ci teneva davvero: sembra abbia avuto lo scrupolo di giustificarsi, inviando tanto di certificato medico alla Casa Circondariale Costantino Satta. Una promessa è una promessa, e ieri pomeriggio (12 dicembre) la grande interprete napoletana ha varcato porte e cancelli del carcere di via Arginone. Ad assistere all’incontro-concerto e ad applaudirla, gli agenti, gli educatori, e naturalmente i detenuti; questi ultimi  godevano in via eccezionale di tre ore d’aria (e di musica). Finalmente fuori dalle celle.

Prima del concerto per pianoforte e voce, la proiezione di ‘Crai!’, un bellissimo docufilm, tratto da uno spettacolo ideato una decina di anni fa dalla stessa De Sio insieme al cantautore, scrittore e attivista politico Giovanni Lindo Ferretti, che mette in scena e racconta gli ultimi rappresentanti della tradizione popolare dei Cantori di Puglia. Poi Teresa De Sio incomincia a cantare, accompagnata alle tastiere dal pianista Francesco Santalucia. Canta alcune delle sue canzoni più conosciute: la famosissima ‘Voglia ‘e turnà’ (entusiasmo fra il pubblico) e ‘Chi tene ‘o mare’, un omaggio all’amico scomparso Pino Daniele. Conclude con una canzone nuova, tratta dall’ultimo album ‘Puro desiderio’ che da febbraio porterà in giro per l’Italia. Non è una canzone scelta a caso. Sembra proprio una dedica affettuosa a tutti i carcerati. Si intitola ‘Mia libertà’.
Alla fine (e appena prima degli abbracci e delle foto ricordo), la nuova direttrice del Casa di Detenzione Maria Nicoletta Toscani  – arrivata a Ferrara all’inizio di quest’anno – sottolinea come sia importante portare l’arte e la cultura dentro il carcere. E promette: “Questo è solo il primo di un lungo ciclo: abbiamo in programma trentacinque incontri pubblici con tanti docenti dell’Università di Ferrara, titolo della rassegna: Cultura e Libertà.”.

Analisi dell’andamento della criminalità e dell’attività di prevenzione e contrasto a Cento (FE) e nei Comuni dell’Alto ferrarese

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

Se ne è parlato nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta nella Sala Consiliare del Palazzo del Governatore a Cento (FE).

Presieduta dal Prefetto Michele Campanaro, si è tenuta in mattinata, presso la Sala Consiliare del Palazzo del Governatore a Cento (FE), una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica cui hanno partecipato i Sindaci dei Comuni di Cento, Poggio Renatico e Terre del Reno, Fabrizio Toselli, Daniele Garuti e Roberto Lodi, gli Assessore dei Comuni di Bondeno e Vigarano Mainarda, Emanuele Cestari e Agnese De Michele, in rappresentanza del Presidente della Amministrazione Provinciale il consigliere Angelo Mottola, il Questore Giancarlo Pallini, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gabriele Stifanelli ed il Comandante Provinciale interinale della Guardia di Finanza Filippo Ruffa.

La riunione è stata convocata per fare un punto della situazione sull’andamento della criminalità nei Comuni nell’Alto ferrarese, parte della provincia economicamente dinamica e strutturata, confinante con le province di Bologna, Modena e Mantova, gravemente colpita dal terremoto del 2012.
Dall’analisi illustrata dal Prefetto, è emerso un andamento delittuoso, nel Centese e nei territori limitrofi, sensibilmente inferiore all’indice di criminalità presente nelle restanti parti della provincia ferrarese. Nei primi dieci mesi del 2019, rispetto all’analogo periodo del 2018, complessivamente il numero dei reati è diminuito (-1,5%): per i reati cc.dd. a maggior allarme sociale, si registra una decisa flessione, a cominciare dalle rapine (con un calo del 37% – da 19 a 12), così come per i reati in materia di stupefacenti (- 31,5% – da 19 a 13). Lieve aumento, invece, per i furti (+1,8%).

Pur in presenza di un trend in lieve diminuzione dell’andamento dei fenomeni criminali, il Prefetto Campanaro ha rimarcato l’importanza centrale e strategica delle sinergie interistituzionali sul versante della tutela del bene sicurezza, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla stessa sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore, ma richiede stabili sinergie e forme di collaborazione.
Sulla falsariga di quanto di recente fatto per la Città di Comacchio, il Prefetto ha, quindi, presentato agli amministratori locali un percorso di condivisione finalizzato alla realizzazione di un Patto per la sicurezza, dando una cornice istituzionale a molte forme di collaborazione già positivamente avviate e sviluppando ulteriormente forme di sinergia sui fronti ritenuti più strategici per la sicurezza dell’Alto ferrarese (dalla implementazione dei sistemi di videosorveglianza, all’avvio di percorsi formativi congiunti per le Forze di Polizia statali e locali, allo sviluppo, nelle aree più periferiche e sensibili, del c.d. controllo di vicinato).

“La sicurezza urbana – ha evidenziato il Prefetto Campanaro – è un bene pubblico da perseguire a livello locale attraverso strumenti diversificati, tra cui la prevenzione della criminalità ed il rispetto della legalità e della convivenza civile, l’eliminazione dei fattori di marginalità ed esclusione sociale, strumenti tutti che devono integrarsi efficacemente con l’attività di contrasto delle Forze di Polizia e delle Polizie locali”.
Al termine della riunione di Comitato, i presenti, guidati dal Sindaco di Cento, hanno visitato la mostra “Emozione barocca. Il Guercino a Cento”, inaugurata nei giorni scorsi ed allestita presso la Pinacoteca di San Lorenzo e presso la Rocca centese. Nella Città che ha dato i natali a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, l’esposizione presenta 79 opere, provenienti da tutto il mondo e dalla importantissima collezione cittadina, in grado di documentare la evoluzione stilistica del famoso artista del periodo Barocco, dalla formazione alla maturità.

Il countdown è infuocato a Ferrara

Da: Ufficio Stampa Consorzio Visit Ferrara

Tanti gli eventi di Natale e Capodanno 2020 a Ferrara e Comacchio, che culminano con originali cenoni nei palazzi storici e gli incendi del Castello Estense e del Ponte dei Trepponti. Vacanze speciali di fine anno con Visit Ferrara e Visit Comacchio.

Il Castello Estense di Ferrara si illumina di colori straordinari, che cambiano ogni giorno, mentre lo scenografico Ponte dei Trepponti di Comacchio diventa infuocato l’ultima notte dell’anno. Le piazze rinascimentali ferraresi e i canali della città sull’acqua si vestono a festa, tra luminarie, fontane danzanti, mercatini artigianali e speciali cenoni nei palazzi storici. Il periodo natalizio nella provincia ferrarese regala a fine anno eventi ed emozioni, che culminano con l’incendio del Castello Estense di Ferrara a Capodanno, annoverato tra gli spettacoli più belli del mondo, e lo show piro-musicale sulle acque nel cuore di Comacchio. Per questo vale la pena concedersi una vacanza nella città estense e nel suo territorio, cogliendo i vantaggi e le proposte di soggiorno del Consorzio Visit Ferrara, che ha pensato a pacchetti e programmi ideali per godere della fine del 2019 tra arte, gastronomia, cultura e tante soprese.

A Ferrara un vortice di eventi natalizi
Gli eventi natalizi a Ferrara si svolgono dal 16 novembre 2019 fino al 6 gennaio 2020. A partire dal 16 novembre con l’inaugurazione delle luminarie della città, apriranno anche le casette di legno del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste. Dalle 17.30 del 17 novembre si potranno ammirare le maestose mura del Castello Estense decorarsi di colori e scenografie diverse, ogni sera dalle 17.30 alle 6.00 del mattino. Le luci sul maniero vedranno momenti speciali con carrellate di colori, in occasione di eventi particolari. Nel Giardino delle Duchesse, dal 23 novembre, aprirà una bellissima pista da pattinaggio, mentre l’accensione dell’Albero di Natale in Piazza Cattedrale è prevista il 30 novembre alle 18.00, anticipata dal musical “Notte di Natale 1223”. Per il weekend dell’Immacolata si potrà assistere allo show delle Fontane Danzanti più grandi d’Europa il 7 dicembre (alle 18.00, con replica alle 19.30) un bellissimo spettacolo d’acqua e di luci con un fronte di circa 26 metri e l’accompagnamento dal vivo dalla AMF Brass Band. Gli interni del Castello Estense si trasformeranno in un percorso di fiabe, laboratori, ambienti natalizi e magie per i bambini con il Castello dei Balocchi ( dal 6 all’8 dicembre). Il 15 dicembre Palazzo Crema si animerà con il presepe vivente mentre il 21 Piazza Trento e Trieste sarà lo scenario di un concerto gospel e spiritual. Il Castello Estense sarà protagonista per tutto il periodo di scenografie multicolor fino nello spettacolo dell’ultima notte dell’anno e poi per l’evento di chiusura, il giorno dell’Epifania.
Con la proposta di Visit Ferrara “Ferrara a Natale” di 2 giorni, valida fino al 6 gennaio 2020 (escluso Capodanno), sono inclusi una notte a Ferrara, visita guidata della città il sabato, cena in ristorante tipico, ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti “De Nittis e la rivoluzione dello sguardo” con sconto sul catalogo, un light lunch nella caffetteria del Castello Estense, con prezzo a partire da 135 euro a persona.

A Ferrara c’è l’Incendio del Castello Estense
Un’atmosfera incantata pervaderà la città per giungere alle iniziative di Capodanno, che regala ai visitatori eleganti cenoni nei palazzi storici, musica dal vivo dalle 21.30 in Piazza Castello, e l’attesissimo incendio del Castello Estense allo scoccare della mezzanotte, uno spettacolo piro-musicale molto coinvolgente e fuori dal comune, per poi lasciare spazio al dj set fino a notte fonda.
Per aspettare l’arrivo del 2020, il 31 dicembre, nel piano nobile del Palazzo Municipale si può scegliere l’ Apericena a Palazzo, (dalle 18.00 alle 20.00), degustando proposte stuzzicanti, per poi spostarsi al Teatro Nuovo per lo spettacolo teatrale “Makkeroni a Capodanno Makkeroni tutto l’anno”; o magari il Gran Buffet a Palazzo, un cenone classico con menu a buffet (dalle 21.00 alle 23.00). Oppure avere il privilegio di cenare direttamente nel Castello Estense: dalle 19.00 negli Imbarcaderi andrà in scena “ A tavola con gli Estensi”, il cenone di Capodanno in stile rinascimentale, con specialità tipiche del territorio, musica d’epoca, ricette tramandate dal cuoco della corte estense, il famoso Messisbugo, e rivisitate da chef della provincia; al piano nobile verrà invece servito il Gran cenone in Castello con menu classico e accompagnamento musicale. Il piano nobile ospiterà inoltre il Primo Pranzo del 2020, il 1° gennaio.
Anche gli eleganti saloni del Ridotto del Teatro Comunale diventeranno il luogo in cui festeggiare le ultime ore dell’anno, assaporando dalle 19.00 il Gran Cenone a Teatro, un esclusivo galà di San Silvestro con piatti raffinati accompagnati da vini di pregio.

Per trascorrere il Capodanno a Ferrara sono diverse le opportunità proposte da Visit Ferrara, da prenotare direttamente su: www.visitferrara.eu
Con il pacchetto Capodanno Light per una notte (da 120 euro a persona) sono compresi una notte in hotel nei dintorni di Ferrara e il cenone del 31 dicembre in un ristorante in centro a Ferrara; con l’offerta di due notti (da 195 euro a persona) oltre al cenone è inclusa anche una visita guidata della città.
Scegliendo il programma di 2 notti “Capodanno a Ferrara tra enogastronomia e cultura” (da 270 euro a persona), con 2 pernottamenti con colazione, sono compresi il biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti, lo sconto del 10% sul catalogo, una visita guidata di Ferrara, cenone e cena in ristorante in centro. Il programma “ Capodanno in centro storico a Ferrara” (da 480 euro a persona) comprende invece 2 notti in hotel con colazione a Ferrara, cena in ristorante centrale, cenone di Capodanno e pranzo del 1° gennaio al piano nobile del Castello Estense, una visita guidata della città, il biglietto d’ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti e lo sconto sull’acquisto del catalogo.
Per coloro che scelgono il cenone rinascimentale negli Imbarcaderi del Castello Estense, Visit Ferrara propone l’offerta di 2 notti “Il tuo Capodanno in Castello” (da 300 euro a persona) che include anche la visita guidata di Ferrara, l’ingresso alla mostra di Palazzo dei Diamanti e il pranzo del 1° gennaio sempre in Castello.

A Comacchio, il Ponte dei Trepponti è piroteatrale
La città sull’acqua di Comacchio, con i suoi ponti e canali decorati di luci, diventa a Capodanno la città del fuoco. Il monumentale Ponte dei Trepponti alla mezzanotte che scandisce l’arrivo del 2020 è protagonista di uno show piroteatrale che renderà magico il centro storico della città perla del Parco del Delta del Po. Già dal pomeriggio, dalle 17.30, prenderanno vita nel centro storico spettacoli itineranti e nell’Antica Pescheria si potrà partecipare ad un aperitivo in musica. Alle 19.30 è in programma una visita speciale al Museo del Delta Antico ed in seguito le sale del Palazzo Bellini ospiteranno il Cenone di Capodanno con animazioni musicali. Dalle 23.50 countdown sul Trepponti in attesa della mezzanotte e dello spettacolo pirotecnico, e poi animazioni e dj set fino alle 2 del mattino.

Con Visit Comacchio, una vacanza di 3 giorni e 2 notti in elegante b&b del centro storico e colazione, la Comacchio Museum Pass per visitare i musei e monumenti della città tra cui il Museo Delta Antico, la Manifattura dei Marinati, il cenone di fine anno con menu a base di pesce in un ristorante ricavato in un antico casone da pesca, a partire da 190 euro a persona.

Associazione Musicisti di Ferrara propone Classica d’Ascolto

Da: Organizzatori

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Classica d’ascolto
Per l’ottavo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani ed il Teatro Comunale Claudio Abbado, organizza una serie di appuntamenti nell’Aula Magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri hanno come temi la guida all’ascolto della Musica Classica.

La collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara prevede tariffe agevolate per i soci AMF all’interno della Stagione concertistica di Ferrara Musica; da quest’anno la programmazione è stata pensata per anticipare con nozioni di carattere storico musicale gli appuntamenti che si svolgeranno presso il Teatro.

La finalità di questi appuntamenti è quella di rendere evidente l’attualità di una tradizione che troppo spesso,viene a torto considerata d’elite o “anacronistica”, ma che di fatto costituisce le fondamenta del nostro linguaggio musicale e del nostro patrimonio culturale.

Classica d’Ascolto – Domenica 15 dicembre ore 15,30.
“Nascita di una sonata” Johannes Brahms, “Sonata per clarinetto o viola e pianoforte”, op. 120 n. 1. Le due sonate op. 120 costituiscono l’ultimo capolavoro cameristico scritto dal compositore tre anni prima della sua scomparsa. Domenica avremo la rara occasione di ascoltare, eseguita dal vivo, la prima delle due Sonate con tutte e due le strumentazioni previste dal compositore e assaporarne le diversità, esplorare i contenuti espressivi di quest’opera: estremo approdo spirituale di Brahms e di tutta un’epoca che stava per volgere al termine.

Julie Shepherd – viola
Domenico Marcello Urbinati – clarinetto
Alessandra Gavagni – pianoforte

Aula Magna “Stefano Tassinari” – Scuola di musica moderna di Ferrara, Via Darsena 57, inizio ore 15,30

Associazione Musicisti di Ferrara propone Guida all’Ascolto

Da: Organizzatori

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Guida all’ascolto
Per il diciassettesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani, organizza per l’ anno 2019-2020 una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57. Gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti è cominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’ epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano esse interne o esterne alla scuola”.

Sabato 14 dicembre ore 15,30 Guida all’ascolto: Le grandi orchestre degli anni ’40, a cura di Federico Benedetti.

Troppo spesso si dimentica che la danza è una componente essenziale della musica afroamericano.
Questa guida all’ascolto, corroborata da documenti video dell’epoca, cercherà di mostrare come la cosiddetta “Era dello Swing” (1930-1945) e le sue memorabili orchestre, si siano spesso costruite sull’interazione tra musica e danza.

Ingresso libero.

Fascino e mistero di giardini e labirinti: a Ferrara un percorso iniziatico pubblico

Da millenni giardini e labirinti si configurano come strettamente correlati e non sempre distinguibili. Gli uni possono esistere senza gli altri, e viceversa, ma quando si trovano a coesistere fino a fondersi e confondersi, la curiosità e la voglia di saperne di più non stentano a manifestarsi impetuose.
Partire dalle origini dei termini aiuta a comprenderne il significato più profondo e il punto di partenza della loro storia. Etimologicamente, infatti, giardino vuol dire luogo chiuso, solitamente ornato con colture erbacee o arboree, mentre del labirinto, inteso oggi come intreccio inestricabile, poco si sa. Ripercorrere le ipotesi stilate da esperte ed esperti può essere interessante: visto che la terminazione della parola labýrinthos rimandava in una antica lingua greca al concetto di luogo, si era ipotizzato che il labirinto fosse la casa di un’arma del potere, l’ascia bipenne làbrys – e cioè il Palazzo di Cnosso, la leggendaria reggia di Minosse da cui non era possibile uscire senza una guida. Da qualche tempo, però, l’opinione si è modificata, a favore di un’altra interpretazione nata dal rinvenimento, proprio a Cnosso, di una tavoletta micenea di terracotta risalente al 1400 a.c. In questa iscrizione, “labirinto” si riferirebbe a un insieme di corridoi articolati fra loro e destinati al mondo della danza, simile alla raffigurazione presente su un’altra tavoletta, oppure potrebbe voler dire semplicemente danza, arte che da sempre si pone a imitazione del movimento della natura e dei corpi celesti. Ma oltre alla terminazione, vi è anche la radice di labýrinthos da prendere in considerazione, sì perché avrebbe origini pre-indoeuropee e indicherebbe l’idea molto generale di pietra, che secondo gli antichi Greci costituiva le ossa della Madre Terra. Poteva perciò essere visto come il palazzo di una divinità degli inferi, chiamata “signora del labirinto”, il cui dominio si estendeva su un luogo denominato appunto labirinto, e costituito da grotte, dove avrebbe abitato anche il mitico Minotauro. Ma anche nel caso del mito cretese, il Palazzo di Cnosso era realmente come ci è stato raccontato? Tanto per cominciare, non è neppure chiaro se fosse davvero a Cnosso. E soprattutto, emerge un altro problema: è solo con Platone che il labirinto diventa un percorso ingarbugliato ed è l’ellenistico Callimaco a porvi l’uccisione del Minotauro. In effetti, il dedalo cretese era del tutto semplice e di forma immediata, con un tragitto obbligato che dall’ingresso conduce direttamente al centro, senza inganni. E per giunta, non era una costruzione artificiale, come piuttosto inizierà a essere percepito dall’epoca romana. Il primo a tramandare per iscritto il mito del labirinto di Cnosso fu del resto Callimaco, che lo descriveva come luogo tortuoso, ed è forse proprio a lui che dobbiamo l’inizio della concezione odierna. L’esperienza simbolica del labirinto, vero e proprio viaggio insidioso di iniziazione che dalle ombre circostanti conduce solo chi è pronto alla luce del suo centro, è a Ferrara percorribile da chiunque lo voglia. Tale simbolo visse un momento d’oro nel Rinascimento, avviato urbanisticamente proprio dalla nostra città, che si riempì di giardini di estrema perfezione, ammirati da tutte le persone illustri che poterono visitarli. L’individuo, al centro del proprio universo, era ora libero di intraprendere nei labirinti dei giardini la via che più preferiva, al di là di qualsiasi costrizione esterna. Il Palazzo Costabili, sede del Museo Archeologico Nazionale, è figlio di quel periodo storico, ma il labirinto di bosso che vanta attualmente è in realtà più tardo. Venne aggiunto dopo gli anni Cinquanta, in spazi che prima risultavano vuoti e che nell’età rinascimentale erano adibiti a prati, dove crescevano anche piante spontanee.
Dalla spontaneità del giardino primordiale, l’Eden, alle costruzioni sempre più ingarbugliate e labirintiche, il trait d’union può forse ritrovarsi, sorprendentemente, nell’essere umano, che nel cammino della propria esistenza è sempre chiamato a ricercare il senso delle cose e di se stesso, percorrendo strade tortuose indirizzate alla morte e rinascita nel giardino della Conoscenza.

 

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
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Polizia locale di Ferrara: necessario anteporre le esigenze degli agenti

Da: Ufficio Stampa DICCAP e SULPL Ferrara

I confederali smettano di portare avanti battaglie ideologiche e di principio.

I Sindacati DICCAP (Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali e SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacati più rappresentativi per la Polizia Locale Italiana, ritengono doveroso replicare agli articoli apparsi sulla stampa in merito all’incontro odierno convocato dal Vice-sindaco a cui sono state invitate tutte le rappresentanze dei lavoratori (Sindacati ed Rsu).
Prendiamo atto del nuovo tentativo da parte dei Sindacati Confederali di mettere a tacere chi la pensa diversamente cercando per l’ennesima volta di resuscitare il sistema di relazioni sindacali intercorse con l’ultima amministrazione a guida Tagliani.
Come sempre ci tocca smentire pubblicamente il funzionario CGIL che ieri a più riprese ha citato norme sulla rappresentatività nazionali collegate alla contrattazione integrativa e non ad incontri istituzionali con le parti sociali , come avvenuto oggi, e lui è ben consapevole di ciò.
La scelta di non intervenire all’incontro odierno è stata l’ennesima riprova di come CGIL-CISL-UIL stiano di fatto abbandonando al loro destino i lavoratori del Comune di Ferrara, anteponendo proprie battaglie di principio alle vere esigenze dei lavoratori.
Ancora più inconcepibile è la strumentalizzazione dell’organismo della RSU del Comune di Ferrara, organismo che dovrebbe essere indipendente dai Sindacati, in quanto eletto dai lavoratori, ma che invece ha scelto di prendere una chiara e decisa posizione a fianco dei 3 confederali.
Il DICCAP e la sua Rsu di riferimento hanno presenziato all’incontro indetto dall’amministrazione, sono emerse novità positive sul Nuovo Comando, sul Nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Locale e sulle altre dotazioni di cui verranno dotati gli Agenti.
L’incontro è stata occasione per presentare al Vice-Sindaco e al Comandante Rimondi un elenco scritto sostanzioso di richieste ed esigenze del Corpo, redatto da buona parte degli Agenti (senza distingui di natura sindacale) intervenuti in una serata organizzata dal DICCAP a fine novembre.
Questo è l’ennesimo esempio di come mentre i confederali continuano a portare avanti battaglie ideologiche lontane dalle esigenze dei lavoratori, il Sindacato Autonomo invece continui ad essere interlocutore e portavoce delle esigenze della base dei lavoratori del Comune di Ferrara.

Cna avanza tre proposte per la tutela delle spiagge dei Lidi

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Resta da risolvere il problema dell’erosione delle spiagge, che in certi punti si sono ridotte di 45 metri di profondità.

La Regione Emilia Romagna ha dato incarico alla multiutility Clara di procedere allo smaltimento delle grandi quantità di legname e rifiuti accumulatosi lungo le spiagge dei Lidi a seguito delle recenti mareggiate. L’incarico verrà finanziato con i fondi ottenuti grazie al riconoscimento dello stato di calamità naturale ai Lidi comacchiesi

Clara starebbe già predisponendo le assunzioni del personale necessario per effettuare le operazioni di smaltimento, e i lavori dovrebbero cominciare già dalla prossima settimana, per durare circa un mese. La notizia è stata data ufficialmente alla consigliera regionale Marcella Zappaterra, che si è fatta interprete delle richieste di intervento formulate da Cna.

“E’ un passo avanti molto importante di cui possiamo dirci soddisfatti – commenta il portavoce dei balneatori di Cna Ferrara Nicola Ghedini – Cna si era impegnata da subito per chiedere la rimozione del legname accumulatosi in battigia, che ha reso impraticabile la spiaggia e rischiava di ricoprirsi di sabbia con i primi venti”

Ora va affrontato, ricorda Cna, l’altro grave problema che quasi ad ogni inverno investe i lidi di Comacchio: l’erosione delle spiagge. In un recente incontro con il sindaco di Comacchio Marco Fabbri e la già citata consigliera Zappaterra, Cna ha segnalato la difficilissima situazione di alcuni tratti di costa, a nord di Lido Volano e a sud di Lido Spina: qui le spiagge si sono accorciate fino a 45 metri. Cna – rappresentata tra gli altri dal Presidente Davide Bellotti, oltre che dal già citato Nicola Ghedini e dalla responsabile turismo Linda Veronese – ha chiesto che si proceda con urgenza a risolvere la situazione, trasferendo la sabbia necessaria da altri tratti di costa che soffrono il problema opposto e oggi toccano gli 800 m. di profondità.

Nel corso dell’incontro sono state formulate anche delle proposte che puntano a rendere la gestione dell’ambiente costiero più agevole e snella, considerando che le mareggiate autunnali non possono più essere considerate ‘emergenze’.

“In primo luogo, – spiega il portavoce dei balneatori Ghedini – è necessario che il costo di smaltimento smaltimento dei rifiuti portati a valle dal fiume Po sia suddiviso tra tutti i comuni che vi si affacciano e non più del solo Comune di Comacchio. In secondo luogo, la gestione dei lavori di manutenzione della costa non deve più essere gestita tramite bandi e gare – che comportano tempi lunghi e burocrazia – ma tramite accordi quadro pluriennali con gruppi di aziende competenti, possibilmente del territorio, che garantirebbero tempestività e certezza di intervento. Infine, la manutenzione della costa dovrebbe essere trasferita per competenza dall’assessorato all’ambiente all’assessorato al turismo: questo consentirebbe un maggiore attenzione agli aspetti economici, oltre che ambientali, del patrimonio costiero, tenendo conto anche della progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici”.

Il valore sociale delle imprese: l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio incontra Cna

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Saper leggere il territorio, e progettarne il futuro tenendo conto delle sue peculiarità. Creare un collegamento più forte tra scuola e mondo del lavoro, e combattere con decisione il fenomeno dell’abbandono scolastico. Superare il dualismo tra lavoro e maternità, riconoscendo il valore delle donne nel contesto aziendale, e favorendo forme contrattuali adeguate.

Sono alcune delle scelte che Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ha indicato come cruciali per dare luogo nel concreto ai principi della responsabilità sociale che coinvolge istituzioni, cittadini, imprese. Mons. Perego ha incontrato, giovedì sera, le imprenditrici, gli imprenditori e gli operatori della Cna di Ferrara, e ha dialogato con il Presidente, Davide Bellotti e il direttore Diego Benatti.

“Vedo nella politica di oggi una insufficiente capacità di lettura del territorio – ha detto mons. Perego – Oggi il tessuto economico di Ferrara è più debole che altrove, e forse questo dipende dall’eccessiva attenzione, che si è avuta in passato, nei confronti dei grandi insediamenti industriali, a scapito delle piccole imprese. Invece il territorio ferrarese esprime capacità importanti e molteplici, che vanno valorizzate”

Eppure la piccola impresa, valorizzando le persone e le loro capacità, rispettando i lavoratori e la loro dignità, essendo capace di solidarietà e tutela dell’ambiente, fa crescere la comunità in cui è inserita e contribuisce ad attuare nei fatti i valori della dottrina sociale della Chiesa.

Queste le riflessioni di Mons. Perego, che ha risposto con la consueta disponibilità e profondità di pensiero alla richiesta di Cna: “c’è grande necessità, nella fase storica e politica che stiamo attraversando, di una riflessione sui valori che l’impresa rappresenta – ha detto il direttore di Cna Ferrara Diego Benatti – L’impresa non ha solo un valore economico, ma è anche un attore sociale. Nessuno meglio del nostro Arcivescovo poteva cogliere questa esigenza di riflessione”.

“Dove ci sono imprese c’è una società sana, e la comunità è coesa – ha detto il Presidente provinciale di Cna Davide Bellotti – C’è una migliore capacità di viere il territorio in un clima accogliente e solidale. Per questo crediamo che la politica debba avviare un percorso di collaborazione con le piccole imprese del territorio; per questo sentiamo il bisogno di serate come questa, in cui avviare una seria riflessione sul ruolo dell’impresa nella società”.

Mons. Perego ha ricordato, nel corso della serata, la collaborazione portata avanti in più occasioni con Cna come direttore di Caritas Migrantes, soprattutto nell’accompagnamento dell’impresa etnica: oggi in Italia ce ne sono circa 500mila e costituiscono anch’esse una fonte di opportunità, a patto che vengano accompagnate e aiutate ad inserirsi nel nostro contesto sociale.

Open Day al Polo scolastico di Codigoro con ingegneri di Ducati Motor e Ferrari

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Terzo Open Day per l’Istituto di istruzione “Guido monaco di Pomposa” due testimonial d’eccezione. Domani pomeriggio, sabato 14 dicembre 2019, alle ore 15, sarà il Sindaco Sabina Alice Zanardi a porgere il saluto di benvenuto ai futuri iscritti al Polo scolastico di Codigoro e ai loro genitori. L’iniziativa, organizzata per far conoscere gli indirizzi di studio e la ricchissima offerta formativa dell’istituto, si avvale del prezioso supporto di due ingegneri, occupati all’interno di due aziende italiane di prestigio internazionale. Interverranno infatti, a supporto del nuovo indirizzo di studio in meccanica e meccatronica, Massimo Bartolini, ingegnere di pista della Ducati Motor Holding e Riccardo Menegatti, ex-studente del Polo scolastico di Codigoro, laureato in ingegneria meccanica all’Università di Ferrara e oggi occupato come tecnologo di processo alla Ferrari di Maranello. L’invito all’Open Day è rivolto a tutti gli alunni che frequentano le classi terze medie e ai loro genitori. Con il supporto dei docenti e degli alunni, che vestiranno i panni di tutor per l’occasione, si potranno visitare aule, laboratori didattici, palestre, ma si potranno ottenere anche dettagliate informazioni su tutti gli indirizzi di studio, compreso quello di nuova attivazione per l’anno scolastico venturo, in meccanica/meccatronica.

Terzo e quarto appuntamento della rassegna “Autori a Corte”

Da: Organizzatori

Il 14 dicembre alle ore 18.30 l’Hotel Carlton aprirà le porte della Sala Conferenze per il terzo appuntamento di “Autori a Corte”. Il giovane scrittore esordiente Andrea Selvatici e Angela Bulgarelli, membro del Gruppo Scrittori Ferraresi, presenteranno rispettivamente “Il ciclo di Heldor – Gli albori della guerra” (Edizioni La Carmelina) e “Verrà il domani – L’Olanda del secolo d’oro” (Edizioni La Carmelina). Modererà l’incontro Federica Panzera,(editor).
A Norgengard, una terra gelida del Nord impregnata di magia, si intersecano le storie di Mezzelfi, di Nani, di Gnomi e altre creature straordinarie.
Andrea Selvatici, classe 1996, vive e lavora a Ferrara. All’età di sedici anni scopre la musica Folk Metal di genere vichingo, che lo ispirerà alla scrittura di storie sulle tribù germaniche del grande Nord. Il suo primo romanzo trae spunto dalla sua grande passione per i videogiochi di fantascienza e dalla lettura di remote leggende arturiane e di quelle appartenenti alla cultura norrena.
Angela Bulgarelli, classe1966, vive a Ferrara. Tra le sue grandi passioni spiccano la letteratura, l’arte e il cinema. Ha pubblicato alcuni racconti nelle antologie Giallo Piccante (Este Edition) e Fantanoir, in seguito alla partecipazione di alcuni corsi di scrittura creativa.

La splendida cittadina di Copparo, ospiterà il quarto appuntamento della rassegna, domenica 15 dicembre alle ore 16.30 nella Galleria Civica d’Arte Contemporanea – ex carceri “Alda Costa” in Via Roma, 38. L’autore dell’incontro letterario Renato Amà presenterà la sua prima opera, affascinante e superba. “Trilogia del labirinto – La prima torre” (Edizioni La Carmelina). Modererà lo scrittore Dario Gigli.
Numerosi violenti delitti sconvolgono una tranquilla cittadina della pianura padana. Nel frattempo la giovane Anna scompare misteriosamente, facendo perdere le sue tracce. Spetterà al suo migliore amico Luca, un ex poliziotto dal torbido passato, il compito di cercarla.
Renato Amà è nato a Portotolle (Ro). Da sempre amante della poesia e della pittura, ha scritto versi e dipinto acquerelli che non ha mai mostrato pubblicamente, per timidezza giovanile. Con “La trilogia del labirinto – La prima torre” firma il suo esordio letterario.

La rassegna gode del sostegno di Estense.com, Sara Assicurazioni, Carlton Ospitalità, Press Up, Ditta Aldo Ferri e del main sponsor Edizioni La Carmelina.
L’evento gode della collaborazione di Factory Grisù, Città del Ragazzo Ferrara, B.I.I Onlus, Beauty Club Ferrara, Fioreria Isabella e Ristorante Le Due Comari.
A partire da questa edizione, “Autori a Corte” sosterrà e promuoverà in tutte le sue serate il progettodi Cuamm-Medici con l’Africa-sezione di Ferrara.
Tutte le serate sono ad ingresso gratuito.
Info: www.autoriacorte.onweb.it; autoriacorte@libero.it.
Telefono:351 8852030 -3929452716.