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Da: Organizzatori

In crescita i visitatori sulle tre sedi espositive Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Bonacossi, Museo di Casa Romei.

Si è chiusa con oltre 12.000 presenze la mostra 800/900. Cultura e società nell’opera degli artisti ferraresi. Tanti sono stati i passaggi dei visitatori nelle tre sedi espositive – Palazzina Marfisa d’Este, Palazzo Bonacossi e Museo di Casa Romei – che hanno ospitato dal 22 settembre al 1 dicembre 57 dipinti, sculture e disegni provenienti dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, dalle Raccolte Assicoop Modena&Ferrara e da BPER Banca.
«La positiva risposta del pubblico è incoraggiante rispetto alla validità di percorsi di collaborazione pubblico-privato, quali il ciclo di mostre che abbiamo promosso in questi tre anni insieme alla pubblica amministrazione e alle principali istituzioni culturali ferraresi», commentano il presidente di Assicoop Modena&Ferrara Milo Pacchioni e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini, tra i promotori della mostra 800/900 e delle due precedenti esperienze: Situazioni d’Arte a Palazzo Crema e Giuseppe Mentessi/Artista di Sentimento alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
«Con 800/900 si è voluto portare attenzione non solo a opere importanti del patrimonio del nostro territorio, ma anche ai contenitori che hanno ospitato il percorso espositivo e che con questo sono stati messi in dialogo», precisano i curatori Luciano Rivi di Assicoop, Andrea Sardo del Museo di Casa Romei e Chiara Vorrasi delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea. «La mostra ha portato a una crescita significativa dei visitatori che hanno scoperto tre sedi prestigiose della nostra città, e ne ha valorizzato ulteriormente l’offerta culturale».
«Nella città delle cento meraviglie, come la definiva De Pisis, ci aspetta un lavoro rigoroso e puntuale per un’ulteriore valorizzazione del pensiero artistico di personalità ferraresi, delle loro opere e delle loro vite», commenta in conclusione l’assessore alla cultura Marco Gulinelli. «Fare esperienza delle proprie radici è un motto che individua la necessità di una collaborazione continua con chiunque abbia nel proprio orizzonte uno scenario di bellezza per la nostra città. Oltre alle risorse, il settore cultura non deve mancare, mai, di soggetti che siano veri cultori dell’arte dotati di lungimiranza e di rigorose programmazioni. La cultura è garanzia di libertà, un sistema che si alimenta dalla condivisione e dà luogo a scambi, integrazione, comunicazione e cooperazione».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it