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Mese: Dicembre 2019

Dario Maresca sulla vendita azioni Hera

Da: Dario Maresca, Consigliere Comunale

Il tema azioni Hera è un tema importante e dovrebbe essere occasione di confronto sulla visione a lungo termine della città.
Da molti anni, con i dividendi di quelle azioni –oltre due milioni di euro all’anno- il bilancio comunale sostiene iniziative che migliorano la nostra città. Ora l’amministrazione leghista ha portato in consiglio comunale l’intenzione di vendere una parte delle azioni, al fine di usarne il ricavato per investimenti.
Una scelta a cui non sono contrario a priori, ma davanti alla quale mi chiedo: cosa significa “investimento” per l’amministrazione Fabbri? Nella discussione in consiglio non ci è stato spiegato, l’unico riferimento pare essere una conferenza stampa (è indubbiamente un’amministrazione che preferisce le conferenze stampa alla discussione in aula) dove si è parlato di manutenzione di marciapiedi, cancellate attorno ai parchi pubblici e interventi su beni monumentali in gran parte già previsti dalla precedente amministrazione. Ecco, ben venga la manutenzione dei marciapiedi, ma non sembra proprio un investimento di grande respiro… la si può fare con i risparmi sulla spesa ordinaria promessi dalla giunta, oppure proprio con i dividendi delle azioni Hera.
Investimento è, a titolo esemplificativo, una darsena portuale, una metropolitana di superficie, un museo che richiami migliaia di visitatori, un progetto di edilizia sociale, una scuola, un’infrastruttura logistica per le aziende. Qualcosa di ampio impatto che dia una svolta al territorio o una risposta nuova alla comunità.
Il bivio di fronte al quale ci pone questa amministrazione è vendere i gioielli di famiglia per un maquillage che certamente troverebbe estimatori, ma priverebbe la comunità di una fonte continua di entrata; e oltretutto senza spiegare come equilibrare il bilancio per i mancati dividendi annuali.
Siamo disponibili a confrontarci sulle proposte, ma prima Fabbri e i suoi ci dicano cosa hanno in mente, e poi possiamo discutere della vendita delle azioni Hera. Ci dicano qual è il progetto qualificante che vogliono realizzare con le sostanze pubbliche e su quello confrontiamoci, perché una volta venduta la terra di famiglia, il grano va comprato al mercato.
Su questo, dopo sei mesi di chiacchiere, attendiamo dai “campioni del cambiamento” una visione della Ferrara di domani.

Mostra “O selfie o morte” alla libreria Eccelibro di Ferrara

Da: Organizzatori

“O selfie o morte” è il titolo della mostra di Elena Marini che verrà allestita alla libreria Eccelibro (via Saraceno 32, Ferrara) che si inaugurerà sabato 21 dicembre 2019 alle 17. La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2020, ingresso libero.
Presentazione a cura di Claudia Placanica, ricercatrice di socio-culture contemporanee.

La scheda della curatrice:
Gli spot di Elena Marini sono opere di poesia visiva con un detonatore: l’ibridazione eretica tra arte e letteratura. La decodifica del fruitore avviene attraverso la scomposizione del linguaggio cinematografico, della sintassi del montaggio, artefice di uno shock visivo. Ogni spot è un inquadratura inedita, dura, rapace, segmento della mai sopita lotta poetica che oggi ci chiama a interessarci a quel che accade a noi, non più cittadini, ma consumatori, non più collettività, ma target.
Nata a Pistoia il 19 luglio 1975, Elena Marini è attiva nell’ambito della poesia visiva. Ha collaborato con Eugenio Miccini e Sarenco. Indaga lo stretto e ambiguo rapporto fra parole e immagini prese dal mondo della comunicazione di massa e le fa interagire, realizzando poesie visive provocatorie, politicamente scorrette, dissacranti e cariche di ironia.

“Auguri Sonori in Piazza”: flash mob musicale a Lagosanto

Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

Domani venerdì 20, si conclude la Kermesse canora di tutti i bimbi e ragazzi, di tutte le scuole di ogni grado.
Si è partiti giovedì 12 con i bimbi grandi dell’infanzia, o come si chiamano tra loro i “Grandoni”, che hanno cantato e ballato, portando così la magia del Natale, sotto l’albero in piazza Vittorio Veneto.
In seguito Venerdì 13, grande ed emozionante spettacolo “l’ Accademia Natalizia” degli alunni della Primaria dei plessi di Anna Krank e Venturini, che si sono esibiti al Paladon, accompagnati e diretti dalla maestra di canto Linda Dugheria.
Per finire domani con i ragazzi della Secondaria di Anna Frank, con il loro Flash Mob Musicale “Auguri Sonori in Piazza“, che canteranno sotto al Municipio dalle 11:00 alle 12:30 allietando la piazza e la comunità con le loro canzoni, porgendo a tempo di musica i loro Auguri di Buone Feste.

Consulta provinciale economia e lavoro riunita in Castello Estense

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Un tavolo sul tema “agricoltura – cambiamento climatico – nuove produzioni – economia circolare”, che aiuti il territorio a candidare progetti per intercettare i fondi europei, la cui nuova stagione di programmazione 2021-2027 è entrata nella fase clou del negoziato sui tavoli di Bruxelles e nazionale.
È questa la proposta emersa dalla Consulta provinciale dell’economia e del lavoro, riunita in Castello Estense e convocata dalla presidente della Provincia, Barbara Paron.
Come hanno spiegato l’assessore regionale Patrizio Bianchi e Caterina Brancaleoni, responsabile per viale Aldo Moro del servizio Coordinamento delle politiche europee, è ancora prematuro stabilire l’ammontare esatto delle risorse per l’Italia e per l’Emilia-Romagna fra le varie linee di finanziamento: Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), Fondo sociale europeo (Fse), Fondo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), Fondo di coesione (Fc) e Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Anche perché accanto alle risorse Ue andranno definiti i programmi di cofinanziamento regionale e nazionale.
Qualcosa però si sa già sui prossimi sette anni.
Per esempio, la riduzione da 11 a 5 degli obiettivi di fondo – per un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e vicina ai cittadini – e con un aumento di risorse destinate a settori chiave come ricerca, formazione, economia green e circolare.
Su questo è intervenuto l’assessore Patrizio Bianchi, spronando il sistema Ferrara a concentrare il proprio sforzo progettuale sui banchi di prova del cambiamento climatico e dell’economia circolare e verde. “Temi – ha detto – che comportano una correlazione stretta con il sistema della mobilità, dei trasporti, della sostenibilità ambientale, del lavoro”.
Un’accelerazione richiesta per cambiare passo.
“La nuova via ferrarese per l’accesso a bandi e finanziamenti della prossima stagione 2021-2027 – ha, infatti, puntualizzato – non può più fermarsi a creare canali e sportelli d’informazione alle imprese, perché il vero problema è aumentare la capacità progettuale”.
Questa la via indicata per risolvere il problema ricordato dal presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni: secondo gli ultimi dati aggiornati, su 3406 progetti finanziati a livello regionale nella fase di programmazione che si concluderà a fine 2020, solo 150 (il 4,4 %) sono andati a imprese locali.
“Poi c’è sicuramente il tema semplificazione dei bandi – ha convenuto l’assessore Bianchi – che porremo in modo chiaro e netto sui tavoli Ue e nazionali”.
Ma è sulla capacità di progetto e sull’aggregazione d’impresa che si giocherà la sfida maggiore nei prossimi anni e su cui il territorio può giocare le proprie carte.
Ferrara terra di bonifica, con un settore agricolo di tutto rispetto e sede di ricerca in campo chimico, può mettere a sistema esperienze e conoscenze, per esempio, sulle nuove sfide che incalzano le trasformazioni nel campo delle materie plastiche, da ricavare non più dal petrolio ma da materie prime sempre più di fonte agricola.
Da qui il legame agricoltura – assetto del territorio alla luce dei cambiamenti climatici e produzioni (food e no food), con il coinvolgimento dell’Università.
Così è stata proposta l’idea del tavolo tematico, anche per riprendere lo spunto lanciato da Diego Benatti di Cna Ferrara: fra gli strumenti in aiuto alle imprese non basta più lo sportello informativo per facilitare l’accesso ai bandi, come nel passato, ma occorre crearne uno nuovo con capacità progettuale.
Idea rafforzata dall’assessore Bianchi: “Perché non creare un’agenzia di formazione alla progettazione per amministratori e imprese, anche per favorirne il processo di aggregazione perché l’aggregazione per progetto è oggi una delle strade maestre maggiormente battute per fare sistema?”.

Copparo: In famiglia al De Micheli, ultimo appuntamento

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Ultimo appuntamento, domenica 22 dicembre, con gli incontri domenicali pomeridiani di “In Famiglia al De Micheli”, spettacoli e animazioni per i più piccoli e le loro famiglie.
Si inizia alle ore 16, in Sala grande, con “Biancaneve la vera storia”, a cura della compagnia teatrale Crest, spettacolo per bambini dai 5 anni, vincitore del premio Eolo Award 2018 e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi).
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. In questo spettacolo l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre…
Scene, luci, testo e regia di Michelangelo Campanale; con Catia Caramia, Maria Pascale, Antonella Ruggiero, Luigi Tagliente; costumi di Maria Pascale; assistente alla regia Serena Tondo; assistente di produzione Sandra Novellino; tecnici di scena – Walter Mirabile e Roberto Cupertino.
Dalle ore 17, presso il Ridotto del teatro “Casa, casina”, laboratorio artistico a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank; nel Bar “Una mela al giorno – storie ghiotte come mele rosse, per augurarci il buon Natale”, narrazioni di Marcello Brondi e Teresa Fregola; in Prima Galleria “C’era una volta un teatrino di legno… Il kamishibai delle storie e le storie a testa in giù”, animazioni ed esposizione di fiabe dal mondo a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank.
Per informazioni 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Biblioteche pubbliche e sociali
Una ‘piccola’ petizione popolare pone grandi questioni

Una decina di giorni fa abbiamo depositato 2065 firme a sostegno della petizione sul rilancio del sistema bibliotecario comunale, promossa dalle lavoratrici e dai lavoratori delle biblioteche stesse e fatta propria da CGIL-CISL-UIL di categoria e dalla RSU del Comune.  E’ un fatto molto significativo, quello di aver coinvolto più di 2000 cittadini in neanche un mese di raccolta firme, su un tema come quello del futuro delle biblioteche in città, che propone diverse riflessioni. La prima, naturalmente, è quella relativa all’efficacia di tale iniziativa. Al di là delle pur fondamentali procedure istituzionali, che prevedono che la Giunta o il Consiglio Comunale devono rispondere entro 60 giorni alla petizione presentata, abbiamo già inviato al sindaco una richiesta di incontro per spiegare i contenuti e le motivazioni di questa nostra iniziativa, che pone alcune questioni rilevanti sul futuro del sistema bibliotecario e sulla stessa idea di promozione culturale in città. E cioè che si riprenda e si dia corso alla realizzazione di una nuova e strutturata biblioteca nell’area Sud della città, che si rimpiazzino le lavoratrici e i lavoratori che stanno giungendo al pensionamento per garantire almeno il livello quali-quantitativo dei servizi attualmente offerti e, ultimo ma non certo per ordine di importanza, che si sviluppi una discussione pubblica sulla necessità di innovare e adeguare alle mutate condizioni il sistema bibliotecario e culturale in città.  Misureremo le intenzioni dell’Amministrazione su questi punti, che non possono essere messere facilmente tra parentesi, non solo per il numero significativo di sottoscrittori della petizione, ma ancor più per i suoi contenuti, ai quali ci atterremo strettamente per dare poi il nostro giudizio sulle scelte dell’Amministrazione in questo campo.

Il riscontro positivo della raccolta firme sulla petizione, poi, induce a sviluppare qualche ragionamento più di fondo. Intanto sul significato e il ruolo della partecipazione della cittadinanza alla definizione delle scelte di governo della città, che, ancora una volta, si dimostra essere viva nel momento in cui si affrontano questioni concrete e su cui si può, almeno potenzialmente, influire. Senza troppa enfasi, penso si possa sostenere che la raccolta firme sulla petizione rappresenta un buon tassello per costruire un circuito virtuoso di democrazia partecipativa. Quella che vive in un intreccio tra iniziativa strutturata della cittadinanza e decisione nelle sedi istituzionali proprie, a partire dal Consiglio Comunale, che non contrappone l’una all’altra, ma, anzi, le rafforza vicendevolmente, che non si limita all’espressione del voto una volta ogni 5 anni, ma che non si nutre neanche dell’esaltazione acritica della democrazia diretta. Democrazia partecipativa, che, peraltro, ha bisogno di procedure ancora più precise e forti per favorire l’espressione dei cittadini, di poter avere a disposizione sedi pubbliche di incontro e informazione, di un rilancio di luoghi “istituzionali” diffusi territorialmente che possano ricostruire legami sociali e discussione larga.

Occorre poi mettere a punto un ragionamento più compiuto sul ruolo della produzione e diffusione della cultura nella città. A questo proposito, diventa fondamentale recuperare il concetto di ‘bene comune’ nel suo significato più alto, quello, per intenderci, avanzato in particolare dal compianto Stefano Rodotà e uscire dalla banalizzazioni di cui è stato oggetto. Bene comune è quello che garantisce diritti fondamentali – e la cultura è certamente tra questi- e la cui gestione, necessariamente, è pubblica e partecipata. Pubblica, nel senso che non può soggiacere alle logiche di mercato e profitto, e partecipata, nell’accezione che essa si realizza a partire dalle scelte politiche e amministrativa, ma cammina sulle gambe dei soggetti che producono il bene comune e di quelli che ne usufruiscono, né consumatori, né clienti, ma coprotagonisti delle scelte che si compiono in proposito.

Per stare al tema delle biblioteche, ciò significa orientarsi verso un modello di ‘biblioteche sociali’: luoghi di diffusione e produzione culturale, ma anche di incontro e promozione di attività dei tanti soggetti e associazioni che intervengono in questi campi, con modalità di relazioni e di decisione che mettano al centro queste stesse realtà assieme a chi lavora all’interno delle biblioteche.

Infine, per incrociare un tema di cui si parla molto e ancor più si specula, mi piace affermare che produrre e diffondere la cultura significa anche contribuire a costruire una città ‘sicura’: se solo si riesce ad uscire dallo stereotipo securitario, forse ci si rende conto che vivere sentendosi sicuri passa anche attraverso la comprensione di ciò che accade nella città e nel mondo, dotarsi degli strumenti per farlo, abbattere le diffidenze nei confronti dell’altro e del diverso, costruendo le relazioni e i legami sociali che lo consentano, riappropriarsi della vivibilità del territorio con i necessari presidi pubblici e di socialità che possono sostenere questa prospettiva.

Insomma, anche una ‘piccola’ petizione come quella sul sistema bibliotecario comunale ci può parlare di grandi questioni. Se solo le vogliamo cogliere e, ancor più, tornare a puntare sul confronto e l’incontro tra le persone e mettere da parte il rancore e l’individualismo che troppo continua a circolare e a far male alla nostra città e alla società tutta.

Canale Emiliano Romagnolo: 26 milioni di euro per “straordinari lavori di manutenzione”, si inizierà dall’impianto Palantone a Bondeno

Da: Ufficio Stampa Consorzio Emiliano Romagnolo

Dopo anni di servizio ininterrotto senza alcuna sosta il CER è “fermo” in inverno per i primi importanti lavori straordinari sui rivestimenti del canale. Il Canale infatti con i suoi 135 km oltre ai 16 del primo tratto del Cavo Napoleonico é il canale più lungo d’Italia, ma le elettropompe dell’impianto principale sul Po, il Palantone, hanno decine di migliaia di ore di funzionamento e i vecchi rivestimenti del primo tratto costruito negli anni ‘60 iniziano a degradarsi.
Il Consorzio ha quindi deciso di fermare il sollevamento delle acque di Po per iniziare la manutenzione delle lastre di rivestimento in un tratto di circa 3 km con un costo di soli 800.000 euro.
Non è ovviamente possibile ricostruire il rivestimento durante il flusso idrico. É un primo lavoro già avviato sul Canale che interesserà i comuni di Castello d’Argile, San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano e Bentivoglio e che consentirà anche di valutare le eventuali criticità e le ripercussioni della sosta invernale che nei prossimi 4-6 anni interesseranno i mesi di novembre dicembre, gennaio e febbraio. Oltre alla sistemazione delle lastre su un ulteriore tratto iniziale di circa 3,5 km si provvederà al riammodernamento e potenziamento dell’impianto Palantone sul Po anche implementando le elettropompe sino a raggiungere la dotazione concessa di prelievo da Po di 68 mc/sec. (68000 litri al secondo).
I lavori saranno permessi da finanziamenti del Ministero Economie Finanze basati su economie conseguite dal Consorzio negli anni passati. Nei prossimi anni si avvieranno altri interventi sul sistema CER capaci di consolidare ulteriori tratti del rivestimento, ampliare le aree irrigue, proseguire il Canale nel riminese sino alla vasca finale Fontanaccia (137°chilometro) e iniziare un’azione di sostituzione di modifica delle paratoie di derivazione per renderle “intelligenti” cioè gestibili da remoto con sicuro miglioramento dell’efficienza del sistema.
Questa interruzione del flusso idrico pur determinando problemi é assolutamente necessaria per non rischiare interruzioni di sollevamento e trasporto nel periodo marzo-ottobre nel quale eventuali rotture porterebbero a gravi ripercussioni economiche e sociali al territorio regionale. Oggi, infatti, il CER alimenta i consorzi associati su una superficie agraria di 200.000 ettari con oltre 300 milioni di metri cubi d’acqua rendendo possibile l’agricoltura anche se soggetta al cambiamento climatico, alimenta potabilizzatori romagnoli ed emiliani con circa 24 milioni di metri cubi di acqua grezza assicurando la tenuta degli usi civili e turistici anche nelle annate più siccitose, porta acqua a realtà industriali ed agroindustriali di rilevante importanza e contribuisce ad alimentare aree umide di alto valore naturalistico.
Massimiliano Pederzoli, Presidente del CER, sottolinea “I lavori in corso e quelli programmati per i prossimi anni daranno garanzia d’acqua al territorio determinando un notevole incremento di valore alle produzioni agricole ed agroindustriali, contribuendo fortemente ad alleviare gli effetti negativi del cambiamento climatico in gran parte dell’Emilia-Romagna”.

Un week-end di concerti al Fideuram Christmas Village

Da: Organizzatori

Tanta buona musica accompagnerà gli ultimi acquisti natalizi dei ferraresi.

La città si prepara al week-end che precede il Natale, che anche questa volta sarà animato dagli eventi organizzati da Delphi International, Made Eventi, Sapori da Mare con il contributo di Comune di Ferrara e Camera di Commercio.
Sabato 21 dicembre alle ore 17.30, il palco del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste ospiterà uno dei generi più natalizi in assoluto, con il suggestivo concerto Gospel & Spiritual della Casanova Venice Ensemble. Sedici voci soliste per un momento davvero speciale, che accompagnerà il pubblico in un crescendo di emozioni: special guest Chiara Luppi e Marco Guerzoni, rispettivamente protagonisti dei musical “Giulietta e Romeo” e “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante.

Dopo il rinvio dovuto al maltempo di qualche settimana fa, domenica 22 dicembre alle ore 17.30 sarà invece protagonista l’Orchestra Ludovico Ariosto, 45 musicisti di tutte le età in un concerto diretto dal M° Stefano Caleffi. Nell’area spettacoli del Fideuram Christmas Village in Piazza Trento e Trieste, un momento di grande musica e divertimento con alcuni dei brani più conosciuti del repertorio italiano ed internazionale. Una carrellata che va dai Queen a Morricone, passando per Bach e Rossini, con la voce solista della talentuosa Roberta Righi ad impreziosire la performance.
L’Orchestra Ludovico Ariosto – o più esattamente Banda Filarmonica Comunale – è una delle realtà musicali più importanti della nostra città, con annessa una scuola di musica dove oltre agli strumenti tipicamente “bandistici” si studiano anche materie come canto e chitarra. Una realtà completa che da anni accompagna tanti giovani nel percorso di conoscenza e apprendimento musicale e che regala momenti di grande musica alla città.

Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito www.capodannoferrara.com
Si ringraziano i Gold Sponsor Fideuram Private Banker, Gruppo Ghedini Automobili, Agenzia Generali Ferrara Baluardi e Visit Ferrara.

Lo Schiaccianoci: Il grande Balletto di San Pietroburgo al Teatro Nuovo di Ferrara

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

Attesissimo appuntamento con Lo schiaccianoci, il Balletto di San Pietroburgo sarà ospite il 26 dicembre alle ore 21:00 con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij su libretto di Marius Petipa, tratto dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann.
Protagonista la compagnia del Balletto nata a San Pietroburgo e conosciuta in tutto il mondo.
Il balletto, commissionato su richiesta specifica dei regnanti russi, andò in scena per la prima volta il 18 dicembre 1892 e divenne immediatamente il più importante balletto nel periodo natalizio.
Questa data rientra nel Tour Italiano della storica compagnia di Balletto nata a San Pietroburgo, che sarà ospite nei più importanti Teatri Italiani.
La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, viene invitato a casa del Sindaco. I giochi e le danze iniziano e Drosselmeyer organizza uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Clara.
In sogno, la piccola, immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re ma lo Schiaccianoci guida i soldatini all’attacco dominando la paura. Clara lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe.
Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Clara in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve.
Nella Seconda parte del balletto il sogno prosegue nella Città dei Dolci e giunge il momento dei festeggiamenti cui prendono parte Clara e lo Schiaccianoci, si susseguono le danze con ritmo incalzante: Spagnola, Orientale, Cinese, Russa (trepak) e Pas de Trois, fino al risveglio della piccola protagonista con il suo Schiaccianoci tra le braccia.
Le Scenografie incantate ed i Costumi, atmosfera Natalizia e impeccabile professionalità del Balletto di San Pietroburgo, renderanno partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann.
Lo spettacolo andrà in scena a Ferrara presso il Teatro Nuovo alle ore 21:00.
Un’occasione da non perdere per tutti gli appassionati di danza, ma anche per coloro che – attraverso un grande Balletto Internazionale – vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte.

Vendita biglietti:
biglietteria Teatro Nuovo di Ferrara aperta da martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
www.vivaticket.it

Cultura e Solidarietà, lo scrittore Renato Amà al Centro Sociale tamarese

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Nel corso della presentazione del suo romanzo “La Trilogia del Labirinto” alla Galleria Alda Costa a Copparo, Renato Amà aveva preannunciato che l’uscita del suo libro sarebbe stata accompagnata da un contributo che lo scrittore destinava a scopi sociali. La scelta di Amà è caduta sul Centro Ricreativo Culturale tamarese e nello specifico il contributo servirà a finanziare il corso di formazione di 10 volontari all’uso del defibrillatore. La cosa si è concretizzata mercoledì 18 dicembre scorso, presso il Centro Sociale Ricreativo Culturale Tamarese, dove Renato Amà, accompagnato dall’assessore alla Cultura Franca Orsini, ha consegnato a Edoardo Selleri del Centro Culturale il contributo di 300 euro per il corso di abilitazione all’uso dei defibrillatori. Erano presenti il parroco di Tamara don Andrea e Alessandro Amà presidente del Consiglio Comunale.
Per l’occasione lo scrittore ha donato copia del romanzo e del suo libro di poesie “Ombre e Luci” alla biblioteca del Centro; l’assessore ha offerto, a nome dell’Amministrazione comunale, due copie della biografia romanzata del tenore concittadino Daniele Barioni “L’Uva e L’Acciaio” scritta da Camilla Ghedini.
Renato Amà ha ricordato che anche per le prossime uscite del secondo e del terzo volume della trilogia devolverà due contributi da 300 euro per iniziative sociali e di comunità. Nel ringraziare Amà, l’assessore Franca Orsini ha sottolineato come ancora una volta il connubio Cultura e Solidarietà sia vincente.

Sabato 21 dicembre la cerimonia per i 150 anni della Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “La storia della Polizia Locale è la storia del paese. Sinonimo di sicurezza e dimostrazione tangibile dell’adattamento alle nuove esigenze degli Agenti”.

Centocinquanta anni e non dimostrarli. La Polizia Municipale di Bondeno (oggi Corpo Intercomunale dell’Alto Ferrarese) festeggerà il suo secolo e mezzo di attività, sabato mattina. Quando gli agenti saranno in piazza Garibaldi per ricevere il doveroso riconoscimento per i 150 anni di storia del corpo dei “vigili urbani”, come si chiamavano una volta, o degli operatori di polizia locale, come invece si definiscono oggi. La differenza non è soltanto stilistica, poiché nel corso dei decenni il personale in servizio ha acquisito nuove funzioni e specializzazioni, adoperando con disinvoltura le moderne tecnologie per monitorare il territorio, ma conservando quell’indole di rapporto umano e diretto con i cittadini. «I quali vedono nelle divise in blu di Bondeno un’Istituzione e un elemento di sicurezza – spiega il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini –. La cerimonia di sabato servirà a tributare ai nostri agenti i doverosi ringraziamenti per il lavoro svolto al servizio dell’intera comunità e non sarà di secondaria importanza avere in quella circostanza due comandanti in piazza Garibaldi: Stefano Ansaloni, che coordina anche la Protezione civile dell’Alto Ferrarese, e l’ultimo comandante di quelli che si chiamavano “Vigili Urbani”, vale a dire il Cavaliere Edmo Mori». Per la cronaca, il corpo dei “Vigili” venne istituito dal consiglio comunale di Bondeno, nella seduta del 6 novembre 1869. Dunque, 150 anni fa. In quella seduta si decise di stanziare la somma complessiva di 970 lire dell’epoca, di cui 720 lire per gli stipendi e 250 per il vestiario dell’eleggenda guardia del Comune. Guradie che avevano il compito di fare rispettare le norme nel capoluogo e nelle frazioni. L’11 novembre del 1869 fu formalmente istituito il servizio di guardie comunali, che continua ad esistere in altre forme ai giorni nostri. La cerimonia di sabato 21 dicembre inizierà alle ore 10, con il ritrovo in piazza Garibaldi nei pressi del Municipio. Alle 10,15 è previsto l’alzabandiera, mentre alle 10,20 si succederanno i vari interventi delle autorità: prima quello di Edmo Mori, storico comandante della polizia locale, quindi quello del suo successore Stefano Ansaloni, ed a seguire è previsto l’intervento del sindaco Bergamini. A seguire, gli agenti accompagneranno i presenti nel comando di via Turati per un momento conviviale.

Bondeno: insignito Cavaliere il Comandante dei Carabinieri Abramo Longo

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “Meritato riconoscimento per un uomo delle Istituzioni, garante della sicurezza sul nostro territorio”.

«Abramo Longo è un degno uomo delle istituzioni, ed il garante della sicurezza sul nostro territorio. Avergli conferito il titolo di Cavaliere è un riconoscimento dovuto da parte della comunità ed un attestato della gratitudine che tutti vantano nei suoi confronti». Sono queste le prime parole del sindaco Fabio Bergamini, all’uscita dall’incontro avvenuto in Prefettura, dove è stato insignito con il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana proprio il luogotenente Abramo Longo, comandante della stazione dei carabinieri di Bondeno. La cerimonia ha avuto luogo alla presenza dei vertici militari e dell’Arma, e su iniziativa del prefetto di Ferrara, Michele Campanaro, con presente il sindaco della città estense, Alan Fabbri. «Il titolo di Cavaliere è stato il frutto del lavoro e dell’abnegazione di Longo, dopo i suoi 25 anni di comando e per i meriti che ha accumulato nel corso della sua brillante carriera». Non molto tempo fa, Abramo Longo era stato promosso di grado, in qualità di luogotenente con carica speciale, ora questo ulteriore riconoscimento «è un’ulteriore dimostrazione – conclude Bergamini – del valore della persona e dei militari dell’Arma, che rappresentano un indiscutibile punto di riferimento per tutti i cittadini di Bondeno».

Bassi: “Le sardine con l’ANPI: ecco il nuovo che avanza”

Da: Laura Bassi

Ho portato rispetto all’ANPI, anche se ormai composta da ben pochi partigiani, finchè non si è schierata contro Renzi ai tempi del famoso referendum, scegliendo così di entrare a piedi pari nella politica politicante e tradendo, a mio avviso, lo spirito unitario della Resistenza. Non a caso, a Ferrara,Diego Cavallina si dimise dall’associazione per le scelte faziose di quest’ultima.Ora, vedendo esponenti e bandiere dell’ANPI alle manifestazioni delle “sardine”, ho provato non poca delusione. Speravo in una ventata d’aria nuova e magari di vedere qualche cartello con la foto di Asia Bibi o a supporto dei ragazzi che lottano a Hong Kong…e mi sarebbe piaciuto anche veder sventolare qualche libro di Orwell… ma con l’ANPI (che a Ferrara contestò financo l’esposizione dei libri di Pansa,anche se mi piace ricordare che un intellettuale di formazione marxista e di grande dirittura morale come Fiorenzo Baratelli si dissociò da quell’iniziativa davvero illiberale oltre che impolitica) quale vento nuovo può soffiare se non è lecito, neppure per uomini di sinistra, proporre cambiamenti allo “status quo”? Gli “anpini” contestarono all’epoca pure le conclusioni della Commissione Bicamerale presieduta da D’Alema, perchè il quadro politico-istituzionale fissato nel 1948 dai padri costituenti doveva rimanere per sempre immutato…
E quanto alla novità di “Bella ciao”, cantata a squarciagola dalle sardine…Ottimo canto, per carità, ma ormai viene usato come il prezzemolo in ogni circostanza (pure come coro da stadio, con parole adattate alle circostanze) svilendone l’autentico significato. In una puntata di “Imma Tataranni, sostituto procuratore”, si vede il marito di Imma che, dinanzi a una parmigiana di melanzane, canticchia : “O parmigiana, portami via…”. Ridere o piangere? O denunciare regista,attore e RAI per vilipendio alla Resistenza?

A me piacciono le sardine (quelle vere), ma se le lasciamo a contatto per più di tre giorni con il pesce vecchio…faranno una brutta fine.
E’ facile prendere gli applausi delle star come Patti Smith o contestare Salvini come ha fatto pure Lapo Elkann (bella compagnia!).Meno facile accettare le critiche (cominciando a dettare liste di proscrizione dei giornalisti sgraditi) e formulare proposte praticabili. Fra l’altro, mi piacerebbe sapere come mai le sardine (e le sardone che le supportano) non contestavano Salvini quando era al governo e lo contestano adesso che è all’opposizione. Misteri d’Italia…o forse profumo di elezioni…
A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso ci si prende.
Per conquistar voti al PD – dicono i maligni – il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha concesso pure la cittadinanza a Sinisa Mihailovic, un tempo criticato per il suo appoggio a Slobodan Milosevic e a qualche gerarca serbo non proprio in odore di santità. D’altronde Sinisa è malato, anche i tifosi votano, Milosevic fu pure comunista e in fondo…”à la guerre comme à la guerre”, nononostante le riserve di Amelia Frascaroli e di qualche compagno dalla memoria buona. Che cosa non si fa – direbbe sempre qualche maligno – pur di allontanare lo spettro di Salvini.
Senza spingerci fino a Bologna, come spiegare ai compagni comacchiesi che l’avversario combattuto fino i eri – un certo sindaco ex-pentastellato – è divenuto improvvisamente un affidabile alleato? Qualcuno è forse caduto sulla via di Damasco? E chi, di grazia?
Tornando ai pesciolini,perchè Santori e gli altri suoi amici dai modi educati e dalle mani certamente prive di calli non vanno a parlare di antifascismo ( dopo oltre sette decenni dalla morte di Mussolini!) agli operai dell’ILVA, ai senza tetto o ai licenziati delle varie catene di supermercati? Perchè prenderebbero una caterva di fischi. D’accordo sui valori della Resistenza, ma il fascismo è morto e sepolto. Lo ha spiegato bene Bruno Vespa e lo ha detto a chiare lettere anche un intellettuale di sinistra come Massimo Cacciari, che potrà risultare antipatico a qualcuno, ma certamente è un uomo libero e parla chiaro:«Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo, non se ne può più. È un dibattito di una inconcludenza totale, fondato sul nulla. Pensiamo piuttosto al fatto che i nostri ragazzi escono da scuola senza sapere bene chi erano Hitler e Mussolini». Come non essere d’accordo con il barbuto filosofo veneziano?

L’universo colorato, surreale e ironico di Gabriele Turola in mostra da IdeArte

Disegni colorati e pieni di rimandi mitologici, surreali e ricchi di giochi di parole e calembour quelli di Gabriele Turola, pittore, poeta, illustratore e saggista scomparso all’improvviso nella sua casa di Ferrara nell’agosto 2019 a 74 anni. A lui e a queste opere ricche di stimoli visivi e intellettivi sarà dedicata la mostra “Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino. L’inaugurazione sarà sabato 21 dicembre 2019 alle 18 e rimarrà visitabile fino a venerdì 31 gennaio 2020 alla galleria IdeArte (via Terranuova 41, Ferrara).
Il critico Lucio Scardino spiega: “Con l’amico Paolo Orsatti siamo stati i primi editori di Turola, io delle sue originalissime poesie e lui dei ‘Percorsi magici di Ferrara’, e lo abbiamo seguito per decenni”. Ecco allora l’idea di allestire la sua prima mostra postuma ferrarese. In esposizione ci saranno una quindicina di tempere e chine su carta. “Un caleidoscopio di immagini – racconta Scardino – dove spesso sono protagoniste le vedute della città di Ferrara, trasfigurata in modi imprevedibili e dal taglio assolutamente personale”. È il caso del Castello Estense rappresentato con un volto radioso, della Domus turca in dialogo con la chiesa di San Michele con il leggendario mago Chiozzino che fa la sua comparsa dietro l’angolo. Ci sono poi immagini che reinterpretano miti eccentrici, come la “Leda col cigno” ispirata a quella che eseguì Michelangelo per i camerini di Alfonso I d’Este e collocata da Turola in cielo in una dimensione che il critico definisce di “ideale sospensione tra Meliès e Depero”. Non mancheranno – assicura – figure antropomorfe e neo-surrealismi, il fumetto che si incrocia con la filosofia, la Natura mitizzata e sconfitta, angeli e bestie, Savonarola e i geroglifici 2.0 insieme con miniature che si possono collocare nell’ambito della pop-art. Un’occasione per esplorare quell’universo in cui – conclude Scardino – l’autore voleva tentare di decrittare a modo suo un mondo sempre più incomprensibile.
La mostra è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione di Giuliana Artioli, Giuliana Berengan, Paolo Orsatti, Corrado Pocaterra e Massimo Roncarà.

“Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino, Galleria Idearte, via Terranuova 41, Ferrara – Da sabato 21 dicembre 2019 (ore 18) fino a venerdì 31 gennaio 2020, aperta dal lunedì al venerdì ore 10-12.30 e 16-19, sabato e festivi su appuntamento allo 0532 186 2076. Ingresso libero.

Proiezione “Sulla mia pelle” all’Istituto Dosso Dossi

Da: Organizzatori

Proiezione del film “Sulla mia pelle”, ispirato alla vicenda di Stefano Cucchi, durante l’assemblea di Istituto del Liceo Artistico Dosso Dossi e dell’Istituto Aleotti. Sabato 21 dicembre dalle ore 8.30 alle ore 10.00 gli studenti assisteranno alla proiezione del film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. Il film racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il giovane morto in carcere a Roma nel 2009 a causa delle percosse subite, come accertato da sentenza di primo grado, emessa poche settimane fa.
Al termine della proiezione sarà presente l’avvocato Fabio Anselmo per dialogare con gli studenti. Coordina l’iniziativa, voluta dagli studenti, la docente Francesca Boari.

Lagosanto: “E’ giunto il momento di parlare di Sanità”

Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

L’Amministrazione di Lagosanto procede il proprio cammino, già individuato nel programma elettorale, risoltasi ora la problematica della Scuola del Sorriso: è giunto il momento di parlare di Sanità. Discutere di Sanità a Lagosanto non significa solo il nostro impegno per riportare quei servizi tolti all’Ospedale del Delta, che hanno creato troppo pendolarismo sanitario a discapito della cittadinanza, ma anche portare un pediatra di libera scelta sul territorio laghese, dal nostro punto di vista è una carenza che deve essere colmata immediatamente, oltre che a creare una rete adeguata di trasporti per chi si deve recare presso gli svariati presidi sanitari di diagnosi e cura. Tornando all’Ospedale del Delta crediamo che riaprire l’emodinamica (a esempio), evitando così il trasporto su ambulanza di diversi pazienti a Cona per poi essere riportati a Lagosanto, sia fondamentale. Avere in Pronto Soccorso Generale al Delta la presenza di un pediatra che presidi almeno dalle 20.00 alle 08.00 renderebbe più completa la rete di emergenza-urgenza per i bambini e sicuramente vi sarebbero meno “corse” di genitori sino a Cona, ricordiamo che il nostro amato Ospedale serve un bacino che si estende sino a Gorino e la strada, tanta o poca che sia, è pericolosa specialmente per dei genitori che hanno a bordo un figlio malato. Lanciamo oggi un forte appello alle due Aziende Sanitarie affinché accolgano le nostre proposte e mettano in campo, sin da subito, tutte le sinergie necessarie per attuare le nostre richieste. Infine, anche la specialistica andrebbe un poco rivista potenziandone alcuni settori. Dal distretto sanitario sud-est l’Amministrazione laghese, sul quale territorio sorge uno degli ospedali più importanti della provincia, lancia un appello “con il megafono in mano”: lotteremo in ogni sede per la salvaguardia della Sanità perché ciò significa tutelare la nostra gente, quella gente che ci ha dato la propria fiducia e noi certamente non la tradiremo.

Azioni Hera, Peruffo (FI): “Vendere per avere più vantaggi”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia Ferrara

Lunedì in consiglio sono stati effettuati i primi passaggi per valutare la vendita delle azioni di di Hera in capo al Comune di Ferrara, con (ovvia) levata di scudi da parte dell’opposizione.

Al di là delle legittime posizioni politiche, bisognerebbe andare dritti al punto. Valutare la vendita di questi titoli è sensato nella misura in cui si andrebbe a ridurre il debito Comunale, unitamente a investimenti mirati per opere essenziali e durature per la città.

Sono conscia di non affermare nulla di nuovo, anzi, basterebbe andare indietro di poco più di 6 anni, precisamente a maggio del 2013, quando l’allora Sindaco Tiziano Tagliani e l’Assessore al Bilancio Luigi Marattin, provvidero a vendere 5 milioni di azioni Hera non vincolate, incassando una somma vicina agli 8 milioni di euro, con ovvio (in quel caso) pieno appoggio del PD.

Si parlò di operazione ai fini elettorali, da parte dell’allora Sindaco che, dal canto suo, vantò di aver decurtato il debito comunale.
Occorrerebbe, per buon senso e coerenza, adottare gli stessi metri di misura.
Pertanto esprimo la mia personale fiducia nella Giunta per vagliare al meglio questa soluzione nel puro interesse dei Ferraresi.

PD: interpellanza su chiusura ufficio postale di Quacchio

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Premesso che nei giorni scorsi diversi residenti del quartiere di Quacchio ci hanno contattato dopo aver ricevuto notizie di una prossima e imminente chiusura dell’Ufficio postale di piazzale Palestina c.n. 6; i cittadini ci riferivano inoltre che il signor Sindaco già da settimane fosse stato informato dalla direzione locale di Poste Italiane dell’imminente chiusura.

Considerato che il quartiere di Quacchio è un popoloso quartiere della zona est, e che buona parte della sua popolazione è anziana; gli uffici postali svolgono funzioni di servizio pubblico indispensabile, particolarmente per gli anziani, che compongono buona parte della popolazione del quartiere Quacchio; tra le “Linee Programmatiche del mandato del Sindaco” presentate in Consiglio Comunale lo scorso 29 luglio una delle “12 sfide” riguarda proprio la valorizzazione di quartieri e frazioni, con la valorizzazione delle reti sociali generate anche dalla presenza di servizi pubblici essenziali.

Si chiede, quindi, al Sig. Sindaco se risponda al vero la notizia della chiusura dell’ufficio postale del quartiere Quacchio, e nel caso la notizia fosse vera, quando questa chiusura sia programmata; se risponda al vero la notizia che l’Amministrazione comunale era a conoscenza da settimane dell’imminente chiusura, e nel caso in cui questa notizia fosse vera perché non ne sia stata data puntuale comunicazione alla città (come invece quotidianamente accade con le numerose “note” inviate dall’amministrazione comunale e con i quotidiani post sui social da parte del Sindaco); se siano previste altre chiusure di Uffici postali nel territorio del Comune di Ferrara oltre che quello del quartiere di Quacchio; se e come il Sindaco si sia attivato o si intenda attivare per scongiurare questa chiusura e continuare a garantire ai cittadini del quartiere Quacchio questo servizio pubblico essenziale.

Cinepark Apollo: domani al via cinepark.tv

Da: Ufficio Stampa Cinepark Apollo

Dalle 12 di domani, giovedì 19/12/19, sarà on line la piattaforma di cinema on demand cinepark.tv, un progetto fortemente voluto e quindi realizzato dai gestori del Gruppo Cinepark di Ferrara, insegna di esercizio cinematografico che gestisce 3 multisale nella provincia di Ferrara per un totale di 16 schermi: 4 all’Apollo di Ferrara, 6 per il Cinepark di Cento e 6 per quello di Comacchio. Grazie alla presenza capillare sul territorio, il gruppo detiene la leadership nel numero di spettatori cinematografici a Ferrara e provincia con oltre 400.000 spettatori all’anno.

L’idea di Cinepark tv nasce dall’esigenza di avvicinare sempre di più il tradizionale mondo dell’esercizio cinematografico alla nuova economia digitale. Certamente anche i cinema sono stati investiti da questa trasformazione: hanno sostituito i loro proiettori meccanici a 35 mm con nuovi proiettori digitali che consentono maggiore flessibilità nella programmazione, hanno creato siti e utilizzano i social per promuovere la propria attività, arrivando ad offrire la possibilità di acquistare i biglietti on line comodamente da casa.
Questo mondo digitale ha spinto soprattutto le nuove generazioni ad un consumo elevato di filmati su ogni tipo di supporto, non più solo al cinema o in televisione ma anche su pc, tablet e smartphone. La stessa innovazione ha poi semplificato la possibilità di girare film. Ad oggi, è possibile realizzare anche con un semplice cellulare qualche cosa di interessante e il livello qualitativo raggiunto da molte piccole opere indipendenti è andato sempre più crescendo.
L’osservazione di queste tendenze insieme alla presenza capillare del circuito Cinepark sul territorio e alla grandissima tradizione che quest’area geografica detiene nella settima arte ha spinto il gruppo Cinepark a realizzare una piattaforma VIDEO ON DEMAND dedicata ai cortometraggi ferraresi.
Per il lancio, saranno tre i corti in programmazione: Totò e Daiana (Calcio, Caffè e Fish and Chips), episodio pilota di una web serie diretta da Riccardo Sai, L’albero dei Limoni di Alessandro Rocca e Martina Mele e MP3 di Edo Tagliavini.
Il team di Cinepark ricerca e seleziona opere brevi da distribuire su questa nuova piattaforma consentendo loro una maggiore visibilità. Una ricerca che viene effettuata in collaborazione con le istituzioni e con tutte le numerose realtà locali legate al mondo del cinema (Ferrara Film Commission, Ferrara Film Festival, Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, ecc). Per questo motivo, il progetto cinepark.tv resta in continua evoluzione che oltre a ricercare nuovi talenti intende saldare sempre di più il legame tra Ferrara e provincia e la settima arte.

Scambio degli auguri alla Casa della Salute di Bondeno

Da: Ufficio Stampa Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno

Il prossimo 11 gennaio è previsto l’open day rivolto alla cittadinanza. Fabio Bergamini e Claudio Vagnini: “Struttura baricentrica per il territorio, che si arricchirà di nuovi servizi e che si configura già come punto di riferimento per prevenzione, attività motoria e riabilitazione”.

«La Casa della Salute è il risultato di un lavoro congiunto, svolto insieme da Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno. Si tratta già di un punto di riferimento baricentrico sul territorio per quel che riguarda la prevenzione, le attività motorie e la riabilitazione. In futuro, vogliamo farla crescere con l’arrivo di nuovi servizi». Il sindaco Fabio Bergamini e il direttore generale dell’Azienda Usl di Ferrara, Claudio Vagnini, hanno portato il loro saluto e gli auguri al personale della Casa della Salute “Fratelli Borselli”. Un momento che si ripete ormai puntuale, in questo periodo dell’anno, e che serve in parte come consuntivo per tracciare un bilancio delle attività svolte, ma anche per rivolgere lo sguardo verso il futuro. Nel breve termine, questo futuro si chiama “Open Day”: l’11 gennaio, infatti, la struttura sanitaria di via Dazio verrà aperta a tutta la cittadinanza per un momento conoscitivo rispetto ai servizi esistenti e di promozione della salute. Ad accompagnare il direttore Vagnini, l’altra mattina, c’era anche la direttrice sanitaria dell’Ausl, Nicoletta Natalini, in rappresentanza della Medicina di Gruppo erano presenti Annalisa Camerani e Pierpaolo Mazzucchelli, e per quanto riguarda il personale della Casa della Salute, i medici Treggiari, Macrì e le dottoresse Sarti e Pandini (per la direzione infermieristica). Claudio Vagnini ha ricordato la valenza della struttura ed ha illustrato, assieme al sindaco Bergamini, la volontà dell’azienda di cominciare con il nuovo anno il percorso di ricostruzione di Villa Dazio, che costituisce il corpo centrale del vecchio ospedale e che andrà poi riempita di contenuti. Si è parlato anche dell’intenzione dell’Università di Ferrara di allargare verso Cento il proprio raggio d’azione, portando in quella sede competenze nell’ambito delle scienze motorie, della fisioterapia e riabilitazione in genere, nonché delle scienze infermieristiche. Il vantaggio per Bondeno è evidente: «la possibilità di avere giovani in formazione nelle varie strutture del territorio, a cominciare dalla Casa della Salute matildea». Nella quale sono ben presenti le stesse associazioni, come il gruppo In Cammino e la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano”, oltreché i laureati in scienze motorie della palestra certificata Zenit, rappresentata da Emanuele Mazza. Mentre Nicoletta Natalini ricorda come «a Bondeno siano tornati servizi essenziali come ortopedia, urologia e diabetologia. Del resto – ha spiegato la direttrice sanitaria – questo è un terreno fertile, dove nascono idee e diviene possibile cercare assieme il modo di metterle in pratica». Nevio Finotelli (esponente per l’Alto Ferrarese del Comitato consultivo misto per il controllo qualità) ha spiegato invece come l’organismo sia in fase di rinnovo e come le associazioni siano linfa vitale per la sua esistenza. In conclusione, un dato sulla Casa della Salute: il personale riferisce del gradimento dell’utenza per l’apertura anche al sabato per talune tipologie di servizi. Per esempio, il centro prelievi, nel quale confluiscono utenti provenienti anche da Copparo, Argenta, ed addirittura Comacchio e Mesola. Il motivo? «Nelle Case della Salute – è stato il messaggio unanime – si mantiene un grado di umanizzazione dei rapporti, alla base di qualsiasi relazione assistenziale». Rapporti umani che nessuna innovazione tecnologica potrà mai sostituire.

Comunicato congiunto AUSL Ferrara e Comune di Bondeno.

Ferrara in Jazz 2019 – 2020: Enrico Rava Special Edition 80th Anniversary

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Enrico Rava, tromba; Gianluca Petrella, trombone; Francesco Bearzatti, sax tenore; Francesco Diodati, chitarra; Giovanni Guidi, pianoforte; Gabriele Evangelista, contrabbasso; Enrico Morello, batteria.

Venerdì 20 e sabato 21 dicembre (inizio ore 21.30), Enrico Rava, il più rappresentativo dei jazzmen italiani in attività, festeggia gli 80 anni al Torrione insieme ai musicisti che nell’ultimo decennio gli sono stati più vicini, artisti alla cui crescita ha contribuito attivamente. Con lui Gianluca Petrella al trombone, Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria.
Enrico Rava non è, infatti, solo un acclamato trombettista e compositore ma anche un grande bandleader e, come tale, un eccellente scopritore di talenti. Un’occasione imperdibile per rendere omaggio alla straordinaria carriera di un autentico poeta del jazz internazionale, il cui tour mondiale fa tappa al Jazz Club.
Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti, Enrico Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tra la sua numerosa discografia sono da segnalare gli imperdibili ‘Rava l’opera va’, Easy Living, ‘Tati’, The Words and the Days, New York Days, Tribe e On The Dance Floor. Non è difficile usare superlativi per raccontare la sua avventura musicale, talmente ricco è il suo curriculum, affascinante il suo mondo musicale e lungo l’elenco dei musicisti con i quali ha collaborato.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’associazione affiliata ad Endas, tesseramento in loco
Intero € 30, intero + tessera € 35
Ridotto € 25 , ridotto + tessera € 30
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set ore 21.30
Secondo set ore 23.00

NB: non si accettano pagamenti POS

“Caro Gesù Bambino…La psicologia del dono e dei regali di Natale”: giovedì 19 dicembre tornano le Anatomie della Mente

Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Giovedì 19 dicembre alle ore 16.30 nella Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea, (via Scienze, 17), primo appuntamento della nuova edizione di “Anatomie della Mente, conferenze dei Giovedì di Psicologia”, a cura del Prof. Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica di Unife, con “Caro Gesù Bambino…La psicologia del dono e dei regali di Natale”. Una conferenza dedicata agli aspetti psicologici legati alla tradizione del Natale.

Una delle massime più celebri – e travisate – della ’vulgata’ in campo economico è la famosa frase dell’economista statunitense, premio Nobel, Milton Friedman (1912-2006) che ha dato il titolo ad un suo libro: “There’s No Such Thing as a Free Lunch” (1975) ovvero ‘niente è gratis’. A questa regola generale della economia, il dono di Natale si presenta come una palese violazione dell’assunto. I doni di Natale e in genere i doni e i regali, sono gratis, non se ne pretende un pagamento o un risarcimento. A meno che… Il dono di Natale che i bambini – e non solo! – chiedono a Gesù Bambino, Babbo Natale eccetera (si vedrà quale varietà di figure storiche, sociali e psicologiche portano i regali nel mondo) si configurano prima di tutto come doni intergenerazionali, ovvero avvengono in una direzione verticale privilegiata: dalla generazione dei genitori a quella dei figli. Esistono poi, naturalmente, una miriade di altre direzioni in cui i regali scorrono in senso orizzontale (amici e amiche, partner, colleghi, vicini di casa), ma rappresentano una modalità derivata e accessoria del regalo originalmente affidato a mitiche entità metafisiche di tipo religioso, popolare o folkloristico che si sostituiscono ai genitori in quanto portatori di un potere sovrannaturale, religioso e magico, non sempre benevolo come vedremo. Ma perché questo avviene a Natale? O comunque in dicembre? Anche S.Lucia porta i regali ai bambini nel giorno della sua festa, il 13 dicembre e San Nicola, divenuto poi Santa Claus, il 6 dicembre. Perché il Natale cristiano nasce a ricalco di antiche feste che risalgono a ere pagane, di antiche feste celtiche, greche e latine, che avvenivano nella data del solstizio di inverno, e la tradizione del dono natalizio ai bambini resta quindi fissata a questo periodo dell’anno.

Approvato il bilancio di previsione 2020 della Provincia

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Il Consiglio provinciale approva all’unanimità (con le astensioni di Rita Canella, Michele Sartini, Alessandro Guaraldi e Mauro Zanella), il bilancio di previsione per il 2020 della Provincia.
Un voto espresso senza il parere dell’assemblea dei sindaci (obbligatorio ma non vincolante, come vuole la legge). Le astensioni di sette Comuni – Ferrara, Poggio Renatico, Terre del Reno, Masi Torello, Voghiera, Lagosanto e Copparo – il cui peso demografico complessivo vale oltre la metà dei 346.543 abitanti della provincia estense, hanno impedito, infatti, ai favorevoli (Vigarano Mainarda, Comacchio, Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Riva del Po, Tresignana, Jolanda di Savoia e Codigoro), di raggiungere il quorum sufficiente per l’ok dell’organismo introdotto dalla legge Delrio nel 2014 che rappresenta i primi cittadini.
“Una manovra – ha detto il vicepresidente con delega al Bilancio Nicola Minarelli – con lati positivi e di neutralità”.
Fra i primi c’è il dato del pareggio dei conti senza dover ricorrere ad alienazioni del patrimonio, come accaduto in passato, mentre è da annoverare alla neutralità il fatto di avere provveduto alla copertura delle spese senza però che la situazione consentisse politiche espansive o di riduzione della pressione fiscale che, comunque, rimane invariata.
Quindi i conti della Provincia per l’anno prossimo sono in equilibrio, con un movimento di risorse che, complessivamente, vale 72 milioni di euro sia in entrata sia in uscita.
Sul capitolo “spese correnti”, che potranno eventualmente essere integrate con l’avanzo da verificare in maggio prossimo, si segnalano 50mila euro per le potature, altri 50mila per gli sfalci, 150mila per il Piano neve, più 300mila euro di ordinaria manutenzione per gli 850 chilometri di rete viaria di competenza (segnaletica, ripresa buche e altri interventi di piccola manutenzione).
Gli investimenti, invece, ammontano a oltre 27,5 milioni, principalmente fra adeguamenti sismici in istituti scolastici e altri immobili (finanziati dai fondi commissariali), e il rifacimento asfalti per quanto riguarda la messa in sicurezza della rete viaria (con risorse del bilancio provinciale).
Dieci le scuole interessate da lavori di adeguamento sismico: Istituto Rita levi Montalcini di Argenta (754mila), Carpeggiani-Copernico di Ferrara (3 milioni), Guido Monaco da Pomposa di Codigoro (1,6 milioni), Liceo Roiti di Ferrara (792mila), palestre dell’istituto Bachelet di Ferrara, di Codigoro, Iti Copernico-Carpeggiani e Liceo Roiti di Ferrara (oltre 674mila euro in totale), istituto Remo Brindisi a Lido Estensi (807mila).
Altro cantiere scolastico interesserà ancora l’Iti Copernico-Carpeggiani in città, con lavori di demolizione e ricostruzione di aule e laboratori per un importo di 1,8 milioni.
A circa 3,4 milioni ammontano gli investimenti per nuovi asfalti sulle strade provinciali, cui si aggiungono 492mila euro di lavori sul ponte lungo la Sp 70 Cispadana e altri 337mila per mettere in sicurezza il ponte dei santi sulla Sp 40 in località Pilastri.
Nel corso del 2020 prenderà avvio anche il cantiere post sisma che riguarda il Castello Estense, con un primo investimento di circa 6,5 milioni e sempre per lavori di adeguamento sismico 340mila euro sono in programma per l’ex caserma Pastrengo, attuale sede dei Lavori pubblici e uffici tecnici della Provincia in Corso Isonzo.
Per la complessiva manovra di bilancio 2020, inoltre, la Provincia di Ferrara decide di mantenere inalterata la pressione fiscale, per quanto riguarda le aliquote di RcAuro e Ipt, buona parte del cui gettito – occorre ricordarlo – finisce in realtà nelle casse dello Stato.
Un dato tendenziale riguarda poi l’andamento del debito dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense, in calo costante dal 2013. In cifra assoluta, si è passati dai poco più di 80 milioni del 2013 ai 51 milioni di euro a fine 2020. Una dinamica che si traduce nella proiezione altrettanto positiva del calo dell’esposizione debitoria della Provincia di Ferrara dagli attuali 116 euro per abitante, fino a scendere sotto i 100 euro procapite nel corso del triennio 2023-2025.

Permangono i segnali di rallentamento per l’economia ferrarese

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Arretrano le attese su fatturato, occupazione e investimenti. Il basso livello della domanda interna prima preoccupazione per gli imprenditori della nostra provincia. I ritmi produttivi restano deboli, in particolare per le imprese di piccole dimensioni. In territorio negativo anche Commercio al dettaglio ed Export. Cresce il volume d’affari delle Costruzioni.

Dalla Camera di commercio arriva un nuovo allarme: permangono i segnali di rallentamento generale per l’economia ferrarese. Secondo quanto comunicato dall’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello, i ritmi produttivi restano deboli, in particolare per le imprese di piccole dimensioni, arretrano Commercio al dettaglio ed Export, mentre cresce il volume d’affari delle Costruzioni. Secondo Prometeia, il PIL provinciale, nel 2019, dovrebbe calare del -0,5%, per poi tornare a crescere, nel 2020, fino a +0,5%. Arretrano le attese su fatturato, occupazione e investimenti, mentre il basso livello della domanda interna risulta essere la prima preoccupazione per gli imprenditori della nostra provincia. Gli indicatori sul Commercio internazionale (fonte: Istat) confermano la riduzione delle vendite all’estero delle imprese ferraresi, già riscontrata nei trimestri precedenti. I dati, infatti, segnalano che sono state esportate merci per oltre 1,7 miliardi di euro, con una variazione tendenziale negativa del -9,0% (pari a quasi 174 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2018). Ferrara è l’unica provincia della regione che registra una variazione negativa, riducendo così la propria quota sull’export dell’Emilia-Romagna al 3,6% contro il 4,1% del settembre 2018. L’Europa, che rappresenta più dei due terzi dell’export ferrarese totale (67,1%), cala quasi del 6%, mentre gli Stati Uniti, ora secondo partner dopo la Germania, registrano un calo del 22%. Ancora più pesante la riduzione delle esportazioni verso la Cina. Poche le destinazioni con il segno più: fra queste, Brasile, Russia, Sud Africa e Repubblica Ceca.

A soffrire di più nei rapporti con l’estero, l’automotive e la chimica (che insieme valgono circa un terzo dell’export ferrarese), diminuiti, rispettivamente, del -40% (circa 93 milioni in meno) nei mezzi di trasporto e del -15% (-73 milioni) nei prodotti chimici. Anche la prima voce per incidenza, quella relativa ai macchinari, non riesce a conservare il valore dello scorso anno, con una contrazione più contenuta, pari a poco più di 18 milioni di euro e una variazione negativa del -3,2%: Cresce l’export per i prodotti alimentari, gli articoli in gomma e i prodotti di minerali non metalliferi e in metallo. In peggioramento, inoltre, la pesca, gli apparecchi elettronici ed il sistema moda (-4,2%) e gli apparecchi elettrici. Da evidenziare un aumento rilevante di quasi 23 milioni di euro per l’aggregato “altri prodotti”, che comprende la voce relativa ai prodotti del trattamento dei rifiuti (circa 31 milioni in nove mesi, quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019), diretti soprattutto in Cina, Austria e Polonia.

Nessun segnale di ripresa per il Commercio al dettaglio che, nel terzo trimestre di quest’anno, subisce una flessione del -1,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. 0,2% della grande distribuzione). Cala anche il numero delle imprese commerciali attive, che rappresentano il 20,5% del totale.
Mentre lo stock di imprese delle Costruzioni continua a calare, gli indicatori congiunturali confermano una buona tenuta del volume d’affari, trascinato dagli effetti dei finanziamenti della ricostruzione post sisma. Dopo una breve interruzione tra il 2017 e il 2018, l’indicatore continua a crescere, rallentando il trend positivo che nel terzo trimestre del 2019, sale solo del +1,4% (era stato del +3,7% lo scorso trimestre), superando il dato regionale fermo al +0,9%. Nel primo semestre 2019, il numero delle transazioni del mercato residenziale e non ha continuato a crescere, con un’intensità maggiore rispetto all’ambito nazionale e al dato regionale. Migliore performance, per il quinto anno consecutivo, tocca al comune capoluogo.

L’industria turistica ferrarese chiude i primi nove mesi del 2019 con oltre 2,4 milioni di presenze turistiche, quattrocentomila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, rilevando così una diminuzione pari al -11,2%. In regione solo Parma rileva contrazioni più elevate negli arrivi, mentre per quanto riguarda le presenze il risultato peggiore tocca alla provincia di Ferrara. I tedeschi si confermano i turisti stranieri più numerosi con oltre 348mila di presenze, ma la quota più rilevante dei pernottamenti è ancora determinata dagli italiani (poco meno del 60% del totale sui Lidi, e quasi due terzi in città). Le contrazioni delle regioni da cui provengono più turisti, vale a dire Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, incidono negativamente sul risultato finale, più pesante in termini di pernottamenti che di arrivi, ed esclusivamente sulla costa. In città invece diminuiscono solo sulle presenze di italiani provenienti da Piemonte, Campania (unica regione che non registra aumenti negli arrivi), Abruzzo e Bolzano.

Per quanto riguarda la Demografia delle imprese, restano contenute le iscrizioni, al minimo storico, mentre si riducono le cessazioni con un saldo di -277 unità. Calano le sedi di imprese, a fronte di un aumento delle unità locali con sede fuori provincia. Dal lato della forma giuridica, si continua a rafforzare il peso delle società di capitale, in virtù degli aumenti delle nuove forme di società a responsabilità semplificata e a capitale ridotto, mentre perdono terreno le società di persone e imprese individuali. Per numerosità, le società di capitale hanno superato ormai quelle di persone.
Tra le diverse tipologie di impresa si evidenzia una contrazione anche delle imprese femminili più accentuata dello scorso anno (-0,9% contro il -0,6% del 2018,) che non ha impedito al tasso di imprenditorialità femminile di crescere ancora (23,1% sulle attive), confermandosi sempre il più alto della regione e superiore anche al dato medio italiano. Diffusi i cali tra le imprese giovanili. Solo l’agricoltura (in controtendenza rispetto al totale delle imprese) e la logistica registrano incrementi.

Rispetto allo stesso periodo del 2018, la movimentazione delle imprese straniere nei primi 9 mesi segna un saldo positivo (+67), pur cominciando a registrarsi un numero crescente di cessazioni.
La consistenza finale cresce di 15 unità (+0,5%), riassumendo trend diversi tra i settori: crescono le imprese straniere in agricoltura, turismo, attività finanziarie-assicurative e servizi alle imprese, mentre diminuiscono quelle nell’industria, nel commercio e nella logistica.
I dati riferiti al Credito e rilevati a settembre 2019, registrano un valore complessivo dei prestiti concessi quasi invariato rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con dinamiche diverse tra i settori.

Il comparto produttivo accelera la riduzione già riscontrata a giugno, praticamente tra tutte le attività (fatta eccezione per il manifatturiero) e le dimensioni di imprese.
Allo stesso tempo la componente riferita alle famiglie consumatrici prosegue a crescere (+2,4%), rimanendo inferiore al valore del sistema produttivo per sole 34 milioni di euro.
Il tasso di deterioramento del credito per le imprese si riduce all’1,4%, con un trend in miglioramento per tutti i settori e le piccole imprese. Solo le costruzioni registrano ancora un tasso elevato invariato. Anche il tasso di ingresso in sofferenza registra diffuse riduzioni, fatta eccezione che per le imprese più piccole. L’indicatore più alto tra i settori è sempre quello riferito alle imprese edili, inferiore però al dato regionale.

La crescita tendenziale dei depositi sale anche in questo trimestre al +4,4%, con la componente delle famiglie che accelera ulteriormente rispetto al trimestre precedente, mentre quella residuale delle imprese rallenta. Per quanto riguarda il mondo del sistema produttivo, la cui incidenza rimane inferiore al 20% del totale, l’aumento tendenziale è comunque elevato (8,5%). Continuano a diminuire le obbligazioni di banche italiane, così come, dopo tre trimestri in crescita, i titoli di stato italiani.
Prosegue la contrazione dei protesti, calati per numero e valore, sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sia al confronto con il 2017 quando l’importo complessivo era superiore di quasi 1,4 milioni di euro.

Il numero di fallimenti registrati dall’inizio dell’anno ad ottobre continua ad essere in linea con il dato dello scorso anno (-1 unità). I trend tra i settori non sono omogenei: mentre risultano in calo nelle costruzioni e nel commercio, crescono nel terziario.
Tra gennaio e ottobre 2019 si registrano 310 scioglimenti e liquidazioni volontarie, 63 in più rispetto allo scorso anno (+25,5%). L’aumento, registrato anche in ambito regionale e nazionale, risulta però più accentuato per la nostra provincia. Tra i settori che hanno registrato consistenze in crescita troviamo agricoltura, industria, commercio e attività turistiche, mentre in controtendenza risultano costruzioni e attività immobiliari.

Segnali di peggioramento provengono dal sempre maggior ricorso agli ammortizzatori sociali. Nei primi 10 mesi del 2019 continua a crescere la cassa integrazione anche a Ferrara, così come si registra a livello nazionale (+18,3%) e in regione (+27,2%), ma ad un ritmo molto più elevato (+56,9%) e in accelerazione. Complessivamente sono state richieste dalle imprese ferraresi poco meno di 2 milioni di ore, circa 700mila in più rispetto allo stesso periodo del 2018, prevalentemente di CIG straordinaria, il cui incremento relativo risulta a tre cifre. A giugno e luglio è stata utilizzata anche la deroga, circa 27mila ore concentrate tra imprese artigiane (circa 15mila ore, soprattutto in meccanica e installazione di impianti) e commercio (poco più di 12mila ore), con un trend contrario agli altri ambiti di riferimento.

La contrazione registrata a Ferrara per l’ordinaria si rileva sia nell’industria manifatturiera, in prevalenza nelle imprese meccaniche (che ne rappresentano circa il 75% del monte ore), che nell’edilizia.
L’indagine Excelsior, che stima le entrate previste delle imprese con almeno un dipendente, a dicembre fotografa la frenata della domanda di lavoro da parte delle imprese ferrarese, come del resto accade a livello nazionale. Nell’ultimo mese dell’anno sono state programmate appena 980 entrate, con 300 contratti attesi in meno rispetto a dicembre 2018 (-23,4%, a livello nazionale lo scarto è stato di -5,7%). Con solo l’11% delle imprese che prevedono ingressi, il tasso di entrata si abbassa all’1,6%, il minimo della serie storica mensile dal 2017. Il 12% delle entrate previste sarà destinato a laureati e le tre figure professionali più richieste (Operai nelle attività metal-meccaniche ed elettromeccaniche, Operatori dell’assistenza sociale e/o domiciliari, Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale) concentreranno il 33% delle entrate complessive previste. Dal lato previsivo, gli indicatori sul mercato del lavoro elaborati da Prometeia prospettano per il 2019 un quadro in miglioramento. Dovrebbero aumentare le forze di lavoro grazie alla crescita degli occupati; mentre in termini relativi si consolida un livello più elevato dei tassi di attività e di occupazione, con un tasso di disoccupazione in calo.

Coldiretti: quest’anno il regalo ai donatori di sangue di Avis Ferrara è targato Coldiretti e COPROB

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

Dal 16 dicembre fino a Natale tutti i donatori di sangue che si recheranno a fare la donazione presso l’unità di raccolta di Ferrara riceveranno un pacchetto di zucchero made in Italy.

Fino alla vigilia di Natale i donatori di sangue di AVIS Ferrara oltre al ringraziamento per il loro nobile impegno, riceveranno anche un dolce omaggio, un pacchetto di zucchero made in Italy della filiera agricola italiana, che Coldiretti e COPROB doneranno ai donatori.

“È il terzo anno che collaboriamo con AVIS – evidenzia Floriano Tassinari, presidente provinciale di Coldiretti Ferrara – nel fornire un omaggio ai donatori nel periodo natalizio e siamo lieti di essere coinvolti in questa iniziativa. Il dono del sangue è il dono della vita stessa, è l’impegno gratuito a fare del bene per fare stare bene altre persone. Da molti anni siamo a fianco di AVIS per trasmettere un messaggio importante, quello della donazione e del volontariato, dell’essere utili a chi ha necessità per la propria salute. E quindi l’appello a contattare AVIS, a conoscere cosa significa fare il donatore, impegnarsi per uno scopo di alto valore morale, come fanno tanti nostri soci agricoltori. Condividiamo con AVIS anche il messaggio legato alla salute, al corretto stile di vita e noi aggiungiamo alla consapevolezza del cibo che si mangia, all’attenzione all’origine ed alla difesa del made in Italy”.

Quest’anno il prodotto che viene dato in omaggio presso il punto di raccolta di Ferrara è lo zucchero, un prodotto al 100% made in Italy, coltivato in gran parte nel ferrarese e trasformato dall’unica realtà produttiva italiana rimasta in attività, la cooperativa COPROB, con stabilimenti a Minerbio nel bolognese ed a Pontelongo in provincia di Padova.

Con COPROB peraltro si sono appena ultimati alcuni incontri sul territorio per proporre la coltivazione della bietola che potrebbe dare un buon risultato economico alle imprese agricole ed assicurare una quota di produzione nazionale di zucchero, in particolare da coltivazione biologica.

Juke Joint, il festival della musica dal vivo, riparte a marzo

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Venti serate di ottima musica dal vivo nei locali di Ferrara: nella seconda metà di marzo 2020 torna Juke Joint, un vero e proprio festival della Live Music ideato da Roberto Formignani e dall’Associazione Musicisti di Ferrara e cresciuto grazie alla collaborazione con le associazioni imprenditoriali ferraresi, le direzioni artistiche locali e l’amministrazione comunale. L’evento di lancio è previsto per il prossimo 20 dicembre, a partire dalle 18.00, presso la sede di Sonika (gestito dall’associazione Ultimo Baluardo, direzione artistica partner dell’iniziativa) in viale Alfonso d’Este 13. Una serata di musica e dj set in concomitanza con i dieci anni di Sonika, nel corso della quale sarà avviata ufficialmente la selezione dei locali che ospiteranno le serate del festival Juke Joint. Dal 21 dicembre il regolamento e i moduli necessari a candidare il proprio locale saranno disponibili sui siti dei promotori dell’iniziativa

“Il nostro obiettivo è fare cultura diffusa – spiega Roberto Formignani –portando la buona musica nei luoghi che le persone frequentano e in cui abitualmente trascorrono le proprie serate. Vogliamo rivolgerci a un pubblico più ampio di quello – pur importantissimo – dei teatro e delle sale da concerto: possiamo farlo grazie a un’alleanza tra pubblico e privato, che coinvolge le associazioni di categoria, le associazioni culturali, il Comune e naturalmente i musicisti e il pubblico, che l’anno scorso ha dimostrato di apprezzare molto il festival, e ci ha incoraggiato a riproporlo”

Sui dice entusiasta di questa iniziativa l’assessore alle politiche giovanili Micol Guerrini del Comune di Ferrara: “Ringrazio l’Associazione Musicisti di Ferrara, CNA Cultura, Ascom Confcommercio, Legacoop Estense e Confesercenti per aver portato al secondo anno questa iniziativa che coinvolge i giovani nei loro abituali luoghi di ritrovo, privilegiando performance semi acustiche ed originali. Ferrara città universitaria ha il dovere di istituire iniziative che offrano ai giovani momenti di svago e divertimento sani, per favorire lo sviluppo delle relazioni attraverso anche la musica”.

“Questo festival – aggiunge Davide Franco, presidente di Cna Cultura – ha avuto la capacità di attivare una rete di imprenditori desiderosi di investire nella diffusione della cultura musicale, favorendo al contempo la crescita complessiva dell’offerta di eventi in città. L’anno scorso siamo riusciti a ottenere ottimi risultati di visibilità e di pubblico, e siamo certi che ci riusciremo anche con l’edizione 2020. Abbiamo messo a punto la formula organizzativa, optando per una programmazione più concentrata nel tempo, che pensiamo si rivelerà ottimale per il pubblico e per gli artisti”.

“Il progetto Juke Joint è per i nostri pubblici esercizi coinvolti – prosegue Matteo Musacci presidente provinciale Fipe Confcommercio – è il giusto mix di eccellente enogastronomia ed altrettanta buona musica. Un binomio che aumenta la reputazione dei pubblici esercizi e l’accoglienza della nostra città per i turisti e non solo che potranno trovare un’ampia scelta di qualificate proposte musicali. La nostra città a livello turistico potrà solo avere un vantaggio da un progetto che coinvolge fattivamente pubblico e privato in un lavoro comune di promo valorizzazione del nostro centro storico. Juke Joint è un’opportunità per scoprire quali sono i brani di maggiore interesse o gli artisti che si affacciano sul mercato. Inoltre come obiettivo bisognerà lavorare per prevedere sgravi fiscali per i locali che intendono adeguarsi alla normativa sull’impatto acustico, ridurre i costi della Siae per i giovani artisti e semplificare gli aspetti burocratici”.

“Legacoop Estense rinnova il sostegno al progetto Juke Joint, un’occasione importante per promuovere la musica dal vivo mettendo a sistema l’intervento pubblico e quello privato”, afferma Francesca Tamascelli, referente del settore Culturmedia di Legacoop Estense. “Grazie alle cooperative di spettacolo si è riusciti a valorizzare la dimensione occupazionale ed economica del settore, per questo è per noi importante rimarcare la necessità di considerare la musica come un lavoro, che richiede dignità, tutele e giusto riconoscimento economico per gli artisti”.

“I locali che in Italia promuovono musica dal vivo si trovano ad affrontare sfide complesse, dalla burocrazia alla difficile sostenibilità economica di questa tipologia di eventi” sottolinea Federico Rasetti di KeepOn Live, la prima associazione di categoria italiana dei locali di musica dal vivo. “Un primo passo fondamentale è contribuire a diffondere, anche nei confronti del pubblico, una cultura della musica dal vivo, che riveste una funzione insostituibile di socialità, aggregazione, educazione all’ascolto”.

“E’ una bella cosa – conclude Alessandro Osti, direttore di Confesercenti Ferrara – che un’iniziativa che ha avuto un suo percorso di successo, abbia quest’anno la possibilità di proseguire. È la testimonianza di un’azione efficace, che è piaciuta: abbiamo avuto testimonianze positive dalle attività che hanno partecipato. E quindi è giusto proseguire in questa direzione, continuando a creare cultura diffusa con il contributo dei nostri soci che vorranno partecipare”.

Ferrara Off: Festa di Natale con “Piccole Donne”

Da: Ufficio Stampa Associazione Culturale Ferrara Off

Ultimo appuntamento del 2019 a Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13) e ultima puntata di Piccole donne di Louisa May Alcott. Sabato 21 dicembre, alle ore 21, Gloria Giacopini e Giulietta Vacis concludono la loro avventura con le sorelle March con un ultimo episodio pieno di sentimento, durante il quale verranno offerti al pubblico piccoli assaggi di piatti tratti dal romanzo, a cura di Penelope Volinia.
Quando le nostre eroine pensavano che il percorso verso la felicità non potesse farsi più arduo, un’improvvisa malattia fa calare la notte in casa March. La lontananza della mamma spinge le bambine a diventare davvero quattro ‘piccole donne’ in grado di scegliere e amare e niente sarà più come prima. Il Natale corona l’inizio di una nuova vita per la famiglia March.
Le puntate precedenti possono essere ascoltate su Web Radio Giardino all’interno del programma ‘Letture Off’.
L’ingresso a tutte le attività culturali è riservato ai soci. L’ingresso è di 12 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa), 10 euro soci, riduzioni per Universitari, Under 30 e Under 18. Maggiori informazioni online o al numero 333 6282360

Proiezione speciale al Cinema Boldini di “Santa Sangre” mercoledì 18 dicembre

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Mercoledì 18 dicembre ore 21.00 – v.o. sott. ita, regia di Alejandro Jodorowsky (Italia, Messico, 1989 – 119’). Ingresso 5 euro – Restauro 4K.

A distanza di 30 anni dalla sua prima uscita torna in sala “Santa Sangre”, il capolavoro visionario del maestro Alejandro Jodorowsky, regista, e poliedrico artista cileno, autore di altri cult movie come “El Topo” e “la Montagna Sacra”. Santa Sangre sarà proiettato al Cinema Boldini mercoledì 18 dicembre alle ore 21.00 in lingua originale con sottotitoli in italiano grazie al restauro 4k che ne celebra il trentennale.

Negli anni Ottanta Jodorowsky stava passando un periodo di empasse e profondo malessere legato a gravi problematiche economiche. La realizzazione di Santa Sangre è stata possibile solo grazie a un atto di mecenatismo da parte del produttore Claudio Argento (fratello di Dario e già responsabile della resurrezione di George A. Romero con Zombi) e del regista Roberto Leoni. Il connubio si è tradotto in un film magistrale, forse il più celebre e amato dell’autore.

Misto di esoterismo e di malsani stilemi horror, improntato sull’efferatezza di macabri e creativi omicidi, Santa Sangre è un teatro dell’orrido e del bizzarro con protagonista Felix, un giovane con un passato circense segregato in un ospedale psichiatrico a seguito di una serie di eventi traumatici che, riuscito a fuggire alla prigionia si riunisce alla madre disabile (alla quale il marito aveva tagliato le braccia prima di suicidarsi), papessa della chiesa eretica di Santa Sangre, intraprendendo un percorso segnato da ritorsioni e violenza.

Risulta difficile far rientrare questo visionario lavoro all’interno di un genere cinematografico preciso: da molti considerato vicino al genere horror, forse sarebbe meglio definirlo un thriller a sfondo psicologico, che fa dell’originalità della trama e della suggestione di luoghi in cui si respira un’atmosfera cupa e disperata armi vincenti per catturare lo spettatore.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419