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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: “Continua la tradizione di una pasticceria in questo angolo della città, merito di un altro giovane intraprendente”.

In fondo a via Bonati tutti erano abituati a vedere una pasticceria. Una per ogni estremità della via, a dire il vero. Per questa ragione ha destato non poca curiosità, sabato, l’inaugurazione della nuova attività pasticcera di Mattia Pirani. Un taglio del nastro all’apice di una cerimonia molto semplice, poi sotto con il lavoro, perché ci sono vari progetti che il nuovo pasticciere intende portare avanti. «L’apertura del nuovo negozio? E’ stata una cosa che ho fatto volentieri, perché ho trovato un pasticciere che mi ha dato l’ispirazione: parlo di Angelo Gala. Rispetto alla precedente attività, da “bar pasticceria” ho portato l’attività ad essere una “pasticceria caffetteria”, perché voglio andare sul moderno, ma tornare al tempo stesso al tradizionale. Vorrei cercare di tornare un po’ indietro, verso una tradizione che si sta perdendo e verso gusti che non si trovano più». «Il fatto che questa zona di Bondeno sia tornata ad ospitare un laboratorio di pasticceria e un punto di riferimento per tante persone è un fatto certamente positivo, che caratterizza l’ingresso al centro storico», commenta il sindaco Fabio Bergamini, presente all’inaugurazione per il taglio del nastro assieme all’assessore Francesca Aria Poltronieri. Con loro, anche Roberto Giacomini (referente di Ascom-Confcommercio): «E’ sempre bello vedere un’attività di vicinato che apre i battenti – spiega Giacomini – in una fase molto difficile per il commercio tradizionale. Però l’entusiasmo c’è da parte di Mattia, che è molto giovane, ma vanta esperienza nel settore. Il locale è molto bello, arredato con gusto, ma soprattutto si è dotato di tecnologie moderne per la produzione di paste e quant’altro. Un esercizio in più che si aggiunge a Bondeno. Si tratta di una risposta positiva che va verso la riscoperta di una pasticceria tradizionale».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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