Skip to main content

Giorno: 19 Luglio 2015

FRA LE RIGHE
Dopotutto, la felicità

Spariscono le sue figlie e scompare anche lei, Irina, la mamma, assediata da una ricerca che non trova risposte. Non sa più dove siano Alessia e Livia, due gemelle di appena sei anni, partite con il padre che fa perdere le tracce. Il loro amore era finito, era finita anche quella parte di vita subìta da Irina, quando viveva le umiliazioni quotidiane di un marito che le infilava ovunque, come le più consolidate abitudine domestiche. Irina cerca le sue figlie ovunque, una madre lo fa, non cede anche quando le indagini finiscono. I minuti dell’attesa sono più lunghi degli anni passati, perché i minuti sono quel tempo in cui ti rendi conto cosa manca, specie in assenza di chi ami. Irina, questo lo pensa e lo vive ogni istante.
Poi un giorno, dall’altra parte del mondo, arriva Louis che rimette insieme i brandelli di una donna che non si riconosce più. E’ possibile che una madre sopravviva e riparta con un dolore così? Sì, è possibile. La felicità ancora esiste, Irina lo capisce quando la trova dentro di sé e non da altre parti, quando sente il tempo per quello che è: adesso, senza retrospettive, né proiezioni.
Louis è un nuovo amore che non toglie nulla a ciò che è stato, “toglie lo zaino dalle spalle quando pesa troppo”. In bilico tra ricordare (ricondurre al cuore) e dimenticare (portare lontano dalla mente), Irina trova un nuovo equilibrio, con Louis vicino.

Mi sa che fuori è primavera“, Concita De Gregorio, Feltrinelli, 2015, un libro a sostegno di Missing Children Switzerland.

ACCORDI
La famiglia irreale.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Picture Book di The Kinks.

È di questi giorni la pubblicazione sul Sun di alcune foto in cui la Famiglia Reale britannica si comporta in modo un po’ strano.
Un po’ come quel Mr. Hilter nel celebre sketch dei Monty Python.
Le foto pare siano del 1933 circa e tutti, dalla Regina Madre all’attuale Regina Elisabetta, fanno quel gesto che all’epoca andava parecchio.
È quel gesto, anzi quel saluto che fece anche David Bowie a bordo di una bella Mercedes “d’epoca”, mi pare a Victoria Station durante quel suo periodo diciamo “molto europeo”.
David Bowie fu giustamente massacrato per quella cosa.
A me viene un po’ da ridere.
In fondo di certe simpatie fra i membri della Royal Family si è sempre saputo e il video da cui sono prese le foto girò anche in forma di cinegiornale ai tempi.
La Famiglia Reale parla di “dispiacere per lo sfruttamento di immagini private”.
Il Sun si difende invocando “una certa rilevanza storica e il dovere di informare”.
Più o meno.
Io nel frattempo non riesco a smettere di ridere.
E a questo punto c’è solo una cosa che posso fare: ridere ancora di più.
Così stavo per scegliere Queen Bitch di Bowie come pezzo del giorno, sghignazzando ancora da solo.
Ma all’ultimo ho cercato di recuperare un po’ di aplomb.
E ho capito che un episodio del genere richiede uno sghignazzare un po’ più british.

album: The Kinks Are The Village Green Preservation Society (1968)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

IMMAGINARIO
Corto da premio.
La foto di oggi…

Un titolo che evoca immagini chic in bianco e nero, e che invece – sempre in bianco e nero – racconta un dramma giovanile. E’ “Sabrina”, il cortometraggio che verrà premiato oggi, 19 luglio 2015, al Giffoni film festival. Autore il regista Alberto Gigante, nato a Ferrara 50 anni fa, che per girare questa storia, ispirata a un fatto realmente accaduto, ha collaborato con Il centro studi Don Calabria della Città del ragazzo di Ferrara.

Il film-documentario è stato realizzato tra aprile e maggio insieme con gli studenti della Città del Ragazzo. Oggi a Salerno la consegna del primo premio Experience, l’Oscar dei più giovani della rassegna cinematografica in corso a Valle Piana.

OGGI – IMMAGINARIO CINEMA

sabrina-alberto-gigante-giffoni-film-festivalOgni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Incondizionatamente. L’aforisma di oggi.

Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia di Carini con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove viveva sua madre. Una Fiat 126 imbottita di tritolo che era parcheggiata sotto l’abitazione della madre detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

“Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura muore una volta sola.” (Paolo Borsellino)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Borsellino
Locandina del film

Paolo Borsellino – I 57 giorni” (2012), film televisivo di Alberto Negrin, interpretato da Luca Zingaretti. A 20 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio che sconvolsero l’Italia, Rai1 presenta martedì 22 maggio in prima serata, un film di Alberto Negrin con Luca Zingaretti nel ruolo di Paolo Borsellino. Gli ultimi giorni del magistrato della Procura di Palermo dall’attentato a Giovanni Falcone a quello di cui fu lui stesso vittima. Un commovente racconto di come Borsellino ha affrontato, nei rapporti con la moglie e con i figli, un viaggio verso la morte per un assoluto senso di responsabilità rispetto al suo compito.

  • 1
  • 2