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Parole a capo
Giusy Frisina: «Presagi» e altre poesie inedite

Parole a capo <br> Giusy Frisina: «Presagi» e altre poesie inedite

PRESAGI
(versi ispirati dall’Apocalisse di Giovanni)

I
Dal fumo uscirono dalla terra delle cavallette
cui fu dato il potere degli scorpioni…
Egli aveva aperto il pozzo dell’abisso….
E in tenuta di guerra in migliaia si erano schierati –
nei giorni lunghi di Plutone –
negli avamposti delle città senza Europa –
E sbucato dal giorno di Mercurio qualcuno disse basta,
inseguendo il cielo come voce che grida nel deserto –
Ma lo presero per pazzo e lo incatenarono –
E alla marcia della guerra e della pace
si ritrovarono per farsi la guerra
– Mentre il cielo disertore si allontanava –
ancora una volta ignorato e sgomento.

II
L’Angelo mi trasportò – in Spirito –
Su di un alto e grande monte
E mi mostrò una città risplendente
Come cristallino diaspro…
Era la Gerusalemme celeste
Dalle dodici porte e dai dodici angeli
(dodici come i segni dello zodiaco e i pianeti
e gli apostoli e i mesi dell’anno
e come tutto ciò che ruota all’infinito
attorno al Sole irriducibile)
Tre porte a Oriente – dove sorge la luce del Vero
Tre ad Occidente – il tramonto dei Sogni di onnipotenza
Tre a Settentrione – le porte del Sacrificio immane
Tre a Mezzogiorno – il ritorno del Bene
A ogni porta le tre Religioni –
Senza più alcun Tempio
Senza più alcuna guerra –
Se il Tempio è il Signore e l’Agnello
Ma né il Sole né la Luna la illuminano –
Se il Signore è la Luce
E la lampada l’Agnello.

 

*

 

NEL SOGNO DI KIEFER

Incastonato nel tempo,
contempli incantato
la bellezza malata delle rovine
e della distruzione perenne
e dell’infinita rigenerazione –
L’umano sdraiato
nel sonno che germoglia
non fa paura
come il volo di Icaro diventato
ala di guerra –
Ma il volo dell’arcangelo
si perde con la bruciante sconfitta
degli angeli caduti,
nella tempesta luciferina –
O Michele restituisci
la luce annebbiata
e tu Maria, Turris eburnea,
regina dei filosofi,
prega per noi,
se Odino veglia
sulle fumose ceneri
e su ogni disturbata creatura
perché risorga
nell’ultimo giorno
in un tripudio di girasoli.

 

*

 

AZZARDO

Ci sono sere
in cui il cuore si ferma
e la notte sembra l’ultima,
la volta in cui vorresti che il tempo
diventasse attimo 
e incontrasse l’eterno –
Sarebbe come provare il brivido del vuoto
e magari incrociare Dio –
Ma poi non sai come sarebbero
quel volto, quel sorriso
quella carezza sulla pelle
sai solo questo in fondo…
E il resto lo rimandi tra le stelle.

 

*

 

IN BILICO

Si potrebbe annegare
in un mare di basilico
e rincorrere onde di grano –
Ma i letti dei fiumi si prosciugano
mentre il mare avanza…
E chi mai scorgerà il fiore solitario
in un deserto di plastiche?
E chi mai fermerà questa guerra
complice di stermini?
Apocalisse, apocalisse annunciata
nella notte asfissiante
sapremo mai trovare conforto
a questo pianto?
Sapremo mai rimanere in bilico
mentre cadono gli astri?

 

*

 

AMORE UNIVERSALE

 

Armonia e connessione
senza le quali l’Universo 
non reggerebbe un secondo –
malgrado la guerra
figlia del caos
malgrado la morte e il dolore –
l’Amore regge tutto sempre
Se il passato è nel futuro
Il futuro è già arrivato
E lo sguardo di chi è scomparso
È nel mistero di un volto
Che inspiegabilmente ti sorride
qui di fronte a te.
Adesso.

 

Foto di Robert Alvarado da Pixabay

Ringrazio la poetessa Giusy Frisina per avere autorizzato la pubblicazione di queste sue poesie.

Giusy Frisina viene dalla Magna Grecia ma vive a Firenze, dove ha insegnato Filosofia. Ha scritto articoli e racconti nella rivista online Domani Arcoiris TV diretta da Maurizio Chierici, ma ha sempre avuto la passione della poesia. I suoi testi sono presenti nel blog Alla volta di Leucade, diretto da Nazario Pardini, sul sito “La Recherche” e in diverse antologie poetiche. Ha pubblicato le seguenti raccolte: Il canto del desiderio (Edarc,2013), dedicata al cantautore-poeta Leonard Cohen, Onde interne (ilmiolibro, 2013), Dove finisce l’amore (Teseo, 2015), Percorsi effimeri (Aracne, 2016), prima classificata al XIV Premio Internazionale “Voci-Città di Roma, Profughi per sempre (Blu di Prussia, 2019), Sul confine (Blu di Prussia, 2020). Ha inoltre pubblicato un testo teatrale dal titolo: “Il sogno di Marsilio a Firenze” (Aracne, 2016). Nel 2024, per l’Edizione Setteponti è uscita la sua ultima fatica “Luna perduta“.

In “Parole a capo” sono state pubblicate alcune sue poesie il 5 dicembre 2024.

“Parole a capo” è una iniziativa dell’Associazione culturale “Ultimo Rosso”.

Per rafforzare il sostegno al progetto invito, nella massima libertà di adesione o meno, a inviare un piccolo contributo all’IBAN: IT36I0567617295PR0002114236

La redazione di “Parole a capo” informa che è possibile inviare proprie poesie per una possibile pubblicazione gratuita nella rubrica all’indirizzo mail: gigiguerrini@gmail.com 

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Questo che leggete è il 297° numero. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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