Storie in pellicola / Ciò che resta può sempre servire
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“Quel che resta”, un cortometraggio di Domenico Onorato che parla di responsabilità condivisa e lotta agli sprechi. Perché consapevoli, si può cambiare
Presentato, nel luglio 2022, al Giffoni Next Generation, l’evento sull’innovazione organizzato nell’ambito del Giffoni Film Festival, e alla Sesta edizione del Ferrara Film Corto Festival, il cortometraggio “Quel che resta”, voluto da CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, racconta come la sostenibilità parta dalle nostre azioni quotidiane.
Prodotto da Giffoni Innovation Hub con la regia di Domenico Onorato, la sceneggiatura di Manlio Castagna e la partecipazione di Andy Luotto, questo cortometraggio riprende tanto le riflessioni che facevamo qualche giorno fa sull’importanza delle nostre scelte, recensendo i due albi di Kite edizioni “La scelta” e “Cavalca la tigre”.
Mai come prima, il confronto e il dialogo con i giovani sui temi della sostenibilità sono così cruciali. Sono loro il futuro, loro che, spesso, sono ben più consapevoli di molti di noi di quanto scegliere bene sia fondamentale, per il pianeta ma non solo.
Tutelare il pianeta è compito nostro e possiamo farlo ogni giorno, con ogni gesto, attitudine e comportamento. Lo scarto può avere nuova vita, può dare luogo ad altri significati, ciò che qualcuno getta, qualcun altro ricicla. Da cosa nasce cosa, a volte migliore.
Valorizzare ciò che resta è dunque il potente messaggio del lavoro di Domenico Onorato, un corto che racconta un mondo in modo distopico, dove le differenze (e barriere) sociali sono enfatizzate da scelte azzeccate di costumi e scenografia e dove il riutilizzo del cibo rimasto alla tavola di qualche privilegiato genera ricchezza e convivialità. Annullando, alla fine, le differenze. Tutto porta alla metafora di come i rifiuti, gli avanzi, possano rinascere a nuova vita. Contro la cultura dello scarto.
Qui potete vedere il corto nella sua integralità. Buona visione!
Giffoni Innovation Hub è un polo creativo d’innovazione, fondato da Luca Tesauro, Orazio Maria Di Martino e Antonino Muro nel 2015. Il progetto nasce con l’obiettivo di guidare e favorire la trasformazione culturale e digitale in Italia e all’estero e, sulla scia del patrimonio del Festival di Giffoni, fa della creatività la sua bandiera. Collega, supporta e fa crescere talenti e startup nel settore delle industrie creative e culturali. Lo scopo è quello di implementare prodotti e servizi per le aziende, attraverso percorsi di formazione specializzata e framework audiovisivi, generando azioni ad alto impatto sociale e valoriale che coinvolgono le nuove generazioni.

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Simonetta Sandri
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
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