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PER CERTI VERSI
Frammenti d’Italia (prima tappa)

La descrizione, frammento dopo frammento, di un paese meraviglioso…
Ma questo paese è il nostro paese!
E proprio questa intensa opera lirica dà la misura della bellezza incomparabilmente varia di una terra ammirata e invidiata da tutti eppure, forse proprio per questo, denigrata da molti.
In un’Italia che in questa drammatica emergenza rischia d’andare in pezzi, ma che – ne sono convinto – saprà riemergere più forte e coesa di prima, è forse arrivato il momento per noi tutti di comprendere quanta fortuna significhi esservi nati e cresciuti, nonché l’onore d’esserne figli. Scopriamolo scrutandone i frammenti nell’omaggio poetico di Roberto Dall’Olio che, per quattro settimane, si rinnoverà ogni domenica e ogni mercoledì.
Buona lettura e buon viaggio.

Carlo Tassi

FRAMMENTI D’ITALIA

I

si vede
aprirsi fiorita
oltre il nugolo alpino
una fantasia
non cartesiana
del cielo

II

una terra di rugiade
sole e mare
una terra di sabbia e luce
calda terra
di bruma pensante
l’Italia!

III

dorsali alberate
gestualità misteriose
etrusche tracce

IV

la pace
tra i cipressi
da intingere
calamai di stagioni
e piogge di luce

V

Italia
patrimonio
del Mondo
dai pini lunghissimi
l’ombra liquida
a spiagge
infinite

VI

la vecchiezza moderna
degli ulivi
la decrepita lungimiranza
degli Appennini scavati

VII

i calanchi erosi
la tempra fragile
di una terra eterna
saldata al vento
istoriale

VIII

una terra cara
alle angurie dei tramonti
sulle facce intagliate
dei vecchi

IX

o nude colline
mammelle
di un’Italia in fasce
e remota di vita
le arti gemelle
ti accarezzano
infine

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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)