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Continua la rassegna letteraria Pazienza & Resistenza curata da Marco Belli e Michele Ronchi Stefanati con due importanti appuntamenti nel weekend.

Stasera, venerdì 31 marzo alle ore 19 presso il Centro Sociale LA RESISTENZA (via della Resistenza 32-34), presentazione del volume, Viaggio sul Fiume Mondo. Amazzonia di Angelo Ferracuti e Giovanni Marozzini (Mondadori 2022).

Per anni il fiume mondo è stata la magnifica ossessione di Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini. Ne è uscito un libro che come il classico Sia lode ora a uomini di fama di James Agee e Walker Evans non teme di esprimersi in due lingue diverse, l’una indipendente dall’altra: il reportage letterario e il racconto per immagini. Entrambe vogliono arrivare nel cuore antico di un mondo devastato, ma dal quale comunque dipende, insieme alla sua, la nostra sopravvivenza. Ferracuti e Marrozzini hanno allestito il battello Amalassunta e hanno risalito il più grande fiume del pianeta: sono andati incontro ai popoli che vivono nel cuore della selva, alcuni in via di estinzione, altri minacciati da disboscatori, cercatori d’oro, multinazionali del petrolio. Insieme al degrado, alle acque tossiche, alla droga e alla prostituzione emergono l’intelligenza politica degli oppositori, l’esercizio critico di chi non cede, la tenace resistenza dei popoli.

Lo scrittore Angelo Ferracuti dialogherà con Sandro Abruzzese e Marco Belli

 

Il prossimo  appuntamento, invece, sarà alla libreria La Pazienza Arte e Libri (via dé Romei 38 a Ferrara) domani, sabato 1 aprile, alle ore 17.30, Claudia Mirrione dialogherà con Stefano Modeo, curatore del volume di Raffaele Carrieri Un doppio limpido zero, Poesie scelte 1945-1980 (Interno Poesia 2023).

 

La poesia di Carrieri, impregnata sin dalla prima opera di viaggi e continui spostamenti, della cultura mediterranea e più specificamente magnogreca, appartiene di fatto ad una linea meridionalista che appare contrassegnata, come rileva Pasquale Vitagliano, dal senso della diaspora e dal conflitto permanente tra il territorio al quale si appartiene (e da cui si fugge) e un “altrove” fisico e intellettuale (che invece si agogna).
Di fronte ad un’opera della poesia del Novecento così peculiare e degna di attenzione come quella di Raffaele Carrieri, la casa editrice Interno Poesia si è posta l’obiettivo di riconsiderare e valorizzare questo autore a lungo obliato e pertanto ha affidato al poeta tarantino Stefano Modeo la curatela di questa antologia che propone un’ampia selezione di testi e propone un percorso cronologico delle opere dal 1945 al 1980. Questa antologia permette non solo di far circolare testi diventati da molti anni irreperibili sul mercato – in quanto mai più ristampati – ma soprattutto consente al lettore, attraverso il lavoro puntuale e necessario di Stefano Modeo, di accostarsi all’opera di un poeta che è da considerarsi una voce imprescindibile della poesia italiana del Novecento.

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Marco Belli

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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