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Pazienza & Resistenza
Incontri con l’autore: 11marzo-10 giugno ’23

La Pazienza Arti e Libri e il Centro Sociale La Resistenza Ferrara vi invitano:

Sabato 11 Marzo, ore 17,30

Alessandro Della Santunione, Poco mossi gli altri mari, Marcos y Marcos 2023

L’autore dialogherà con Marco Belli

La Pazienza Arti e Libri, via de’ Romei 38, Ferrara

 

Martedì 14 Marzo, ore 19,00

Antonio Sofia, Potere alla parola. Scrivere rap, vivere hip-hop, Momo 2022

L’autore dialogherà con Eva Beccati

Centro Sociale La Resistenza, via della Resistenza 32-34, Ferrara

 

Venerdì 31 Marzo, ore 19,00

Angelo Ferracuti e Giovanni Marrozzini, Viaggio sul fiume mondo. Amazzonia, Mondadori 2022

Angelo Ferracuti dialogherà con Sandro Abruzzese e Marco Belli

Centro Sociale La Resistenza, via della Resistenza 32-34, Ferrara

 

Sabato 1 Aprile ore 17,30

Raffaele Carrieri, Un doppio limpido zero. Poesie scelte 1945-1980, Interno Poesia 2023

Il curatore Stefano Modeo dialogherà con Claudia Mirrione

La Pazienza Arti e Libri, via de’ Romei 38, Ferrara

 

Martedì 11 Aprile, ore 19,00 (ANTEPRIMA ITALIANA)

Brian Blomerth, Bicycle Day, WoM 2023

L’editore dialogherà con Silvia Meneghini

Centro Sociale La Resistenza, via della Resistenza 32-34, Ferrara

 

Sabato 6 Maggio, ore 17.30

Enrico Palandri, Sette finestre, Bompiani 2023

L’autore dialogherà con Michele Ronchi Stefanati

La Pazienza Arti e Libri, via de’ Romei 38, Ferrara

 

Martedì 9 Maggio, ore 19,00

Alberto Prunetti, Non è un pranzo di gala. Indagine sulla letteratura working class, Minimum Fax 2022

L’autore dialogherà con Cristiano Mazzoni

La Resistenza, via della Resistenza 32-34, Ferrara

 

Sabato 20 Maggio, ore 17,30

Autori vari, Il rosso e il noir, a cura di Riccarda Dalbuoni, BookTribu 2022

L’autore Gianluca Morozzi dialogherà con Marco Bell

La Pazienza Arti e Libri, via de’ Romei 38, Ferrara

 

Martedì 30 Maggio, ore 19,00

Jorge Coulón Larrañaga e Federico Bonadonna, Sulle corde del tempo. Una storia degli Inti Illimani, Edicola 2022

Federico Bonadonna dialogherà con Marco Zavagli

Centro Sociale La Resistenza, via della Resistenza 32-34, Ferrara

 

Sabato 10 Giugno, ore 17,30

Diego Crivellari, Scrittori e mito nel Delta del Po. Un dizionario letterario e sentimentale (Nuova edizione riveduta e ampliata), Apogeo 2021

Danilo Trombin, Viaggio sentimentale sul Delta del Po. Guida sentimentale all’ultima frontiera, Apogeo 2021

Gli autori dialogheranno con Sandro Abruzzese e Marco Belli

La Pazienza Arti e Libri, via de’ Romei 38, Ferrara

Accesso fino ad esaurimento posti.
Per info: info@lapazienza.it; laresistenzaeventi@gmail.com

 

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Marco Belli

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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