(Khalil Gibran)
Attesa
Ha scandito la notte
Una pioggia feroce
Un martello di solitudine
A destare fantasmi.
E così mi sorprende
Questo giorno più chiaro
Questo azzurro lavato
Che una fila di nuvole
Solca sottile e docile:
È una promessa
O forse una minaccia…
Il cielo lo dirà.
Stiamo in attesa
Quasi una metafora
Lasciate andare al vento ad una ad una
l’ ultime foglie, o tristemente ai piedi
cadute come lacrime d’addio,
resta un cespuglio nudo rinsecchito
senza più niente per farsi guardare
senza promesse ormai
di primavere…
Poi d’improvviso un profumo ti avvolge
e ti fa ritornare sui tuoi passi
un profumo che dura e che consola
l’inverno che ti scorre nelle vene
e sa di casa e di memorie buone…
Come d’incanto sui rami stecchiti
irraggia un sole d’oro: il calicanto.
Il nostro tempo
Il nostro tempo corre e ci conduce
come formiche in fila
nere su strade grigie.
E sopra, il cielo inventa
giochi di forme e di colori
cavalieri e draghi
unicorni ippogrifi aquiloni
violetti rosa gialli azzurri e rossi
Uno stupore senza fine, nuovo
ad ogni istante,
uno spettacolo
senza intervallo, gratis
che non ha spettatori:
un amore sprecato.
La strada
Io non lo so per cosa ero fatta
se ho seguito una strada tracciata
dall’alto, per amore o per destino
o il cieco caso mi ha preso per mano…
So che gli inciampi sono stati tanti
e li ho raccolti tutti nel cammino…
Chissà se avrò spianato un po’ la strada
ai compagni di viaggio che ho incontrato…
Festa
Nella piazzetta chiusa all’imbrunire
giocano i bimbi e volano gli uccelli
si confonde il vociare e lo stridio:
felicità di vivere e di esserci.
Io li guardo sedendo alla finestra…
Cosa darei a far parte della festa…
Ma il mio tempo è passato e piano imparo
a dirti grazie, vita, che mi hai dato
di contemplarti ancora in questo giorno.
Marta Casadei si descrive così:”Sono nata a Riccione moltissimi anni fa. Da oltre 50 anni vivo a Ferrara, una città che adoro. Qui mi sono dedicata alla famiglia maturando un grande amore per i bambini e la consapevolezza del diritto di tutti i piccoli ad avere una famiglia, per cui ho scelto di dedicarmi per molti anni all’affido familiare. Per questo ho abbandonato la passione giovanile dello scrivere per riprenderla adesso in età avanzata. Per me è una terapia alla solitudine e risponde al bisogno di mettere insieme dei ricordi da lasciare ai figli. Non ho velleità artistiche, il mio è uno stile datato però a volte si compie il miracolo di un incontro di anime e diventa senza tempo e bello”.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
Pierluigi Guerrini
Comments (10)
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Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
Periscopio è proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
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Francesco Monini
direttore responsabile
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
Che poesie intense, piene della musica della maturità!
Grazie veramente di cuore a lei persona sensibile e insegnante impagabile di vocazione
Complimenti, molto sentite e vere le sue poesie
Grazie veramente
Grazie davvero per l’apprezzamento
Marta era una ragazzina quando scriveva già poesie originali e sconcertanti: capaci di frasi forti così come di pensieri delicatissimi… La ritrovo ora, dopo tanti anni, sempre giovane nello sguardo, nell’amore alla realtà, nel linguaggio solo apparentemente semplice, in cui cultura e spontaneità intrecciano sapientemente le loro arti. Una bellissima sorpresa, di cui sono grata!
che bellezza! grazie per condividerla, Marta Casadei. e complimenti!
Grazie di cuore per l’entusiasmo!
Cara Marina, cara amica della prima adolescenza, un apprezzamento tuo che sei un’artista a tutto tondo ha valore doppio! ti ringrazio immensamente
Parole dettate dal profondo. Grazie Marta Casadei.