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“Io sono gli altri”: Festa della Poesia 2023 con l’Associazione Ultimo Rosso 

È stato un giorno di primavera e di poesia, sabato 1 aprile al Parco del Montagnone per il reading “IO SONO GLI ALTRI” fatto di voci poetiche, di musica, pittura e fotografia, di poesie volanti. Un giorno intriso di festa per i poeti aderenti alla Associazione e per tutti coloro che credono nella carica di verità che la poesia contiene e mette in circolo. Accostandosi alle altre arti nel segno della creatività e per la pace.

Le voci poetiche e la musica

Ci voleva il microfono per diffondere la voce di poeti e poetesse che si sono avvicendati nella lettura dei loro testi davanti al pubblico riunito nella bella plaga accanto al Bar Paradiso Verde di Viale Alfonso I D’Este.

Dagli alberi intorno si sentiva il respiro della brezza marzolina rimasta impigliata al primo giorno di aprile, da poco distante arrivava la musica del luna park di San Giorgio esploso di bambini, ragazzini e famiglie nella giornata di sole.

Le voci dei lettori e delle lettrici sono quelle di poetesse e poeti, sostenitori e amici della Associazione Culturale APS Ultimo Rosso, giunta al  suo secondo Reading di Poesia di Primavera in collaborazione con il quotidiano online Periscopio e la Biblioteca Popolare Giardino.

Con le loro chitarre Andrea Melloni e Maurizio Miglioli hanno intrecciato di melodie i testi letti dal Presidente della Associazione, Pierluigi Guerrini, testi suoi e di altri poeti del gruppo.

A questa voce sono seguite le altre degli intervenuti, voci femminili e maschili di autrici e autori ferraresi, come Franco Mosca, Anna Rita Boccafogli, Cecilia Bolzani, Cristiano Mazzoni, Lidia Calzolari, Roberta Barbieri, Franco Stefani. Autrici e autori dell’area bolognese e dintorni, come Rita Bonetti , Maria Mancino e Roberto Dall’Olio.

Qualcuno del pubblico ha preferito lasciare una sua poesia scritta, arrotolata per bene come una preziosa piccola pergamena. L’amica Maria Calabrese a nome della Biblioteca Popolare Giardino ha rinnovato “ la magia delle parole” leggendo un intenso testo poetico a ricordo di Stefano Tassinari.

La pittura e la musica

Accanto allo spazio della lettura di poesie due tavoli colorati hanno accolto il laboratorio di  scrittura creativa e le improvvisazioni musicali di Patrizio Fergnani. Lo spunto del laboratorio sono state le foto dei 25 ritratti di bambini realizzati da Miriam Cariani per la mostra “Le storie di Elin e gli altri” svoltasi presso la Biblioteca Ragazzi Casa Niccolini fino allo scorso 18 marzo.

Ognuno dei partecipanti ha prodotto e messo in comune testi creativi scaturiti dal ritratto scelto, dal volto di una bambina o da un bambino arrivati in Italia da varie parti del mondo.

Lì accanto intanto veniva creata altra musica: per ogni visitatore usciva una canzone dedicata dalla chitarra di Patrizio Fergnani e con la complicità di Angela Soriani.

La fotografia intanto

Quella di Valerio Pazzi come sempre è stata una presenza silenziosa e diffusa, uno scatto di foto dopo l’altro dissimulati dalla discrezione ma con un occhio sensibile a tutto ciò che accade all’intorno. Rivedi, nelle immagini che ha scattato, ogni cosa avvenuta a due passi da te e molto altro. Tutto nelle luce giusta, nella giusta inquadratura. È una fotografia che parla e ti comunica la freschezza che hai sentito intorno mentre c’eri, come un pane appena sfornato.

Basta guardare le Immagini di un poetico pomeriggio di primavera, uscito su questo giornale il 2 aprile, per cogliere l’immediatezza che dicevo.

Le poesie volanti. 

Ecco le poesie appese agli alberi, dove rimarranno fino al prossimo 25 aprile a mostrarsi a chiunque passerà per il parco e per le Mura e voglia leggerle. Più di sessanta composizioni sul tema “IO SONO GLI ALTRI”  scritte da autori italiani e stranieri, contemporanei o del passato. festa della poesia associazione ultimo rosso sabato 1 aprile 2023

Poesie lunghe, poesie brevi, con le rime o senza, pronte a sventolare le loro parole di profondità. A diffondere la forza della Poesia.

Cover e foto nel testo di Valerio Pazzi

 

 

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Roberta Barbieri

Dopo la laurea in Lettere e la specializzazione in Filologia Moderna all’Università di Bologna ha insegnato nel suo liceo, l’Ariosto di Ferrara, per oltre trent’anni. Con passione e per la passione verso la letteratura e la lettura. Le ha concepite come strumento per condividere l’Immaginario con gli studenti e con i colleghi, come modo di fare scuola. E ora? Ora prova anche a scrivere

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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