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Giorno: 16 Novembre 2016

Polizia Provinciale: la Regione stanzia 3,8 milioni per garantirne il funzionamento

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano (PD): ‘Riconosciuto il valore delle attività svolte dal Corpo a tutela dei territori’

Uno dei punti inseriti nel progetto di legge “Misure urgenti per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2016”, che oggi ha avuto il via libero dalla Commissione bilancio dell’Assemblea Legislativa, riguarda il finanziamento delle funzioni svolte dalla Polizia provinciale.

In base alla legge regionale di riordino istituzionale, alla Regione Emilia-Romagna è attribuita la materia della fauna selvatica e della fauna ittica oltre alle funzioni concernenti l’esercizio dell’attività venatoria. Le funzioni di vigilanza e sanzione invece, rimangono in capo alle Province.

“La Regione Emilia-Romagna, ha fatto una scelta precisa rispetto ai corpi di polizia di Città Metropolitana e Province considerato il forte radicamento delle loro funzioni e il loro valore aggiunto rispetto alle attività di vigilanza nei territori. Il personale addetto di polizia provinciale è rimasto quindi assegnato agli enti territoriali di riferimento sebbene eserciti funzioni nell’ambito di una materia di competenza regionale. – spiega il Consigliere regionale PD Paolo Calvano – L’evoluzione del quadro normativo e del contesto economico-finanziario in cui operano le province hanno fatto però affiorare l’esigenza di offrire una copertura almeno parziale agli oneri che derivano dalle funzioni di vigilanza svolte da loro svolte rispetto a una materia di competenza della Regione. Con questo specifico provvedimento che ora dovrà passare al vaglio dell’Assemblea Legislativa andiamo quindi a dare una risposta specifica a questa esigenza”.

Una variazione al bilancio allegata alla proposta di legge prevede lo stanziamento di 3,8 milioni di euro per il personale di polizia provinciale, concorrendo alle spese complessive nella misura dei due terzi.

“Come ho già avuto occasione di dire a più riprese, le competenze e le esperienze acquisite dalla polizia provinciale sono preziosissime per il territorio di riferimento e consentono un presidio imprescindibile per la salvaguardia ambientale e faunistica locale. La Regione Emilia-Romagna ne è consapevole e l’aver previsto un apposito provvedimento normativo per tutelarne le funzioni è un segno evidente di tale riconoscimento” conclude Calvano.

Carife. Calvano: “Dalla Regione 200mila euro per assistenza legale e risarcimento degli ex obbligazionisti junior”

Da: PD Emilia-Romagna

Calvano (PD): ‘Ampliata la tutela garantita dalla Regione. Associazioni dei consumatori resi parte più attiva nella gestione delle procedure’

Via libera dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa regionale al progetto di legge “Misure urgenti per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2016”, che sarà presto discusso in aula.

“Il secondo articolo del provvedimento riguarda da vicino tanti ferraresi. – annuncia Paolo Calvano – Esso infatti modifica la Legge di Bilancio 2016 nella parte in cui prevedeva lo stanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna di 200mila euro per la tutela legale dei risparmiatori emiliano-romagnoli danneggiati dalla crisi finanziaria in cui è incorsa la vecchia Cassa di Risparmio di Ferrara”.

“Secondo l’impostazione originaria – spiega il consigliere PD – stabilita da uno specifico emendamento da me proposto come primo firmatario e sottoscritto da altri colleghi consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione, la tutela a carico della Regione prevedeva solo il sostegno all’assistenza legale degli obbligazionisti secondari. Con la nuova disposizione proposta e considerato il quadro giuridico mutato, questa tutela viene ampliata integrando la sola assistenza legale con la più corretta azione risarcitoria o di tutela legale. Si è inoltre ritenuto opportuno provvedere a disciplinare le condizioni di accesso al contributo, indipendentemente dalle condizioni economiche dei richiedenti al fine di eliminare aggravi per i cittadini”.

Viene mantenuto invece il rinvio ad una successiva deliberazione della Giunta per definire criteri e modalità di erogazione del contributo.

“Prevediamo anche un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei consumatori e degli utenti nella gestione della procedura di sostegno agli obbligazionisti secondari, rendendoli parte più attiva in questo passaggio. – conclude Calvano – In questi mesi ho mantenuto stretti rapporti con le associazioni di consumatori, cercando di migliorare la disciplina regionale e soprattutto quella nazionale per andare incontro alle legittime richieste degli ex obbligazionisti secondari di Carife. Ora proseguiremo l’azione di pressing sul Governo per risolvere la questione dei cointestatari di obbligazioni subordinate e per avere al più presto i criteri per l’arbitrato”.

Trasmissione Interpellanza ‘Indagine Camelot’ del Consigliere Francesco Rendine

Da: Gruppo G.O.L.

Al Signor Sindaco del Comune di Ferrara e p.c. Al Procuratore della Repubblica in Ferrara

OGGETTO: Indagine CAMELOT.

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

che la stampa ha riportato come due persone dipendenti, una direttamente e l’altra indirettamente, dal Comune di Ferrara risultino indagate dalla Procura della Repubblica di Ferrara che dovrà probabilmente verificare se vi sia stata una violazione del codice degli appalti.

RISAPUTO

che il sottoscritto ha:

– interpellato diverse volte l’Amministrazione Comunale circa l’opportunità di effettuare delle gare ad evidenza pubblica relativamente ai progetti affidati con sospetta ricorrenza ad una nota società Cooperativa a R.L;
– espresso forti dubbi sulla possibilità che vi siano state parcellizzazioni di affidamenti di servizi simili allo scopo di ridurre l’importo totale della gara e di conseguenza evitare un confronto più ampio. Per esempio, poiché importi modesti non prevedono gara d’appalto si potrebbero assegnare 100 progetti di mediazione culturale da 3000 euro ciascuno, tuttavia se il progetto è il medesimo, e prevedibile, per legge si deve fare un’unica gara a valenza europea da 300.000 euro.
Inoltre, l’amministrazione, attraverso l’Assessore alle politiche sociali Chiara Sapigni ha dichiarato di non conoscere i soci lavoratori della suddetta cooperativa A R.L. (cfr. risposta Sapigni interpellanza n. 116451/2014 del 23 gennaio 2015) e quindi, di fatto, non è a conoscenza se esistono o meno situazioni di incompatibilità della Società Cooperativa a Responsabilità Limitata e l’amministrazione;

CURIOSISSIMO

che lo scrivente, che non è un esperto di appalti e contratti, abbia paventato come la procedura utilizzata fosse quantomeno foriera di perplessità, perplessità che sono state indirettamente confermate dalla magistratura che ha ritenuto opportuno approfondire il comportamento tenuto dall’Amministrazione nel caso specifico.
Poiché si ritiene poco credibile che chi è esperto di appalti pubblici possa assegnare di propria volontà e senza alcuna pressione progetti ad una società di capitali.

TUTTO CIO’ PREMESSO

il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per sapere:

– se ritiene credibile che predette persone abbiano deciso autonomamente di effettuare delle assegnazioni dirette ad una cooperativa a R.L.
– se vi possano essere state pressioni politiche sui predetti da parte di qualche figura istituzionale a cui la S.V. ha delegato importanti funzioni.
Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.

Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

Aperto il bando per l’ingresso di nuove imprese a Factory Grisù

Da: Factory Grisù

Il Consorzio Factory Grisù è da aprile scorso il soggetto gestore al quale il Comune di Ferrara ha affidato la gestione dell’ex caserma VVFF di via Poledrelli, attraverso l’aggiudicazione della gara pubblica indetta a febbraio. Le nove imprese che attualmente lo compongono aprono oggi le porte all’ingresso di nuove realtà con un bando pubblicato sul sito web www.factorygrisu.it

Tra i compiti del Consorzio è infatti di primaria importanza anche l’assegnazione degli spazi disponibili all’interno dell’ex caserma a nuove imprese dell’industria culturale creativa. Il bando rimarrà aperto per due mesi, dal 15 novembre 2016 al 15 gennaio 2017 e il regolamento si può leggere integralmente online insieme alla documentazione richiesta per fare domanda. Le imprese interessate potranno contattare da oggi il Consorzio al numero telefonico 0532 1716651 o all’indirizzo mail info@factorygrisu.it concordando un appuntamento per un primo sopralluogo.
Gli spazi disponibili da assegnare variano per tipologia e metratura: tre uffici dotati degli impianti minimi sono già in pronta consegna, altri richiederanno interventi di sistemazione interna. L’affitto è gratuito e garantito fino al febbraio 2023, come da contratto di comodato con il Comune di Ferrara, utenze e oneri consortili saranno a carico dell’impresa entrante.
I richiedenti dovranno essere costituiti in una delle forme giuridiche previste dalla norma vigente per poter essere soci di un consorzio, ma saranno valutate con punteggio più alto imprese operanti nel settore delle industrie creative e culturali quali ad esempio: arti visive e performative, letteratura, musica, architettura, design, moda, artigianato, intrattenimento, marketing, gusto, ICT e nuovi media.

Per ulteriori informazioni e il bando completo: www.factorygrisu.it

Premio ‘Robert Nissim Haggiag’ per il migliore Essay su Giorgio Bassani

Da: Fondazione Giorgio Bassani

Il 17 novembre 2016, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara, la stessa da cui il giovane Bassani era stato allontanato nel 1938, dopo la promulgazione delle leggi razziali, avrà luogo da parte di Paola Bassani e di Mirella Haggiag la proclamazione del vincitore e la consegna del premio ‘Robert Nissim Haggiag’ per il migliore Essay su Giorgio Bassani. La Fondazione Giorgio Bassani ha istituito tale premio internazionale, giunto alla terza edizione, con lo scopo di promuovere e valorizzare ricerche e studi originali legati alla figura e all’opera del grande scrittore. La giuria assegna il premio ad un lavoro critico (tesi di laurea, articoli, saggi, pubblicazioni varie, ecc.) realizzato negli ultimi tre anni in una delle seguenti lingue: italiano, francese, inglese e tedesco
Il premio è inserito all’interno di una serie di iniziative volute per celebrare e ricordare il grande scrittore ferrarese, nell’ambito del Convegno Giorgio Bassani, 1916-2016, che si tiene dal 14 al 19 novembre tra Roma e Ferrara. Tali iniziative sono state organizzato da Unife, dalla Sapienza Università di Roma, dalla Fondazione Giorgio Bassani e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Bassani, con il contributo del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

2° Compleanno della Gipsoteca

Da: Gipsoteca Vitali

Il secondo anno di riapertura della collezione Gipsoteca Vitali si apre con un evento aperto a tutti con mostra fotografica e musica dal vivo

Per replicare il bellissimo successo della festa di inaugurazione dello scorso novembre, la Gipsoteca Vitali di via Santa Liberata n. 11 apre anche quest’anno le affascinanti sale della collezione Gipsoteca Vitali in occasione del secondo anno di apertura del museo e invita la cittadinanza il 27 novembre dalle ore 18.00.
Oltre all’esposizione permanente di quadri del ciclo La Cento Dipinta eseguiti dal pittore Guerrino Vitali e alla collezione di gessi, quest’anno ospiterà la mostra fotografica Quattro per Quattro di Silvia Bidoli. Al gesso delle statue e alla tela dei dipinti, un materiale in più: il cartone. Le foto scattate dalla giovane fotografa e stampate su cartone rimandano alla cultura smart e risaltano accanto allo stile classico delle statue.
Ovviamente non potrà mancare la musica: suoneranno dal vivo i Meeting Meat, La Band delle scuole Taddia e i Back Stone Age, gruppi che durante l’anno hanno suonato nella sala prove della Gipsoteca. Ospiti speciali saranno poi i Plastik2, imperdibile duo di contrabbasso e voce che ripropone con personalità, minimalismo ed originalità le hit degli anni ’80.
L’evento sarà ad ingresso libero: un’occasione quindi da non perdere per passare una serata all’insegna della cultura artistica, per un momento che si propone come stimolo ad avvicinarsi alle bellezze del territorio e sviluppare sempre più la sensibilità artistica a livello locale.

La Gipsoteca: L’Associazione Culturale Gipsoteca Vitali nasce a gennaio 2016 con l’intento di riavvicinare il pubblico alle sale del museo attraverso manifestazioni teatrali, musicali, fotografiche, laboratori e visite guidate. La Gipsoteca Vitali consiste in una vasta collezione privata di calchi in gesso del pittore Guerrino Vitali e conta 167 pezzi che vanno dalla scultura greca e romana come la Nike di Samotracia ai capolavori michelangioleschi come la Pietà Vaticana e la Pietà Rondanini a grandezza naturale. La collezione di gessi è inoltre affiancata all’opera pittorica di Vitali, che nel corso della sua vita ha eseguito numerosi quadri dall’importante valore documentaristico in quanto rappresentazioni fedeli della città di Cento tra gli anni ’70 e ’90.

Giornata ONU dei diritti delle Persone con Disabilità – 3 dicembre 2016

Da: Organizzatori

A partire dal 2005, anno della prima edizione di questa celebrazione, sì è diffusa sul territorio metropolitano la cultura della Giornata ONU dei Diritti delle Persone con Disabilità.

E’ intenzione, anche quest’anno, presentare una visione il più possibile ampia degli eventi, le iniziative e gli appuntamenti promossi sul territorio curandone la diffusione tramite le pagine del sito tematico ‘Disabilità’ della Città metropolitana di Bologna (http://www.cittametropolitana.bo.it/disabili) e la newsletter dedicata e predisponendo un cartellone disponibile e scaribile che li riassuma tutti.

E’ possibile segnalare un’iniziativa da pubblicare inviando un’email a sociale@cittametropolitana.bo.it e simona.quarenghi@cittametropolitana.bo.it contenente le informazioni e gli eventuali file allegati (immagini, locandine, ecc.) dell’iniziativa.

Si insedia il Consiglio Comunale dei Ragazzi con la nomina di un nuovo Sindaco

Da: Comune di Comacchio

I piccoli consiglieri comunali eletti tra gli alunni degli Istituti comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi si insedieranno ufficialmente venerdì 18 novembre, alle ore 16.30 nella Sala del Consiglio Comunale. Alla sentita cerimonia di insediamento parteciperanno anche docenti, genitori e naturalmente il Sindaco Marco Fabbri, che condividerà con i piccoli consiglieri comunali uno straordinario momento di impegno civico al servizio della comunità, recependo in aula proposte progettuali, suggerimenti ed osservazioni formulati dagli alunni, in rappresentanza dei loro compagni di scuola.
Durante la prima seduta di un lungo e proficuo percorso della durata di due anni, il Consiglio Comunale dei Ragazzi procederà alla nomina del proprio Sindaco, che resterà in carica sino al 2018. Chiara Manzali, alunna dell’Istituto di istruzione secondaria di primo grado ‘A. Zappata’ di Comacchio, che ha ricoperto con impegno e dedizione la carica di Primo Cittadino del Consiglio Comunale dei Ragazzi, venerdì pomeriggio cederà la fascia tricolore al nuovo Sindaco. In quella occasione sarà aperto un focus sulla Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ricorre domenica 20 novembre prossimo. Passa proprio dall’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi un messaggio declinato al protagonismo dei giovani, i quali sapranno interpretare in maniera concreta il compito di cittadinanza attiva, soprattutto grazie al citato organo consultivo.
La seduta naturalmente sarà aperta a tutti.

Caricento: inaugura il centro wealth management & private banking di Ferrara

Da: Cassa di Risparmio di Cento

Apre in Corso Giovecca il nuovo centro ‘consulenza al patrimonio’ per pianificare, amministrare, gestire, tutelare e trasmettere il patrimonio familiare globale

Ferrara, 15 novembre 2016 – Inaugura questo pomeriggio a Ferrara in Palazzo Roverella il nuovo centro di Wealth Management & Private Banking della Cassa di Risparmio di Cento. Il taglio del nastro avverrà alla presenza del Presidente di Caricento Carlo Alberto Roncarati, del Direttore Generale Ivan Damiano e del Responsabile del Servizio di Wealth Management & Private Banking Stefano Ascanelli.

Il nuovo Centro di Wealth Management & Private Banking di Caricento si pone l’obiettivo di soddisfare le esigenze di clientela di elevato standing, fornendo servizi di consulenza su misura: dalla protezione e preservazione del patrimonio di famiglia sotto il profilo finanziario e giuridico, tramite servizi di wealth planning e protection, per estendersi alla valorizzazione e pianificazione degli investimenti, fino all’assistenza e all’amministrazione fiscale, successoria e gestionale in ottica globale e unitaria dell’intero patrimonio pluribancarizzato facente capo ad un nucleo familiare.

In linea con le migliori esperienze europee, il modello di Wealth Management & Private Banking di Caricento si basa su una strategia che unisce expertise di competenza e partnership internazionali, assenza di conflitti di interesse, concretezza del risultato e della relazione territoriale con l’obiettivo di creare valore nel tempo.

Il team del centro WM&PB di Ferrara si propone al pubblico con gestori di pluriennale esperienza ed elevate competenze che lavoreranno in rete con gli specialisti della struttura Wealth Management per offrire alla clientela servizi al patrimonio distintivi per specializzazione, personalizzazione ed alto valore aggiunto.

La divisione di WM&PB di Caricento, che conta oltre 50 consulenti sul territorio distribuiti in 5 centri e nelle principali filiali di Caricento, è guidata dal responsabile Stefano Ascanelli ed offre un’architettura aperta di servizi finanziari e consulenziali dedicati alla gestione del patrimonio globale familiare. Grazie ad una relazione stabile e professionale, i gestori di Caricento suggeriscono alla clientela soluzioni innovative ad alto valore aggiunto garantendo sempre riservatezza, capacità consulenziale e tecnologia avanzata.

Al taglio del nastro seguirà il convegno “Europa, Italia e Banche: le prospettive”, durante il quale Andrea E. Goldstein, Managing Director di Nomisma, società di studi economici che opera in campo nazionale ed internazionale, approfondirà le opportunità e gli impatti dell’innovazione sui nuovi modelli di business bancario, nonché le nuove tendenze emergenti per fronteggiare i cambiamenti del sistema.

In conclusione si terrà la tavola rotonda che, grazie agli interventi del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, del Presidente di Unindustria Ferrara Riccardo Maiarelli e del Presidente di Confagricoltura Mario Guidi, darà vita ad un utile momento di confronto sulle prospettive dell’economia locale. L’incontro sarà moderato da Cristiano Bendin, Direttore de Il Resto del Carlino Ferrara.

Attivato il WiFi gratuito anche nell’ufficio postale di Cento

Da: Poste Italiane

I cittadini possono accedere alla rete internet con pc, smartphone o tablet

Una realtà postale, quella dell’hinterland ferrarese, più digitale ma anche più moderna e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l’obiettivo principale di Poste Italiane con il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali.
Il collegamento gratuito alla rete internet è stato attivato nei giorni scorsi anche nell’ufficio postale di Via Fratelli Rosselli a Cento. E’ a disposizione della clientela un hot spot gratuito che ha il vantaggio di migliorare la Customer Experience e dà la possibilità di svolgere alcune attività propedeutiche ai servizi richiesti. E’ stato inoltre già pianificato il progressivo ampliamento del numero degli uffici abilitati nel territorio provinciale.

In Emilia Romagna gli uffici postali con il servizio WiFi sono attualmente 200, di cui 13 nel Ferrarese (8 nel capoluogo) e saliranno ulteriormente nei prossimi mesi.
Accedere alla rete all’interno degli uffici postali è semplice e a portata di click: basta infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l’accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare su internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.

Le iniziative Unife per il centenario della nascita di Giorgio Bassani

Da: Università di Ferrara

In occasione del centenario della nascita di Giorgio Bassani, l’Università di Ferrara ha organizzato una serie di iniziative per celebrare e ricordare il grande scrittore ferrarese, nell’ambito del Convegno Giorgio Bassani, 1916-2016, che si tiene dal 14 al 19 novembre tra Roma e Ferrara ed è organizzato da Unife, dalla Sapienza Università di Roma, dalla Fondazione Giorgio Bassani e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Bassani, con il contributo del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Si parte domani, mercoledì 16, e giovedì 17 novembre rispettivamente dalle 15 alle 19 e dalle 15 alle 17.30 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea, (via Scienze, 17), con due sessioni intitolate “I libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni”, dedicate alla diffusione editoriale e alla ricezione delle opere di Giorgio Bassani nel mondo, curate da Matteo Galli e da Cristina Montagnani, rispettivamente Direttore e Professoressa ordinaria del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife. Nel corso dell’iniziativa, giovedì 17 novembre alle 17.30, Paola Bassani e Mirella Haggiag consegneranno il Premio internazionale ‘Robert Nissim Haggiag’ per il migliore Essay su Giorgio Bassani, istituito dalla Fondazione con lo scopo di promuovere e valorizzare ricerche e studi originali legati alla figura e all’opera del grande scrittore.
Al termine del convegno alle 18.15 sarà inaugurata nella splendida cornice di Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), la mostra incentrata sulla diffusione editoriale delle opere di Giorgio Bassani nel mondo “I libri di Giorgio Bassani: traduzioni, tradizioni, negoziazioni”, curata da Rosy Cupo. Ideata integrando l’allestimento tradizionale con percorsi di tipo multimediale, l’esposizione riattraversa la carriera artistica di Giorgio Bassani, dagli esordi ai primi riconoscimenti nazionali e internazionali. La cronistoria della diffusione dell’opera bassaniana è documentata dall’esposizione delle edizioni più significative, inserite in percorsi atti a evidenziare le motivazioni sottese alla soluzione grafica della copertina, privilegiato veicolo di trasmissione di una precisa interpretazione dell’opera e dalle lettere scambiate dallo scrittore con editori, agenti e traduttori di tutto il mondo, da cui emergono le dinamiche dell’operazione editoriale. Una mostra virtuale, creata utilizzando il software open source MOVIO accessibile da una postazione dedicata, che presenterà i risultati della ricognizione delle edizioni straniere esistenti di opere di Giorgio Bassani, dimostrandone l’ampia diffusione in molti paesi europei ed extra europei. A corredo della mostra documentaria verrà proiettato il documentario “I Luoghi dell’Airone”, regia di Cesare Bornazzini e saranno esposti i manifesti originali dei film tratti dai romanzi di Bassani, prestati da Motionpicture.it: Archivio manifesti cinematografici originali, collezione Silvia Nonnato. Correlate alla mostra anche una serie di conferenze che si terranno nell’ Aula 1A di Palazzo Turchi di Bagno. Ecco il calendario:
1 dicembre ore 17 – Rosy Cupo – Il romanzo di Ferrara nel mondo
15 dicembre ore 16 – Tina Matarrese – Italiano versus francese: il caso Bassani
12 gennaio ore 17 – Sergio Parussa – L’America di Giorgio Bassani
Il secondo e il quarto martedì del mese alle ore 11 inoltre si terranno delle visite guidate con prenotazione obbligatoria: rosy.cupo@unife.it
La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio dalle 10 alle 18, mentre rimarrà chiusa dal 24 dicembre 2016 al 4 gennaio 2017

Terzo appuntamento venerdì 18 novembre alle 9.30 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense con la giornata di studio ‘Bassani e l’arte’, organizzata con l’obiettivo di mettere in luce il contributo dato dallo scrittore alla cultura italiana dagli anni Cinquanta in poi, e in particolare di evidenziare il rapporto con l’ambiente bolognese e fiorentino.
​Divisa in due sessioni, la giornata affronterà al mattino il tema dei rapporti tra lo scrittore e il mondo artistico bolognese, soffermandosi sia sulle amicizie con i maggiori storici dell’arte esponenti della critica artistica del periodo, sia sul clima storico e artistico dell’Italia degli anni Cinquanta. Alle 17 si terrà la tavola rotonda ‘Bassani, ieri, oggi e domani. Dal gruppo 63 ad oggi’, nel corso della quale storici dell’arte e della letteratura apriranno un dibattito sulla fortuna critica e artistica dello scrittore ferrarese.

L’Assemblea Annuale della Cna di Ferrara al centro l’impresa e il suo sviluppo

Da: Cna Ferrara

L’Assise, in programma sabato 19 novembre, sarà conclusa dal presidente nazionale della Cna Daniele Vaccarino

“Dare energia alle imprese” è la parola d’ordine al centro della Assemblea Annuale della Cna, in programma sabato 19 novembre, a partire alle ore 9,30, presso la sede provinciale di via Caldirolo a Ferrara, che, tra l’altro, rappresenterà, il momento culminante delle celebrazioni per il 70° anniversario dell’Associazione.
L’assise sarà aperta dalla introduzione del presidente provinciale Alberto Minarelli, alla quale seguiranno gli interventi di Tiziano Tagliani, presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara; Paolo Govoni, presidente di Cna Emilia Romagna e presidente della Camera di Commercio; Palma Costi, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna e Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna. Coordina i lavori: Diego Benatti, direttore provinciale Cna.
“Con questa nostra iniziativa – sottolinea il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli – vogliamo richiamare l’attenzione sul ruolo determinante dell’impresa per fare uscire il Paese dalle difficoltà degli ultimi anni. Quelle pmi che hanno saputo garantire comunque produzione di ricchezza, occupazione e coesione sociale, nonostante abbiano dovuto reggere sulle proprie spalle il peso più gravoso della crisi. Ricordiamo che, nella nostra provincia, in dieci anni abbiamo perso 1543 imprese artigiane pari ad almeno 4600 posti di lavoro. Proprio per questo, ribadiamo la necessità di porre l’impresa al centro delle scelte strategiche, che la politica e la pubblica amministrazione intendono attuare in questo territorio. Cna ha, da sempre, sostenuto la necessità di creare un ambiente favorevole alla tenuta ed allo sviluppo delle imprese. Oggi crediamo che sia necessario andare oltre, dando cioè «energia alle imprese», attraverso scelte coerenti e mirate su temi come fisco, burocrazia, credito, incentivi agli investimenti e alla innovazione. Da compiere oggi, perché è ora che le imprese ne hanno bisogno”.
L’Assemblea Annuale concluderà formalmente l’anno del 70° anniversario della Cna, che ha visto lo svolgimento, nelle diverse aree della provincia, di 11 momenti celebrativi, attraverso i quali l’Associazione si è incontrata con oltre un migliaio di imprenditori e imprenditrici. Sabato prossimo, a conclusione dell’Assise, è prevista la consegna di riconoscimenti a 114 soci aderenti da oltre 45 anni alla Cna, ai dipendenti da più di 25 anni e ai presidenti e direttori provinciali, che si sono succeduti negli anni.

Presentazione del romanzo ‘L’uomo che cade’ di Marino Buzzi

Da: Organizzatori

18 novembre 2016 ore 18
Alla IBS – Libraccio, Piazza Trento Trieste – Ferrara
Presentazione del romanzo «L’uomo che cade» di Marino Buzzi (Mursia), storia d’amore, morte e rinascita.
Con Alessandro Carion, in collaborazione con Arcigay Circomassimo Ferrara.

Due uomini, una storia d’amore, di tradimenti, morte e rinascita è quella che Marino Buzzi racconta nel romanzo L’uomo che cade (Mursia, pagg. 220). L’autore ne parla con Alessandro Carion il 18 novembre alle 18 alla libreria IBS-Libraccio di Ferrara (in collaborazione con Arcigay Circomassimo).
È il destino a guidare la storia d’amore tra Federico e Marco che una tragedia ha brutalmente diviso. Marco, rimasto solo, è costretto a percorrere a ritroso i dolori e le gioie di un amore che nasconde molti segreti. Attorno a lui ci sono gli amici ma anche la famiglia di Federico, che non ha mai accettato la loro relazione. Rancori e affetti, dolori e bugie si mescolano in questo romanzo in cui le scelte di ciascuno sono continuamente messe alla prova dal destino che travolge tutto e imprime alla vita del protagonista direzioni impreviste. Marino Buzzi, libraio e scrittore, con questo nuovo romanzo si conferma un narratore di talento, capace di declinare le tematiche dell’amore fuori dagli stereotipi, in un intreccio avvincente ed emozionante. Marino Buzzi, nato a Comacchio (Ferrara) nel 1976. Ha pubblicato Confessioni di un ragazzo perbene (2011) per i tipi Luciana Tufani Editrice e L’ultima volta che ho avuto sedici anni (2015). Con Mursia il pamphlet Un altro best seller e siamo rovinati (2011). Cura il blog www.cronachedallalibreria.blogspot.com.

Conto alla rovescia per il grande concerto dei Goblin

Da: Lega Disabili

Inizia il conto alla rovescia al grande concerto, il primo in assoluto per la nostra città, dei Goblin che si terrà il 2 dicembre dalle ore 21 al Teatro Nuovo in piazza Trento Trieste. Con le loro atmosfere da tregenda, tra giri di organo sinistri, ritmi snervanti e crescendo progressivi, o Goblin sono divenuti gli oscuri strumenti delle visioni orrorifiche di Dario Argento. Inventando un nuovo modo di musicare il cinema del brivido che li ha portati alla ribalta anche all’estero. “Sarà un grande spettacolo, per il pubblico ferrarese, di cui se ne sentiva davvero l’esigenza – dice il direttore artistico della serata, il bolognese Marco Verucchi -, senza dimenticare l’aspetto solidale dell’evento. Collaboro con Lega Disabili e tutto il ricavato sarà interamente devoluto per beneficenza. Sarà la prima volta in assoluto per Claudio Simonetti’s Goblin a Ferrara”. Evento realizzato dalla onlus Lega Disabili in collaborazione con Vola Nel Cuore e che non mancherà di richiamare l’attenzione del pubblico delle grandi occasioni. “Abbiamo scelto i Goblin – prosegue Verucchi -, proprio perché un gruppo musicale di grande richiamo, come ad esempio l’esibizione al Duse ed Locomotiv di Bologna di qualche tempo fa che ha fatto registrare il tutto esaurito. E in generale, la band con le sue colonne sonore e alcuni brani originali fa sempre ‘sold out’, piace alla gente e non mancherà di farlo, ne sono convinto, anche in questa occasione”. Lo spettacolo comprende anche un video wall all’interno del Teatro Nuovo in cui saranno proiettate le immagini dei film di Dario Argento, come ad esempio ‘Profondo Rosso’ in concomitanza con l’esescuzione delle stesse musiche del film. “Ad aprire il concerto saranno, dalle ore 21 alle 21,30, la GC Project (progetto solista del batterista Giacomo Calabria che si è imposto all’attenzione di critica e pubblico con l’album ‘Face The Odds’) e dalle 21,45 alle 22.30 gli Echotime (band prog rock di Urbino che presenterà il suo concept album ‘Genuine’, grazie al quale è stata protagonista in tour europei e in opening di lusso)”. Prevendita al botteghino Teatro Nuovo – piazza Trento Trieste (05321862055), info 345-6000006 e online su www.vivaticket.it

‘Molly Bloom’, in scena per ricordare Mariangela Tempera

Da: Ferrara Off

Sabato 19 novembre il monologo finale dell’Ulisse di Joyce, interpretato da Diana Höbel

Una serata dedicata a James Joyce, in ricordo della docente di letteratura inglese Mariangela Tempera, per celebrare la passione totalizzante, contrapposta eppure vincente sulla transitorietà, sulla precarietà di ogni relazione umana. Sabato 19 novembre alle 21 Ferrara Off ospiterà l’attrice Diana Höbel, nei panni di ‘Molly Bloom’, l’affascinante e contraddittoria protagonista de La Penelope, capitolo conclusivo dell’Ulisse.
Lo spettacolo porterà in scena il celebre monologo scritto dall’autore irlandese per chiudere il proprio lavoro più importante e dirompente, flusso di coscienza libero e disinibito durante il quale Molly – moglie del protagonista Leopold Bloom – trascorre la notte insonne ripensando agli uomini che ha incontrato. I ricordi, che le impediscono di addormentarsi, attraversano ogni genere di fantasie e perversioni: una marea conturbante di immagini sulle quali si innesta in modo ricorrente la gelosia verso il marito, certamente traditore. Una marea che si conclude resuscitando ai sensi l’ebbrezza provata nell’accettare la proposta del futuro sposo.
Questo testo, fondamentale per la comprensione del Novecento, è stato al centro di diversi corsi e approfondimenti critici di Mariangela Tempera, stimata docente dell’Università degli Studi di Ferrara. Per questo Ferrara Off – a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta nel dicembre 2015 – considera la rappresentazione un omaggio alla sua memoria, all’entusiasmo che sapeva trasmettere agli studenti scendendo, attraverso le parole, a interrogare il senso e il significato profondo dei romanzi che proponeva.
«Il monologo, rappresentato in versione ridotta, corre verso la rievocazione di un istante – racconta l’attrice -. La passione è assoluta. Pura, perché non ancora inficiata dalla consapevolezza della caducità di ogni trasporto, percepita da sensi non ancora saturi».
‘Molly Bloom’ è la vita percepita nella prima giovinezza, in tutta la sua accecante forza, quando i colori, i sapori, le sensazioni sono assoluti ed estremi. Un’occasione per rivedere sul palcoscenico di viale Alfonso I d’Este 13 il talento di Diana Höbel, artista e autrice che ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Massimo Castri, Thierry Salmon, Gabriele Vacis e Serena Sinigaglia, già ospite di Ferrara Off nel 2015 per la rappresentazione di ‘Micòl e le altre’.
I biglietti per lo spettacolo si possono prenotare scrivendo a info@ferraraoff.it oppure telefonando al numero 3336282360. Ingresso euro 8 soci Ferrara Off, euro 5 under 20, euro 10 non soci (comprensivi di tessera associativa).

Documento per il NO di esponenti e militanti del PD

Da: Democratiche e democratici modenesi

Siamo democratiche e democratici, iscritti ed elettori del PD, collocati nel vasto campo delle diverse culture politiche della sinistra, del centrosinistra e della cittadinanza attiva da cui lo stesso PD è nato, decisi a prendere le distanze dalla Riforma Costituzionale oggetto del Referendum del 4 dicembre prossimo.
Non ci convince una riforma che si poteva e doveva fare meglio. Si poteva semplificare senza ridurre la rappresentanza e rendere più efficiente il potere esecutivo senza depauperare le autonomie regionali e locali. Lo diciamo dall’Emilia-Romagna, culla dell’ ‘autonomismo solidale’: una regione che si è sviluppata ed è progredita grazie alle capacità di generare in continuazione progetti e innovazione, resi possibili dalla capacità delle Istituzioni locali, dai Comuni alla Regione, di accrescere e valorizzare le peculiarità e le potenzialità economiche, civili, sociali e culturali dei nostri territori, facendo sistema e senza mai dimenticare i principi della democrazia, del rapporto con i cittadini e con i corpi intermedi di rappresentanza.
Non si tratta di ragionare sulla bontà del superamento del bicameralismo paritario, su cui in pochi hanno avanzato dubbi. Si tratta, piuttosto, di riaffermare, da un lato, equilibri e garanzie istituzionali proprie di un sistema parlamentare più democratico, e dall’altro, prerogative e capacità decisionali della Regione, nella chiarezza e nel rispetto dei compiti propri tra lo Stato e le autonomie locali. Il nostro è quindi un No al disegno centralistico che figura nella riforma; un disegno che, depotenziando il potere dei territori e dei cittadini, si traduce  in una regressione della qualità della democrazia rispetto a quello attuale.
Il nostro NO è perché vogliamo una riforma davvero efficace e incisiva. Se fosse vero che è “meglio cambiare comunque piuttosto che stare fermi”, non avremmo dovuto votare negativamente al referendum costituzionale del 2006. E invece, dicemmo No sulla base di una valutazione di merito, perché il cambiamento non è un valore in sé. E’ un valore  se aiuta a risolvere i problemi alla base della crisi economica, sociale e democratica che viviamo oramai da troppi anni.
Votiamo NO perché non ci convince un Senato come quello delineato nella Riforma, che non è un Senato delle autonomie perché non ha abbastanza potere su materie fondamentali per le autonomie, come le aree vaste, il coordinamento della finanza pubblica e dei tributi fra livelli di governo, i costi e i fabbisogni standard.
Votiamo NO perché non vi è garanzia che, con la Riforma, i senatori saranno legati a un rapporto diretto, di fiducia, con i cittadini dei loro territori e non rappresenteranno piuttosto i partiti da cui saranno nominati.
Votiamo NO perché questa riforma genererà ulteriore caos nelle Istituzioni. L’assenza di un meccanismo di conciliazione per i casi in cui Camera e Senato non trovino un accordo sulle importanti materie  su cui resta il bicameralismo paritario – trattati europei, riforma costituzionale, ordinamento dei comuni, ecc.  – può generare situazioni molto pericolose di stallo istituzionale.
Non ci convince la vulgata che spiega la riforma alla luce della riduzione dei costi della politica, che si sarebbe potuta ottenere con una semplice riduzione dei parlamentari, perché si traduce in un approccio populista e demagogico, che non aiuta un corretto confronto democratico e che favorisce chi sulla demagogia e sulla anti-politica ha costruito le sue fortune elettorali.
Votiamo NO perché la nuova legge elettorale (il cosiddetto Italicum) che, al netto di ‘aperture’, in questi molti mesi non si è voluto realmente cambiare, combinata con la Riforma Costituzionale, comporterà un vero e proprio stravolgimento della forma di democrazia parlamentare, concentrando il potere nelle mani del governo e di chi lo guida, attribuendo ad un unico partito (che potrebbe essere espressione di una ristretta minoranza di elettori) sia il potere esecutivo che il potere legislativo, per di più con l’iniziativa legislativa che passa dal Parlamento al Governo.
Votiamo NO perché c’è un serio problema di metodo e merito politico: la grave violazione dell’articolo 3 del Manifesto dei Valori del Pd che recita: “La sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della Costituzione, nella certezza, che essa non è alla mercé della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della Costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza”, Noi abbiamo fondato o abbiamo aderito a quel Pd e non abbiamo cambiato idea!
Per queste ragioni ci impegneremo nella campagna referendaria per il NO in autonomia e in collaborazione con i Comitati esistenti e creando occasioni per approfondire il merito della questione.
Il nostro è un NO a viso aperto che non gioca su ambiguità politiche e retropensieri, che entra nel merito della sfida referendaria, separandola con nettezza dalle questioni che riguardano l’attuale governo.
Siamo convinti che la nostra scelta, compiuta in coerenza con i nostri ideali e con lo spirito della Costituzione, dia linfa al PD, al suo costitutivo pluralismo e alla sua nativa connotazione di centrosinistra. Del resto, sulla Costituzione ciascuno di noi è chiamato, come dice lo Statuto del PD, a decidere nello spirito costituente, prima di tutto da cittadino e da cittadina.

Relazioni internazionali. Delegazione dell’Assia in Emilia-Romagna, verso le celebrazioni per i 25 anni del partenariato con il Land tedesco

Da: Regione Emilia-Romagna

Quattro giorni di incontri, da oggi al 18 novembre. Tra i temi di reciproco interesse spiccano l’integrazione sociale degli stranieri e i flussi migratori e si confermano l’industria, il commercio, la ricerca e l’innovazione

Inizia oggi e terminerà il 18 novembre la visita in Emilia-Romagna della delegazione tedesca dell’Assia. A guidarla il sottosegretario all’Europa del Land, Mark Weinmeister accompagnato dal suo assistente, Christian Haß e dal responsabile del servizio Affari europei e internazionali del Land, Meike Schmidt, che è anche referente dei rapporti con la nostra Regione. Un’agenda, quella della delegazione tedesca, ricca di appuntamenti, il primo dei quali oggi in viale Aldo Moro con l’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee Patrizio Bianchi, che ha incontrato oltre al sottosegretario Weinmeister anche il console della Repubblica Federale di Germania a Milano, Stefan Veeheter.

Scopo dell’incontro stabilire quali iniziative realizzare congiuntamente nel prossimo anno, in occasione dei 25 anni dalla firma del primo accordo tra l’Emilia-Romagna e l’Assia che risale al 29 luglio 1992. L’accordo bilaterale tra le due regioni venne firmato a Wiesbaden dall’allora presidente dell’Emilia-Romagna Enrico Boselli e dal presidente dell’Assia Hans Eichel, al quale ha fatto seguito, nel 2014, a Bologna, la firma di una dichiarazione congiunta nell’ambito del rapporto di partenariato che lega due Regioni molto simili tra loro per vocazione e caratteristiche economiche.
La collaborazione con l’Assia ha riguardato, negli anni, il settore della ricerca, dell’innovazione, dell’impresa, estendendosi, più recentemente, a quelli termale, del turismo e della formazione professionale, anche nell’ambito della formazione e dell’istruzione tecnica e professionale e dei rapporti tra università.

Nel pomeriggio di oggi è stata la volta della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, che ha anche la delega sulla Cooperazione internazionale, Elisabetta Gualmini, che ha ricevuto gli ospiti tedeschi per discutere un documento congiunto sui sistemi di integrazione sociale e gestione dei flussi migratori tra le cinque regioni maggiormente coinvolte in tal senso: Emilia-Romagna, Assia, Wilkoposka (Polonia), Aquitania (Francia), Bursa (Spagna), la cui firma è prevista a Bruxelles nel 2017. Su questi temi l’Assia ha competenze simili a quelle della Regione Emilia-Romagna, nonchè problematiche analoghe come rischio di povertà, maggiore insuccesso scolastico e maggiori difficoltà nell’accesso al lavoro da parte degli stranieri rispetto agli italiani.

“Ho discusso molto con Weinmeister della situazione dei rifugiati in Emilia-Romagna e in Assia. Gli ho parlato- dice la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini- delle difficoltà di gestire una sfida molto grande ma, nello stesso tempo, della voglia di farcela non creando troppe tensioni e dando accoglienza a chi abbia diritto a essere accolto. Il modello dell’accoglienza responsabile- prosegue la vicepresidente- è stato condiviso da Weinmeister, così come la convinzione che solo l’Europa nel suo insieme possa agire su questo versante. Siamo convinti che un’azione congiunta delle cinque regioni gemellate sulle istituzioni europee, che partirà con una iniziativa comune nel 2017, sia la prima cosa da fare. Occorre- conclude- chiedere con forza che la politica dei ricollocamenti vada avanti, che si cambino le regole di Dublino e che nessun Paese venga lasciato da solo a gestire i migranti. L’Europa senza un cuore comune non avrebbe senso e proprio in questa fase storica è bene fare ogni sforzo per non dissipare il sogno europeo”.

Era stato proprio il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a esprimere formalmente con una lettera inviata nell’aprile scorso alla ministra per le Politiche sociali dell’Assia, Lucia Puttrich, l’impegno dell’Emilia-Romagna sul tema dell’integrazione sociale, dell’immigrazione e della gestione dei flussi migratori, avviando di fatto i lavori preparatori per il documento discusso oggi.

Le iniziative per celebrare l’amicizia tra le due Regioni e per ripercorrere il sodalizio, lungo venticinque anni, sono state argomento anche dell’incontro tra il sottosegretario tedesco Weinmeister e la presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, che ha dichiarato: “La collaborazione tra l’Emilia-Romagna e l’Assia è un tassello importante per contribuire a costruire quell’Unione europea che tutti auspichiamo, dove sviluppo e coesione sociale si sappiano integrare e contribuiscano insieme allo sviluppo della democrazia, alla creazione e redistribuzione di ricchezza per una società più giusta e dove ognuno sappia riconoscere agli altri quei diritti che vogliamo siano riconosciuti a noi stessi”.

Gli altri appuntamenti della delegazione
La visita in Emilia-Romagna proseguirà nei prossimi giorni con un programma altrettanto intenso. Domani 16 novembre Mark Weinmeister si recherà a Codigoro (Fe), Comune gemellato con Eppertshausen, dove visiterà lo stabilimento Conserve Italia, per poi trasferirsi a Ferrara, Comune gemellato con Giessen. Giovedì 17 tappa a Vignola (Mo), Comune gemellato con Witzenhausen e visiterà l’acetaia comunale “Città di Vignola”. In serata incontro con l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi sui temi della ricerca, dell’innovazione, delle opportunità offerte dalle imprese emiliano-romagnole, soprattutto nell’ambito della sub-fornitura e della Legge regionale 14 per attrarre investimenti esteri.
Il programma di venerdì 18 novembre, ultimo giorno di visita della delegazione, prevede un incontro in Regione con l’assessore al Turismo e commercio Andrea Corsini e con la presidente di Apt Servizi, Liviana Zanetti. / T.Ga

Lettera di Matteo Renzi agli italiani residenti all’estero

Da: Un gruppo di cittadini

Dr. Matteo Renzi
Presidente Consiglio dei Ministri
Repubblica Italiana
Palazzo Chigi – ROMA – matteo@matteorenzi.it

Egregio Signor Presidente del Consiglio,
abbiamo avuto modo di leggere la lettera che ha inviato agli Italiani residenti all’estero, nella quale Ella sollecita il loro voto a favore della revisione costituzionale che è oggetto del prossimo referendum. Come Ella saprà, questa Sua iniziativa ha già provocato vivaci reazioni da parte di quanti la ritengono un uso strumentale scorretto del Suo ruolo di Presidente del Consiglio. Nonostante altri la considerino invece una lecita possibilità del Suo ruolo di Segretario del PD, appare evidente, dal tono e dai riferimenti della lettera, che Ella si esprime nella qualità di rappresentante del nostro Paese presso i “moltissimi Stati visitati in questi due anni e mezzo di Governo”. Ebbene, nel dubbio che Ella non riesca a cogliere la differenza tra le prerogative dei due ruoli che si sovrappongono nella Sua persona, vorremmo farLe sapere che il Presidente del Consiglio non dovrebbe essere lo sponsor di una legge di riforma costituzionale in quanto, come diceva Calamandrei: “Quando si discute di riforme della Costituzione, i banchi del governo dovrebbero rimanere vuoti”. Purtroppo questa sensibilità è ormai obsoleta e ne abbiamo avute molte prove durante il travagliato percorso della riforma in Parlamento. Quindi non è ad essa che si possa fare appello per richiedere quanto meno che le strutture dello Stato non vengano coinvolte nella Sua iniziativa. Ci riferiamo al fatto che questa Sua lettera è stata o sarà inviata utilizzando canali istituzionali della Repubblica, non accessibili ad altri, creando un vantaggio competitivo in una comunicazione che invece dovrebbe essere garantita in modo equilibrato e paritario. Vogliamo peraltro augurarci che le spese di stampa e spedizione a circa 4 milioni di destinatari vengano sostenute interamente dal Suo partito, perchè se così non fosse si configurerebbe un uso distorto di risorse pubbliche penalmente perseguibile. Signor Presidente del Consiglio, la spaccatura nel Paese, provocata da questa improvvida revisione costituzionale, ha già raggiunto livelli preoccupanti tanto che, quale che sia l’esito del referendum, il Paese dovrà faticosamente ritrovare ragioni di serena convivenza se non di improbabile unità. Per questo vorremmo chiederLe di non aumentare i già tanti motivi di polemica contrapposizione con iniziative come quella qui contestata, per cui sarebbe auspicabile che le conoscenze e le risorse pubbliche vengano messe a disposizione anche dei sostenitori del No, per informare in modo corretto i nostri concittadini residenti all’estero. Sperando che Ella voglia disporre in tal senso La ringraziamo e Le inviamo cordiali saluti.

Morsi e rimorsi

di Pier Luigi Guerrini

Si costruiscono muri rassicuranti
per potersi contare
per non essere tanti.

Per non essere santi.

Si costruiscono muri
per potersi produrre
i migliori diserbanti.

Si costruiscono muri
perché si è a corto d’assorbenti.

Si evade nella povertà morale, nella morale virtuale. Nella povertà crescente, nella ricchezza supponente. Nelle trasmissioni TV sul cibo a tutte l’ore. Nelle mense dei poveri.
Si evade nei social network. Nei blog autoreferenziali. Nell’insopportabilità del possibile. Nel quadro delle compatibilità, nella cornice di cartone.

Si cerca alloggio nella criminalità organizzata. Nella banalità pianificata. Nell’ovvietà riverniciata. Nella carità sbandierata. Nella razza padrona. Nella razza di mare. Nella razza superiore. Nei favori sottobanco. Nei banchi parlamentari sottocosto. Nelle amicizie interessate. Nella razza di stronzi.
Nelle amicizie virtuali, nella solitudine reale.

Ci si rassicura nelle fondazioni bancarie senza fondamenta. Nel compromesso a prescindere. Nella folla solitaria. Nella follia condivisa. Nella follia in divisa, nella divisa del pensiero unico, del pensiero impoverito. Nell’azione privilegiata. Nell’azione dei buoni sentimenti, nell’azione esemplare. Nell’azione cattolica. Nell’azione (in bagno) dopo colazione.

Un tempo s’immigrava
con lacrime d’amore.

Da tempo, si va via
con sguardo di rancore.

Si evade nel paradiso fiscale. Nel paradiso artificiale. Nel paradiso. Nell’integralismo religioso. Nell’integralismo aziendale. Nel cibo integrale. Nell’integralismo alimentare. Nel secessionismo condominiale. Nella violenza sulle donne. Nella donna sola al lavoro purché non resti incinta. Nell’uomo sempre e solo al comando.

Si fugge nel largo ai giovani ma fino ad un certo punto. Nel largo ai giovani. Ma dopo il punto.

Quella notte del ’43

di Cristiano Mazzoni

Il muro del castello, fronte farmacia,
bagnato dalla nebbia, nata da questa città,
umidità e sangue, punti rossi sparsi
tra le pietre.
La fumana, sale dal fossato,
si arrampica sullo splendore, della quattro torri.
I corpi a terra, inerti, spogliati della vita,
come monito, come simbolo di morte,
la firma dell’aberrazione.
Sono abbracciati, contorti e immobili,
hanno freddo, il porfido luccica,
riflette l’orrore, assorbe l’odore,
Ferrara sprofonda, senza fiato.
Una passante li guarda, con timore e pietà,
i fascisti, nere anime senza coraggio,
né umanità, uccidono persone inermi,
e c’è chi ora, oggi rimpiange il male.
Guardateli quei corpi a terra,
voi che non leggete la storia,
inginocchiatevi di fianco a loro,
accarezzate i loro capelli fradici,
e chiedetegli perdono.

ECOLOGICAMENTE
Accordo Anci-Conai sulla raccolta differenziata

da Rifiutilab del 02/11/2016

È stato presentato lo scorso 24 ottobre a Roma il VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti. Dal rapporto emerge una costante crescita della percentuale di raccolta differenziata con nove Regioni italiane hanno raggiunto, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020. Permangono differenze sulle percentuali tra nord e sud anche se, rispetto agli anni scorsi, in queste aree migliora la raccolta differenziata. Al crescere della quantità di rifiuti differenziati raccolta non cresce la qualità dei materiali conferiti sinonimo di costante necessità di informazione ai cittadini. Dal rapporto in sintesi emerge che:
• 3.549 Comuni hanno già superato l’obiettivo della Direttiva Europea in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013;
• lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, 512 kg per abitante;
• percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) che cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), differenza dovuta alla qualità dei materiali raccolti;
• Le Regioni che nel 2015 hanno già superato la percentuale del 50% di materiali avviati a riciclo sono Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta; la Campania, la Toscana e l’Abruzzo sono invece prossime al raggiungimento dell’obiettivo;
• L’intercettazione pro capite di raccolta differenziata segna un +7,90% con 253 kg per abitante, sia pur con grandi differenze fra Regione e Regione: si passa dai 357 kg della Liguria ai 54,81 della Sicilia;
• Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%;
• un aumento della quantità dei materiali conferiti ai Consorzi del Conai e reimmesso nei cicli produttivi, ma anche un leggero peggioramento della qualità dei materiali raccolti sinonimo di costante necessità di informazione ai cittadini.
Il rapporto completo è disponibile al seguente link: http://www.conai.org/notizie/presentazione-del-vi-rapporto-anci-conai

Referendum, l’affondo di Dibba:
“Se vince il sì, al Senato solo lecchini o delinquenti”

di Lorenzo Bissi

È giunto anche a Ferrara il ‘treNo’, che sta percorrendo tutta Italia carico di grillini, ma il loro rappresentate dov’è?
Beppe Grillo non ha mostrato il suo volto a Ferrara in piazza Trento Trieste ieri pomeriggio alle 5, ma i suoi portavoce sì.
Il tour #IoDicoNo del Movimento Cinque Stelle è arrivato anche nella nostra piazza come una delle tappe incluse fra le 47 prestabilite (una per ogni articolo della Costituzione modificato dalla “schiforma”).

Nonostante il freddo e l’umidità, i cittadini hanno riempito il Listone e gli esponenti e parlamentari pentastellati hanno espresso a gran voce le loro motivazioni per il ‘no’ alla riforma proposta da Renzi, e magari per convincere gli indecisi passanti della loro opinione.
Paola Taverna, Alessandro di Battista, Roberto Fico, Riccardo Nuti, Vittorio Ferraresi, Matteo Dall’Osso, Roberta Lombardi e molti altri, provenienti da tutte le parti d’Italia, accomunati dalla voglia di spiegare i motivi per cui esprimersi contrari alla riforma costituzionale parlando direttamente alle persone, sono saliti sul palco e hanno trasmesso un messaggio di rabbia contro l’establishment, di voglia di cambiamento, e più volte hanno ribadito che non ci deve essere alcuna differenza fra loro sul palco e tutti gli altri al di fuori di esso. “Al Senato ci andranno i leccac**o, cioè i fedelissimi alle direttive del partito, o i delinquenti, per avere l’immunità parlamentare e rimanere impuniti”: queste le pungenti parole di Di Battista al microfono. E continua fino a esaurire il fiato: “di più di girare le piazze noi non possiamo fare, ora tocca a voi votare no il 4 dicembre”.
C’è chi dal palco afferma con fervore che “Il 4 dicembre è Repubblica contro Monarchia”. E i pareri contro la riforma, e più ampiamente il Governo Renzi sicuramente non scarseggiano: la propaganda sulla riforma non ha niente a che fare con il testo in sé, ormai “siamo arrivati alla ‘Repubblica dei bonus’ dove, per tenere buoni i cittadini, si elargiscono 500€ qua, 500€ là”.

Foto di Chiara Argelli [clicca sulle immagini per ingrandirle]

Eppure, forse può stupire, ma fra il pubblico c’è anche chi non è così convinto dal Movimento Cinque Stelle. Per esempio Mario, di diciotto anni, che voterà per la prima volta a dicembre, era già convinto di votare ‘no’: è d’accordo con i pentastellati sul nuovo Senato, ma trova che alle volte “abbiano una retorica da piazza, spiccia, che non approfondisce la materia del diritto”.
Anche Laura ed Ester sono in piazza già convinte del loro ‘no’, ma vogliono rafforzare le loro posizioni e trovare nuovi argomenti. La prima appoggia il Movimento, la seconda dice di amare la “sua Costituzione”, e di non trovare motivo di cambiarla.
Infine, fra il pubblico c’è anche chi è indeciso, come Francesco, che è venuto ad ascoltare il comizio per avere un’informazione più diretta: “trovo che i Cinque Stelle possano sembrare un po’ troppo sempliciotti e un po’ troppo contrari alle posizioni politiche a cui siamo abituati, però secondo me possono fare bene. Sinceramente avevo più fiducia in loro tempo fa. Sono l’unica alternativa nuova che ci rimane”, sottolinea.

Di certo il movimento di Grillo non ha convinto tutti, e tutti coloro che voteranno ‘no’ non sono stati per forza convinti da loro, ma la censura della parola ‘sì’ durante il comizio, e le dichiarazioni fatte – “Il no vincerà” – mostrano la speranza che anima i pentastellati, che anche questa volta non si sono tirati indietro e hanno preso una forte posizione sul futuro del nostro Paese.

Il sapore dello spread

In un eccesso di semplificazione potrei invitarvi a prestare più attenzione alla produzione di pomodori, patate e verdure piuttosto che all’alzarsi dello spread. Perché semplicemente non ho mai capito che sapore possa avere lo spread e di sicuro, comunque, allo spread preferirei la “pastasciutta”.
Anche la qualità dell’acqua e dell’aria ha la sua importanza e non per il futuro, ma fin da subito, perché respiriamo in continuazione e altrettanto dicasi per il bere.
Certo il futuro non vorrei dimenticarlo nelle mie semplificazioni e proprio per questo l’attenzione deve essere viva anche sulla qualità dell’istruzione per i nostri figli: pensare a come formare gli insegnanti e poi costruire buone strutture dove farli apprendere con dignità. Accoglienti, includenti, magari dando lo stesso a tutti perché tutti insieme sono il nostro futuro.

E lo spread? Beh certo, quello da le sue preoccupazioni. Sta crescendo ed è arrivato a 180 il differenziale con i temutissimi Bund teutonici a cui ci paragoniamo in questa ‘singolar tenzone’. Significa che paghiamo più interessi sui BTP, sono saliti al 2,2%, ma questo succede non perché ce n’è bisogno sul serio, per riflessi di vita quotidiana, ma solo perché per esempio le grandi banche di investimento magari potrebbero non gradire l’eventuale vittoria di un ‘no’ al prossimo referendum. Perché? Perché la Costituzione italiana, se applicata, andrebbe a favore degli interessi per cui è nata, cioè quelli dei cittadini che quasi mai si identificano con quelli delle banche. E forse addirittura metterebbe un freno ai grandi interessi dei liberi capitali e della finanza.
E allora cosa fa la finanza per dimostrare la loro contrarietà alla democrazia e alle libere scelte? Semplice, non li comprano più (i BTP) o vendono quelli che hanno già in pancia oppure Draghi comincia a dire che, forse, si potrebbe interrompere il Quantitative Easing, cioè potrebbe smettere di comprare anche lui i BTP (ma in realtà basta anche solo annunciarlo per avere gli stessi effetti).
Se Draghi lo dice, o lo pensa e gli scappa, e se le banche che possono comprare titoli di stato sul mercato primario (sono poche in fondo, ma molto potenti) lo dicono, o fanno filtrare l’informazione, le agenzie di rating si regolano di conseguenza e degradano il debito di uno Stato e l’effetto è sempre quello: lo spread sale, che noia.
Ma altri fattori incidono sullo spread, Trump ovviamente è uno di questi. Cosa mai farà nel futuro? Metterà i dazi alla Cina, potenzierà l’industria interna, importerà più acciaio o naftalina? Tutto questo muove il mercato, le azioni, le borse i titoli, le scommesse e lo spread sale oppure scende oppure non si sa. Del resto le scommesse sono scommesse, c’è chi guadagna e chi perde. Purtroppo noi persone comuni, dei pomodori e delle patate, non scommettiamo ma subiamo gli effetti dello spread di cui non sappiamo nemmeno che sapore abbia.
E c’entra anche la FED? Certo. Alzerà i tassi sembra. Manovre di politica economica, ci sta tutta. Ma se alzi i tassi succede qualcosa per forza, per esempio che potrebbe salire l’inflazione e allora meglio vendere i BTP decennali. E lo spread anche qui si alza.

Ma come rientra poi lo spread nella tua vita? Se lo spread si alza e si pagano più interessi sul debito che lo Stato è costretto a fare per poter finanziare le attività di pubblico interesse è un tuo problema. Perché lui deve chiedere più soldi ai suoi cittadini per far quadrare il bilancio e quindi deve aumentarti le tasse o offrirti meno servizi. Quindi lo spread ecco che diventa più importante della verdura per i cittadini? Dipende, come sempre!
Se lo Stato, il Governo, i Ministri e i Deputati hanno fatto la scelta di rendere più importante il denaro e gli interessi finanziari rispetto alle reali esigenze di vita quotidiana delle persone, allora sì. E se per fare questo hanno imposto che i BTP fossero la nostra fonte di finanziamento e che dovessero essere venduti solo alle banche e ai mercati, allora ancora sì. Se poi ci hanno imposto una eurozona dove non hai nemmeno lontanamente il controllo della banca centrale attraverso la quale ti finanzi in nome del libero mercato, allora di nuovo sì.
Ma operando in questo modo hanno invertito l’ordine naturale delle cose, hanno fatto dello Stato una scatola vuota senza reali poteri di controllo sull’attività economica ad uso e consumo dei grandi interessi, quelli che sanno dare un sapore anche allo spread.
Ma può fare davvero male lo spread? Dipende. Perché la moneta, i soldi servono a tutti se ci sono e se si fanno girare. Servono al capitale e alla finanza se si fa finta che sono pochi e che vanno razionati cioè trattati proprio come i pomodori e le patate in tempo perenne di carestia. Se vuoi rendere prezioso un bene devi farlo diventare scarso e far si che la gente combatta per averlo. Ma la moneta non nasce come bene, non lo è per niente. Siamo noi che lo pensiamo e solo perché crediamo supinamente in quello che ci dicono. La moneta è talmente abbondante che non la si stampa più, non serve, si crea schiacciando tasti.
Chi lo dice? Basta cercare qualche intervista dei banchieri centrali come lo stesso Draghi o l’ex della FED Ben Bernanke o l’ex della Banca d’Inghilterra Sir Mervyn King. Insomma chi sa lo dice, perché non ascoltiamo? Forse non ci rendiamo conto della portata di tali affermazioni, basterebbero a fugare tutti i dubbi. Purtroppo i primi a non capirli sono i giornalisti che fanno diffusione di notizie, per cui non gli danno la stessa importanza, ad esempio, del profugo che pulisce i giardinetti all’angolo della stazione di Ferrara o alla busta con indirizzo sbagliato inviata da Renzi in Palestina.
Si possono fare le cose diversamente? Certo. Basterebbe riappropriarsi dei poteri di controllo, delle leggi che sono state abolite e che andavano tenute, rivedere con spirito critico tutto ciò che si è fatto dagli anni ’80 e rimettere in discussione tali politiche economiche. Ah, ovviamente cambiare questa classe politica che non è interessata alle esigenze reali della popolazione, ad aumentare l’occupazione mantenendo i diritti, a fornire i servizi pubblici, ad aumentare gli insegnanti di sostegno, a rinforzare i tetti delle scuole.
Il punto è che tutto, se visto dalla giusta angolazione, appare come un gioco, e lo è. Bisogna decidere se siamo ancora interessati a continuare a far parte di esso e in maniera così passiva. È solo un gioco, niente di più. E lo spread serve per ricordare chi comanda, almeno finché tutti saranno convinti che la loro arma, la moneta, sia più importante dei pomodori, delle patate e dell’istruzione.