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da Rifiutilab del 02/11/2016

È stato presentato lo scorso 24 ottobre a Roma il VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti. Dal rapporto emerge una costante crescita della percentuale di raccolta differenziata con nove Regioni italiane hanno raggiunto, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020. Permangono differenze sulle percentuali tra nord e sud anche se, rispetto agli anni scorsi, in queste aree migliora la raccolta differenziata. Al crescere della quantità di rifiuti differenziati raccolta non cresce la qualità dei materiali conferiti sinonimo di costante necessità di informazione ai cittadini. Dal rapporto in sintesi emerge che:
• 3.549 Comuni hanno già superato l’obiettivo della Direttiva Europea in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013;
• lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, 512 kg per abitante;
• percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) che cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), differenza dovuta alla qualità dei materiali raccolti;
• Le Regioni che nel 2015 hanno già superato la percentuale del 50% di materiali avviati a riciclo sono Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta; la Campania, la Toscana e l’Abruzzo sono invece prossime al raggiungimento dell’obiettivo;
• L’intercettazione pro capite di raccolta differenziata segna un +7,90% con 253 kg per abitante, sia pur con grandi differenze fra Regione e Regione: si passa dai 357 kg della Liguria ai 54,81 della Sicilia;
• Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%;
• un aumento della quantità dei materiali conferiti ai Consorzi del Conai e reimmesso nei cicli produttivi, ma anche un leggero peggioramento della qualità dei materiali raccolti sinonimo di costante necessità di informazione ai cittadini.
Il rapporto completo è disponibile al seguente link: http://www.conai.org/notizie/presentazione-del-vi-rapporto-anci-conai

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Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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