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2019: l’anno nuovo vola già nello spazio, sulla Luna con un evento di importanza epocale. Dopo già due ‘missioni felici’ allunate negli anni scorsi, la Cina (Progetto Chang’e) conquista nuovamente il nostro satellite, concretizzando in certo senso per la prima volta il già leggendario volo musicale dei Pink Floyd, ‘The Dark Side of The Moon’. La missione cinese Chang’e 4 è allunata, infatti, e per la prima volta in assoluto nella faccia eternamente nascosta “dark” della Luna fantastica dell’Ariosto e delle storiche imprese del progetto americano Apollo (poco importa se ancora dei matti parlano di Fiction nel 2018!).

La Cina entra a pieno diritto nel futuro dell’era spaziale e infatti già si parla di una clamorosa inedita base lunare (Chang’e 5 nel corrente 2019?) persino pare imminente battendo sui tempi le pur analoghe basi annunciate da tempo, americane e russe.
E’ nata ancor di più certa geopolitica spaziale, ora, tuttavia nessun omaggio a qualsivoglia complottismo o idealismo ipocrita: il Potere, eventualmente anche bellico, piaccia o meno, fa parte della natura umana e già sulla Terra il Pacifismo o l’Anarchismo astratti generano sempre in realtà più rischi che svolte paradisiache per l’umanità, dipende sempre da quale Potere?

Semmai alcune considerazioni: da tempo l’era spaziale è ancora in boccio per il futuro con prospettive rivoluzionarie, tra la scoperta degli esopianeti e la nascente space economy, officine orbitali e turismo civile inclusi, si veds il genio di Ellon Musk e altri. L’Italia stessa, sembra a volte incredibile, visto certo eterno passatismo nazionale, e all’avanguardia. Tre giovani scienziate italiane protagoniste anche per l’ultima impresa della Nasa, con la sonda New Horizons, dopo dodici anni giunta a fotografare ai confini del sistema solare, l’asteroide Pupazzo di Neve, Ultima Thule.
In generale sempre protagonista l’Agenzia Spaziale Italiana (polemiche a parte con il caso Battiston ancora recente) non solo in Europa, infatti: e sempre dall’Italia in emersione il gruppo futuribile di Adriano Autino, anche a Houston a fine anno, di Space Renaissance, con numerosi rami internazionali. Oltre ad altre news futuribili nel settore spaziale d’altri gruppi futuristici sempre più in primo piano, per non parlare di già celebri astronauti italiani, la Cristoforetti e altri.

Tornando alla Cina, già nel settore con diverse imprese, sorprende ancora una volta di più la rigenerazione postcomunista di questa antica e gloriosa civiltà, caratterizata da vertici spirituali storici, Confucio, Lao Tze ecc.
Da diverso tempo nuova superpotenza mondiale economica anche con le tecnologie elettroniche di massa: ora piaccia o meno, nell’ancora paradosso di una immensa nazione ufficialmente sempre comunista, la bandiera anche di Piazza Tienanmen sventola sulla Luna.
E certo the dark side of the moon e la storia spirituale della Cina, in tale paradossologia storica, sono rivelatori. La via Cinese allo Spazio segnala memi “Umanistici” del XXI secolo, e ancor di più: solo matti vetero materialistici da pochi neuroni…, non captano, come prevedevano scienziati visionari e scrittori di fantascienza come Asimov, Clarke e Bardbury (oltre ovviamente a Kubrick) certo sublime siderale, persino, in certo senso, codificato nel DNA, e energia inesauribile per il vero progresso dell’umanità.

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Roby Guerra


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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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