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Anna Zonari: “Indignata per le parole offensive di Fabbri contro il vescovo Perego, la Chiesa e il volontariato”

Anna Zonari: “Indignata per le parole offensive e menzognere di Fabbri contro Perego

A margine dei ripetuti attacchi del Sindaco Alan Fabbri a monsignor Giancarlo Perego, Vescovo di Ferrara e Comacchio, pubblichiamo questa dichiarazione della candidata Anna Zonari.

“Leggo con sgomento e profonda indignazione le sprezzanti parole rivolte dal Primo Cittadino di Ferrara Alan Fabbri al Vescovo Giancarlo Perego. Una comunicazione offensiva e menzognera, che viene messa in atto oggi a Ferrara, perfettamente in linea con la macchina del fango in atto da tempo a livello mediatico contro la Chiesa di Papa Francesco dalla stampa e dagli esponenti politici di destra.
Scagliarsi oggi, a Ferrara, contro Monsignor Perego significa disprezzare le persone, credenti o non credenti, che osano disobbedire al vento dell’odio e dell’indifferenza che soffia potente in questa città sempre più autoritaria e in questo Paese.
Il Sindaco Fabbri dovrebbe sapere (oppure lo sa benissimo ma fa finta di non saperlo)  che a Ferrara sono migliaia i cittadini che, ogni giorno, si impegnano concretamente contro le diseguaglianze, le discriminazioni, i soprusi, nel volontariato delle parrocchie, delle associazioni e anche per semplice “umanità”, come chi spontaneamente la notte scorsa è andato in soccorso di chi rischia l’assideramento, sotto un portico del centro storico.
Il sindaco pensa di raccogliere voti in nome dell’indifferenza e dell’egoismo, moltiplicando le luci per oscurare la realtà (e la verità) di una città sofferente,  ma esiste una Ferrara che si ribella e si ribellerà sempre di più a questo tentativo di indurire i cuori e resisterà, resterà umana.”.

Anna Zonari

Cover: il sindaco Alan Fabbri e il vescovo Gian Carlo Perego (foto di agenzia Dire)

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Anna Zonari

Le parole che preferisco sono relazione, ascolto, gruppo, comunità. Ma amo molto anche il silenzio, il canto degli uccelli, camminare in solitaria nelle foreste dell’appennino romagnolo.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)