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7 Maggio 2018

Ancora uno!

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Maria Luigia Giusto

Quante volte in estate alle feste c’erano le giostre. Quanti giri, risate, trepidazione da batticuore sporgendosi dal piccolo sediolino per afferrare prima di tutti il ciuffo di pezza inerte sempre troppo lontano. E che gioia quando si era in due, tre, e il giostraio, donatore di semplici emozioni, prolungava il giro per darci un’altra possibilità, ancora un tentativo, magari quello giusto. Adesso è raro vedere le giostre in città, compaiono a qualche festa, spostate fuori mano, sono grandi e rumorose, vorticano e si alzano, se no che divertimento c’è? Qualche vecchio esemplare sopravvive, dipinto ad annate alterne per nascondere la ruggine. Eppure sarebbe bello avere una giostra fissa in città: il dondolio sui sediolini, con i piedini che non toccano terra, il braccio teso più che mai verso la meta e, alla fine del giro, comunque vada, un’unica richiesta negli occhi luccicanti “Ancora uno!”. Per i grandi, vivere così ogni giorno sarebbe la felicità!

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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