Parole a capo
Daniele Cerioni: «Incantevole papavero» e altre poesie
Parole a capo <br> Daniele Cerioni: «Incantevole papavero» e altre poesie inedite.
“La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all’esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo. È l’onnipotenza del pensiero propria dell’età infantile.”
(Donald Woods Winnicott)
Incantevole papavero
Sono nato fra i grappoli d’oro
e con la testa cinta di alloro.
Son cresciuto fra la polvere e la terra
deciso e avverso alla guerra.
Ho vissuto privo di nastri da mostrare
ma su montagne da scalare.
Ora campo nascosto
Fra penne e inchiostro
Camminerò coi piedi nudi
sulla bianca ghiaia
e aspetto conscio la vecchiaia.
Morirò solo e povero
Ma sarò incantevole e rosso
come un fiore di papavero.
*
Il bacio di un angelo
Io la sera mi addormentavo
rapito da Morfeo…
e coi pugni chiusi
sognavo e volavo.
A volte navigavo…
Prima di addormentarmi
pregavo
e attendevo con ansia
il bacio della buonanotte
che non arrivava mai!
Ma la mattina mi svegliavo
con le labbra stampate sul volto…
Forse a baciarmi nel sonno
era un angelo
che, sbadato, cadeva dal cielo
*
La culla
In questo stato di perdizione
in questa culla mossa dal vento
mi dondolo e da solo mi coccolo.
In questo stato di ipnosi
provo a trovare il mio bimbo interiore
e da solo mi cullo…
Vorrei solo un bacio
o una carezza sul collo.
*
La maschera di fango
Stamattina indosserò una maschera
non da demonio, non da serpente
ma di fango,
per vivere felice la giornata.
così il dottore che mi vedrà
passeggiare per la città
Dirà che tutto va bene!
Stamattina indosserò una maschera
non da demonio, non da serpente
ma di fango o di creta…
ci sarà qualcuno che mi creda
fra le persone civili?
Che finalmente mi troveranno felice.
Esiste una maschera di fango anche per il cuore?
se così fosse fatemelo sapere
se così fosse fatemelo sapere.
Sono un collezionista di parole,
non sono un poeta
e che non beve vino
e alla sera al posto della dentiera
metterò la maschera di fango sul comodino
Foto di Christel da Pixabay
Daniele Cerioni (1979) è un poeta e favolista nato a Frascati. Laureatosi in Giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma. Cresciuto ascoltando e apprezzando i più famosi cantautori italiani e da sempre appassionato di poesia, spinto da un’irrefrenabile voglia di esprimersi, inizia a scrivere testi nel lontano 2007, anno nel quale scrive dieci poesie; poi qualcosa si rompe e ricomincerà ad elaborare nuovi testi solamente nel marzo 2020, in piena pandemia da Covid-19. Durante il lock-down trova il tempo e l’ispirazione per poter stendere numerosi componimenti presenti nella sua prima opera “Pensieri(in)versi” PAV Edizioni, 2022. Oggi Daniele, dopo la pubblicazione de “La libertà delle farfalle“, PAV Edizioni, 2024, continua a scrivere le sue poesie allargando la sua produzione anche al campo della scrittura dedicata ai più piccoli o dirette ai a quei bambini che più piccoli non sono ma sono fanciulli nell’animo. In “Parole a capo” sono state pubblicate altre poesie di Daniele Cerioni il 31 ottobre 2024.
Ringrazio Daniele Cerioni di averci autorizzato la pubblicazione di queste sue poesie inedite.
“Parole a capo” è una iniziativa dell’Associazione culturale “Ultimo Rosso”.
Per rafforzare il sostegno al progetto, invito, nella massima libertà di adesione o meno, a inviare un piccolo contributo all’IBAN: IT36I0567617295PR0002114236
La redazione di “Parole a capo” informa che è possibile inviare proprie poesie per una possibile pubblicazione gratuita nella rubrica all’indirizzo mail: gigiguerrini@gmail.com
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Questo che leggete è il 312° numero. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
Bellissime poesie, piaciuta molto quella del papavero