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6 Marzo 2017

L’elogio del sogno

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Lorenzo Bissi

Questa settimana è Gabriele D’Annunzio a darci una lezione sul modo di prendere la vita, attraverso un passo del Libro I delle sue Laudi, Maya.
È un inno alla vita, in cui il poeta tesse le lodi della Diversità di creature, di esperienze, di emozioni di cui è pieno il mondo.
Con un animo che ha vissuto “come diecimila!” per tutto ciò che ha accolto a se, si chiede drammaticamente perché l’uomo non ha il potere di compiere tutto ciò che desidera. Una vera e propria risposta del perché di questo non c’è ma una via d’uscita è sottesa negli ultimi versi: ciò che non è stato quantomeno sognato. In questo sogno sta l’arte, il potere artistico che ci permette di dare sfogo ai nostri desideri quando questi non possono essere esauditi.
È cercando i canali espressivi più adatti ad ognuno di noi che saremo capaci di cogliere nel pieno della sua floridezza la varietà della Vita.
Buona settimana a tutti!

“Tutto fu ambìto
e tutto fu tentato.
Quel che non fu fatto
io lo sognai:
e tanto era l’ardore
che il sogno eguagliò l’atto.”

Gabriele D’Annunzio

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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