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laurefissore9Anche quest’anno si svolge il concorso lanciato dal quotidiano francese Libération dedicato ai giovani artisti. Se parlate francese quanto basta, avete meno di 30 anni e un progetto nel cassetto legato alla fotografia, a un’immagine o a un reportage dedicati al mondo del lavoro, questo annuncio fa al caso vostro. “Sguardi sul lavoro” e il suo mondo, è il tema del concorso lanciato dall’Apaj (Association pour l’aide aux jeunes auteurs, sito) per documentare la vita lavorativa di ogni giorno, negli uffici, nei campi, nelle miniere, nelle fabbriche.
Ci sarà allora chi è avvolto dalla routine o, al contrario, chi è totalmente appagato dal lavoro che ama, come un artigiano, un pittore, un artista, un ricercatore. Oppure chi non ha scelto ma è stato costretto a imboccare una certa carriera. Ci saranno i colori dei mercati o dei negozi, dei souk, dei fioristi o dei fruttivendoli. Si potrà immortalare il rapporto con le macchine, con gli utensili, con i computer e le calcolatrici, gli animali, gli altri. A voi scegliere.
A valutare una grande giuria composta dallo scrittore francese, membro dell’Académie Française, Erik Orsenna, da David Caméo, direttore del Museo parigino des Arts Décoratifs, da Irène Omélianenko, di France Culture, oltre che da importanti reporter e giornalisti di Libération. Le categorie sono quattro: “testo” (un reportage in formato word di 4 pagine, 6000 caratteri spazi compresi con almeno una fotografia), “quaderni di viaggio” (una serie di almeno 10 disegni, massimo 20, in formato jpg, larghezza 1024 pixel, ma anche pdf), “fotografia” (una serie di almeno 10 immagini, 20 massimo, formato jpg, larghezza 1024 pixel) e “suono” (reportage o creazione audio di almeno 4 minuti da mettere in soundcloud, inviare il link).
Si può partecipare a più categorie, inviando il tutto a f.drouzy@liberation.fr. I termini per l’invio? Il 6 giugno per la categoria “testi”, il 12 settembre per le altre. La giuria si riunirà a fine ottobre e la consegna dei premi, con relativa esposizione dei lavori finalisti, avverrà nel mese di Dicembre. I premi? 8 borse intitolate a “Erwan Donnelly” (giovane autore scomparso prematuramente), di 1200 euro per i primi e di 800 per i secondi. A essere privilegiati saranno a scrittura, la sensibilità, lo stile, il senso dell’umorismo, l’originalità, la sincerità. Provare per credere.

Fonte Immagini: Libération

Per vedere i termini del concorso clicca qui

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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