Daniele Lugli, presidente emerito del Movimento Nonviolento, lo aveva promesso nell’intervista di gennaio [leggi] e ieri mattina nella sala dell’Arengo della residenza municipale è stato presentato il Comitato provinciale di Ferrara della campagna “Un’altra difesa è possibile”. Fra gli aderenti Agesci, Acli, Anpi, Arci, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione Viale K, Caritas, Cgil, Copresc, Emergency, Emmaus, Fiom, Legacoop, Libera.
Forse mai come in questo momento la guerra potrebbe sembrare una difesa giusta e necessaria e sappiamo quanto in questi ultimi anni sia stata presentata come umanitaria, ma la verità è che “la carta istitutiva delle Nazioni unite, la nostra Costituzione, parlano piuttosto di un flagello che abbiamo scelto di ripudiare”, ha sottolineato Daniele. “L’intervento armato ha dimostrato tutta la propria insufficienza come forma di risoluzione dei conflitti: dovunque è stato impiegato, dalla Bosnia all’Afghanistan all’Iraq, la situazione semmai si è aggravata. Con questa proposta di legge vogliamo dare una possibilità a forme di difesa differenti, quali i corpi civili di pace disegnati da Alex Langer fin dal 1995, o gli interventi di base sperimentati in luoghi di conflitto dai giovani di Operazione colomba, con costi irrisori e con grande impegno personale”, ha spiegato Daniele.
Una legge di iniziativa popolare formata da quattro articoli per l’istituzione del Dipartimento per la difesa civile, cui afferiranno i Corpi civili di pace, e l’Istituto di ricerca sulla pace e il disarmo, da finanziare spostando parte dei fondi per i sistemi d’arma del Ministero della difesa e attraverso le quote di quei contribuenti che vorranno versare il proprio 6 per mille a beneficio della difesa civile.
L’obiettivo è raggiungere 50.000 firme che permettano di presentare la proposta in Parlamento, per questo sono già in programma iniziative che si susseguiranno nei prossimi mesi. Paolo Marcolini, presidente Arci anche lui presente alla conferenza stampa, si è impegnato ad ospitare banchetti di raccolta firme nelle proprie strutture, a contatto con i giovani, ed in particolare in occasione della Vulandra, al Parco urbano dal 23 al 25 aprile. Anche Emergency, che “è presente nei luoghi di guerra dal ’94 e ha lavorato in 16 paesi, curando più di sei milioni di persone”, come ha ricordato la referente Sandra Broccati, “sostiene la campagna, anche a livello nazionale, e organizzerà un banchetto di raccolta firme alla Sala Estense nella serata del 4 marzo, durante il Viaggio italiano”. Mentre la Cgil di Ferrara, che insieme alla Fiom sta curando il coordinamento organizzativo del comitato provinciale, con il suo segretario provinciale Raffaele Atti ha preannunciato una iniziativa in collaborazione con Fiom sulla riconversione dell’industria bellica.
Nel frattempo si può già firmare a Ferrara all’Ufficio protocollo presso la sede municipale, oppure presso le segreterie di tutti i Comuni ferraresi nei quali si è elettrici o elettori.
Per informazioni e aggiornamenti sulla campagna vedi www.difesacivilenonviolenta.org
Contatti Comitato Provinciale di Ferrara
Davide Fiorini
davide.fiorini@mail.cgil.fe.it
3487510060
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
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