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GIUSTIZIA PER YAYA
LOTTIAMO INSIEME PER I DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI
LOTTIAMO INSIEME CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Yaya stava lavorando nella logistica, spostando merci che devono arrivare sempre più in fretta e sempre più a buon mercato: paghe basse e sfruttamento altoCi dicono che tutto questo serve per renderci la vita più agevole, più comoda e più sicura.
La verità è che il suo posto di lavoro evidentemente non era sicuro, non era tutelato dalle norme di sicurezza.

Nei primi 7 mesi del 2021 in Italia sono morti 677 lavoratori, da quando è morto Yaya, una settimana fa, altre 3 persone sono morte sul lavoro solo in Emilia Romagna.
La sicurezza costa, sappiamo tutti che molti datori di lavoro per aumentare il loro profitto mentono e imbrogliano sulle norme della sicurezza.

Le prime vittime, ma non le uniche, di questo imbroglio sono i lavoratori migranti, quelli meno inseriti, quelli più indifesi, più ricattabili, per la scadenza del permesso di soggiorno, la richiesta di asilo, il permesso umanitario e tutti gli altri documenti richiesti.
Per questi lavoratori l’insicurezza e la precarietà nel lavoro è ancora maggiore e trova proprio nella discriminazione e nel razzismo la sua giustificazione.

Molti politici, giornali, tv, istituzioni, burocrazia tutti insieme parlano, scrivono, agiscono contro i migranti che vengono buoni solo per lavori che altri rifiutano.
Yaya, come tanti altri, lavorava per tutti noi.

Gli Amici di Yaya, la Comunità Africana di Ferrara, l’Associazione Cittadini del Mondo vi invitano a partecipare a questa manifestazione per ricordare il loro caro amico e per protestare contro le condizioni disumane di lavoro e contro le discriminazioni nella nostra Italia.

CORTEO PER YAYA
SABATO 30 ottobre, alle ore 15,00
Partenza: Parco Giordano Bruno (Stadio) Arrivo: Piazza Municipale

Sulla insicurezza e sui morti sul lavoro, vedi anche su questo giornale:
Catina Balotta, MORTI SUL LAVORO. Un dramma senza fine. Con molti responsabili (11.10.2021)
Nicola Cavallini, Rischiare la vita per rimanere poveri: a proposito dello stato del lavoro (24.10.2021)

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it