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Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

L’Amministrazione di Lagosanto procede il proprio cammino, già individuato nel programma elettorale, risoltasi ora la problematica della Scuola del Sorriso: è giunto il momento di parlare di Sanità. Discutere di Sanità a Lagosanto non significa solo il nostro impegno per riportare quei servizi tolti all’Ospedale del Delta, che hanno creato troppo pendolarismo sanitario a discapito della cittadinanza, ma anche portare un pediatra di libera scelta sul territorio laghese, dal nostro punto di vista è una carenza che deve essere colmata immediatamente, oltre che a creare una rete adeguata di trasporti per chi si deve recare presso gli svariati presidi sanitari di diagnosi e cura. Tornando all’Ospedale del Delta crediamo che riaprire l’emodinamica (a esempio), evitando così il trasporto su ambulanza di diversi pazienti a Cona per poi essere riportati a Lagosanto, sia fondamentale. Avere in Pronto Soccorso Generale al Delta la presenza di un pediatra che presidi almeno dalle 20.00 alle 08.00 renderebbe più completa la rete di emergenza-urgenza per i bambini e sicuramente vi sarebbero meno “corse” di genitori sino a Cona, ricordiamo che il nostro amato Ospedale serve un bacino che si estende sino a Gorino e la strada, tanta o poca che sia, è pericolosa specialmente per dei genitori che hanno a bordo un figlio malato. Lanciamo oggi un forte appello alle due Aziende Sanitarie affinché accolgano le nostre proposte e mettano in campo, sin da subito, tutte le sinergie necessarie per attuare le nostre richieste. Infine, anche la specialistica andrebbe un poco rivista potenziandone alcuni settori. Dal distretto sanitario sud-est l’Amministrazione laghese, sul quale territorio sorge uno degli ospedali più importanti della provincia, lancia un appello “con il megafono in mano”: lotteremo in ogni sede per la salvaguardia della Sanità perché ciò significa tutelare la nostra gente, quella gente che ci ha dato la propria fiducia e noi certamente non la tradiremo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it