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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Premesso che nei giorni scorsi diversi residenti del quartiere di Quacchio ci hanno contattato dopo aver ricevuto notizie di una prossima e imminente chiusura dell’Ufficio postale di piazzale Palestina c.n. 6; i cittadini ci riferivano inoltre che il signor Sindaco già da settimane fosse stato informato dalla direzione locale di Poste Italiane dell’imminente chiusura.

Considerato che il quartiere di Quacchio è un popoloso quartiere della zona est, e che buona parte della sua popolazione è anziana; gli uffici postali svolgono funzioni di servizio pubblico indispensabile, particolarmente per gli anziani, che compongono buona parte della popolazione del quartiere Quacchio; tra le “Linee Programmatiche del mandato del Sindaco” presentate in Consiglio Comunale lo scorso 29 luglio una delle “12 sfide” riguarda proprio la valorizzazione di quartieri e frazioni, con la valorizzazione delle reti sociali generate anche dalla presenza di servizi pubblici essenziali.

Si chiede, quindi, al Sig. Sindaco se risponda al vero la notizia della chiusura dell’ufficio postale del quartiere Quacchio, e nel caso la notizia fosse vera, quando questa chiusura sia programmata; se risponda al vero la notizia che l’Amministrazione comunale era a conoscenza da settimane dell’imminente chiusura, e nel caso in cui questa notizia fosse vera perché non ne sia stata data puntuale comunicazione alla città (come invece quotidianamente accade con le numerose “note” inviate dall’amministrazione comunale e con i quotidiani post sui social da parte del Sindaco); se siano previste altre chiusure di Uffici postali nel territorio del Comune di Ferrara oltre che quello del quartiere di Quacchio; se e come il Sindaco si sia attivato o si intenda attivare per scongiurare questa chiusura e continuare a garantire ai cittadini del quartiere Quacchio questo servizio pubblico essenziale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it